Diverso tempo prima
«Sirio, c'è qualcuno che ti cerca.»
«Chi è?» Chiede la ragazza, senza spostare lo sguardo dal giardino innevato, c'è un cavaliere che si sta allenando. È veloce e preciso.
A volte le fa strano pensare che ci siano persone che si allenano per una vita soltanto per fare da guardia a lei che alla fine si considera una persona normale. In più, se pensa che ci sono persone che addirittura sognano anche soltanto di poterle parlare.
Spesso, forse anche troppo, le persone non si rendono conto che alla fine lei è una persona come un'altra. Apprezza il fatto che il suo popolo le voglia bene, ma non comprende come possano venerarla così tanto.
Lei si sente così umana, così semplice, come tutti gli altri. Non sente dentro di sé di essere speciale, di avere qualcosa di veramente da ammirare.
Sorride perché altro non può fare davanti a pensieri del genere. Il suo popolo non se ne rende conto, ma lei è davvero molto grata a loro. Non sarebbe nessuno senza di loro.
Danno la fama a lei, ma è un rapporto di dare e avere.
Si sono fidati di lei, quindi è giusto che s'impegni, ci provi, non può deluderli. Se lo è promesso.
Nessuno avrebbe più pianto in quel modo atroce che tanto costella i ricordi più tetri della sua vita, momenti che mai vorrebbe ricordare, ma che la perseguitano ancora molto.
«Non lo sappiamo, però dice di avere un'informazione di vitale importanza su uno dei suoi cavalieri.»
Sirio ci pensa su un attimo. Che qualcuno tra di loro nasconda un segreto? Chi non lo fa...
Lei è davvero sicura di volerlo sapere?
«Qualcosa che potrebbe mettere in pericolo il mio popolo?»
«No, noi non pensiamo. L'ha definito un segreto sulla vera identità di un cavaliere che non è chi dice chi essere, ma si è assicurato di dirci che è pacifico e di non fargli male.»
«Dunque, uno dei miei cavalieri mantiene un segreto non pericoloso e io dovrei mettermi a curiosare nella sua vita privata?»
Chiede, sorridendo ironicamente.
«Capito, gli dico che non puoi riceverlo.»
****
Poco tempo dopo quella strana situazione arrivò una strana lettera al castello.
Ancora una volta si parlava di questo fatidico segreto che un cavaliere mantiene e che però meriterebbe di essere punito.
Ancora una volta, Sirio finge di non vedere, è convinta che non siano fatti suoi. Inoltre, lei ha già capito, ma fingerà che non sia così, vuole vedere come si muove, fin quando potrà portare aventi questo teatrino.
Così, di quella letterarimase solo cenere.
Prossima storia: Francis Bauer
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