Capitolo 9.3 - Intervista Gemelli

E concludiamo questo ciclo di interviste ad alto livello di testosterone con Gemelli, da Yellow!

***

-Oh oh, oggi è una meravigliosa giornata, non trovi? Uno sketch tutto al maschile... E io posso stare da sola con ognuno di voi omaccioni, oh oh. Ehm... Benvenuto! Sono l'Intervistatrice, colei che vi ha rotto le scatole per un po'. Ricordami il tuo nome, melone giallo.-

Ok, e adesso? Prima ero sulla nave di quello strano pirata e adesso sembra che io sia tornato a Cala Marittima... non ci credo! Si sta morendo di caldo e qui in spiaggia non ho neppure la mia adorata protezione al cocco... meno male che almeno ho il mio cappellino.

Ma! Cosa vedono i miei occhi? Ecco che la vocina di quella dannata malefica Intervistatrice assume una forma ben precisa... adesso si spiega tutto quel riferimento al cibo... non riesco a credere a quello che vedo: un enorme ammasso di carne trita, contenuto in un seducente collant a rete! Chissà perché proprio una salsiccia... ma! E visto che continuo a sentirla e adesso anche a vederla, meglio non farla arrabbiare, magari le saltano i cinque minuti e mi divora in un sol. La vedo avvicinarsi, e nonostante le alte temperature non secerne neppure una goccia di sudore, o grasso, o quello che è. Io invece... lasciamo perdere va! Sto sudando peggio di un maiale, ma forse è meglio rispondere alla sua domanda, magari i suini sono pure suoi parenti... oppure se li è mangiati!

«Salve bella salama! Pensavo di aver lasciato il segno durante i nostri precedenti incontri, ma forse mi sono illuso... visto che continui a scassare la minchia, ma che hai avuto la decenza di riportarmi a casa, ti dirò tutto quello che vuoi. Il mio nome? Beh, per tutti qui sono l'Ispettore Gemelli.»

Spero solo che questo le basti... io me ne vorrei tornare in ufficio, a lavorare al caso, ma questa qui mi fa solo perdere tempo e io ho un assassino da catturare.

-Devo confessarti che ho un debole per gli uomini sudati, oh oh. Ehi, come sarebbe a dire "Ispettore Gemelli"? Tua madre come ti chiama?-

Ma saranno affari miei, o no? Ma ti pare che dico il mio nome alla prima salsiccia che me lo chiede? Io sono molto più avanti di tutti questi stupidi civili, io sono l'ISPETTORE!

-Spruzzata di rosmarino e cicoria, punto primo: posso leggerti nella mente. Punto secondo: vedi di rispondermi o questa salsiccia te la ritrovi in posti che non vorresti.-

Dannazione! Dimenticavo che può leggere nella mia testolina...

«Senti, salama, io sono come Cher! Non ce l'ho un nome! Fattelo bastare e chiamami Gemelli, e che cazzo!»

-Nah, preferisco continuare a darti i miei adorati nomignoli culinari. Quindi dimmi, testa di rapa, sei tipo il fratello perduto della signora in giallo? Uno dei seguaci di don Matteo? La ciotola sporca di Rex? Un lontano nipote dell'ispettore Gadget?-

«Ehi! Vedi di moderare il linguaggio! Io sono il figlio segreto di Kojak, il cugino del Tenente Colombo, il nipote della signora Fletcher! A messa non ci vado... figuriamoci avere un cane... e i cyborg non mi sono mai piaciuti» Ma tu vedi se devo farmi mettere i piedi in testa da questa qua... piedi... due salsiccette piccine... che poi a guardarla bene ha pure due meravigliosi hamburger lì davanti... ok, forse è meglio se penso a Novelli e a quella povera morta ammazzata, che sennò mi ritrovo a fantasticare pure sulle forme insolite di questa assurda salama.

-Per quanto mi piacerebbe parlare dei miei hamburger e farteli assaggiare, questa è un'intervista e i lettori si aspettano che io ti chieda qualcosa di intelligente... Di chi diavolo stai parlando? Chi è morto? E chi è Novelli, un altro senza nome? Ma madri non ne avete nel tuo libro?!-

«Vedi di moderare i toni, bella! Novelli è la mia collega e si chiama Nadia! Brutta perfida mortadella da cuocere, non osare mai più parlare male di lei! Nadia è talmente abile a usare le mani... beh, comunque, l'altra mattina hanno telefonato in Commissariato e hanno denunciato la presenza di un corpo sulla spiaggia, proprio lì, vicino agli scogli...»

Certo che non poteva scegliere posto migliore per intervistarmi... sulla scena del crimine! Merita davvero un applauso!

«E due giorni dopo hanno fatto fuori pure un altro... no, non te lo dico! Magari sei stata tu! Anzi, ora che ci penso, dove ti trovavi la notte del dieci agosto?»

-Ehi, menta imburrata, questa è un'intervista, non un interrogatorio! E le domande le faccio io, non tu. Datti una calmata e respira, o sarò costretta a punirti. Andiamo con ordine, partendo dall'informazione principale: Nadia è abile a usare le mani, dici? Oh oh, che meravigliosa notizia... Potrei invitarla qui e...-

Ma guarda questa!

«Non mi pare abbia tendenze come le tue, Ellen Degeneres! E io sono giorni che cerco di lavorarmela... se solo non avessi tanti scrupoli sul luogo di lavoro, avrei già affondato qualche colpo nel bagno del Commissariato... e invece... ma sai, io sono un bravo ragazzo... un colpo glielo darei a tutte le ore, ma prima aspetto di risolvere il caso.»

