Capitolo 12||Rimedio

Toby si ritrovò davanti tutti quanti,tutti tranne Akemi ovviamente.
Sembravano diversi,i loro occhi sembravano spenti,cupi...vuoti.
Vennero lentamente verso di lui con le loro armi in mano,mentre lui indietreggiava spaventato e confuso.
"Tranquillo Toby...non ti vogliamo fare del male..." Disse Clock inclinando la testa da un lato sorridendo malignamente.
"È colpa tua Toby...è solo colpa tua...io...io TI ODIO!" Disse una voce familiare.
"L-Lyra...io...mi dispiace...perdonami..." Disse il Proxy cercando di scappare,notando però che l'avevano incatenato.
"Non mi hai salvata in tempo...ti detesto...è colpa tua..." Disse ancora la ragazza.
"Toby..." Lo chiamò una voce femminile,una voce dolce e calma,ma allo stesso tempo malinconica e fredda. "Non ti preoccupare...non sentirti in colpa..." Gli disse ancora,rassicurandolo.
"A...kemi..." Mormorò lui abbassando lo sguardo,notando le sue due accette a pochi metri di distanza da lui.
"Attento ai fili..." Disse ancora lei facendo spostare lo sguardo di Toby sulle braccia e sulle gambe di tutti.
Dei fili erano legati ai loro arti,erano come delle marionette.
Con uno scatto fulmineo prese le sue fidate accette e tagliò le catene,successivamente tutti i fili che tenevano legati i suoi amici,la sua famiglia,i quali caddero sul pavimento.
"Ascolta il cuore Toby..." Disse ancora la voce,prima che tutto divenisse buio
Ore 8.37 a.m.
Toby si svegliò di soprassalto,un'altro incubo.
"Ascolta il cuore Toby..."
Toby spalancò gli occhi al ricordo di quella voce e corse subito in camera di Akemi.
"Toby posso parlarti?" Chiese Slender.
"Oh...ehm...si va bene..." Disse lui seguendo Slender nel bosco.
"Hai fatto degli incubi di recente?" Chiese l'Operatore.
Toby non rispose,Slender sospirò.
"Su chi erano?" Chiese ancora.
"Su tutti voi...su di...lei..." Rispose abbassando lo sguardo.
"Toby...cosa ti ha detto?" Chiese Slender.
"Mi ha detto..."
"Buongiorno..." Disse Clock abbracciando Toby. "Ciao Clock..." Rispose lui schioccandole un bacio sulla guancia.
"Buongiorno Slender..." Disse lei.
"Giorno Clock..." Rispose lui.
"Posso andare da Akemi?" Chiese Toby.
"Riguardo Akemi,volevo esaminare le ferite sul suo corpo...ti va bene?Potrai vederla dopo..." Rispose Slender mettendogli la sua grande mano sulla spalla,per poi entrare dentro."Okay..." Rispose lui.
Toby si sdraiò sull'erba umida,seguito da Clock,che si sdraiò vicino a lui.
"Ho interrotto qualcosa?" Chiese lei preoccupata.
"No tranquilla..." Disse lui guardando le foglie dell'albero sopra di loro,che si muovevano qua e là a causa di un debole e fresco venticello.
"Ti ricordi?" Chiese Toby d'un tratto,guardando Clock nell'occhio verde.
"Quando sono arrivata qui intendi?" Chiese lei abbozzando un piccolo sorriso.
"Ti arrampicavi sempre su quest'albero dopo che uccidevi qualcuno...come per scacciare i sensi di colpa..." Disse ancora Toby guardando di nuovo la chioma dell'albero sopra di loro.
"Si è vero...ma ormai ho perso quest'abitudine..." Disse lei.
"Sai...mi piaceva vederti con i capelli al vento mentre riflettevi..." Mormorò lui malinconicamente.
"Cosa?Cioè tu...Aspetta...sono confusa..." Disse lei mettendosi a sedere imbarazzata.
Un misterioso uomo passò vicino a loro,un'uomo con una tunica nera ed un cappuccio che gli copriva il viso.
"Cerco Tobias Rogers..." Disse l'uomo dirigendosi verso i due.(È questo il suo vero nome?Bho io ho improvvisato...pazienza...)
Toby sbiancò.
"S-sono io..." Balbettò lui.
"Seguimi..." Disse l'uomo andando verso la Creepyhouse,per poi dirigersi verso la camera di Akemi.
"Ti aspettavo..." Disse Slender,che era vicino ad Akemi. "Toby,cosa ti ha detto in sogno?" Chiese lui al Proxy.
"Mi ha detto di ascoltare il cuore...Ma certo!Il cuore!Il battito cardiaco!" Disse Toby poggiando l'orecchio sul petto di Akemi.
*pum pum* *pum pum* *pum pum*
Il battito c'era,debole,ma c'era.
