41 Capitolo

Il segreto della scatola
Al pomeriggio, come promesso, ci siamo incontrati nella casetta nell'albero e ho saputo che Killua si è sentito bene nella famiglia di Gon.
Ci siamo promessi che la settimana prossima sarei passata da Gon, così passeremo un'intero pomeriggio insieme.
I giorni passano e sento una forte presenza di nen a casa, solo che non so la sua provenienza.
Un giorno qualsiasi mi sdraio sul letto, per la stanchezza della giornata quando mi accorgo della vera sorgente di quella aura che percepivo in tutta la casa. Era la scatola che mi aveva lasciato la mia zia.
Tra me: ecco perché non sapevo come aprire la scatola. La serratura non c'è perché l'unico modo per aprire quella scatola è l'utilizzo del nen.
Mi alzo con fatica e mi siedo sulla scrivania, posizionando le mie mani sulla scatola. Chiudo gli occhi e faccio fluire il nen su tutto il mio corpo, immaginando l'immagine che il signor Wing aveva detto per i ragazzi. Concedo un po' del mio nen alla scatola e aspetto una sua reazione.
Improvvisamente la scatola si apre, ma in un modo non del tutto comune. Si sgretola nelle sue più piccole parti, che sono dei cubetti di metallo, e quel che era al suo interno è una scatoletta con una serratura e una piccola chiave.
Apro la scatoletta e trovo al suo interno un anello e una videocassetta, da cui percepivo una forza di nen che non vede l'ora di liberarsi.
Mi metto l'anello, che è veramente strano, e metto la videocassetta nel lettore dvd, che si trova no salotto.
Mi siedo sul divano e appena mi giro, la televisione si accende da sola e parte un video, in cui c'è un volto di una donna non messo a fuoco e che prende con sé una bambina.
Incomincia a parlare e realizzo che quella bambina sono io e che la donna che sta parlando è mia mamma. I pochi dettagli che si potevano intravedere coincidevano con la descrizione che mio zietto mi aveva detto.
Delle lacrime incominciano a scendere lungo il mio viso, lacrime che non riesco a fermarle.
Mia madre si era scusata per la sua assenza e mi aveva detto che mi avrebbe vegliato ovunque io sia. Inoltre mi ha detto che quell'anello che mi aveva lasciato è un indizio molto speciale, che mi avrebbe condotta nel luogo dove si trova.
La videocassetta termina con : "Ti voglio bene, mia cara figliuola Edvige"
Tutta la videocassetta si srotola e così ho perso la mia unica visione di mia madre.
Ho preso la videocassetta e l'ho posizionata all'interno di una scatola con le pareti trasparenti e ho deciso che la conserverò fintanto che non avrei incontrato mia madre.
Mi sono addormentata dalla fatica, senza neanche fare cena. Ma al tempo stesso ero felice di aver sentito la voce di mia madre, che coincide con quella che avevo sentito nella chiamata quando ero all'Arena Celeste.
Il giorno successivo ci riuniamo alla casetta sull'albero e scopro che anche Gon ha ricevuto quell'anello. Killua aveva detto che quell'anello era relativo ad un gioco, di nome Greed Island. Inoltre ha detto che il padre di Gon aveva lasciato delle schede di salvataggio del gioco, che però aveva barattato con suo fratello per avere informazioni sul gioco: il gioco Greed Island è un gioco che è stato prodotto in un numero limitato ed è anche costoso. Sono stati prodotti 100 copie e bisogna avere delle console precise. Ricordo che il numero che mi aveva detto era veramente grande, ma non tanto per me perché sono ormai abituata alle grandi cifre.
Allora le chiedo quale siano le loro prossime mosse perché non ci manca tanto dal nostro appuntamento con Kurapika. Mi dicono che troveranno un modo per guadagnare soldi e poter comprare quel gioco. Allora le auguro buona fortuna nella loro nuova impresa.
Gon: "Invece tu, cosa vorresti fare?"
Io: "Io? Al momento non lo so, ma state certi che entro quella data mi ritroverete là. È una promessa"
Killua: "Hai per caso qualche contatto in quella città?"
Io: "No. Ma conosco quella città: è una città dove avvengono i grandi scambi di oggetti preziosi. Ci saranno diversi personaggi ricchi e credo che venderanno anche il gioco che ci hanno consigliato i nostri genitori. Ma se dite che quella è la somma, allora preparatevi che all'asta potrebbe rihiedervi più di quella somma!"
Killua: "Sei veramente informata. Ti ringraziamo per i consigli, Edvige"
Io: "Di niente. Siamo amici e gli amici si aiutano vicendevolmente, no?!"

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