2|Innocenza impura
"Questo è per te, fatti trovare per le 18:00 nel mio ufficio"
Grace non riuscì a trattenere un sorriso, che ben presto le circondò il viso asciutto. Ripiegò con cura il bigliettino e lo poggiò sul piccolo tavolino che solo a lei era permesso tenere in camera. Prese il pacchetto bianco e lo poggiò vicino al bigliettino. Tirò i due lembi del filo di raso azzurro cielo fino a snodare il fiocco. Passò delicatamente la mano sopra al vestito bianco che era contenuto dentro al pacchetto. Richiuse tutto prima di andare verso il bagno.
Si truccò accuratamente senza strafare. Applicò con una precisione invidiabile uno strato di rossetto vermiglio e si guardò allo specchio. Impeccabile. Prese la gonna rosa e la indossò sopra alle calze color carne. Mise una maglia maniche lunghe bianca e le scarpe. Guardò l'orologio nero posato in alto. Era in orario. Prese le pastiglie che il Dr. Scott le prescriveva da anni e sorrise. Era inevitabile, quell'uomo la faceva sentire amata. Era capace di farle dimenticare di essere rinchiusa ai confini del mondo in un ospedale psichiatrico.
Lei non era pazza, e questo lo sapeva bene. Eppure le era capitato di sbirciare nella sua scheda quando per la prima volta aveva visitato quel posto.
"Schizofrenia"
Grace sapeva di non essere schizofrenica. Era normale, ma in quell'edificio lo credeva solo lei. Evitò di pensarci oltre, ogni volta che lo faceva il tempo passava e lei si ritrovava frustrata e senza risposte. Quando aprì la porta della camera si ritrovò l'assistente fermo sulla soglia. Non si parlarono, e mentre Grace camminava verso la sala comune sentì dei passi lenti ma regolari dietro di lei.
L'atrio assomigliava a una grande mensa di un college, c'erano tanti tavoli e un buffet. Alcuni avevano il pranzo già prefissato, altri potevano servirsi da soli. La sala era piena. D'altronde tutti si svegliavano a quell'ora e inevitabilmente l'abitacolo si riempiva di gente. Grace fece fatica a scorgere fra quell'ammasso di persone la figura minuta di Sam. Riuscì a vederla mentre si sbracciava per intimarle di sedersi. Grace iniziò a camminare, raggiungendo l'unica persona con cui parlava in quell'ospedale: Samantha Rose.
Si accomodò al tavolino, sentendo la presenza del controllore che a pochi metri di distanza la teneva controllata. Si rivolse all'amica, notando solo in quel momento il suo vestiario.
"Ma... ma come ti sei conciata!?"
Addosso aveva un maglione color crema, molto pesante a giudicare dal tessuto e dei jeans skinny azzurri, con dei lievi strappi sulle gambe. Ai piedi portava delle sneakers e portava anche degli orecchini di perla. Era ben diversa da come l'aveva sempre vista. Il suo look abituale consisteva in calze a rete, pantaloni strappati in posti improbabili e magliette di band metallare di cui Grace non aveva mai sentito parlare.
Da parte di Sam ricevette uno sbuffo. "Lascia perdere. Per il piano di reinserimento mia madre ha voluto rendermi una ragazza normale, come se non le bastasse avermi ricondotta al sentiero spirituale. Sono tutte cazzate, ma lei non lo vuole capire. E quello stronzo del Dr. Scott è anche peggio" borbottò addentando un pezzo di carne.
Grace pensava fosse vegetariana.
Sentì un sentimento di fastidio. Non doveva permettersi di parlare così di lui. Il Dr. Scott era un uomo maturo e responsabile.
"Non dovresti dire così, lui non è uno stronzo" le disse dura.
"Oh, avanti, solo perché ti porta a letto non devi difenderlo. Puoi crederci quanto vuoi, ma non è un santo. Persino lui quando mia madre gli ha detto che ero lesbica ha storto il naso. Non lo accettavano." Si prese un attimo per sorridere amaramente, gli occhi scuri velati una tristezza che Grace non poteva capire.
"Ognuno può pensarla come vuole su un determinato argomento" sentenziò, decisa a difendere il Dr. Scott a spada tratta.
"È così Grace, hai ragione. Siamo tutti diversi ed è questo il bello; ma alla fine, facciamo parte di uno schifo comune. Ognuno può sentirsi libero di avere la propria opinione, ma non farla cambiare agli altri. E le torture che mi infliggono qua non sono dei pensieri su un determinato argomento."
Grace non seppe come reagire. Stette in silenzio, mentre si alzava per andare a recuperare dal buffet qualcosa da mangiare. Prese della verdura e poi tornò al suo posto.
Non sapeva cosa facessero a Sam, ma più volte intravedeva lividi violacei sulla sua pelle olivastra e sarebbe stata ipocrita a non sapere che non erano casuali.
