Young and Beautiful


Evitare un bacio

È arrabbiato con lui. Follemente. Tony ha la capacità di farlo sentire l'essere più importante della terra e, a volte, quello più insulso. Odia quando si dimentica di lui; quando si dimentica che esiste, eppure succede. Succede soprattutto quando è con i suoi amici, che forse non lo hanno mai accettato davvero - o forse è lui che non è mai stato in grado di lasciarglielo fare.

Tony si avvicina. Gli prende le spalle e sorride con quell'intento silenzioso di chiedergli scusa, fingendo di non aver capito di averlo ferito. Peter si raccoglie un braccio con la mano, a disagio, e vorrebbe dirgli quanto male gli fa, sentirsi il niente assoluto, certe volte. Ma Tony è così, ha deciso di stare con lui pur sapendo che, oltre a farlo sentire come se toccasse il cielo come un dito, è capace anche di farlo sprofondare negli abissi più profondi della sua anima.

Stavolta è difficile fingersi felice. Stavolta è difficile perché non c'è niente di peggio che quello, in una giornata che è già tremenda da sola.

Allora evita quel bacio che lui vuole dargli. Abbassa gli occhi e gli chiede tempo.

Lo stretto necessario a sbollire e tornare a splendere ancora, ma si ama ancora abbastanza da conservare un po' di dignità; quella stessa che, a volte, li divide in due e li separa per minuti troppo lunghi.

[ wc: 228 - Young!Tony x Peter - angst/malinconico ]


...


Un bacio come ricompensa

«Oh, i miei appunti! Credevo di non rivederli mai più», ironizza, mentre Tony glieli porge e, schioccando la lingua, scoppia poi a ridere.

«Ma per chi accidenti mi hai preso, Parker? Tranquillo, è la prima e l'ultima volta che manco ad una lezione. Non ti scomoderò mai più, stai tranquillo!», scherza, e Peter prende i fogli tra le mani e li stringe al petto.

«Ehi, come siamo permalosetti, oggi! Stavo scherzando!»

«Meglio per te che sia così» Tony gli dà una gomitata scherzosa e il cuore di Peter fa una capriola su se stessa. Rimangono in silenzio a guardarsi, in quell'aula vuota, mentre il resto dei loro colleghi universitari è già sulla via di casa. Si sono dati appuntamento lì, con un semplice SMS botta e risposta "Alle 5 nell'aula di chimica" e "Non mancherò".

«Allora? Sei stato male?»

«No, mio padre ha voluto portarmi con sé in uno di quei viaggi del cazzo che fa lui per lavoro. Dice che devo imparare cosa vuol dire lavorare, siccome vuole che segua le sue orme», risponde Tony.

«E tu vuoi farlo?»

«Non ho altra scelta, lo sai», sorride amaramente, alzando le spalle e intascando le mani nei jeans neri. «Ma almeno con gli appunti non ho perso troppo, anche se... be', non ne avevo bisogno.»

«La modestia non è proprio il tuo forte...»
«E tu sei uno sfacciato di merda, Parker!», ride, e Peter vorrebbe mostrarsi indignato ma non ci riesce, così lo segue a ruota. Tornando a guardarsi, e il silenzio scende ancora. La luce del sole, color vaniglia, li imbratta d'arancione filtrando dalle finestre dell'aula. Sembra tutto troppo magico, per essere vero, e Peter vorrebbe solo vomitargli addosso che ha una cotta per lui da secoli, ma non lo farà. Come sempre.

«Be', vado. Grazie degli appunti, Peter.»

«Figurati», sorride lui e, esitando solo un attimo nei suoi occhi, Tony si avvicina e gli bacia le labbra. È così fugace e lapidario che Peter stenta a credere che sia successo davvero.

«E... e questo?», chiede, sconvolto.

«Un ringraziamento!», esclama Tony, disinvolto. Gli fa l'occhiolino e lo lascia lì, solo nell'aula, a sciogliersi come neve al sole e con le guance rosse di troppe cose.

[ wc: 374 - Young!Tony x Peter - Fluff ]


...


"È il peggior bacio che abbia mai ricevuto.", "Riproviamo."

«E questo cos'era?», chiede Tony, e fa una smorfia.

Peter sussulta e, corrucciato, incrocia le braccia al petto.

«Un bacio, che altro?»

Tony sbuffa e rilassa le spalle lungo i fianchi. Le ciglia lunghe sbattono tra loro, un paio di volte, e ne sottolineano la delusione. Peter si sente morire. Non ha mai preso lui l'iniziativa, da quando stanno insieme e, per una volta che ha avuto bisogno di quel contatto, ricercandolo perché Tony era troppo impegnato a giocare alla play, si sente pure dire giudicare.

«È il peggior bacio che io abbia mai ricevuto in vita mia.»

«Oh, be'... grazie della sincerità.» Si siede sbuffando accanto a lui, sul divano di casa Stark. Incrocia le braccia al petto, indignato, ma non riesce proprio a nasconderlo quel senso di inadeguatezza che gli esplode in faccia; Tony se ne accorge. Tony si accorge sempre di tutto.

