✰44 (extra)✰

AKIO POV

È tardi ormai, saranno le due di notte, Kohaku ha lasciato sia me che la verde dormire da lei per evitare che finissimo nei guai se per puro caso ci vedesse un prof.

Il sonno d'altro canto non ostina a venire, ho troppi pensieri per la testa e due ragazze che dormono contro il mio corpo in un misero letto.

In primis, continua a rimanermi impresso nella mente ciò successo prima che Saki entrasse nella stanza.

Dio, solo ripensarci mi fà perdere la testa.

{Flash-back}

Dopo cena, Kohaku mi ha invitato in camera sua per svolgere gli ultimi compiti rimasti assieme.

Mi fà sedere sul letto e mi dice di preparare il materiale mentre lei andava a cambiarsi dalla divisa scolastica.

Il mio istinto si mette sull'attenti e, prima che potessi pensare male, lo reprimo concentrandomi a prendere i libri.

Mi tolgo anche io la giacca della divisa e rimango con solo la camicia e i pantaloni, nel mentre attendo che l'arancione ritorni.

Dopo poco, dalla porta sbuca proprio lei e, appena la vedo, l'autocontrollo che mi ero imposto sparisce completamente.

Indossa dei pantaloncini che evidenziano chiaramente la figura dei fianchi, culo e pure dell'intimità; ha poi un top nero e i due seni, stretti dal tessuto, permettono di mostrare la forma dei capezzoli.

Deglutisco a vuoto e si siede al mio fianco.

Cerco di concentrarmi per tutto il tempo sui compiti e non sul suo fisico da paura, ma è una sfida molto ardua.

Riesco a trattenermi fino a quando decide di fare una pausa dallo studio, da lì non ragionai più.

Mi avvicino al suo viso e una mano mi si appoggia spontaneamente sulla sua coscia, accarezzandola delicatamente.

Lei non sembra rifiutare ciò che faccio, anzi si avvicina e allarga lievemente le gambe, poggiandone poi una sopra la mia.

Faccio scendere il palmo sull'intero coscia e non resisto dal baciarla sulle lucide labbra.

La beta prende il comando della situazione e sento che inizia a passare la lingua sulle mie labbra.

Le schiudo e subito le facciamo intrecciare, il mio autocontrollo è scomparso e mi lascio comandare dalla forza della ragazza.

Si mette di colpo a cavalcioni sulle mie gambe e poggia le mani sulle mie guance, avvicinando il mio viso al suo.

Il mio fiato si affanna e sento i suoi seni schiacciarsi sul mio petto, nel mentre percepisco anche i nostri bacini strusciarsi lentamente tra loro: il mio pacco viene sollecitato dalla sua figa stretta dai pantaloncini, sarà difficile non farmelo venire duro.

Stringo la sua vita e l'avvicino maggiormente al mio corpo, senza mai interrompere il bacio.

Le sposto i lunghissimi capelli mossi dietro le spalle e, dai fianchi, inizio a far scendere la mani.

Prima però che possa raggiungere la meta desiderata, lei si separa e, con ancora il fiatone, si pulisce la bocca dalla saliva e si sposta dalle mie gambe.

Torna a sedersi di fianco a me, ma il mio alpha interiore ha la meglio e, poggiata una mano sul collo, mi avvento a leccarlo.

La ragazza sospira e le viene un piccolo sussulto appena soffio sulla pelle bagnata.

Inizio a salire verso il suo orecchio, accarezzo con la punta del naso il collo e la guancia.

"Ti è piaciuto? Vuoi continuare, mia regina?" ansimo ridacchiando mentre lei mi fissa con i grandi occhi verdi.

Appena fà per rispondere però, qualcuno bussa alla porta e lei alza di scatto la testa.

Si separa velocemente da me e corre verso questa, dandosi nel mentre una sistemata.

Quando apre, appare la figura di Saki e subito si volta verso di me come a chiedermi il consenso per farla entrare.

