Capitolo 26||Incontro

Capitolo abbastanza triste,vi avverto.
4.29 a.m.
Yuko si alzò dalla poltrona,si guardò intorno accertandosi che tutti stessero dormendo e prese un blocco da disegno ed un astuccio dalla sua borsa,per poi andare in giardino.
Si sedette sull'erba,e cominciò a disegnare vari personaggi delle sue storie.
Alzò lo sguardo,per poi sorridere.
"Bene e te?" Disse.
"Mh,capisco...quindi smascheri facilmente le bugie eh?" Disse ancora grattandosi la nuca.
"È che in questi giorni in casa si svegliano tutti presto,e vengono tutti vicino a me...e quindi non riesco a stare da sola in tranquillità,capisci?" Continuò abbozzando un sorriso.
"Ora che ci penso,da quant'è che non ci sentiamo?"
"Ma figurati,l'importante è che ci sentiamo ancora Nessuno"
"Cosa?Akemi ti odia?Ma perché?Sei così gentile..."
"Un momento,fammi capire,lei non odia la vera te ma la parte comandata da Zalgo giusto?" Chiese.
"Yuko,con chi stai parlando?" Chiese Akemi avvicinandosi a lei.
"Ehm,non dovresti dormire?Sono le quattro,è...è abbastanza presto per svegliarsi" Disse nascondendo il suo blocco da disegno dietro la schiena indietreggiando.
"Potrei dire la stessa cosa di te Yuko,ma piuttosto,che ci fai qui fuori?Fa abbastanza freddo oggi,se non entri rischi di prenderti un bel raffreddore" Le disse avvicinandosi ancora,ma la ragazzina continuava ad indietreggiare.
"Yuko,te lo chiedo un'altra volta...Con chi stavi parlando?" Chiese ancora la Proxy,questa volta con tono più deciso.
"Con...con Nessuno..." Disse distogliendo lo sguardo.
"Nessuno?" Chiese la Proxy.
"Si,Nessuno...la schiava di Zalgo,quella che hai trasformato in schifo" Rispose lei stendendosi sull'erba.
"Ma lei non è cattiva...è come Krista,Zalgo l'ha trasformata in una brutta copia di te e l'ha fatta diventare cattiva...in verità lei...lei è buona,mi teneva sempre compagnia quando mi sentivo giù di morale e mi trattava come una sorellina,anzi,quasi come una figlia...io le volevo bene,perché lei è come la madre che io non ho mai avuto,lei mi ha detto che le è dispiaciuto abbandonare la sua forma fisica,però ti ringrazia,perché l'hai liberata da quello stato di impotenza...e quindi ti ringrazio anche io,perché hai reso felice la mia One-San" Continuò dopo qualche secondo di silenzio,ammirando il cielo stellato.
"Quindi lei era solo una marionetta di Zalgo?" Chiese la Proxy stendendosi vicino a lei.
"Si...ed è per questo che sono venuta qui,per vendicarla..." Rispose sospirando.
"Dimmi...le vuoi davvero così tanto bene?" Chiese ancora la Proxy.
"Ovvio,cantava sempre con me,mi faceva ridere...non mi trattava come le altre persone,lei...lei era l'unica persona capace di farmi sorridere per davvero,oltre a quelle tre pazze che stanno dormendo sul divano"
Akemi guardò nostalgica il cielo stellato,ripensando ai bei momenti vissuti coi suoi veri genitori.
"Non capisco cosa ci sia di tanto sbagliato in me...tutti mi dicono che sono strana,lunatica,indifferente,impassibile...apatica...non riesco a capire,cosa mi differenzia dalle persone normali?" Chiese d'un tratto Yuko,interrotta da qualche piccolo singhiozzo.
"Tutti mi considerano pazza,una da rinchiudere in manicomio...una ragazza da evitare...ma tutti hanno dei cazzo di sentimenti,perché nessuno lo capisce?" Chiese ancora,sotto lo sguardo tranquillo della Proxy,che l'ascoltava attentamente.