Mette il gioco in pausa e, posando con poca delicatezza il joypad sul divano, lo bracca e lo fa stendere di schiena. Lo sovrasta letteralmente, senza alcun romanticismo o amore. Sembra quasi che voglia, invece, iniziare una lotta. Come se, da un momento all'altro, dovessero iniziare a picchiarsi a sangue. Solo che Peter è Spider-Man e potrebbe stenderlo con un solo pugno, reprimendo pure un po' di forza, per non rischiare di rompergli quel bel nasino perfetto che Tony si ritrova.

«Che vuoi?», gli chiede e lui gli scoppia a ridere in faccia, mentre gli prende i polsi tra le mani e lo imprigiona nei suoi occhi.

«Riproviamo!»

«No. Sei uno stronzo. Vai via!», esclama lui, e tenta di dimenarsi ma sono tutte sceneggiate già viste. Come già detto, Peter è Spider-Man. Potrebbe liberarsi, ma non lo fa perché quel gioco delle parti gli piace e lo fa sentire al sicuro.

«Lo so, sono uno stronzo! Oh, povero Peter, non è capace a baciare!»

«Hai il cuore di pietra.»

«Riproviamo!»

«No! Non ti voglio baciare più, vai via!» E invece è sempre così, che finisce. Perché gli occhi non mentono mai. Nemmeno una volta. E allora Tony lo aspetta. Gli accarezza il naso col suo e poi avvicina le labbra in attesa che gliele divori. Peter inclina la testa e lo fa; lo bacia, si incastrano perfetti e i sapori esplodono tra le guance, fusi e, ogni altra cosa che non siano le loro labbra, non ha più importanza.

[ wc: 405 - Young!Tony x Peter - Fluff ]


...


Baciare uno sconosciuto

«Parker, non puoi scegliere sempre e solo verità! Sei la persona più trasparente della terra e le tue verità sono noiose», esclama Ned, e Peter si sente letteralmente il viso in fiamme. Sussulta sulle spalle, mentre una serie di sconosciuti lo fissano; è noioso, sa di esserlo e, mentre ognuno di quegli occhi lo giudicano sicuramente come tale, posa gli occhi sulle uniche due persone che conosce: MJ e Ned. È il compleanno di quest'ultimo e, contro ogni sua previsione e soprattutto volontà, stanno giocando al gioco della bottiglia. Lo odia, quel gioco. Come odia vedere gente che si attacca a bottiglie d'alcol o fuma sigarette come se fosse normale, alla loro età. Forse lo è, ed è lui quello sbagliato.

Sospira e, con la bottiglia in mano, arriccia le labbra. «Che vuoi che scelga?»

«Obbligo! Facci divertire un po', no?», interviene MJ, con le sopracciglia alzate in quella che è la sua espressione più crudele; la cosa peggiora quando lei e Ned si scambiano uno sguardo di intesa che Peter proprio non riesce a mandare giù. Gli altri invitati, tutti senza nome, lo guardano ancora in attesa. Ha bloccato il gioco e, se non si deciderà, finirà per far calare troppo l'attenzione e il divertimento.

«E obbligo sia...», mormora, «Che devo fare?»

«Baciare colei o colui che verrà indicato dalla bottiglia», dice ancora MJ, come se fosse ovvio. Ned annuisce, e Peter sa di non avere scelta, sebbene appunto non conosca nessun altro che loro. E non li vuole nemmeno baciare, figuriamoci.

Poggia la bottiglia a terra e, con un grosso sospiro che cerca di reprimere, la gira. Questa inizia la sua inesorabile giravolta, fino a fermarsi tra due persone, che ovviamente non conosce: un energumeno biondo e con due occhi azzurri che sembrano di ghiaccio e un ragazzetto normale, con gli occhi marroni, che ha su una maglietta dei Pantera. Deglutisce.

Il ragazzo con gli occhi marroni, con una nonchalance incredibile, prende la bottiglia e se la punta addosso. Ned e MJ si muovono sul posto; riesce a vederli con la coda dell'occhio, e quel fatto non gli piace per niente.

«Tony, era tra te e Steve! Fagliela girare di nuovo!», esclama una ragazza dai capelli rossi, anche lei senza nome, per quanto lo riguarda.

«Nah, ha puntato su di me! Vero Parker?», chiede conferma quello.

«Io non... non so se ho voglia di giocare ancora.» Deglutisce e, senza che quello gli dia modo di ribattere ancora, si avvicina velocemente, gli dà un bacio a fior di labbra e poi si rimette al suo posto. È durato due accidenti di secondi, e a Peter è sembrata un'eternità. Rimane come un cretino - non può vedersi, ma sa di aver messo su una faccia da idiota - a guardarlo e a chiedersi come si possa baciare uno sconosciuto così, senza paura, senza reputare un bacio importante tanto quanto la vita stessa.

Lo capisce solo alla fine, quando si salutano tutti e Tony, il ragazzo del bacio, gli fa scivolare un foglietto tra le mani e ammicca, prima di voltarsi e sparire dentro un'auto.

È il suo numero di telefono. E Peter, paradossalmente, ha tutte le intenzioni di chiamarlo, non appena potrà farlo.

[ wc: 539 - Young!Tony x Peter - Fluff ]

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