Due sono meglio di una, ricordalo Akio

Posso comunque continuare ciò che stavo facendo con lei, magari si aggiunge a noi

Annuisco e la verde fà ingresso nella stanzina.

{Fine flash-back}

Sospiro e il mio sguardo cade sulla piccola omega che dorme davanti a me.

Stiamo in tre su un lettino misero: la beta dorme dando la schiena al muro, al centro c'è Saki e io sono poggiato col petto sulle spalle della verde.

Abbasso lo sguardo e noto che il mio bacino è premuto contro il culo della più piccola, una gamba dell'altra ragazza è tra quelle di Saki, infine una mano mia e dell'arancione sono poggiate sul suo piccolo fianco.

Avvicino il viso fino a poggiare il mento sulla spalla dell'omega, sentendo il suo respiro essere tremolante e il suo odore parecchio dolciastro.

Non c'è dubbio, è eccitata.

Spingo lievemente il bacino contro di lei e inizio a strusciarmici contro.

La verde risponde muovendosi un pochino, finendo così per sfregare l'intimità contro la coscia della sorella.

La più piccola indossa un pigiama dell'altra, le sta grande quindi ad ogni movimento rischia che gli cada.

Kohaku ha il proprio pigiama, io invece sono a petto nudo, sarei stato anche in mutande ma la padrona della stanza me lo ha vietato.

Mugolo e stringo la presa sul suo fianco, cercando di strusciarmi contro di lei più lentamente possibile.

Facendo così però, finisco per svegliare anche la beta e subito ricevo uno sguardo assassino.

La guardo con aria di sfida e alzo le sopracciglia come a far capire che avevo già vinto.

Lei però non si arrende, anzi, inizia a muovere la coscia contro il bacino della sorella e noto che i pantaloni della più piccola sono bagnati.

Mi mordo il labbro e sento il mio cazzo farsi già più duro senza l'utilizzo di nessun mio quirk.

Entrambi stringiamo il suo fianco con possessività e strusciamo il bacino e la gamba sempre con solo la voglia di farla godere.

Il suo corpicino trema, stringe le gambe e dei piccoli spasmi la pervadono, ormai è eccitata al massimo.

Le labbra sono schiuse e fanno uscire il respiro affannato, nel mentre resto incollato al suo collo ad annusare i feromoni che rilascia.

Andiamo sempre più cauti, cerchiamo di darle molto stimolo senza però svegliarla.

"A-aah..."

Ci blocchiamo entrambi, restiamo a fissare sconcertati la verde che ha appena prodotto quello gemito così lieve.

La mia bocca comincia a produrre fin troppa saliva e il mio cazzo ormai è completamente in tiro, penso che anche Kohaku sia bagnata.

"Forse è meglio dormire davvero ora" mi sussurra la ragazza prima di coprire la sorellina con il lenzuolo.

Annuisco d'accordo e poggio un braccio sopra i fianchi delle due, abbracciandole strette per starci al meglio in quel piccolo letto.

DANHAIA POV

Mi sveglio di colpo e mi guardo subito attorno: sono nel mio letto, è buio, la sveglia segna le quattro di mattina.

Sospiro e mi stropiccio un occhio con il dorso della mano, cercando di ricordare cosa sia successo prima che mi addormentassi.

Mi metto seduta, ma facendo ciò sento di andare addosso a qualcosa di abbastanza caldo e lievemente umido.

Volto lo sguardo di lato e trovo Yumiko addormentata, non indossa niente e ci faccio caso ora che pure io sono senza vestiti.

Sgrano gli occhi e scuoto poi la testa, nella mia mente cominciano ad apparire delle immagini di quanto accaduto qualche ora prima.

{Flash-back}

A fine delle lezioni, corro subito verso l'ingresso della classe, così che fossi la prima ad uscire per continuare il mio piano.

