4. The Hanging Tree (Pt.1)
Le piccole ditina scarnite e sanguinanti causa il continuo e perpetuo intrecciare. Entrambe malamente accovaciate al suolo piastrellato. I ciuffi biondo cenere della piccola e solitamente in perfetto ordine ora arruffati ad incorniciarle il volto. La corda intrecciata stretta in grembo e succube dei tentativi della propria proprietaria di assomigliare per quanto possibile alla "collana di fibra" opera di una seconda bambina di qualche anno più grande sedutale accanto: La pelle olivastra, la chioma color mogano raccolta in una malandata treccia laterale e le scintillanti iridi grigie intente a registrare ogni piú piccolo e leggero movimento di dita.
Katniss.
Primogenita degli Everdeen, ottima studentessa e nonostante gli appena otto anni amorevole sorella maggiore.
Katniss adorava la sua piccola Primrose o piú affettuosamente da tutti chiamata Prim. Per lei tale e quale ad un delicatissimo bocciolo floreale e dato il ruolo naturalmente impostole, a suo dire, incredibilmente bisognosa di protezione ed infinite attenzioni.
-Finita!- Esclamó raggiante la brunetta sollevando il cappio appena terminato a mezz'aria.
A quell'improvvisa affermazione la piccola sedutale di fianco alzó lo sguardo incuriosita e alla vista di tale apparente meraviglia di fibra, sgranó gli occhi incredula.
-Che cos'è?- Chiese istintivamente la biondina.
Katniss le rivolse un'occhiata furbetta e spostato nuovamente lo sguardo sul manufatto stretto in pugnó ribattè compiaciuta: -Una collana. Una collana di corda-
Prim squadró ammirata la sorella e prima che potesse tendere una fragile manina ossuta fine a toccare con mano il curioso "accessorio", sussultó alla vista di un volto visibilmente contrariato intento ad ammonirla a poca distanza.
-...Mamma- Balbettó tremante.
-Non osare toccarla!- Esclamó risoluta la donna.
Una bellissima donna, bionda, dalla pelle chiara, gli zigomi pronunciati e gli occhi color del mare. La signora Everdeen non si sarebbe potuta certo dire un abitante del Giacimento.
-E tu non azzardarti mai piú a farne una!- Scandí furiosa rivolta a Katniss.
Immediatamente e sotto gli sguardi visibilmente interrogativi di entrambe le figlie, afferró i cappi intrecciati e rivolta al marito cominció a sbraitare indignata.
Katniss dal canto suo lanció invece un'occhiata fulminea a Prim, che data la confusione creatasi e la rara reazione rabbiosa della madre, si era messa a frignare disperata.
Tutto ció risultava talmente assurdo.
I genitori intenti a discutere poco lontano, la sua amata sorellina tra le lacrime dinnanzi ad una situazione tanto estranea e il suo essere naturalmente ingenua ed innocente a non permetterle di comprendere cosa realmente stesse accadendo.
Katniss spaesata fece ció che il suo istinto le comandava e a grandi falcate, si diresse verso l'ingresso di casa Everdeen.
Corse corse a perdifiato per chissá quanto tempo.
Il suo obbiettivo era ben chiaro e noto a chiunque avesse avuto il piacere di conoscerla.
La sua meta sarebbe stata un cespuglio di caprifoglio poco lontano, nascondiglio in cui era solita nascondersi per estraniarsi da tutto e da tutti. La dura quotidianeitá che puntualmente era costretta ad affrontare ogni singolo giorno per prima.
Si rannicchió tra i rami del piccolo groviglio di foglie appuntite e silenziosamente cominció a piangere.
Piano, e addirittura trattenendosi dal lasciarsi sfuggire qualche leggerissimo singhiozzo sommesso.
Non era da lei, non faceva parte della sua natura mostrarsi debole ed insicura agli occhi di chi la circondava.
Lei era Katniss Everdeen, non avrebbe mai dovuto ne potuto lasciarsi sopraffare dalle emozioni, soprattutto se negative e frutto di un suo stesso gesto.
Non avrebbe mai dovuto prendere ad intrecciare quelle vecchie fibre di corda.
"Mamma non si sarebbe infuriata con papá e Prim non sarebbe di certo scoppiata a piangere." Pensó tra se e sè asciungandosi col dorso della manica qualche lacrima precedentemente sfuggitale.
Tutta colpa di quella semplice canzone...L'albero degli Impiccati.
Le pareva narrasse di una storia d'amore, o piú semplicemente di "Due sfortunati amanti" come il padre era solito definirne i protagonisti.
Katniss non aveva mai capito fino in fondo cosa esattamente quelle parole significassero.
Due innamorati essendosi trovati l'un l'altro di norma dovrebbero essere felici ed esclusivamente circondati da buoni propositi. -Come avrebbero potuto essere sfortunati se l'essere assieme era giá di per sè facilmente considerabile come un'immensa fortuna?- Riflettè la piccola ad alta voce.