"È...è viva..." Balbettò Toby pieno di gioia.
"Bene,dobbiamo farle bere questo liquido per rimetterla in forze...ha subito troppe ferite psicologiche e fisiche...non potrà mai riprendersi da sola..." Disse l'uomo prendendo un calice dalla sua tunica e versandoci un liquido trasparente,e qualche goccia di un'altro liquido rosso intenso.
"Cosa le farai bere?" Chiese Toby minacciosamente parandosi di fronte ad Akemi.
"Una pozione che la farà svegliare dal suo incubo..." Disse ancora lui.
"Toby..." Li interruppe Slender.
"Io non mi fido...non voglio che muoia per davvero..." Disse lui.
"Lei salverà tutti voi dal fratello del demonio...non posso ucciderla..." Rispose l'uomo,per poi ridacchiare.
"Non adesso almeno..." Sussurrò stando attento a non farsi sentire.
"Devo farle bere da questo calice...se non lo farà,non morirà...anzi peggio,rimarrà bloccata nel suo incubo per l'eternità..." Disse l'uomo.
Toby prese la mano di Akemi,la sua mano però,era leggermente calda.
Un piccolo movimento delle dita.
Leggeri mormorii.
La sua dolce voce.
Akemi.
"S-Slender...i-io s-sto bene...n-non voglio bere...quella...roba..." Balbettò Akemi cercando di alzarsi.
"Si è...svegliata..." Disse Toby incredulo.
"Non abbiamo più bisogno di te...puoi andare..." Disse Slender riferendosi all'uomo.
"Troppo tardi..." Sghignazzò l'uomo prima di prendere una siringa e iniettare il liquido nella coscia di Akemi,che urlò dal dolore.
"Io ti uccido!Brutto stronzo!" Urlò Toby all'uomo,che scappò via dalla finestra.(Mi porterò il senso di colpa per sempre per aver scritto questa parola...ma,ammettiamolo,ci sta benissimo...ok,me ne vado...)
Akemi in tanto si rannicchiò su se stessa tremando.
"Brucia..."(THIS GIRL IS ON FIIIIREEEEEEEEEEE!!Ah...ehm...stavate leggendo?Scusate...) Mormorò lei stringendosi la ferita.
"Hai la febbre Akemi..." Disse Toby tastandole la fronte.
"Cos'è successo?!" Chiese allarmata Rouge,che non appena vide Akemi agonizzante nel suo letto si mise i suoi guanti artigliati.
"Chi devo cercare?" Chiese seria.
Slender le porse un pezzo della tunica dell'uomo,che evidentemente si era strappata durante la sua fuga.
"Trovalo...e portamelo vivo..." Ordinò Slender,e Rouge subito andò a quattro zampe verso il bosco.
"Giuro che noi non permetteremo più a nessuno di farti del male...Akemi..." Sussurrò Rouge prima di scomparire tra il fitto bosco.
"Io adesso devo andare...a dopo..." Disse Slender uscendo.
"Io resterò qui..." Disse Toby.
Ore 12.43 a.m.
Toby si addormentò mentre Akemi finalmente riuscì ad alzarsi dopo ore di sforzi,e andò barcollando verso il suo armadio,prese una maglietta molto larga,andò in bagno,si fece una doccia e si cambiò le bende.
Uscì dopo venti minuti con indosso una maglietta a maniche corte nera con delle strisce bianche sulle maniche che le arrivava a metà coscia.
Nonostante il capo scoprisse braccia e gambe a lei piaceva molto quella maglietta.
"Akemi...stai un po' meglio?" Chiese Toby stropicciandosi gli occhi.
Lei annuì debolmente e fece un piccolo e dolce sorriso,prima di cadere in ginocchio stringendosi la testa tra le mani trattenendo un urlo di dolore.
"Muori...Sei inutile...sgualdrina...non meriti di vivere...sei solo un errore..." Sempre più voci si unirono in questa cantilena,aggiungendo sempre una goccia d'acqua in più al vaso che presto sarebbe traboccato.
"sangue...morte...vendetta...sangue...morte...vendetta..." Continuarono le voci ridendo malvagiamente.
"Andate via!Andatevene!" Urlò Akemi piangendo.
"Tranquilla Akemi...non lasciare che queste blasfeme ti colpiscano...hai una famiglia che ti vuole bene...ricordi?" Le disse due voci:Lyra e...Shiro.
Tutte le voci cessarono e Akemi alzò lo sguardo,incontrando quello di Toby e Clock,che la stringevano in un caldo abbraccio.
I suoi occhi cominciarono a pizzicare e delle lacrime calde e salate rigarono il suo splendido viso.
"Grazie...grazie..." Singhiozzò Akemi nascondendosi in quella specie di corazza che le due persone a cui voleva più bene avevano creato.

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