Capitolo 6||Domande del passato
Akemi cercò si calmarsi,invano.
"Calmati Akemi...Calmati..." Si ripeté più e più volte camminando avanti e indietro per la stanza. "La tua sete di sangue non servirà adesso...Questo lo sai...vero Akemi?" Le disse una voce da dietro di lei.
Akemi si girò lentamente per poi vedere una ragazza bionda davanti a lei,aveva indosso un vestito bianco lungo fino al pavimento è una lunga cappa nera col cappuccio.
"C-chi sei?" Chiese Akemi timorosa. "Sei davvero formidabile...come riesci a controllare la tua Blooder mode?" chiese la ragazza. "Lyra...io mi chiamo Lyra,scusa se non ti ho risposto subito...Akemi" continuò la ragazza,facendo sobbalzare Akemi.
"T-tu sei u-un..." Chiese Akemi "Fantasma...si lo sono...Comunque ti seguo da molto tempo...sei un Proxy molto speciale..." Disse Lyra,accarezzando dolcemente Akemi,come se fosse la madre che Akemi avrebbe sempre voluto avere.
"Però io non ti conosco..." Disse Akemi confusa.
"Conosci Ticci Toby vero?" Chiese la ragazza malinconica.
"S-si perché?" Chiese la Proxy
"Dagli questa...digli solamente che sua sorella gli vuole tanto bene ok?" Chiese Lyra,facendo scendere qualche fredda lacrima sul suo viso,scomparendo gradualmente...per poi essere dissolversi completamente.
"O-ok..."Rispose Akemi guardando la lettera.
"H-Hey Toby!" Chiese Akemi sporgendo fuori dalla sua stanza,trovando Toby davanti ad essa che l'aspettava. "P-potresti venire u-un secondo...d-dovrei darti una..." Disse Akemi interrotta poi dall'abbraccio di Toby,che la stringeva a sé affettuosamente.
"I tuoi occhi...sono tornati blu..." Disse Toby sciogliendo l'abbraccio.
"I-i miei occhi sono sempre stati blu...cosa vuoi dire?" Chiese Akemi confusa.
"Uhm...è vero tu non te ne accorgi...Niente lascia perdere..." Mormorò Toby.
"Ah...m-mi ha detto di darti questa..." Disse Akemi porgendo la lettera a Toby.
"Toby!Akemi!Potete venire?" Li chiamò Slender.
"Si arriviamo!" Risposero in coro i due Proxy,per poi uscire dalla stanza.
Akemi andò a sbattere contro Slender mentre Toby si fermò ad un centimetro dal suo petto.
"Oh scusa Slender..." Disse Akemi mortificata.
"Tranquilla tranquilla...stavo interrompendo qualcosa?" Chiese Slender "accigliandosi".
"Cosa?No Slender cosa vai a pensare!stavamo conversando di cose professionali!" Disse Toby.
"Comunque,Toby ti va bene se dormi nella stanza di Akemi finchè ci saranno quei rompiscatole dei miei fratelli?" Chiese Slender sospirando.
"Certo!Vado a prendere le mie cose..." Disse Toby poggiando la lettera su di un mobile.
"Akemi...Perchè ti tieni tutto dentro?" Chiese Slender,entrando nella mente di Akemi.
"D-di cosa parli?" Pensò Akemi.
"Ho visto il tuo passato,sono arrivato a tre anni fa,quando Emi non era ancora nata...e non posso andare oltre...è come se un muro mi impedisse di tornare indietro a quattro anni fa..." Disse Slender.
"A proposito...dov'è Emi?!" Chiese Akemi allarmata.
"Tranquilla...l'ho riportata all'orfanotrofio,non mi sembrava giusto farla crescere come una killer..." Disse Slender. "E non cercare di sviare il discorso..." Disse Slender,facendo abbassare lo sguardo ad Akemi.
"Il mio passato...q-quelli sono i muri che ho iniziato a costruire nella mia mente quattro anni fa quando..." Akemi non finì la frase perché arrivò Toby.
"Scusate se ci ho messo tanto...mi hanno trattenuto..." Disse il Proxy sbuffando.
"Continueremo il discorso domani mattina va bene Akemi?" Disse l'Operatore facendo annuire la Proxy.
"Di che stavate parlando?" Chiese Toby.
"D-del passato..." Rispose Akemi aiutando Toby con le sue cose.
"Dove le metto?" Chiese il Proxy.
"Sul letto ovvio..." Rispose Akemi perplessa.
Allora Toby cominciò a sistemare le sue cose,per poi sedersi sul letto.
"L'hai già letta?" Chiese Akemi,indicando la lettera che Toby aveva ancora in mano.
"No...posso farti una domanda?" Chiese Toby togliendosi i grandi occhiali da muratore gialli,rivelando i suoi occhi color nocciola(o meglio,color Nutella) che fissavano Akemi.
"D-dimmi..." Chiese Akemi,preoccupata della domanda del fratello.
"Chi ti ha dato questa lettera?" Chiese Toby,facendo sobbalzare la Proxy.
