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Pov. Erin
Entra lo stesso pacificatore di prima e mi dice:
Pacificatore: "Ora devi seguirmi, accompagnerò te e Kevin alla stazione. Vi stanno aspettando il vostro mentore e la signora Parker."
Erin: "Okay."
Esco dalla stanza e incontro nel corridoio Kevin, che appena mi vede, mi saluta. Usciamo dal palazzo di giustizia e saliamo su una macchina che ci porterà a destinazione. Il viaggio è molto silenzioso: guardo fuori dal finestrino e vedo che alcuni abitanti sono usciti per strada e ci guardano con un'aria triste. Il tragitto dura quasi 10 minuti, anche se mi è sembrato che sia durato di più. Scendiamo dalla macchina e ci avviciniamo al treno: esce la signora Parker che ci accoglie con un grande sorriso.
Parker: "Oh, siete arrivati! Forza, su, salite!"
Appena saliamo, ci accompagna nel vagone adibito a salotto e vediamo subito che un signore è seduto su una poltrona.
Erin: "Signora Parker, chi è quell'uomo?"
Parker: "Oh, cara. Puoi chiamarmi tranquillamente Cassie! Comunque quell'uomo è il vostro mentore, ora lo potrete conoscere."
Erin: "Ah, ok."
Cassie: "Eccoci qui! Loro due sono i tributi di quest'anno, Peter. Vi lascio da soli, così potete chiacchierare."
Peter: "Okay, grazie Cassie! Sedetevi pure, ragazzi!"
Kevin ed io ci sediamo in due poltrone poste davanti a lui. Ora che lo vedo meglio, mi sembra di non averlo mai visto in vita mia. Ha i capelli un po' brizzolati, una leggera barba, indossa una camicia a quadretti bianca e verde e un paio di pantaloni marroni con le scarpe abbinate.
Peter: "Allora, mi presento. Io mi chiamo Peter Miles e sarò il vostro mentore per questa vostra avventura."
Kevin: "Sei un vincitore? No, perché non ti ho mai visto alla tv come mentore."
Peter: "Si, hai ragione. In effetti non sono un vincitore. Ci sono qui io perché per ora non ci sono stati vincitori e quindi mi sono offerto io di farlo."
Kevin: "Ah, okay."
Peter: "Ora tocca a voi. Parlatemi di voi stessi, così ci conosciamo meglio!"
Kevin: "Io mi chiamo Kevin Peterson e ho 14 anni. Vivo nel 7 con i miei genitori e mia sorella."
Peter: "Okay Kevin. Come te la cavi con le armi in generale?"
Kevin: "Beh, so usare abbastanza bene l'ascia. Nient'altro."
Peter: "Va bene, cercheremo di migliorare le tue abilità! E tu? Cosa mi dici di te?"
Erin: "Sono Erin Lindsay, ho 18 anni. Vivo con mio padre, mia sorella e mio fratello."
Peter: "E con le armi?"
Erin: "Me la cavo con i coltelli e un po' con l'ascia."
Peter: "Perfetto. Bene, ora potete andare a rilassarvi nelle vostre stanze. Noi ci vediamo a ora di cena."
Erin: "Okay."
Kevin rimane lì seduto a guardare fuori dal finestrino mentre io vado nella mia stanza. Apro la porta e vedo che il mio letto è a due piazze, ci sono due grandi armadi per mettere tanti vestiti. Avanzo lentamente verso il letto e mi siedo: il materasso è così morbido e le coperte hanno un magnifico profumo di pulito. Mi manca già casa mia e soprattutto la mia famiglia. Il nostro mentore sembra bravo, però non voglio farmi tante illusioni. Ci saranno altre 22 persone in quell'arena e poi i favoriti che non ci penseranno un secondo a farmi fuori. Mio padre e i miei fratelli mi guarderanno dalla tv mentre cercherò di sopravvivere. La vera domanda è: ci riuscirò?
Pov. Jay
Due pacificatori grandi e grossi ci vengono a prendere e ci portano fuori dal palazzo di giustizia, dove proprio dietro di esso si trova la stazione. Appena saliamo, io e Katie rimaniamo a bocca aperta: il pavimento è fatto di mouquet blu, le pareti sono di un bianco limpido. L'arredamento è fatto tutto di un legno talmente lucido che ci si potrebbe specchiare. Rimaniamo lì in piedi immobili a guardare il salotto mentre ci viene incontro Briana Underwood:
Briana: "Benvenuti ragazzi! Prego, accomodatevi pure sui divanetti!"
Dopo aver detto queste parole, si gira e vediamo che dietro di lei c'è un ragazzo circa della mia età. Sta con le braccia conserte e ci guarda con un piccolo sorriso. Chi potrà essere? Aspetta un attimo. Adesso mi ricordo: è il primo vincitore del distretto 4!
Briana: "Ragazzi, questo è Sean Roman. Il vostro mentore."
Jay: "Piacere! Io sono Jay."
Katie: "E io Katie."
Si siede anche lui sul divanetto e incomincia a parlare:
Sean: "Allora ragazzi, non incominciate a farmi domande ad esempio quando iniziamo e tante altre cose. È da 5 anni che faccio il mentore e ogni volta mi sono capitati ragazzini che volevano incominciare subito, ma poi sono morti due giorni dopo l'inizio dei giochi. Quindi oggi vorrei che vi godiate il viaggio senza pensare a niente. Okay?"
Jay: "Va bene."
Katie: "A quanti anni hai vinto i giochi?"
Sean: "Cosa ho appena detto? Non si parla dei giochi!"
Katie: "Okay."
Briana: "Scusate se vi interrompo, ma mi sono dimenticata di dirti Sean che devi far vedere le mietiture degli altri tributi."
Sean: "Glieli farò vedere domani."
Briana: "Ma domani non c'è tempo!"
Sean: "Non capisco a cosa serve, tanto li vedranno alla parata e agli allenamenti."
Briana: "È obbligatorio farlo oggi."
Sean: "Sentite, fate quello che volete, io vado a riposarmi. Ci vediamo a cena."
Esce dalla stanza e sbatte la porta. Anche la Underwood si alza ed esce e dopo un po' si sente lei e Sean che litigano. Io e Katie rimaniamo in silenzio ad ascoltare la loro discussione. Come faremo ad avere una possibilità di vincere se il nostro mentore e la nostra accompagnatrice stanno a litigare invece di darci una mano? Per non pensare a questa situazione, guardo fuori dal finestrino e vedo che il paesaggio del distretto 4 pian piano sta scomparendo. Forse sarà l'ultima volta che lo vedrò, oppure no.
Partecipo al concorso Plump Words di SentencesPower masvherata e Primrose_Lovegood
Sara❤
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