Giro per i corridoi e, appena individuo la mia preda, ghigno con fare un quasi maniaco.

Afferro il ragazzo che stava limonando con Yumiko per la giacca della divisa e lo porto con me.

"Hey! Che cazzo fai?!" esclama cercando di liberarsi dalla mia presa.

Non dico niente e lo trascino fino a uno sgabuzzino, chiudendoci poi dentro entrambi.

Lo metto al muro e ringhio contrariata.

"Perché ti stai frequentando con Yumiko?"

Lui sbuffa una risata e volta lo sguardo altrove.

"Ah, si chiama così? Beh, poco importa. Ha solo un bel culo" dice senza troppi giri e alzando le spalle.

Lo guardo scioccata e la rabbia subito prende il controllo del mio corpo.

"Come cazzo ti permetti?! Sei un lurido porco che meriterebbe solo di finire al macello! Anzi, nemmeno se ti abbattessero e ti ridurrebbero in tartare di comprerebbero visto quando fai cagare!"

Lui mi guarda perplesso e cerca di allontanarsi da me, ma io lo afferro per il colletto della camicia e mi avvicino al suo viso.

"Scarto della società. Vuoi fare tanto l'hero, ma sei solo un pezzo di carne putrefatta che cammina su due gambe. I villain appena ti vedrebbero si rifiuterebbero anche di attaccarti perché si vede dalla tua faccia da cazzo che sei così obbrobrioso"

Deglutisce a vuoto e comincia a sudare freddo.

"Se ti rivedo soltanto una volta con lei saranno le tue palle a finire al macello, chiaro?"

Lo libero e me ne vado per andare nella mia stanza dei dormitori, tanto so già che non lo rivedrò più.

In effetti però anche io le vado dietro per il fisico

Ma io posso, non ho mica cattive intenzioni

La farò impazzire con le mie abilità nel sesso e poi cadrà ai miei piedi volendo diventare la mia ragazza

Un piano perfetto

Arrivo nella mia camera ed entro, andando a sedermi sul letto per aspettare che la viola arrivi.

Sono sicura che verrà.

Infatti, dopo circa una ventina di minuti, sento qualcuno bussare alle porta quindi mi precipito subito ad aprire.

Trovo così la figura della violetta che sembra stia per morire dall'ansia: continua a torturarsi le mani nervosamente e non mi guarda, indossa dei jeans corti e una semplice t-shirt nera con disegnate delle note musicali.

La faccio entrare e, appena chiudo la porta, sospiro.

"Non devi fidarti di tutti i ragazzi o ragazze che incontri, ti fanno la corte solo con lo scopo di portarti a letto"

Lei mugola e si va a sedere sul mio letto.

"Non è stato cattivo con me... Forse è vero, gli ho lasciato troppa libertà, ma non credo aveva cattive intenzioni..." sussurra tremante.
"Cazzo, Yumiko. Lo stai anche difendendo?! Quel tipo è solo un codardo!"

Resta con la testa bassa, ha un'aria quasi ferita, rattristata e insicura.

Sospiro e mi siedo al suo fianco, cercando di addolcirmi per tranquillizzarla.

"Lui non ti merita, non è adatto a te perché hai bisogno di una persona che ci tenga davvero. Se ti desiderava davvero avrebbe combattuto contro di me e non sarebbe scappato con la coda fra le gambe"

Si mette a pensare in silenzio, guarda un punto indefinito e capisco che nella sua mente stanno galoppando milioni di pensieri.

"Credo che hai ragione... Lui non v-voleva niente da me se non il mio corpo..."

La guardo negli occhi e noto che le sono diventati lucidi, così non resisto più e mi lascio andare.

Le afferro il mento con la mano e le sollevo delicatamente il viso, portandolo davanti al mio.

"Io sono meglio di uno come lui"

La bacio dolcemente e l'avvicino maggiormente a me afferrandola per la vita.