-La fortuna non esiste, Kat-
A risuonare nei dintorni era stata una voce incredibilmente familiare, calda e rassicurante. Un timbro che la piccola Everdeen conoscena perfettamente.
-Papà!- Esclamó incredula.
Il signor Everdeen era davvero un uomo di ottima presenza: Abbastanza alto, anch'egli dalla carnagione olivastra, i capelli bruni e gli affaticati occhi dalle mille sfumature grigiastre.
Come Primrose rispecchiava i lineamenti della madre, Katniss rispecchiava quelli del padre.
Due gocce d'acqua.
-Alla mamma dispiace di essersi arrabbiata tanto- Dichiaró pacatamente sedendosi di fianco alla figlia. -Pensa solo che sia meglio che voi due non giochiate piú con quelle corde-
-Ma stavamo solo intrecciando qualche collana- Ribattè istintivamente la bambina incontrando lo sguardo, fin'ora palesemente evitato, del padre.
-Vedi Katniss,- Cominció l'uomo. -La canzone a cui le "collane" che tu e Prim stavate intrecciando sono ispirate non è molto...come dire, apprezzata qui al distretto-
-Che vuol dire?- Chiese istintivamente evitando di reprimere la propria fanciullesca curiosità.
-Niente in particolare- Rispose l'uomo sorridente. -Vorrei solo che tu e Prim non la cantaste ne tantomeno intrecciaste quelle corde-
La piccola a quelle parole fu come invasa da una strana sensazione di segretezza, come se l'affermazione del padre celasse chissá quale tacito ammonimento.
"Chissà poi perchè un divieto simile" pensó Katniss. "Dopotutto si trattava solo di una semplice canzone, niente di piú"
-A me peró L'Albero degli Impiccati piace. I due "Sfortunati Amanti"...mi piacciono- Ammise la piccola imbarazzata intenta a giocherellare con qualche filo d'erba.
L'uomo dinnanzi a tale affermazione non potè non trattenersi dal sorridere. Katniss nonostante la giovanissima etá, e l'ingenuità tipica del periodo, in un certo senso aveva compreso a suo modo il significato di quella canzone.
Le piaceva, trattava di amore e malgrado esattamente non sapesse a cosa quelle strofe si riferissero, ció le bastava.
-Sai che ti dico?- Domandó attirando l'immediata attenzione della figlia.
-Cantiamola, un'altra volta. L'ultima-
Katniss al solo udire una proposta simile si illuminó, le iridi grigie incredibilmente sfavillanti e piú che riflettenti l'impazienza in quell'istante all'apice.
-Sí!- Esclamó al settimo cielo. -Sí, cantiamola!-
-Okay, ma ricorda: questa sarà l'ultima volta che canterai l'Albero degli Impiccati. Prometti Katniss Everdeen- Le intimó scherzosamente tendendole un mignolo ossuto.
-Lo prometto!-
Entrambi sorrisero dinnanzi a quel gesto e come spinti da chissá quale sintonia o sincronismo, cominciarono a cantare.
...
Are you, are you
Coming to the tree
They strung up a man
They say who murdered three.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
Per la piccola Katniss impararne le strofe non era stato per nulla complicato.
Are you, are you
Coming to the tree
Where the dead man called out
For his love to flee.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
Un motivetto semplice e facile da intonare anche per una bambina di soli otto anni.
Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
Due innamorati che a mezzanotte davanti ad un comunissimo albero erano soliti incontrarsi.
Are you, are you
Coming to the tree
Wear a necklace of hope
Side by side with me.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
Una collana di speranza facilmente paragonibile a collane di corde protagoniste del disguido recentemente accaduto.
"Semplici collane di corda" Innocentemente Katniss e Primrose Everdeen pensavano.
Are you, are you
Coming to the tree
Where I told you to run
So we'd both be free.
Strange things did happen here
No stranger would it be
If we met at midnight
In the hanging tree.
Una richiesta fatta a fin di bene.
Scappare lontano, in modo da poter salvare colei o colui che tanto si ama.
Questo era ció che Katniss in quelle strofe ingenuamente leggeva.
Ció che per anni avrebbe interpretato in questo modo e che un lontano giorno le sarebbe unicamente parso come un richiamo ben distinto.
Protagonista di qualcosa di ben piú grande e forse, allora, di addirittura inimmaginabile.
-Papà- Esordí improvvisamente la brunetta. -Anch'io da grande troveró un uomo che mi amerá piú della sua stessa vita- Sussurró raggiante.
-Sí Katniss lo troverai-
Lo troverai eccome...
E ora arrivo io:
Buonasera a voi tutti (Se qualcuno è rimasto)
Immagino che ormai questa raccolta non la segua piú nessuno ma non importa, io continuo a scrivere comunque.
Questa era -come avrete intuito- una OS su Katniss e la vicenda riguardante THT, nel libro raccontata.
Spero vi sia piaciuta e un bacione♡
(Mi raccomando esprimetevi ^-^ )
E Adieu!
-Sof u.u
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