Capitolo 18||Regalo
Toby chiuse gli occhi,e Akemi lo strinse forte a sé piangendo disperatamente.
Rimase lì a piangere per circa mezz'ora,ma rimase altri quindici minuti a fissare il corpo freddo di Toby.
La morte di Toby l'aveva cambiata:i suoi occhi erano piccoli e blu,ma un blu spento,che non si sarebbe più riacceso.
"Grazie Toby..." Dissi.
"Per cosa?"
Per essermi sempre a fianco...per proteggermi sempre...per...per tutto quello che fai per me...
"Per sostenermi..." Dissi...era l'unica frase che per me poteva racchiudere tutto quello che faceva per me...
"È il mio dovere di fratello..."
"Il tuo...dovere di fratello..." Mormorò.
Si accorse di avere un pacchettino in mano,che aprì senza esitazione.
"Allora...ehm...come posso iniziare?
Cara Akemi...no...suona male da leggere...
Vabbhé,non so come iniziare perciò passo subito a quello che volevo dirti...
Volevo farti gli auguri...lo so che te li ho già fatti ma...volevo farteli di nuovo,perché ti ho fatto due regali...uno è nella tua stanza,devi cercarlo però,mentre l'altro è dentro il pacchettino che spero tu abbia trovato...
Vorrei essere li con te quando li aprirai quindi...aspettami prima di aprirli okay?
Spero che i miei regali ti piacciano e...spero che Shiro non ti faccia de male,perché se lo fa...io gli spacco la mascella!" Akemi sorrise leggendo l'ultima frase,poi continuò a leggere.
"Ma,parlando di altro,vorrei che tu sia felice...sai,che nella tua nuova scuola ti senta a tuo agio,che nessuno ti prenda in giro come quando ti hanno fatto cadere quel secchio di sangue addosso...mi sto dilungando troppo,auguri per i tuoi sedici anni Akemi.
Ti voglio un mondo di bene...
~Toby"
Akemi notò che nel piccolo pacchettino c'era un bellissimo ciondolo,dove c'era una piccola chiave,dove era infilato un bigliettino.
"Ti piace suonare il pianoforte vero?" Lesse,e subito corse in camera sua e si buttò sul pianoforte a muro.
Controllò se c'era qualcosa tra i tasti e vide un'altro bigliettino.
"Oh...brava,hai trovato subito il biglietto eh?Comunque,mi ricordo ancora mentre dormivi beata sul tuo letto..."
Controllò dentro il cuscino e trovò una piccola scatola,dove c'era una sciarpa rossa e un'altro biglietto.
"Tanti auguri Akemi!Promettimi che non ti toglierai i miei regali okay?Non vorrei che vengano persi..."
"Te lo giuro Toby...non li toglierò mai..." Disse mettendosi la sciarpa e la collana.
Akemi scese di sotto ancora sporca di sangue,lo sguardo spento,gli occhi gonfi e arrossati dal pianto,e la morte dei suoi due fratelli sul cuore.
"Akemi...come stai?" Chiese Slender,Akemi non rispose,si limitò a rimanere immobile davanti a lui.
Ci furono degli attimi di silenzio,poi Akemi si sistemò la sciarpa.
"Sono pronta per l'allenamento..." Disse uscendo fuori.
"Ti vendicherò Toby...fosse l'ultima cosa che faccio..." Sussurrò serrando i pugni.
"Akemi,sei sicura di voler cominciare l'allenamento in questo stato?Non credo tu sia in condizioni di..." Disse Offender.
"Ce la farò...perché io sono forte..." Lo interruppe fredda.
"Come vuoi..." Rispose lui.
Cinque minuti dopo...
"Dovresti imparare a mimetizzarti...o,almeno,essere il meno possibile visibile all'avversario...in poche parole,dovrai usare l'oscurità a tuo vantaggio..." Terminò Offender.
"Forza nasconditi,ma dovrai restare costantemente in movimento,quando ci vedrai dovrai cercare di attaccarci con questo..." Disse Slender dandole un coltello di plastica.
Akemi si recò velocemente verso il bosco e si arrampicò su un grande albero,saltando da un ramo all'altro.
Passò un minuto e lei era nascosta tra il fitto fogliame di una grossa quercia.
Sentì il rumore di un ramo che si spezzava e scese piano piano dal ramo,ricominciando a saltare da un ramo all'altro.
Poi si fermò di scatto e si lanciò contro Offender puntandogli il coltello alla gola.
"Brava,nascondiglio perfetto..." Disse lui.
Akemi tornò sopra l'albero e cercò Slender.
"Ti vendicherò Toby...non morirò prima di averlo fatto..." Disse avvistando Slender,scagliandosi contro di lui.
