Capitolo 17||Akemi
ATTENZIONE:ogni riferimento all'anime Shingeki no kiojin/Attack on titan/L'Attacco dei giganti è puramente fatto apposta.
Dopo questo preavviso,buona lettura.
~yuko
Akemi era circondata da tutte quelle strane creature,che cercavano di colpirla con le loro armi,ma sembrava che qualcosa o qualcuno glielo impedisse.
"Vai via Akemi...scappa,finché puoi..." Le disse la figura angelica che l'aveva aiutata a scappare.
Lei si alzò e cominciò a correre veloce,venendo inseguita dalle creature,che diedero tregua all'angelo.
"N-non è reale...è tutto un incubo...è tutto un fottutissimo incubo..." Disse stringendosi le tempie,scoppiando in un pianto disperato.
"In queste situazioni non puoi permetterti che le emozioni si impadroniscano di te...sii forte,non lasciare trasparire le emozioni..." Le disse un'ultima volta la voce angelica,per poi dissolversi.
"Devo essere...forte?" Disse.
Smise di piangere,il corpo ormai era malconcio e ferito,non riusciva più a correre.
Si fermò.
Le creature la circondarono.
La parte insana di lei si impadronì del corpo,ma la parte sana la teneva a bada,dando vita ad una ragazza senza emozioni,che uccideva senza pietà,che non aveva rimorsi o dubbi.
L'Akemi timida e buona era nascosta nel più profondo e remoto abisso del suo cuore,e difficilmente sarebbe riemersa.
Rimase ferma,mentre le creature si avvicinavano sempre di più.
"Questo è un mondo crudele...e non tutti meritano di viverci..." Disse.
Prese due spade,che precedentemente erano nelle mani di due creature ormai morte,e cominciò a tagliare teste senza pietà,senza alcuna emozione nel volto.
Era diventata una Proxy a sangue freddo,superiore a tutto e tutti.
Tutte le creature morirono per mano di Akemi,che non mostrò nessuna emozione nel vedere tutti quei corpi morti.
"Chissà perché non l'ho fatto prima..." Disse guardando una delle teste mozzate.
Sentì qualcuno applaudire lentamente,ma non si girò.
"Cosa vuoi" Disse fredda.
"Non te l'ho già detto?Io voglio il tuo corpo...ma se ti schiererai con me potresti anche non morire..." Disse guardandosi gli artigli sporchi di sangue.
"È inutile insistere...non te lo do neanche morta..." Disse Akemi.
"Bhe...questo lo so...per questo ho mandato una tua copia per uccidere la tua adorata famiglia...così la tua fragile anima andrebbe distrutta e mi cederesti il corpo senza fare storie..." Disse il demone.
"Sono una famiglia di killer spietati,non si faranno di certo uccidere da una sedicenne autolesionista..." Disse Akemi girandosi.
"Una sedicenne autolesionista in Blooder Mode...spietata,forte e vendicativa...lei potrebbe ucciderli..." Disse Zalgo.
"E se io ti uccido che succede?" Chiese Akemi,osservando le due spade che aveva in mano,ormai intrise di sangue.
"Tsk...come pensi di uccidermi?Con dell'acqua santa?" Disse ironico.
"No...so bene come ucciderti...ho sempre fatto questo tipo di ricerche..." Disse sorridendo amaramente. "Perché tutto questo solo per uno stupido corpo?" Chiese dopo degli attimi di silenzio.
"Sono un demone...adoro il sangue sgorgare dalle ferite e gli occhi perdere pian piano la vita...non ci sarebbe gusto se me lo prendessi subito,senza stragi o morti..." Rispose ovvio.
"E cosa succederebbe al mio clone?" Chiese Akemi.
"Lei è un normale essere umano...l'unica differenza è che lei è al mio completo servizio,quando io morirò,sempre se morirò,lei non avrà più nessun padrone...e di conseguenza si suiciderà sei giorni dopo la mia morte..." Rispose osservando i corpi delle strane creature.
"E se viene uccisa prima che tu muoia?" Chiese ancora.
"Non mi farebbe ne caldo ne freddo...è solo una mia schiava,non mi è indispensabile..." Rispose il demone,mettendosi seduto su uno dei corpi morti.
"Il clone ha anche i miei ricordi o è solo una copia del mio corpo?"
"È una copia di te,compresa di ricordi...in più ha anche il tuo stesso comportamento,quindi non credo che la uccideranno..."
"Ha anche...le mie stesse ferite?"
"Non guarderanno mai i dettagli,perciò mi sono concentrato solo sulla personalità..."
"C'è una persona che guarderebbe i dettagli..." Mormorò lei.
"Lo so...per questo che lui sarà il primo ad essere ucciso..." Disse con un ghigno sul volto.
"Non si farà uccidere tanto facilmente...questo è poco ma sicuro..." Disse fiondandosi contro di lui brandendo le due spade.
"Quella ragazza è forte...lo ucciderà in un solo istante..." Disse parando il colpo.
"Un piano molto preciso...hai considerato ogni dettaglio...devo dire che questo è ammirevole...hai cercato di uccidermi e vuoi prenderti il mio corpo ma...devo dire che sei molto furbo..." Disse Akemi,sedendosi di fronte a lui.
