Day 7: Creature!Fic

~Alours, nell'AU che userò per questa giornata Harry e Draco sono delle creature simili ai draghi, ma non proprio dei draghi.
Ho fatto un gacha video per questo AU, con anche baby James (che non è ancora nato per la storia di oggi, un giorno ci scriverò una One-shot nella raccolta per One-shot), ve l'ho metto su se vi interessa, ma dovete comunque immaginarli meno umani, ed ovviamente non indossano quelle tute (gli organi riproduttivi sono ovviamente nascosti).
H5P6#7 è Harry, D5M6#7 è Draco (credo si capisca, ma per sicurezza).
Quando scrivo "così" stanno parlando nella loro lingua, quindi gli scienziati sentono ringhi, e cose varie.
Hanno 20 anni umani.
17 nei loro anni, anche se non importa.~

3rd POV
H5P6#7, era convinto che sarebbe rimasto solo per sempre.
Passava il suo tempo chiuso nella sua stanza di "altissima sicurezza", incatenato e bendato, perché temevano che scappasse e uccidesse gli altri esperimenti.
In realtà H5P6#7 sapeva che sarebbe potuto scappare anche con tutti quei controlli, ma andarsene o restare non avrebbe portato alcun cambiamento, come era solo qui, sarebbe stato solo anche fuori.
Non lo disturbavano spesso, se non per portargli il cibo, e fare alcuni controlli, e lui li lasciava fare.

Tutto cambiò quando nel laboratorio arrivò una nuova creatura.
Harry percepì subito un odore famigliare, simile al suo ma allo stesso tempo diverso.
La nuova creatura venne chiusa nella stanza accanto alla sua.
Per i primi giorni H5P6#7 la sentì ringhiare, colpire la porta, anche piangere, e ogni volta arrivava qualcuno a sedarlo.

Avevano fatto lo steso a lui, H5P6#7 lo ricordava bene, e per quanto fosse più forte di loro, non aveva mai provato a lottare contro di loro: sentiva la loro paura, non erano loro a voler questo.
Aveva capito che c'era un qualche capo-branco, ma non lo aveva mai incontrato.

Pareva però che all'altra creatura non importasse ciò, o forse la rabbia e la paura le impedivano di pensarci.
Aveva passato più tempo libero nella natura rispetto ad H5P6#7.

Passò una settimana prima che gli scienziati decidessero di cambiare approccio.
Avevano osservato e studiato il nuovo individuo per quanto fosse possibile, ed avevano dedotto che si trattasse della stessa specie di H5P6#7, per ciò lo avevano nominato D5M6#7.
Erano riusciti a capire, dal suo comportamento e dall'aspetto che si trattasse di una "femmina", anche se per femmina intendevano solo indicare il fatto che era quello che metteva al mondo i cuccioli del compagno.
E dal suo comportamento non era accoppiato, come non lo era H5P6#7.

<<Quindi perché non provare?>> aveva detto loro il capo, una volta ricevuta la notizia.

E così, la sera, dopo aver sedato D5M6#7, gli scienziati condussero H5P6#7 nella stanza del nuovo arrivato.
H5P6#7 percependo che l'altro fosse incosciente, non si avvicinò, ma si accucciò il più lontano possibile, lasciando stupiti gli scienziati che li osservavano dalle telecamere.
Era la prima volta che osservavano H5P6#7 relazionarsi con qualcuno della sua specie.

Da lì iniziò ad osservarlo.
Mentre le sue ali sono rosse, quelle di D5M6#7 sono nere, così come la coda.
Le corporatura del proprietario della stanza è più piccola rispetto alla sua, come anche le sue corna.
I lunghi capelli biondi giacevano sparpagliati sul viso, ancora assopito per il sedativo.

Decise di riposarsi mentre attendeva che l'altro si svegliasse.
Fu solo verso notte inoltrata che D5M6#7 si svegliò, e subito percepì l'odore del nuovo arrivato che riposava nell'angolo opposto al suo.
Sbuffò infastidito, interrompendo il leggero sonno di H5P6#7, che alzò lo sguardo sull'altro.

"Come ti chiami?" ringhia D5M6#7.

"Qui mi chiamano H5P6#7, ma va bene Harry".

"Draco".

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Da quel giorno, ogni sera portavano H5P6#7 nella stanza di D5M6#7, e la mattina lo riportavano nella sua stanza.

Nonostante le loro aspettative, ci volle un mese prima che i due si sedessero vicini, e ci volle un'altra settimana prima che i due avessero un contatto fisico.
Che per loro non fu niente di realmente importante, ma per i due era già una cosa intima.
D5M6#7 stava lentamente passando le sue dita tra i capelli dell'altro, che si rilassava al tocco.

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"Preferisci che non venga la prossima settimana?" chiede Harry, mentre l'altro gli accarezza i capelli.