Venne fermata da un tentacolo,ma continuò a dimenarsi cercando di colpire l'Operatore.
"Tranquilla Akemi,adesso ti metto giù..." Disse poggiandola delicatamente a terra.
Lei distolse lo sguardo e si sistemò la sciarpa.
"Sei stata brava...ci hai messo solo tre minuti..." Disse Offender.
"Non è abbastanza..." Mormorò arrampicandosi su un'altra grande quercia.
"Se voglio vendicare Toby...devo diventare...più brava..." Disse scagliandosi verso un'umano che sfortunatamente era finito in quel bosco.
"Buonanotte...il tuo sogno durerà in eterno..." Disse spaccandogli il cranio con un grosso sasso.
Prese una corda che gli legò attorno al collo e lo legò in un ramo dell'albero preferito di Toby:la maestosa quercia davanti alla Creepyhouse.
Cominciò a tirare pungi e calci contro il cadavere.
Il cielo si oscurò e dopo pochi minuti cominciò a piovere,ma lei continuò ad allenarsi come se niente fosse.
"Si ammalerà se non rientra subito..." Disse preoccupata Clock.
"Forse è meglio farla rientrare..." Disse Shiro uscendo.
Shiro si avvicinò ad Akemi,che continuava a sferrare violentemente pugni e calci contro il cadavere.
"Akemi...non vuoi entrare?Se rimani fuori con questa pioggia di ammalerai..." Disse mettendole una mano sulla spalla,venendo ignorato.
"Non mi interessa..." Disse fredda non distogliendo lo sguardo dal cadavere.
"Akemi...forza,vieni..." Disse prendendola in braccio,per poi dirigersi verso la Creepyhouse.
"Lasciami..." Mormorò lei.
"Dopo che Toby venne colpito...mi fece giurare di non lasciarti mai andare...io non intendo infrangere questo giuramento..." Disse portandola dentro.
Lui salì,per poi andare nella loro stanza.
"Su forza...fatti una doccia e cambiati..." Disse lui.
"Perché dovrei?" Chiese acida.
"Perché dobbiamo uscire...devo ancora farti il mio regalo..." Disse spingendola in bagno.
"Ah,e tieni dei vestiti..." Disse entrando in bagno,poggiando i vestiti su un piccolo mobile.
"Esci..." Disse.
"Non essere così fredda con me..." Disse facendo il finto offeso.
Akemi si sentì quasi in colpa,così lo abbracciò da dietro.
"Scusami...non volevo..." Sussurrò.
"Ti ricordo che dobbiamo uscire...su,muoviti..." Disse uscendo.
Akemi si tolse i vestiti fradici ed entrò nella doccia.
L'acqua calda la rilassò molto,i suoi pensieri erano chiari e le sue emozioni limpide.
Dopo esser uscita dalla doccia di mise l'intimo e si vestì velocemente con dei leggins neri,una camicia bianca che mise leggermente dentro i leggins e una felpa nera.
Si asciugò e sistemò i capelli e si mise la sciarpa rossa e il ciondolo.
Uscì dal bagno e si mise delle calze bianche e i suoi stivaletti neri.
"Wow...sei davvero carina vestita così..." Disse Shiro entrando in bagno.
"Idiota..." Disse lei.
Dopo una ventina di minuti Shiro uscì con dei jeans,una t-shirt nera ed una felpa bianca.
"Quand'è che hai preso le tue cose?" Chiese Akemi.
"Me le ha portate Slender..." Rispose prendendo degli anfibi neri.
Shiro si mise gli anfibi e fece per uscire.
"Allora...andiamo?" Chiese facendo annuire Akemi,che lo seguì.
Shiro prese un ombrello ed uscì con Akemi vicino.
"Dove andiamo?" Chiese lei guardando davanti a lei.
"È una sorpresa..." Disse bendandola.
"Che stai facendo?" Chiese.
"Tranquilla...sta calma..." Disse lui.
Dopo dieci minuti di camminata Shiro si fermò e tolse la benda ad Akemi.
I due si trovarono davanti ad un piccolo hotel abbandonato.
"Che vuol dire?" Chiese lei guardandolo.
"Bhè...ecco..." Disse lui distogliendo lo sguardo. "È che volevo dirti una...una cosa..." Disse ancora,questa volta guardandola.
"Forza...parla..." Disse.
"Ehm...è difficile da dire..." Disse lui.
"È che...io ero nella tua stessa scuola...e...ti guardavo sempre...eri,anzi,sei così carina..." Cominciò lui. "Ti...ti volevo dire che..."
"Che volevi dirmi?" Chiese lei.
"Io...io ti amo..." Disse lui lasciando cadere l'ombrello per poi stringerla a se baciandola dolcemente.
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