۞Capitolo 1۞

Ɛѕιѕтє υηα Ɩєggєηɗα, Ɩα cυι ηαяяα cнє ѕє υη gισяησ ѕαяєввє ηαтσ cσƖυι cнє ανяєввє ρяєѕσ ιƖ ρσѕтσ ɗєƖ Ɠяαηɗє Rє, Ɩ'σѕcυяιтὰ ѕαяєввє ѕтαтα мαηgιαтα ɗαƖƖα Ɩυcє ɗєƖƖα ѕρєяαηzα.
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"GWAAAAAAH, SONO IN RITARDOOOO!!"

Urlò il piccolo arancio, nel mentre era intento a correre verso la piccola piazzetta del suo paesino, dove ogni quattro giorni venivano ad esibirsi maghi di altri luoghi vicini.

La piazza era davvero molto grande, e spesso veniva occupata da numerosi mercatini dove mendicanti venivano a vendere oggetti magici o semplicemente cose comuni.

"È già arrivato il suo turno? Ugh, PERMESSOO!"
L'arancio si infilò tra la folla di persone che si trovavano a circondar la piazza, arrivando quindi in prima fila. Strizzò gli occhi cercando di individuare ciò che voleva vedere, trovandolo quasi subito.

"Signori e signore del regno! Oggi siamo lieti di presentarvi le fantastiche, spettacolari magie del nostro piccolo apprendista mago!"

Un ragazzo incappucciato si fece avanti con il suo bastone magico seguito dagli applausi delle persone, creando in aria varie immagini colorate e scintillanti. Hinata, non appena vide finire la sua esibizione, passò nuovamente attraverso le persone per dirigersi dietro al carro dove i vari maghi si stavano preparando.

"Kenma! Hey hey, oggi sei stato bravo come al solito!"

Esclamò il ragazzo con la sua solita energia, avvicinandosi al ragazzo che si stava appena togliendo il cappuccio.

"Ti ringrazio, Shoyo. Ma.. ho sbagliato vari movimenti,non sono ancora in grado di superareni miei gen--"
"Oh insomma, dici la stessa frase da quando eravamo piccoli! Per me sei già un grande mago!"

Il biondo sorrise di poco, girando lo sguardo verso il lato dove i suoi genitori si stavano esibendo.

"Vorrei diventare come loro, far divertire tutti e renderli felici.. Prima che il Grande Re mandi anche qui la sua malvagità."
"Grande... Re?"
"Shoyo, te ne ho parlato migliaia di volte."

Sospirò l'altro, e con un espressione seria disegnata in viso, prese un respiro.

『 Il Grande Re è colui che domina tutto il regno, colui che comanda ogni singola cosa. Purtroppo, sono più di cento anni che nessuno riesce a batterlo, e nessuno conosce nè la sua vera identità, nè la sua vera età.
Di tanto in tanto, manda i suoi scagnozzi nei villaggi, cancellando cosi ogni briciola di speranza, amore e felicità nell'aria.』

"Secondo me è un vecchiaccio tutto rugoso e puzzolente..."

Sdrammatizzò l'arancio, dato che quella situazione si era fatta piuttosto seria. Un po troppo per lui.
Il biondo scrollò le spalle, e sentendosi chiamare dai membri del gruppo, salutò l'amico e se ne andò.

Hinata, preso dalla completa noia, si diresse verso la fine del paesino, dove si trovava il bosco di Arceus.

"Waaah, si sta così bene!"

Disse con voce abbastanza forte, alzando le braccia per stiracchiarsi. Andò a sedersi poi su un grande masso, incrociando le gambe e alzando la testa riuscendo ad intravedere il cielo attraverso le tante foglie.

Improvvisamente però, il masso sotto di lui iniziò a muoversi, facendo quindi scender da lì il giovane. Si girò guardandolo e no, non era affatto un masso.
Ciò che diventò infatti, era un drago con un muso feroce e delle ali enormi. L'arancio indietreggiò portando le mani leggermente avanti, cercando di mantener la calma.

"S-Su piccolo draghetto, che tanto piccolo non sei, p-perchè non ci cuciniamo una bella bistecca e ne parliamo con calma, eh? Eh??"

Disse con tono preoccupato e spaventato, e non appena vide il drago cacciar fuoco sia dalla bocca che dalle narici, decise che la soluzione ideale era una sola:

Correre.

Così, il piccolo arancio iniziò a correre e dato che era abbastanza veloce, riuscì in qualche modo ad allontanarsi dall'animale che però, non si arrendeva dall'inseguirlo.

