~6~
Pov. Erin
Mi sveglio di soprassalto e sento che qualcuno bussa alla porta della mia stanza. Mi accorgo che mi sono addormentata, così mi alzo e vado ad aprire e vedo che è Peter, il mio mentore:
Peter: "Ciao Erin! Sono venuto ad avvisarti che la cena è pronta!"
Erin: "Cosa? Che ora è?"
Peter: "Sono le 7.30"
Erin: "Ok, mi do una sistemata e arrivo."
Peter: "Va bene!"
Trovo uno specchio vicino al finestrino e mi sistemo i capelli che si erano un po' spettinati. Apro la porta e mi dirigo verso la sala da pranzo e vedo che sono già seduti a tavola Peter e Cassie, però Kevin non c'è. Appena chiudo la porta, entrambi si girano verso di me:
Cassie: "Ciao Erin! Vieni pure a mangiare con noi!"
Erin: "Dov'è Kevin?"
Peter: "Ha detto che non ha fame."
Senza neanche sedermi, torno ad uscire. Sento che qualcuno mi chiama da dietro, mi giro e vedo che è Peter:
Peter: "Erin! Dove vai?"
Erin: "Vado a vedere cos'ha Kevin."
Peter: "Te l'ho già detto, non ha fame."
Erin: "Non credo che sia il vero motivo."
Mi trovo davanti alla sua porta e aspetto un attimo prima di entrare; busso, ma non mi risponde nessuno. Lo faccio di nuovo e finalmente mi risponde con un semplice "avanti"; apro la porta e trovo Kevin disteso sul letto a pancia in su. Mi avvicino a lui e mi siedo sul bordo del letto:
Erin: "Ehi, cosa ti succede? Perché non vieni a cenare?"
Kevin: "Non ho fame."
Erin: "Non puoi immaginare quante volte abbia sentito dire questa frase a casa mia. E ogni volta che l'ascoltavo, c'è sempre qualcosa sotto. Avanti, dimmi cos'hai."
Kevin: "Voglio tornare a casa mia. Mi manca la mia famiglia."
Erin: "Mi manca anche a me. Però non devi fare a meno di mangiare. Scommetto che tua mamma ti sgriderebbe per questa cosa."
Kevin: "Probabilmente si."
Erin: "Dai, su. Andiamo a cenare!"
Kevin: "Okay."
Ci abbracciamo e poi insieme ci dirigiamo verso la sala da pranzo; appena arriviamo Peter e Cassie accolgono Kevin in modo caloroso. La cena procede bene parlando di varie cose e anche un po' su come si svolgerà il periodo prima di andare nell'arena. Peter richiama la nostra attenzione:
Peter: "Allora ragazzi, subito dopo aver mangiamo, ci sposteremo nel salotto dove vedremo le mietiture di tutti gli altri distretti."
Erin: "A cosa serve verderli tutti?"
Peter: "Serve per conoscere chi saranno i vostri nemici.
Erin: "Ah, ok."
Kevin: "Quando arriveremo a Capitol City?"
Cassie: "Domani mattina."
Kevin: "Non vedo l'ora di vederla!"
Dopo aver cenato, ci sediamo in salotto davanti ad un grande schermo; io, Kevin e Cassie abbiamo preso posto su un divano, mentre Peter si è posizionato in piedi accanto alla tv con in mano un blocknotes.
Peter: "Allora: degli altri tributi per ora sappiamo soltanto il distretto, il nome e le età. I loro punti di forza li scopriremo durante il periodo di addestramento."
Erin: "Quanto durerà?"
Peter: "3 settimane."
Lo schermo si accende e si vede la mietitura dei tributi del distretto 1:
Peter: "Loro due si chiamano Candice Lightwood e Sebastian Walker. Entrambi hanno 18 anni e come sempre, si sono offerti volontari."
Il tributo femmina è quasi identica alle altre ragazze degli anni scorsi: capelli biondi, occhi azzurri, alte, magre e soprattutto snob. Invece il ragazzo, anche se si sia offerto volontario, sembra un po' impaurito da quello che succederà.
Peter: "Bene, ora passiamo al distretto 2: anche qui entrambi hanno 18 anni e sono volontari. I loro nomi sono Alexander Smith e Isabelle Jefferson.
Entrambi sorridono quando salgono sul palco e sembrano molto orgogliosi del gesto che hanno appena compiuto. Andiamo avanti a vedere tutti gli altri distretti fino alle 11.00. Ho in testa tanti di quei nomi che è già tanto se mi ricordo il mio. Ci diamo la buonanotte e ci dirigiamo verso le nostre camere da letto; mi tolgo il vestito e indosso una camicia di seta che ho trovato nell'armadio. Mi infilo sotto le coperte e solo in questo momento mi rendo conto veramente di quanto mi manca la mia casa e ovviamente la mia famiglia. Senza neanche accorgermi, mi addormento.
Pov. Jay
Sento che qualcuno mi tocca la spalla, apro gli occhi e vedo Briana che mi chiama:
Briana: "Ehi, Jay! Scusa se ti ho svegliato, ma voglio avvisarti che fra poco è pronta la cena."
Jay: "Ah, ok."
Mi stropiccio gli occhi e vedo che fuori sta incominciando a venire buio. Chissà cosa starà facendo la mia famiglia in questo momento? Vorrei tanto essere lì con loro. A parlare della giornata appena trascorsa. Purtroppo devo affrontare la realtà e non posso tornare indietro. Durante la cena, Briana ha detto a me e a Katie che avremmo visto le mietiture degli altri tributi. Tanto per sapere con chi avremo a che fare nell'arena. Ci sediamo su un grande divano di pelle bianca. Lo schermo della tv si illumina e pian piano davanti ai nostri occhi scorrono le immagini delle mietiture. Vedo che tanti ragazzi sono sconvolti, altri invece sono rilassati. Poi dalla mietitura del distretto 7, vedo la ragazza più bella che io abbia mai visto: capelli castano chiaro, occhi azzurri, magra. Da lontano inquadrano i suoi gentori e sua sorella che piangono. Ha la mia stessa età e rimango attento per sapere qual'è il suo nome: Erin Lindsay.
Sara❤
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top