-Gemelli, sai una cosa? Oh oh, tu mi piaci. Comunque, torniamo a parlare di cose serie. I tizi morti... Li conoscevi?-

«Ma scherzi? Qui non succede mai nulla di grave! Poi di punto in bianco uno stronzo prende di mira una che è venuta in vacanza con i suoi amici e... puff... 'sta poveretta non fa in tempo a vedere sorgere il sole che la ammazzano... ma che si fa così? È che schifo di morte poi quell'altro... se ripenso a come lo abbiamo trovato mi viene da vomitare... tu sei una che si impressiona? Perché c'era di tutto: cervella spappolate, ossa frantumate, sangue che fuoriusciva dai buchi più impensabili...»

Magari non le dico niente dei genitali... non si sa mai!

-Frena, ciambellina glassata! Non vorrai farmi rigettare la cena! Forse a mia sorella interesserebbero queste cose, ma a me proprio no. Insomma, qualche indizio? Stai seguendo una pista o brancoli ancora nel buio?-

Non credo di essere autorizzato a diffondere notizie sul caso... ma non mi pare abbia molti amici, la salsiccia.

«Sai come si dice, no? Il primo sospettato è sempre il marito. Ma visto che la povera Matilde non era sposata e non era neanche di Cala, stiamo interrogando gli amici. Una gran bella comitiva, non c'è che dire! Io credo che ciascuno di loro nasconda qualcosa, ma è un po' presto per azzardare ipotesi senza avere il benché minimo straccio di prova. Se ti interessa la cosa, puoi starmi dietro e seguire le mie investigazioni, non credo che a Nadia la cosa dispiaccia.»

Non pensavo che quella strana donnina mi sarebbe mancata così tanto... Mannaggia! Mi sto rammollendo! Forse il caldo mi sta dando alla testa...

-Oh oh, abbiamo un tenerone! Ti do io qualcosa per cui sentire caldo, zuccherino.-

Non capisco cosa voglia dire... ma noto lo sguardo della salsiccia spostarsi poco distante da me, non posso fare a meno di seguire la traiettoria dei suoi due grossi grani di pepe che si ritrova al posto dei bulbi oculari e quasi resto di sasso! Mi stropiccio gli occhi, cerco di darmi un pizzicotto, ma penso che l'unica cosa da fare sia attirare l'attenzione della mia bella con la migliore voce sensuale che sono capace di fare. Sì, forse, nonostante gli innumerevoli difetti della salama, una cosa buona è riuscita a farla e infatti pare che abbia deciso di esaudire le mie preghiere, i miei desideri, essere buona e non solo una perfida e malefica presenza. Ad ogni modo, ci ripenso, meglio se faccio piano e le tappo gli occhi con una mano... anche se Nadia, la mia Nadia, è sdraiata e prende il sole con quegli strani occhialini che le impediscono di vedere, non mi importa.

Mi abbasso accanto a lei, sto per aprire bocca, ma non appena le sfioro il viso, ecco che magicamente si smaterializza!

«Ma che minchia succede?»

Non faccio in tempo a finire la frase che Novelli riappare, un metro più in là. Mi avvicino ancora, provo a scuoterla per svegliarla... ma ecco che accade ancora una volta, ancora un altro metro più in là. Vorrei chiamarla, ma non so cosa potrebbe succedere se udisse le mie parole. Se al solo tocco si sposta lontano da me, non oso immaginare cosa accadrebbe se ascoltasse la mia voce... meglio che me ne sto buono buono a godermi il panorama. La mia collega indossa un costume giallo canarino e, stranamente, sembra sudata... ma aspetta. Mi avvicino per vedere meglio. Non è sudata, è solo unta con olio abbronzante. Cavolo, mi vengono in mente un sacco di giochini perversi da fare con quell'olio, ma la dannata malefica salsiccia credo che abbia organizzato tutto questo solo per farmi dispetto.

«Ehi, salama! Ma ti pare questo il modo di ringraziarmi? Ti ho raccontato delle mie indagini, ti ho proposto di stare al mio fianco da qui alla cattura dell'assassino e tu fai di tutto per farti odiare? Ma lascia che la sfiori, per favore! Almeno una tetta!»

La vedo dura... o duro?

Devo decidermi a comprare della mutande più larghe!

-Gemelli, penso sia arrivato il momento di far sparire Nadia e mettere fine a tutto questo. Saluta i lettori e poi potremo rimanere soli, io e te, prima di farti tornare nel tuo mondo, oh oh.-

Ma allora, fino ad ora dove sono stato? Non ci sto capendo davvero niente... ma in fondo Lei può tutto?

«Bene bene... siamo arrivati davvero alla fine? Posso tornarmene a casa? Allora cosa aspetti? Vuoi che mi metta a salutarli tutti? Ciao Angelo, ciao Betta, ciao Carla... ok dai... un caloroso saluto a voi tutti, Principi del Mayne... No dai! Basta con sta pagliacciata! Riportami a casa! E Voi, lì fuori, state alla larga dalla salama, fa tanto l'amica e poi... poi magari vi finisce come Matilde... Alla prossima, gente! E speriamo che Nadia si decida a darmela!»


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Vi piacciono i gialli che più gialli non si può? Siete appassionati di indagini, ispettori sexy e arrapati, gente morta e inciuci vari?

Bene, allora seguite il caso dell'ispettore Gemelli leggendo Yellow, di HappyFound!


Al prossimo capitolo, tortine kinder pinguì!

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