"Visto che molto probabilmente starò molto tempo qui...vorrei porti delle domande...avrò pur il diritto di sapere dove mi trovo,giusto?" Disse osservandolo attentamente,con i suoi profondi e spenti occhi blu.
"Sei casa mia...e non ti dirò altro..." Rispose lui guardandola negli occhi in cerca di qualche debolezza da usare a suo vantaggio,trovando solo emozioni su emozioni mischiate tutte insieme.
"E...non c'è un'uscita?" Chiese ancora.
"Si...ma dovrai trovarla da sola..." Rispose.
"Bene...ti ringrazio..." Disse Akemi,per poi prendere una spada e colpire velocemente lo stomaco del demone,esattamente nel punto dove lui aveva colpito lei.
Il demone si dissolse e con lui anche l'illusione,rivelando un punto indefinito vicino al bosco.
"Devo trovare la Creepyhouse..." Disse mettendosi a correre verso quello che lei credeva fosse il centro del bosco.
Si perse varie volte e,fortunatamente,dopo una ventina di tentativi,arrivo alla Creepyhouse.
"Akemi!Fermati!" Sentì urlare.
"Io non sono Akemi!" Urlò un'altra voce.
Akemi entrò velocemente nella Crrepyhouse e diede un calcio alla sua copia,che stava assalendo Jack.
"Dov'è Toby?" Chiese.
"Eheh...il mio padrone mi ha ordinato di ucciderlo...e io l'ho fatto..." Disse ridendo,per poi cercare di colpire anche lei col taglierino,beccandosi un calcio prima nel fianco,poi nel viso.
"Sei forte...per essere una ragazzina..." Disse asciugandosi il sangue che le usciva dalla bocca.
Akemi non rispose,si limitò a guardarla in modo freddo.
"Sei hai ucciso davvero Toby...non mi limiterò ad ucciderti...prima ti ridurrò in poltiglia gli arti...poi te li staccherò con la forza...ti romperò tutte le ossa,ti farò a brandelli il busto e ne estrarrò gli organi...ti sfigurerò il bel faccino che ti ritrovi e di strapperò la mascella...così non sorriderai più...ti toglierò i bulbi oculari è solo dopo ti ucciderò..." Disse fredda,senza alcuna insicurezza nella voce.
I presenti cercarono di trattenere i conati di vomito immaginando la scena.
"Ma lo farò anche se qualcuno è ferito...anche se non avrai ferito nessuno...perché se ti azzardi anche solo a sfiorare con un dito la mia famiglia io ti torturerò fino alla morte..." Disse ancora.
"È cambiata...prima non era così...che le è successo?" Chiese Ben.
"Non lo so nemmeno io..." Rispose Slender,che fino a quel momento era rimasto impassibile.
"Sarà una cosa interessante...uno scontrò che determinerà la sorte di una di noi..." Disse Nessuno.
Akemi si scagliò velocemente verso Nessuno,le girò attorno e le colpì la schiena.
"Ho affrontato creature ben peggiori di te...mia cara stronzetta" Le sussurrò all'orecchio,ma Nessuno si girò e cercò di colpirla al viso,ma Akemi la schivò e girò la spada,per poi trafiggerla con l'altra allo stomaco.
Nessuno cadde a terra,e Akemi cominciò a ridurre in poltiglia gli arti,poi li strappò via,successivamente le ruppe la gabbia toracica e le aprì il busto,per poi estrarne gli organi.
Le tagliò il viso e le staccò la mascella,gli zigomi e le strappò la pelle del collo e della fronte,infine,le strappò via i bulbi oculari e le spaccò il cranio.
"N-non ce la faccio più..." Disse Jane,per poi vomitare vedendo lo scempio davanti a lei.
"A-Akemi..." La chiamò Shiro.
Akemi non lo ascoltò e andò in cantina,vedendo Toby con una profonda ferita al petto.
"Toby..." Sussurrò andandogli incontro.
"Akemi...sei viva..." Mormorò cercando di alzarsi.
"Toby non...non muoverti..." Disse cercando di trattenere le lacrime.
"Shhh...tranquilla...rimarrò per sempre nel tuo cuore..." Mormorò indicandole il cuore.
"No...è tutto un sogno...un bruttissimo sogno...d-devo svegliarmi..." Disse abbozzando un sorriso,mentre si dava dei pizzicotti.
Toby però la fermò.
"Mi dispiace...è tutto reale...ma almeno...ho rivisto la mia dolce sorellina un'ultima volta..." Disse abbozzando un sorriso.
Akemi scoppiò in lacrime.
"No...ti prego...non te ne andare...no...resta qui con me...perfavore...resta con me..." Disse tra i singhiozzi.
Toby l'abbraccio.
"Di' a Shiro che se ti spezza il cuore io gli spacco il cranio...anche da morto...okay?" Disse accarezzandole i lunghi capelli castani,imbrattati di sangue.
"Di' a Clock che l'amerò per sempre...e...ricordati...devi combattere...perché se non combatti perderai...ma se provi a combattere puoi vincere...e quindi vivere...quindi...non morire...uccidi Zalgo da parte mia e...vendicami...ti chiedo...solo questo..." Mormorò tossendo.
"Ti voglio bene...Akemi..." Sussurrò un'ultima volta,mettendole un pacchettino in mano esalando il suo ultimo respiro.
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