"Quando ti reinseriranno?"
Samantha la guardò per un po'. Passò una mano sui capelli accuratamente piastrati e se li spostò dietro l'orecchio, quasi a voler mettere in mostra l'orecchino.
"Fra un mese, se tutto va bene. Devo solo ascoltarli, tutto qui. Poi appena arriverò a casa, andrò da Jessica. Farò finta di andare da un mio amico, forse mi trovo qualcuno che mi faccia da fidanzato. Scapperei da quella casa, se solo potessi. Non posso lasciare Sally nelle mani di quei mostri, non mi fido."
Grace rimase spiazzata a quella risposta. Un mese? E quando se ne sarebbe andata? Con chi avrebbe parlato? Non le piaceva per niente quest'idea. Tuttavia annuì pensierosa, limitandosi a ingoiare un grosso boccone di zucchine. Il cibo lì faceva schifo, ma non poteva di certo lamentarsi.
"Tu, quando lo vedi lui?" le chiese Sam.
"Stasera, mi ha preso un vestito" le dichiarò, entusiasta che il discorso si fosse posato su di lei.
"Non credi di essere troppo ingenua, Grace?"
"In che senso?"
"Sei sicura che lui sia concentrato solo su di te?"
"Sì."
La risposta per Grace fu sicura. Il Dr. Scott era chiaramente preso da lei. Non poteva avere altre donne, non lui. La trattava come se fosse una principessa, e non smetteva di ripeterle che per lei era la sua ragione di vita. Le faceva di continuo regali preziosi e le concedeva qualche eccezione che da regolamento non si poteva fare nell'ospedale.
"Mhm... fino a quando hai la seduta per la gestione della rabbia?"
"Finisce alle 15:00, ma l'insegnante ruba sempre dei minuti in più" rispose, non capendo la curiosità di Sam.
"Perfetto, io finisco il mio poco dopo. Ci troviamo qua per la pausa, porta la tela e i colori."
"Ma c'è un motivo almeno?"
"Sì, sì, ti aspetto."
-
Grace aveva passato tutto il tempo a pensare alle parole di Sam. Non capiva. Ora aveva la seduta con la Dottoressa Jackson. Si sedette sul comodo divano giallo senape e aspettò che la psicologa le facesse le solite domande.
"Come stai oggi, Grace?"
"Bene, Dottoressa Jackson."
"Hai preso le pastiglie?"
"Certo, Dottoressa Jackson."
Aspettò l'arrivo della domanda "ti ricordi qualcosa prima di essere portata qui?", ma non arrivò. Alzò lo sguardo verso la Dottoressa, che in quel momento la stava fissando. Si sentì un po' a disagio e distolse lo sguardo. La Dottoressa Jackson sospirò.
"Facciamo qualcosa di diverso, Grace." iniziò, e lei si destabilizzò. Non le piacevano i cambiamenti. "So che ti piace disegnare, quindi vorrei chiederti di mostrarmi cosa ti rende felice."
A Grace sembrò una cosa stupida e, prendendo in mano la matita, titubante iniziò a fare degli schizzi. Disegnare le dava un senso di libertà, ma in quel momento sentiva solo la presenza ingombrante della Dottoressa Jackson che la guardava da lontano.
Passò un bel po' ti tempo prima che potesse dire di aver finito. Aveva disegnato di getto, senza pensarci. E un po' per lei il disegno era la macchina della verità.
E ne ebbe la completa certezza quando vide il volto del Dr. Scott prendere vita sotto la sua mano.
"Hai finito?" volle sapere la psicologa.
Grace, presa dal panico, strappò il foglio e lo accartocciò. "Ehm, no, era venuto male. Ora lo rifaccio."
Prese un bel respiro e si concentrò. Non poteva disegnare il Dr. Scott, qualcuno avrebbe sospettato che loro due avessero qualcosa da nascondere.
Pensò alla cosa più banale e si sentì quasi disgustata a delineare i profili dei suoi genitori.
N/A
Sì, ho pubblicato prestissimo, ma il capitolo era pronto e volevo farvi conoscere le due protagoniste in contemporanea xD
Grace è più difficile da scrivere, ma mi diverte molto giocare sulla sua fissa per il Dr. Scott xD
(Fissa del tutto sensata, eh, guardate che bel manzo è il Dottore ù_ù )
Comunque, dal prossimo capitolo rispettivamente pov Jane e pov Grace avremo delle notizie super interessanti per Jane e sconvolgenti per Grace xD
Da questo momento in poi vi dico che i capitoli saranno lenti poiché aggiornerò rispettivamente una volta Solange (storia in corso che potete trovare nel mio profilo) e poi Hypnosis
Potete trovarmi anche su instagram dove pubblico post da finta bookstagrammer.
Mi trovate come Nebraskya
E niente, ci vediamo al prossimo capitolo!
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