Cap:10

Quando arrivammo in soggiorno,  tutti mi dissero che stavo benissimo e Jane non perse l'occasione per ricordare che era tutto merito suo.
Prima di salire nell'auto di Charlie , che ci avrebbe portati alla festa, Alexander mi si avvicinò e mi sussurro:
Alexander: sei bellissima
Io mi sentivo sempre più imbarazzata e risposi:  grazie anche tu lo sei
Alexander:  modestamente - disse sorridendo
*******
La festa era esattamente come me l'aspettavo. La musica era molto alta e c'erano vampiri ovunque:
Alexander:  Asia non bere niente okay?
Io: cosa? - dissi urlando,  visto che la musica era troppo alta per poterci capire qualcosa
Alexander:  ho detto...  Che non devi bere nulla - replico urlandomi nell'orecchio
Io: okay ma non c'è bisogno di urlare
Alexander: io vado dai Silenti tu resta qui
Io: okay - e sbuffai
Da quando avevamo messo piede a questa festa, mi controllava in continuazione: "Non fare questo... Non fare quello..." . Okay, ero inesperta ma non sono stupida, so distinguere il bene e il male.
Mi appoggiai ad un tavolo e guardai un ppo' gli altri vampiri, alcuni ballavano o meglio si scatenavano, altri chiacchieravano, altri bevevano drink del colore del sangue oppure liquidi azzurri, verdi ... E chi più ne ha più ne metta.
Dopo pochi minuti, vedendo che Alexander non tornava non chiedetemi il perchè, mi infilai sotto il lungo tavolo a cui ero poggiata.
Io: ah un po' di tranquillità - sospirai
Blair: ehi... Chi sei?
Allora non ero l'unica che alle feste si nasconde sotto i tavoli, invece di ballare, pensai notando la ragazza con i capelli ricci di un colore castano chiaro e gli occhi rossi tipici dei vampiri:
Io: mi chiamo Asia, piacere - le porsi la mano
Blair senza esitare, la strinse: io sono Blair, piacere mio
Io: anche tu sotto il tavolo eh?
Blair: ehm si queste feste non mi piacciono e soprattutto odio la gente che ci viene
Io: io non sopporto la musica così alta
Blair: è la prima volta che ti vedo qui, pensandoci bene
Io: sono stata trasformata la settimana scorsa
Blair: sei mansueta per essere una neonata
Io: non so se prenderlo come un complimento
Ridemmo ed uscimmo dal nostro nascondiglio.
.......
Mentre parlavamo, vidi Alexander, venite verso di noi.
Appena notò Blair la sua espressione divenne tutta un tratto sorpresa:
Blair: Alexander Thompson?
Alexander: si sono io, tu sei Blair Roth?
Blair: in carne ed ossa
Dopo quelle parole,  si abbracciarono, ed io rimasi a fissarli non sapendo cosa fare, quando dopo due secondi si staccarono:
Io: vi conoscete?
Alexander:  si - rispose secco in tono freddo
Blair proseguì: stavamo insieme,  ma ora siamo solo amici
Io annuii non sapendo cosa dire,  quando il silenzio, alquanto imbarazzante, fu interrotto dal cellulare di Alexander.
Rivolse una rapida occhiata per poi annunciare:
Alexander:  Asia è Charlie ci sta aspettando fuori
Io: okay ciao Blair
Blair: ciao Asia se ti va possiamo vederci qualche volta - gridò
Io: certo - urlai per farmi sentire mentre ci allontanavano dalla folla.

Continua
prossimo capitolo a 420-430 visualizzazioni,  scusate l'attesa e spero che vi piaccia

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