Cerco di essere delicata per non spaventarla, ma è davvero difficile visto già la pozzetta di umori che si sta formando sulle mie mutande.

Senza interrompere il bacio, la stendo sul letto e mi metto subito sopra di lei.

Cerco di dare una marcia in più al momento e tento di inserire la lingua nella sua bocca, cosa che mi lascia fare senza problemi.

Sento che è inesperta, mi dà libertà di fare qualsiasi cosa io voglia.

Passo le mani sul suo corpo ancora vestito, accarezzando ogni centimetri e soffermandomi ogni tanto a provare a palpare.

Mi separo dal bacio visto che sta per soffocare e sposto la mia bocca a concentrarsi sul suo collo, nel mentre porto una mano tra le sue gambe.

Lei le allarga timidamente e passo con il medio tutta la lunghezza della sua intimità nascosta dai pantaloni, soffermandomi qualche volta a premere con più forza sull'ingresso della figa.

Le scappa il primo ansimo e subito mi porta a succhiarle il collo con la mente ormai andata da tutt'altra parte.

Gioco ancora finché non sento che si rilassa, così passo allo step successivo ovvero mettere la mano dentro i pantaloni.

Così faccio e ripropongo le stesse mosse di poco prima, scoprendo con piacere di trovare parecchio bagnate le sue mutandine.

"Sei vergine, giusto?" sussurro al suo orecchio con la voce ricolma di eccitazione.

Schiude le labbra per rispondere, ma non riesce a far uscire parole così si limita ad annuire.

Mi mordo il labbro e, anche se non può sentirli visto che è una beta, emano una gran dose di feromoni.

"Non preoccuparti, farò piano. L'ultima cosa che voglio è farti del male"

Lei annuisce e le abbasso subito i vestiti inferiori, lasciandola così con il bacino nudo.

Chiude all'istante le gambe per nascondere la propria intimità e, per farla sentire più a suo agio, mi tolgo la maglia e resto così con il reggiseno.

Arrossisce subito e mi siedo con le gambe aperte, invitandola a sedersi in mezzo.

Gattona verso di me ed esegue, poggiando la schiena contro il mio petto e allargando poi le coscie.

Le sfilo la maglia e le sgancio il reggiseno, lasciandola così più libera e permettendomi anche di giocare con i suoi seni.

Una mano la posiziono sopra uno di questi e glielo massaggio lentamente, nel mentre l'altra mano la porto verso il cassetto vicino dove tengo una piccola collezione di lubrificanti.

Spremo il tubetto direttamente sopra il suo ventre e, con due dita, lo spalmo sulle labbra della sua figa.

Inizio a fare movimenti circolari con le due falangi sul suo clitoride, facendole subito scappare un gemito.

"Le pareti non sono insonorizzate, possono sentirti tutti quanto godi con me al posto di quell'essere" affermo con lo sguardo catturato dalla sua femminilità bagnata.

L'altra mano si concentra a stimolare il capezzolo scuro, già turgido di eccitazione e voglia.

"D-Dan... Cosa m-mi farai?" domanda con un filo di voce mentre cerca di sopprimere i gemiti.

Un ringhio esce dalla mia gola e le mordo la spalla.

"Prima ti faccio sentire com'è la penetrazione con le dita. Se te la senti e non provi dolore userò lo strap on, sennò andrò di scissoring e cunnilingus che sono più delicati"

Volta la testa indietro e mi guarda con aria estremamente confusa, mi sa che non ha capito mezzo parola.

Sbuffo una risatina e le bacio la punta del naso, facendola arrossire parecchio e rigirare.

Mi appoggio sulla sua spalla e, le dita che si muovevano sul clitoride, le faccio scendere.

Faccio pressione con una falange sull'entrata e, quando mi dà l'assenso per continuare, la inserisco delicatamente.

Subito inarca la schiena e fà uscire un gemito probabilmente di dolore, la prima volta è sempre fastidiosa si sà.

