Capitolo 13
Oggi partiamo.
Andiamo nel Distretto 4 a trovare Annie e suo figlio. Non li vediamo da tanto tempo, Finnick ormai è un ragazzino, dovrebbe avere dieci o undici anni, Annie mi ha detto che assomiglia sempre di più al padre.
Prim è molto contenta, non vede l'ora di rivedere Finnick.
Ci dirigiamo alla stazione con qualche valigia, non staremo via per molto, non abbiamo nessuno da salutare oltre Effie ed Haymitch che sono venuti a casa nostra ieri sera appunto per salutarci.
Saliamo sul treno e ci sediamo tutti e tre vicini, Peeta e Prim sono seduti uno accanto all'altro, io sono frontalmente a loro.
Il treno parte, ci mettera un po' anche perché deve sostare in altri distretti, non passa molto tempo e la bambina si addormenta con le guance rosee contro il braccio di Peeta, è una visione così dolce che mi fa scappare un dolce sorriso.
Devo confessare che a volte viaggiare in pubblico mi mette un po' a disagio, la gente mi riconosce e alcuni mi disprezzano, non è carino sentirsi dire cosa a volte spregevoli; una volta ho sentito una frase, detta da un cittadino di Capitol City: "Si stava meglio quando voi stavate peggio."
Peeta mi richiama più volte, avrà sicuramente notato che ero con la mente altrove, più cresco e più divento pensierosa, oh Effie, la strada per cercare una vita da vincitori è ancora lunga, anche se non c'è la guerra non c'è la pace: gli abitanti dei distretti vivranno sempre in modo differente rispetto ai capitolini e questi ultimi vedranno sempre noi abitanti dei distretti con disprezzo.
L'ha fatto di nuovo, mi ha richiamata, più forte, ero nuovamente entrata nei miei pensieri, uso una scusa, gli dico che sono stanca, non pare berla, mi guarda dubbioso e poi scuote la testa.
Dopo un oretta Prim si risveglia e il treno diventa più affollato, la piccola mi osserva con gli occhioni, mi coglie di sorpresa, in un nanosecondo la vedo tuffarsi verso di me andando a finire sulle mie gambe, temevo cadesse, la stringo forte forte al mio petto e la riempio di baci, dopo poco mi rendo conto che le mie mani tremano leggermente.
- Non farlo mai più! Mi hai fatta spaventare! -
Non lo dico con un tono duro, ma con un tono un po' spaventato ed anche di rimprovero.
Lei mi guarda con un visino dolce e dispiaciuto, le mollo un bacio sulla fronte e poi torno a stringerla al mio petto, poi mi addormento lentamente.
Peeta mi sveglia, dice che siamo finalmente arrivati.
Apro lentamente gli occhi e osservo la stazione dal finestrino, convinco me stessa ad alzarmi e lo faccio.
Quando usciamo dal treno, Annie ci aspetta sorridendo avendo per mano il piccolo Finnick. Non appena Prim lo vede, inizia a correre e saltellare verso di lui.
Dopo esserci tutti salutati, andiamo verso la casa di Annie. Prim resta affascinata dal mare, noi abbiamo solo un lago nella foresta, non aveva mai visto una vasta distesa d'acqua, le dico che domani mattina saremmo andate, Finnick sembra molto contento.
-Ti farò vedere come si nuova!- annuncia il piccolo. Sembra così fiero e sicuro come il padre, gli occhi, il sorriso, lo sguardo... ricordano così tanto il mio caro amico... se solo lo avessi aiutato. Mi spiace Finnick, mi spiace per non averti mai fatto conoscere tuo figlio.
La sera, Annie e Finnick ci mostrano il Distretto, la gente pare così allegra, questa sera c'è della musica, ci aggiungiamo alla mischia ballando, giocando e ridendo.
Si fa subito tardi. Torniamo a casa quando è buio pesto.
-Buonanotte, fate i bravi...- mormoro sulla soglia della porta, Prim mi fa una linguaccia che mi provoca una risatina mentre Finnick dice che veglierà su di lei e che non dovrò preoccuparmi.
Sono così adorabili.
Chissà, Prim e sua sorella o fratello, se mai ci sarà, andranno così d'accordo?
Mi dirigo nella mia stanza dove vengo accolta dalle braccia di Peeta, mi accarezza i capelli e le spalle, lo fa finché non mi addormento.
Perché il letto si muove? Perché mi sembra di andare su e giù? Sembra di essere fra le onde del mare, sì, sono sulla superficie del mare... come ho fatto a trovarmi quì? Sento chiamarmi, mentre vengo cullata dalle onde.
-Mamma?Mamma?Avanti mamma... sveglia mamma...-
Svegliarmi? Ma sono sveglia... e poi dov'è Prim? Sono sola... nell'oceano.
-MAMMA!-
Sobbalzo allo strillo. Mi ritrovo nel letto, a casa di Annie. Stavo sognando...
-Scusami piccina... -
-Mamma dobbiamo andare con Finn e zia Annie dove mi hai promesso ieri! -
Giusto. Il mare. Mi alzo dal letto e la prendo in braccio, la faccio sedere e apro l'armadio per vestirla, dopo mi vesto anche io, la riprendo fra le braccia e scendiamo giù dove odo delle risate. Peeta e Annie sono seduti in cucina: parlano e ridono, dopo poco Finnick sfreccia verso di noi sorridendo, mi prende una mano e mi tira fuori casa.
-Muoviamoci l'acqua a quest'ora è una bellezza! Mamma e zio Peeta ci raggiungeranno dopo! Andiamo forza zia!-
Ridacchio e poi lo seguo, ci facciamo guidare da lui sino alla spiaggia dove c'è già tantissima gente.
Finnick tira subito Prim in acqua che inizialmente ha paura, ma pian piano inizia a fidarsi di lui.
Li osservo, ore e ore, sorrido nel guardarli: giocano, nuotano, ridono, si schizzano.
Tutto è perfetto.
Il mondo oggi sembra tranquillo e sereno.
Il sole splende in alto vegliando su tutti noi.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top