Akemi esitò qualche secondo,per poi sospirare."Qualcuno che evidentemente ti vuole tanto bene..." Rispose Akemi,mettendosi a gambe incrociate. "Dai su...che aspetti a leggerla?Un panda?" Chiese Akemi,facendo ridere Toby.
Toby si mise a leggere la lettera che la sua dolce sorella gli aveva indirizzato mentre Akemi disegnava canticchiando.
"L-Lyra...." Mormorò il Proxy facendo sobbalzare Akemi.
"Toby...stai bene?" Chiese Akemi al Proxy.
"T-tu co-conosci L-Ly-Lyra v-ve-vero?" Chiese Toby,facendosi prendere da dei tic nervosi.
"So solo che...c-che lei è..." Disse Akemi,non sapendo come finire la frase.
"Morta...lei è morta,lo so...Lei è morta,ma ci dovevo essere io al suo posto!Io!Ma non è colpa tua...tu non potevi sapere nulla...In fondo,chi avrebbe mai immaginato che sarei dovuto morire io al posto suo?N-..." Quasi non urlò Toby,in preda ad un attacco di rabbia dovuta al fatto che anche lui(come Akemi) era bipolare,ma fu interrotto da Akemi che lo strinse in un affettuoso abbraccio.
"Io...Io ne so qualcosa..." Disse Akemi malinconicamente.
"C-cosa?" Chiese Toby,sbalordito.
"Chi l'avrebbe mai detto che abbiamo un passato simile?" Chiese Akemi abbozzando un piccolo sorriso.
"Q-quindi tu sai come mi sento?T-tu mi capisci?" Chiese Toby,con una punta di speranza negli occhi e nascosta nella voce.
"Si...io ti capisco..." Rispose Akemi,sciogliendo l'abbraccio sorridendo al fratello.
Toby si guardò un po' intorno notò una foto sopra un mobile,così l'andò a prendere sotto lo sguardo di Akemi.
Quando Toby mostrò la foto ad Akemi quest'ultima sgranò gli occhi vedendo che quella fotografia ritraeva lei e un ragazzo abbracciati.
"Chi è lui?" Chiese Toby indicando il ragazzo.
"...l-lui è mio...F-fratello..." Rispose Akemi abbassando il capo.
"Sembra un tipo simpatico...posso conoscerlo?" Chiese Toby cominciando a saltellare sul letto.
"Non credo...L-lui non è più qui...per colpa mia..." Disse Akemi,questa volta serrando i pugni.
"Oh...scusa io non lo sapevo..." Disse Toby mettendole una mano sulla spalla.
"Tranquillo...che ne potevi sapere...non è mica colpa tua..." Disse Akemi,lasciando che una lacrima solitaria avanzasse per il suo viso.
"A-Akemi...stai bene?" Chiese Toby preoccupato.
"No...io no sto mai bene,ne fisicamente che psicologicamente...non sto mai bene da quello stupido giorno ok?Tu non puoi capire il dolore che ti uccide da dentro quando lo trattieni a denti stretti...la persona che mi faceva da ancora è andata via e non tornerà mai più da me..." Disse Akemi alzandosi dal letto.
"Perchè ho tutte queste stupide malattie mentali?Perchè tutto a me?!Perchè sono così?!E perchè sono ancora viva!" Disse Akemi mettendosi la testa tra i capelli mentre cominciò a piangere."perchè sono così debole..." Si chiese ancora,quasi in un sussurro.
"Akemi io..." Disse Toby.
"Mi puoi capire?Ti dispiace per me?Ti faccio pena?Allora sei come tutti gli altri...PERCHÈ NESSUNO PUÒ CAPIRE COME MI SENTO IN QUESTI ULTIMI QUATTRO ANNI!N-..." Quasi non urlò Akemi,venendo interrotta da un abbraccio di Toby,mentre lei nascose il suo viso nel petto di Toby.
"So che magari non posso capirti...ma sono stato nella tua stessa situazione,io voglio aiutarti Akemi...ma non posso costringerti a fidarti ciecamente di me...sei tu che devi farti aiutare..." Disse Toby,e Akemi cominciò a singhiozzare.
"Adesso la situazione si è invertita..." Ridacchiò Toby.
"S-scusami..." Disse Akemi.
"Perchè?" Chiese Toby.
"Ti sto causando tanti problemi... E ti ho bagnato la felpa..." Disse Akemi,non staccandosi dal petto di Toby,che qualche volta le accarezzava la schiena.
"Tranquilla,non mi stai causando alcun problema...e per la felpa,bhè questa posso posso anche lavarla." Disse Toby.
Akemi si addormentò sul petto di Toby,che,quando se ne accorse,le sorrise dolcemente e si sdraiò nel letto,con lei abbracciata.
"Grazie..." Sussurrò Akemi stringendo la felpa di Toby,che si addormentò anche lui.
È così il silenzio piombò nella Creepyhouse.
Il buio,poi...un urlo.
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