~26~ Dʀᴇᴀᴍɪɴɢ ~26~

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Venni portato alle segrete del mio castello, ma in una cella di massima sicurezza. A quanto pare avevano paura di me, tranne Undyne, lei non vedeva l'ora di vedermi morto.

Guardai fuori dalla finestra bloccata con sbarre molto spesse per evitare di venir spezzate facilmente: sul piccolo altopiano al centro della piazza stavano costruendo un patibolo e stavano legando le corde in modo da formare dei cappi.

(Non sono sicura che gli scheletri possano morire in questo modo, ho pensato che il cappio non solo blocca le vie respiratorie ma rompe anche l'osso del collo ed è questo a provocare la morte, penso quindi che sia possibile una cosa del genere)

Mi toccai il collo pensando a quell'amara  fine e deglutii; mi avevano detto che la mia esecuzione sarebbe stata l'ultima e che mio fratello sarebbe stato impiccato prima di me.

Dovevo trovare un modo per uscire, ma quella cella era stata costruita mentre io non c'ero e non ne conoscevo i punti deboli.

Mi appoggiai per terra e guardai in alto, cominciai a pensare che il multiverso ce l'avesse con me, pensando a ciò non potei fare a meno di addormentarmi, forse svenni per il pugno alla testa che mi avevano dato prima, fatto sta che sognai..

Ero steso per terra, in mezzo all'acqua, forse alta 2-4 centimetri. Mi alzai, era come l'antivoid ma c'era una distesa di acqua sul suolo.
Cominciai a camminare, sprofondando ogni volta dentro l'acqua.
Continuai.... era naturalmente come l'antivoid: infinito.

Ad un certo punto il soffitto da bianco diventò nero e ogni volta che i miei piedi toccavano l'acqua essa diventava rossa come il sangue.
Poi si sentirono delle urla e cominciai a correre. Poi frasi sconnesse con voci diverse:

"Loro non sono semplici Sans! Sono la mia famiglia!".

"Io ti voglio bene... non sei un semplice capitano per me".

"Penso di parlare per tutti quando dico che sei come un fratello per noi. Un fratello maggiore! *ride*"

"PERCHÈ NON CE LO HAI DETTO?!"

"Proteggerci?!"

"Solo quando li perdiamo, capiamo quanto sono importanti per noi"

"Io non li ho persi! Torneranno da me"

"E se non lo fanno?"

"Molte volte crediamo di fare la cosa giusta... Notizia lampo: non c'è una scelta giusta. Qualunque cosa farai ci sarà sempre qualcuno che penserà che quello che hai fatto è sbagliato"

"...Io non posso perderti..."

"Ciò che avrei dovuto fare tempo fa"

Poi tutto tacque per qualche secondo finché non udii l'ultima frase...

"O muoiono loro o muoio io"

Mi svegliai di soprassalto, ricordavo tutto, ogni minimo dettaglio, come l'incubo al manicomio.

Solo non capii cosa volevano dire quelle frasi.

I miei pensieri furono interrotti dal suono di qualcosa che urtava contro le sbarre di ferro.

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