"Se puoi.
Non che non mi fidi, ma non me la sento".

"Non preoccuparti".

.....................

Come promesso, Harry non lascia che lo portino nella stanza di Draco.
Ne il primo, ne il secondo, ne il terzo.
Il quarto giorno neanche provano a spostarlo.
Mentre gli portano il cibo, però, sente i due scienziati discutere.
Da quello che riesce a capire, Draco si è rintanato nell'angolo dove si era messo lui per non invadere i suoi spazi, e non fa che lamentarsi e ringhiare.

Volendosi accertare che l'altro stesse bene, appena lo liberano dalle catene per farlo mangiare, lui spinge a terra i due scienziati e si affretta a raggiungere la porta della stanza accanto.

"Draco, tutto bene?".

"Harry?
Harry, fa male".

"Io non entrerò finché non sarai sicuro che mi vuoi li con te".

"Harry, ti prego, fa male".

"Sei sicuro che mi vuoi li con te?" chiede ancora, sentendo le guardie arrivare.

"Si, ti prego" sente dall'interno, allora cerca di aprire la porta, ma si ritrova circondato di guardie.

<<Fermatevi!
Non fate niente, vuole solo andare dal suo compagno!>> urla uno scienziato con un braccio fasciato.

Le guardie allora indietreggiano per permettere allo scienziato di aprire la porta, ed Harry schizza dentro, per poi sentire la porta richiudersi alle sue spalle.

"Draco, sono qui".

"Harry, Harry, fa male".

"Lo so, ma devo essere sicuro che sia quello che vuoi".

"Prima avevo paura e non volevo che venissi, ma io voglio stare con te".

"Posso avvicinarmi?
Sei sicuro?"

"Si ti prego, non voglio più stare da solo, senza di te".

Harry allora lo raggiunge velocemente, e lo stringe in un abbraccio.

"Permettimi di diventare il tuo compagno, Draco, e non sarai più solo, non ti lascerò mai, anche quando non saremo vicini".

"Non lasciarmi mai, Harry" mugola Draco.

"Mai" risponde sicuro Harry, leccando via l'ennesima lacrima che scivolava sulla guancia dell'altro.

Harry inizia a leccare anche il collo del suo compagno prima di ricordarsi della telecamera che li controlla.

"Dammi un secondo" ringhia, si avvicina alla telecamera, e con un colpo la rompe, interrompendo la visione degli scienziati.

Torna velocemente a coccolare e riempire Draco di attenzioni, che per alleviare il dolore, si strofina contro il suo corpo.
Continuando a leccarlo, Harry stende Draco per terra.
Scendendo dal collo al ventre del compagno, per poi arrivare tra le gambe, Harry prende in bocca la piccola, rispetto alla sua, erezione, ed inizia ad accarezzarla con la lingua, mentre con le mani stringe le cosce del biondo, che ringhia per il sollievo ed il piacere che l'altro gli sta procurando.

Abbandonando la sua occupazione, Harry sposta le labbra più sotto, sull'entrata del compagno, violandola con la lingua, preoccupandosi soltanto di procurargli piacere.
Era un istinto e lui lo seguiva, come aveva sempre fatto.

Dopo un po' abbandona la sua occupazione, e risale a guardare negli occhi Draco, chiedendogli in silenzio, il permesso continuare.

Ricevuto il permesso, Harry inizia a penetrare lentamente il suo compagno, facendo tutto il possibile per farlo stare bene.
Inizia a muoversi, e quasi come per cercare della privacy, nasconde i loro corpi con le sue grandi ali.

Data la sua sensibilità, Draco è il primo a venire, seguito dopo un altro paio di spinte da Harry, che mentre si svuota nel canale del suo compagno, lo morde forte sulla spalla, lasciando il marchio che lo identifica come suo compagno.

Quando Draco sente Harry sfilarsi dal suo corpo, mormora "Non lasciarmi".

"Io resto qui, non me ne vado".

Per il resto della settimana li scienziati lasciano H5P6#7 nella stanza di D5M6#7, ma poi per ordine del capo sono costretti a riportarlo nella sua stanza, ma ogni sera lo riportano dal suo compagno, che ora è più docile, e si lascia controllare sapendo che più tardi sarebbe arrivato Harry.

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<<Comunque H5P6#7 è intelligentissimo, voleva privacy, ed ha rotto la telecamera>>.

<<Quello è più sveglio e forte di noi, se non stiamo attenti ci cuoce>>.

<<Credi che sappiano che D5M6#7 aspetta il loro cucciolo?>>.

<<Probabilmente si, o lo capiranno a breve, loro si basano molto su altri sensi che noi non sviluppiamo come loro, tipo l'udito e l'olfatto, e prima ho poi percepiranno la sua presenza>>.

Comunque volevo solo dirvi che pubblicherò soprattutto tra le 18 e le 19. Bye💚

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