Cerco di distrarla stimolandole maggiormente il capezzolo, provando comunque nel mentre a inserire tutto il dito.

"B-brucia...! Dan, ho p-paura...!" afferma agitandosi e stringendo i pugni sulle coperte.
"Lo so, è normale. Se ti rilassi però passa subito, devi fidarti di me"

Deglutisce e poggia la nuca sulla mia spalla, allargando lievemente di più le gambe.

Muovo lentamente dentro e fuori il dito, notando che comincia a rilassarsi come ordinato.

Geme in risposta e nel mentre, come un'esploratrice, vado alla ricerca del suo punto g.

Tiro fuori la punta nella lingua e continuo a cercare: questa caratteristica altamente stupida l'ho presa da papà che, quando si concentra troppo, fà uscire dalla bocca un piccolo pezzettino di lingua.

Appena sento il piccolo rigonfiamento interessato, inizio a muovere con più vigore il dito contro questo.

Sgrana gli occhi e butta poi la testa indietro, gemendo sorpresa mentre le sue gambe tremano.

Ghigno fiera e decido di inserire anche l'altra falange, cercando di non farle pensare al dolore riprendendo a stimolarle quel punto.

"D-Dan, io non voglio essere l'unica che...riceve... Voglio fare qualcosa ah-anche io"

Sorrido per la sua tenerezza e le bacio il collo ormai pieno di segni viola.

"Sei così carina, mi fai perdere la testa. Non devi preoccuparti di me però, godo così tanto anche solo a vederti piangere dal piacere che ti do"

Sussulta appena finisco la frase e ciò mi fà venire solo voglia di aumentare la velocità delle due dita.

"Resisti ancora un pochino, adesso inizia la parte migliore" dico sentendo il suo interno iniziare a bagnarsi parecchio, segno che sta per venire.

Le muovo un'altro po' e, quando la reputo ormai pronta, faccio uscire le falangi.

"O-ora?" mi domanda voltando la testa verso di me.

In silenzio, poggio la mano sulla sua schiena nuda e la spingo delicatamente contro il letto, facendole tenere la guancia contro il materasso e il culo in aria.

Arrossisce imbarazzata e tenta di cambiare posa, ma appena incrocia il mio sguardo si immobilizza.

"Dimmi un numero da dieci a quindici" dico mentre mi tolgo gli abiti inferiori.

Ci pensa su e mi dice il numero dodici, così afferro da un'altro cassetto del comodino un dildo arancione da dodici centimetri.

Appena lo vede, impallidisce e deglutisce a vuoto.

Afferro poi le cinghie che lego attorno al mio bacino, appiccicandoci poi il giocattolo di gomma sull'apposito disco sopra il mio ventre.

"Ti lascio qualcosa di divertente, guarda"

Le lancio vicino un telecomandino e, appena le faccio notare il vibratore a ovetto che ho un mano, capisce.

Lo lecco velocemente e lo faccio entrare nella mia intimità, così che riuscissi anche io a trarre piacere dal rapporto.

"Ci sono solo quattro tasti: uno per accenderlo, uno per spegnerlo, uno per aumentare e l'altro per diminuire l'intensità. Fai sentire così alla mommy quanto vuoi farla godere, va bene?"

Annuisce o lo impugna, accendendolo subito alla minima potenza.

Sospiro e l'afferro per i fianchi, avvicinandola verso lo strap on.

Struscio la punto del dildo contro la sua entrata e, con estrema lentezza, faccio ingresso nella sua figa.

Grida sentendo qualcosa di più grande entrare, ma cerca di non muoversi e rimanere ferma a rilassarsi.

Stringo con forza la sua vita e arrivo a metterne ormai metà, restando poi ferma per cercare di abituarla.

Respira pesantemente e, con una mano, mi tolgo il reggiseno facendo in modo che così fossimo entrambe nude.

