Un caffè non ordinario: Rimedi
Era un giorno come tanti dopo il casino alla faglia. Fuori era ancora buio fuori, e seduto ad un tavolo della cucina della nuova base c'era Aleksander Kirigan.
Era più corretto dire che era disteso sul tavolo in realtà: aveva le braccia distese in avanti e la testa appoggiata con la fronte sul tavolo, insieme a mezzo busto.
L'evocatenebre aveva a stento dormito, complice un mal di testa da merzost che non voleva andarsene. E per non assopirsi aveva davvero bisogno di un caffè.
Lo aveva preso. Ne aveva preso un secondo. Si era così ritrovato con più mal di testa di prima e nessuno che gli facesse compagnia per distrarlo. Avrebbe potuto chiamare qualcuno, ma non era la stessa cosa di avere Ivan lì con sé, e magari anche Fedyor.
Non aveva idea di dove loro fossero e gli mancavano, per quanto fosse pericoloso ammetterlo. Gli mancava stuzzicarli sulla loro relazione, o discutere con Ivan di tecniche sessuali e non per rilassare Fedyor dopo una lunga giornata (anche se a dirla tutta avrebbe meritato quel trattamento più Ivan).
Sorrise leggermente al ricordo. Una volta aveva fatto un massaggio a Ivan, vero. E Fedyor era rimasto estremamente scioccato dalla scena. Forse perché aveva fatto sdraiare Ivan sul tavolo senza la vestaglia e quindi era solo in mutande.
Aveva visto Ivan dello stesso colore della sua kefka quella volta. Si era divertito.
Una fitta alla testa lo distrasse da quei ricordi. Gemette e tirò su la testa.
Ed ecco lì la causa di tutti i suoi mali. Lanciò un'occhiata al nichevo'ya che si era materializzato davanti a lui, più fumoso che mai, e sapeva che la creatura stava ricambiando lo sguardo.
«È inutile che mi guardi, sai? Se sto così è per colpa tua.» borbottò.
La creatura si mosse. Si spostò come volasse verso una credenza e la aprì, poi prese qualcosa con abbastanza delicatezza da non romperla. Gliela portò e Aleksander si tirò su per vedere cosa fosse.
Era un barattolo, e dentro c'era della polvere bianca. Fuori c'era un'etichetta.
Rimedio contro il mal di testa.
«Certo che sei proprio stronzo.» fece Aleksander senza riuscire a sopprimere una risata.
La loro compagnia avrebbe potuto tollerarla.
***
Questo nuovo capitolo è nato pensando al fatto che nella S2 il Darkling aveva decisamente bisogno di una tachipirina per il mal di testa. Poraccio, non gliel'ha data nessuno.
Non so se arriveranno altri capitoli. Probabilmente no. Se sì, beh, li vedrete.
Bye~
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