Shoyo correva guardandosi indietro di tanto in tanto, e così facendo non notò che stava per andare a sbattere contro qualcosa, o meglio, qualcuno. Cadde all'indietro, e si massaggiò il fondoschiena alzando subito lo sguardo su chi aveva colpito.

Era un ragazzo dai capelli corvini, con un arco e delle frecce alle sue spalle. Era un arciere?

L'aracione scosse la testa per riprendersi da quei pensieri, alzandosi velocemente facendo per parlare ma l'altro lo guardò in malomodo.

"RAZZA DI IDIOTA, GUARDA DOVE VAI!"

Urlò quasi, afferrando il piccolo coltellino che aveva nella cinghia.

"Sai, mi hanno mandato qui per far fuori gli abitanti del villaggio, posso iniziare da t--"

Venne interrotto dal ruggito del drago, il quale aveva ormai quasi raggiunto i due ragazzi. Hinata si girò verso di esso, spostando poi lo sguardo sul più alto.

"Possiamo pensarci dopo?! Sai, sono impegnato!"

Riprese a correre, seguito dall'altro. Shoyo continuava a guardarsi intorno, cercando un modo e un posto per riuscire a liberarsi di quel mostro.

"Aspetta, cos'hai detto prima?! Uccidere quelli del villaggio?! CHI CAZZO SEI ROBIN HOOD?!"
"RAZZA DI CRETINO TI AMMAZZO SUL SERIO!"

Il ragazzo arancio si fermò, sbuffando e guardandolo male.

"Ti ha per caso inviato il Grande Re?"
"È probabile."

Rispose, fermandosi a pochi metri di distanza da Hinata.
Il drago li aveva ormai raggiunti, e aveva aperto le sue ali pronto per afferrare le sue prede. Fece per prendere la sua spada, ma il corvino aveva già iniziato a scoccare delle frecce proprio sul muso del drago, ferendogli quindi un occhio. L'animale in preda alla rabbia, ruggì iniziando a cacciare nuovamente del fumo dalle sue narici, mentre si avvicinava minaccioso e con passo veloce verso il più alto.

"Porco can---"

Una spada si infilzò dritto nella testa del drago, che subito girò la testa su colui che la aveva lanciata.

"Sbrigati e spostati idiota!"

Urlò l'arancio al corvino, che subito si levò di lì allontanandosi dal mostro, andando poi a scoccare altre frecce e colpendo quindi anche l'altro occhio, rendendolo cieco.
Hinata a quel punto, si avvicinò di corsa al drago riprendendo la propria spada, dando qualche colpo alle sue zampe per poi andare ad afferrare il polso del ragazzo e tirarlo iniziando a correre.

"Andiamocene ora che è in questo stato, quel tipo di drago riesce a rigenerarsi in poco tempo!"










"Aaah finalmente!"

Disse Shoyo, seduto per terra con la schiena poggiata ad un tronco, sospirando e prendendo aria. Avevano corso per ben dieci minuti per riuscire ad allontanarsi da quel drago.

"Ti avevo detto che dovevo uccidere te e le persone del tuo villaggio. Perchè mi hai aiutato?"

Chiese ad un certo punto il più alto, guardando in modo impassibile l'altro e tenendo una mano poggiata sul fianco.

"Perchè? .. Già, perchè l'ho fatto?"
"TE L'HO APPENA CHIESTO IDIOTA!"
"Sarà perchè mi hai aiutato."
"Non ti ho aiut--"

L'arancio si alzò andandogli avanti, tendendo una mano in avanti e sorridendogli.

"Invece l'hai fatto.
Sono Shoyo Hinata! E da oggi tu non sei più servo di quell'idiota del Grande Re!"
"Eh? Chi ti credi di essere razza di-"

Il piccolo afferrò una mano dell'altro stringendola, continuando a sorridergli e annuendo a sua volta.

"Già già! È più gratificante, salvare le persone invece di ucciderle no?"

Il corvino continuò ad avere un espressione neutra sul volto, distolse poi lo sguardo e scrollò le spalle.

"Tobio Kageyama."
"Eh?"
"Il mio nome."
"Non te l'ho chiesto però."
"RAZZA DI IDIOTA IO TI UCCIDO!"


















"Eh?! Come sarebbe a dire che colui che mi scofiggerà prendendo il mio posto è nato?!
E NON MI HAI DETTO NULLA?!"

"E io cosa ne potevo sapere?
Me l'ha detto lo stregone lì, ma può anche non essere vero. Sai quanto sono scettico su queste cose."

"... Il nostro regno è basato sulla magia e tu sei scettico su di essa?"

"Non rompermi il cazzo, vado a farmi un bagno."

"Non lasciarmi solo IWA-CHAAAAN!"

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