"E così iniziai a scrivere,e a nascondere la mia pazzia sotto una maschera felice,pimpante ed allegra...una ragazza che sarebbe piaciuta a tutti no?" Disse,questa volta con un pizzico di pazzia nella voce tremolante.
"Iniziai a scrivere delle grandi cazzate,delle idiozie,e a parlare del mio dolore giornaliero in modo idiota...tante persone mi dissero che avevo meritato la loro stima,che ero una persona fantastica...e questo mi rendeva felice,ma allo stesso tempo mi uccideva piano piano,perché loro non stimavano me,la ragazzina scorbutica,apatica,strana,pazza,lunatica e da evitare;ma la mia maschera,quella che spara cazzate ventiquattro ore su ventiquattro..." Disse ancora abbassando lentamente la voce,torturando la cerniera della sua felpa.
"Allora perché non te ne freghi del parere altrui?" Chiese la Proxy mettendosi seduta,per poi guardare il viso di Yuko,intenta a guardare le innumerevoli stelle che brillavano nel cielo.
"Perché ho fatto una promessa..." Sussurrò con sguardo vuoto.
"Che promessa?" Chiese guardandola dolcemente.
"Gli ho promesso di essere una persona amata da tutti,una ragazza forte,che non piange mai...ma guardami,io sono una fottutissima piagnucolona..." Rispose ancora tendendo una mano verso l'alto,come per prendere le stelle.
"Beh,a me hanno detto che chi piange è stato fin troppo forte,quindi tu sei una piccola grande personcina" Disse lei accarezzandole la testa.
"I tuoi genitori?" Chiese poi,dopo minuti di silenzio.
"A loro non importa di me...non riesco quasi più a camminare perché ho dei dolori tremendi alle ginocchia e alle caviglie ma loro se ne fregano altamente...a loro importa solo dei miei tre fratelli...io sono solo la figlia di mezzo,quella che avrebbero preferito picchiare fino alla morte..." Rispose cominciando a graffiarsi le mani.
"Non capisco cosa ci trovino di tanto sbagliato in me...io sono così per colpa loro,avrei preferito essere qualcun'altro,magari una delle mie "amiche",loro hanno dei genitori così gentili,le vengono a prendere tutti i giorni a scuola,le fanno dei bei regali di compleanno...le trattano con amore..." Continuò cominciando a graffiare con più violenza le mani,venendo fermata dalla Proxy,che guardava seria le sue mani sanguinanti (se volete saperlo io mi graffio per davvero le mani quando cerco di trattenere le emozioni,ma non lo faccio in modo così violento).
"Ogni volta che lo faccio mi danno tutti della pazza...ma non è colpa mia,mi viene spontaneo..." Mormorò nascondendo le mani nelle lunghe maniche della sua felpa.
Akemi si alzò e rientrò in casa,lasciando Yuko da sola.
"Ecco,lo sapevo...anche lei mi odia adesso..." Disse tra se e se la ragazzina,cominciando a battere la nuca contro il prato,sempre più forte.
Akemi poi la raggiunse con delle bende e dell'acqua ossigenata,per poi prenderle le mani e disinfettarle.
"Che stai facendo?" Chiese lei guardandola con stupore.
"Ti sto curando le ferite,non è evidente?Non lascerei mai una mia amica con delle ferite del genere,sono una killer,è vero,ma anche io ho un cuore" Disse fasciandole le mani.
"Grazie...Akemi" Disse la ragazzina abbracciandola forte,lasciando la Proxy sorpresa.
"Forza,sono le cinque,che ne dici di preparare una fantastica colazione per la Creepyfamily?" Chiese poi dopo aver sciolto l'abbraccio.
"Mh...It's cucinare time!" Quasi non urlò Yuko,facendo ridacchiare la Proxy.

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