9. Hijacked*

Il viso beatamente rilassato, dormiente e quasi indifferente dinnanzi ad ogni qualsivoglia preoccupazione. Katniss sembrava essersi ormai totalmente arresa all'idea di considerare il continuo passare le dita fra la morbida, e spesso infarinata, zazzera bionda di lui, un'abitudine.
Peeta, il suo dolce e tanto amato Peeta.
Adorava coccolare il fidanzato con qualche piccola e leggera carezza di troppo. E come La Ragazza Di Fuoco era solita viziarlo, Il Ragazzo del Pane era solito farsi viziare.
Ritrovarsi per l'ennesima volta in una situazione simile, nonostante gli anni di totale tranquillitá passati, si era rivelato incredibilmente destabilizzante.
Per Katniss, in primis.
Quando improvvisamente, da premuroso ed abile panettiere, Peeta, si era trasformato in una furia omicidia con l'unico e solo scopo di avventarsi sul collo della fidanzata, i minuti, così come gli impercettibili secondi e addirittura i decimi di essi, sembravano essersi come refrigerati.
Non ci era però voluto molto perchè, Katniss, consapevole di cosa stesse purtroppo accadendo, si dirigesse fulminea al piano superiore in modo da rifugiarsi istintivamente in camera, chiudendosi così a chiave e decidendo poi, a malincuore, di telefonare ai poco lontani Haymitch ed Effie.
Odiava doversi affidare a terze parti per via delle crisi di Peeta. Odiava dipendere dagli altri a prescindere.
Aveva provato, sinceramente provato, a tranquillizzarlo; Sussurandogli dolci parole che, anche se passanti per una spessa anta legnosa, per qualche secondo, erano come parse rigeneranti per il ragazzo. Appoggiatasi silenziosamente allo stipite della porta, lo aveva udito borbottare, ripetersi convulsamente di darsi una calmata, di smetterla di credere la sua amata erroneamente. Aveva percepito suoni indistinti, come di oggetti che con forza venivano brutalmente scaraventati al suolo. Oggetti che poi si erano rivelati essere cornici contenenti ricordi molto particolari; Foto di loro due insieme, foto ora strappate.
Alla maggiorparte di esse tale sorte era toccata.
Ma a Katniss non importava, non le importava di quelle stupide immagini. Nonostante lo sconforto nel constatare la provenienza dei vetri rotti sul pavimento fosse stato infinito, la ragazza, continuava imperterrita a ripetersi che niente avrebbe testimoniato al meglio la loro salda unione se non l'immenso amore che provavano l'uno per l'altra.
Quell'insostituibile quanto puro sentimento.
E gli attacchi di Peeta, in seguito a tale episodio, ufficialmente ripresentatisi.
Katniss era fiduciosa, per quanto la sua natura glielo impedisse, nei confronti del suo amato, lo era sempre stata.
Accarezzava dolcemente i morbidi, e ormai dettati dal sonno, lineamenti di lui. Le parole del DottorAurelius continuavano perforanti a rimbombarle nel cranio, così come nel cuore.
"Peeta non potrá mai del tutto abbandonare questo suo lato di Depistato" Aveva affermato il medico riservandole un'infinita -e dalla diretta interessata sinceramente indesiderata- pena. "Che lo voglia o meno, lui stesso, dovrá imparare a conviverci."
Lei aveva annuito, acconsentendo passivamente.
Non voleva, non avrebbe mai voluto.
Ammetterlo le pesava...immensamente.
Era certa, sì, certa del fatto che un giorno, Peeta, ce l'avrebbe fatta, che entrambi ce l'avrebbero finalmente fatta.
Dentro di sè, credeva fermamente in ció, si sforzava all'inverosimile, ma eppure, per quanto cercasse di convincersi del contrario, sapeva che niente sarebbe più tornato come prima.

E ora arrivo io:
Scusate l'inattivitá, prima o poi spero mi perdonerete.
OneShot scritta per un concorso a tema, ora, purtroppo, annullato. Mi sembrava solo abbastanza antipatico doverla cancellare e così ho pensato comunque di inserirla in questa raccolta.
Scusate il "capitolo" OffTopic e niente, nonostante tutto spero vi sia piaciuta.
A presto con qualcosina riguardante le emozioni di Gale👽

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top