"Dan... Mi sta p-piacendo... Continua..." ansima con un piccolo sorriso sulle labbra.

Mi mordo il labbro e inizio a muovere il bacino contro il suo, facendo così entrate e uscire il giocattolo di gomma.

Inarca la schiena e geme a gran voce, persa già dalla terribile e incontrollabile voglia di sesso.

Ringhio appena sento che, ad ogni affondo, alle mie orecchie arriva un rumore umido e bagnato, quasi come quello che produce un bambino saltando sulle pozzanghere.

Aumento la velocità e, anche se mi prega di rallentare, il mio istinto da alpha si è puntato solo l'idea di farla godere.

Provvede allora ad aumentare l'intensità del vibratore, facendomi buttare la testa indietro per la grande scossa di piacere che mi arriva di colpo.

"A-agh! Dan! Ti p-prego, è troppo!" grida appena sente che porto le dita a stimolarle il clitoride.

Ringhio e, vedendo che comincia a schizzare un po' di umori ad ogni mio movimento, capisco che deve venire.

La giro di colpo a pancia in su e le faccio poggiare le gambe sulle mie spalle.

"Metti il vibratore al massimo. È ora di bagnare tutto, cucciola" affermo stringendole le cosce.

Lei esegue e la mia intimità viene soddisfatta da forti vibrazioni che stimolano ogni mio punto debole, facendomi perdere completamente la lucidità.

Inizio a muovere con estrema forza il bacino contro il suo e subito cerca di aggrapparsi al mio corpo.

Ringhio sentendo il mio clitoride quasi esplodere per quanto viene stimolato e, capendo che da lì a poco avrei ceduto, mi lascio completamente dominare dal mio istinto.

Mi avvento sulle sue labbra e la bacio rudamente, sentendo dopo poco che grida mentre ci stiamo ancora baciando.

Infatti, sento le mie coscie bagnarsi e capisco che sia venuta, cosa che mi fà eccitare maggiormente e venire a mia volta.

Mi stacco dal bacio solo per far uscire da entrambi i nostri interni i giocattoli e lasciare così che i nostri orgasmi colassero fino alle coperte.

Mi stendo sopra il suo corpo e respiro affannosamente assieme a lei, restando poi a guardarla con un ghigno strafottente sulle labbra.

"Che c'è, cucciola? Già stanca? E io che pensavo di continuare tutta la notte" ridacchio accarezzandole la testa sudata.

Non mi da risposta, resta con gli occhi chiusi a riprendersi da quel nuovo turbinio di sensazioni che ha provato.

Le lascio un bacio sulla fronte e le lascio il tempo di cui ha bisogno.

Sono così persa di lei

{Fine flash-back}

***Spazio autrice***
Buongiorno pannocchie arrostite mangiate da un chiwawa<3

Questo capitolo è decisamente hot! Troppo bollente, ne sono successe davveeero troppe!

E pensate che dopo questo la situazione sarà più calma? Assolutamente no, cosa andate a pensare!

Mi conoscete, sapete che non posso far altro che peggiorare tutto (come faccio sempre in ogni questione)

Ah e scusate in anticipo se ci sono errori e cose senza senso, ieri non sono riuscita a revisionare il capitolo :(

Come ultima cosa però ci tengo a ringraziare tre persone meravigliose che sabato pomeriggio mi hanno fermata per farmi i complimenti per le ff. Se state leggendo queste righe sappiate che vi ringrazio ancora e ancora, dal vivo sono tanto timida perdonatemi!

E ora vi chiederete "ma come si fà a trovare una Meli in giro?", semplice: se vedete una faccia da cogliona sempre vestita di nero che parla (correggo, grida) di continuo di wattpad, di kiribaku che scopa, di k-pop e manga di ogni genere... Beh sono io!

E nulla, ci si vede in un nuovo capitolo casinista come piace a me ^^
Buona vita<3

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