Cap:6

7;00
L'hostess al microfono annuncio la partenza del volo per Seattle.
Era arrivato il momento... Il momento di stravolgere completamente la mia vita.
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Seduti in aereo, mi infilai le cuffiette nelle orecchie e chiusi gli occhi, non prima di aver rivolto una breve occhiata a Charlie addormentato sul sedile accanto al mio. Ero un po' arrabbiata con lui per avermi trasformata,ma in fondo mi aveva salvato la vita, avrebbe potuto anche sbattersene di vedermi morire a 14 anni, ma mi aveva donato l'eternità.
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L'orologio digitale della Mercedes nera lucida segnava le 8:00 in punto.
Charlie percorse una stradina sterrata che ci portò di fronte ad un'enorme villa.
Io: lei vive qui? - dissi sbalordita. Sapevo che le case erano belle negli Stati Uniti, ma quella era così grande,era a due piani e c'erano un paio di gradini davanti alla porta d'ingresso. La cosa che mi esaltava di più è che si trovava proprio all'interno del bosco. La risposta di Charlie interruppe i miei pensieri.
Charlie: Asia non darmi del lei mi fai sentire vecchio - disse in tono scherzoso poi tornò serio- tutto il bosco è nostro territorio e quindi io e la mia famiglia possiamo cacciare liberamente qui
Io: cacciare?
Charlie: il sangue, purtroppo, non ci viene offerto su un vassoio d'argento... Beh poi ti insegneremo tutto
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Entrammo in casa e nell'enorme soggiorno arieggiato e sui toni del bianco, la scena era più o meno questa: un ragazzo biondo EF una ragazza con i capelli corti e neri ed abbastanza esile guardavano la tv su divano color panna, altre due donne-una bruna e dal viso amorevole, mentre l'altra bionda e dal fisico slanciato sembrava quasi una Barbie- riordinavano dei libri su alcuni scaffali di un'ampia libreria (anch'essa rigorosamente bianca) , un'altro ragazzo moro e con i capelli cortissimi (più corti del ragazzo biondo) guardava dalla finestra mormorando qualcosa ed infine un'altro ragazzo, che forse era quello che più si avvicinava alla mia età ( almeno a giudicare dall'aspetto ) suonava un' pianoforte impolverato in un'angolo della stanza e la musica rendeva la scena ancora più calda e accogliente.
Charlie: famiglia sono tornato
Tutti interruppero le loro attività e si accalcarono a salutare Charlie e poi gli sguardi si posarono su di me, come se già sapessero del mio arrivo.
Quella, quindi, sarebbe stata la mia nuova famiglia per tutto questo mese o anche per più tempo? Sarei stata solo io a deciderlo

Tendiamo spesso a prendere le nostre decisioni seguendo più la ragione che il cuore, ma è quando facciamo i conti con le conseguenze che ci rendiamo conto di quanto abbiamo sbagliato.

Prossimo capitolo a 130 visualizzazioni vi adoro E vi ricordo che se volete chiedermi qualcosa sulla storia scrivetemi in chat quando volete

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