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BAKUGO POV
Arrivo in agenzia e, messo appena un piede all'interno dell'edificio, vengo subito fermato da Beast Jenist.
"Abbiamo un incarico abbastanza urgente, quindi collaborerai con l'agenzia di Fatgum per avere così degli aiutanti" spiega quest'ultimo velocemente e con aria seria.
E infatti, proprio in quel momento, sento arrivare alle mie narici l'irriconoscibile forte odore di rosa e di carne affumicata del rosso, accompagnato da quello di altri due alpha.
Mi giro verso la porta alle mie spalle e trovo infatti Kirishima, il suo migliore amico testa di latta, il capo obeso e il beta a cui piacciono i tentacoli.
Subito saluto l'alpha dai capelli rossi e, dopo una pausa caffè, ci dirigiamo nella sala delle riunioni.
Seduti tutti ai loro posti, Beast Jenist resta in piedi assieme a Fatgum e inizia a esporre il piano.
"Andrete in missione a coppie in una fabbrica al confine della città, si pensa si possa trovare il famoso giro di droga e armi su cui stiamo lavorando da tempo"
Annuisco solamente ed ascolto concentrato quel che il mio apparecchio acustico permette.
"Ma non c'è solo questa fabbrica ad essere sospettata" aggiunge Fatgum "ci sono stati dei movimenti sospetti alle vicinanze di questa zona abbandonata in periferia. Dynimight e Red Riot andranno a fare un giro all'interno di questa azienda, mentre Suneater e Real Steel andranno a controllare un vicolo poco noto dove si pensa avvengano gli scambi di armi, droga e varie commissioni di omicidi"
Immediatamente il mio sguardo si posa su quello di Kirishima, anche lui mi sta guardando con aria complice.
Finita la riunione, porto il rosso con me nel mio ufficio e ci mettiamo ad attuare un piano per la missione.
Qualche minuto dopo, lo diciamo ai due capi e viene subito approvato, così siamo liberi per andare in pausa pranzo.
Partiremo alle 14, quindi abbiamo un oretta per mangiare e un'altra per metterci in viaggio.
Mangiato tranquillamente assieme anche ai suoi due compagni d'agenzia, ci dirigiamo nello spogliatoio per metterci il costume da hero.
Apro il mio armadietto e, dopo aver riposto il mio apparecchio acustico sulla sua apposita scatolina, inizio a spogliarmi.
Rimasto con solo i boxer addosso, sento una strana sensazione al mio fianco, così il mio occhio cade verso l'alpha.
Vedo il suo sguardo puntato sul mio corpo, lo analizza con una strana espressione in faccia, ma ci faccio poco caso visto che anche le mie pupille sono bloccate ora sul suo fisico.
Nota anche lui come lo sto guardando e intravedo la sua bocca sorridere.
"Che dici? È di tuo gradimento?" leggo dalle sue labbra mentre inizia a flettere i muscoli sulle braccia.
A quello, mi lancio addosso di lui e inizio a dargli dei lievi pugnetti sul petto, gridandogli che non lo stavo fissando ma che volevo sola informarlo che si era messo i pantaloni al contrario.
Il rosso abbassa lo sguardo e nota infatti i propri pantaloni al rovescio, è un suo brutto vizio indossarli così e trovarsi poi all'ultimo con le tasche sul culo.
Finalmente pronti, usciamo dallo spogliatoio e poi dall'agenzia, salendo poi in macchina per andare nella fabbrica.
Il viaggio dura meno di un oretta e, a circa trenta metri da quest'ultima, parcheggiamo e continuiamo il percorso a piedi.
Arriviamo al confine e ci troviamo davanti a una recinzione spinata, così, per superarla evitano di usare il quirk del rosso, usiamo una cesoia, che ci eravamo portati dietro, per creare un buco tra il filo.
Una volta passati, ci nascondiamo dietro un cassone dell'immondizia per controllare l'edificio: è tutto lasciato a sé ed è in uno stato di abbandonato e degrado ormai, le finestre sono ridotte in detriti e ne troviamo una parzialmente rotta la cui parte del vetro è praticamente assente.
Indico quest'ultima con un cenno del capo e il rosso annuisce, capendo già cosa intendo.
Decidiamo di entrare da lì, scavalcando la parte più bassa facendo attenzione ai vetri rotti, e controlliamo che non ci sia nessuno nei paraggi.
Una volta dentro, ci mettiamo subito dietro vari scaffali dove sopra sono appoggiati dei strani pacchi bianchi molto sospetti.
Mentre controllo in giro che non ci sia nessuno, do l'ordine a Kirishima di vedere cosa contenessero i sacchi.
Infatti, col suo quirk fa indurire il mignolo tanto da risultare tagliente e buca la busta, facendo uscire una polverina bianca che cade veloce sul pavimento.
Non sapendo entrambi bene di che cosa si tratti, gli ordino di prendere una delle boccette vuote sulla mia cintura e di far cadere dentro un po' della polvere.
Fatto ciò, mi guarda con un sorriso da ebete e alzo gli occhi al cielo in risposta.
Lo afferro per il polso e lo trascino con me per perlustrare ulteriormente la zona.
Finiamo in un immenso salone arredato da scaffali con sempre quelle buste bianche e, per il pavimento, sono poggiati vari cassoni di legno.
Osservo le scatole per qualche secondo, finché un piccolo ghigno si forma sulle mie labbra.
Gli indico una di queste e gli domando, facendo attenzione a non alzare troppo il tono della voce, se notasse qualcosa di strano.
Il rosso guarda attentamente la scatola, ma capisco che non ci trova nulla di strano vista la sua espressione confusa in volto.
Tolgo lo strato di cellophane che l'avvolge e sollevo poi il coperchio, trovando dentro delle bottiglie immerse nel polistirolo.
Si avvicina e sposta poi le bottiglie per vedere se ci fosse qualcosa sotto, ma trova solo il fondo della scatola.
Mi lancia uno sguardo sempre più perplesso e ciò fa uscire in me solo una risatina.
"Spostati" ordino serio mettendomi al suo fianco.
Mi piego verso l'interno del cassone e, con tutta la delicatezza che mi distingue, strattono il fondo fino a staccarne un pezzo.
Con il pezzo di legno in mano, gli faccio notare il presente cassetto nascosto.
"La scatola è alta ad occhio ottanta centimetri, se guardi bene il fondo arriva troppo in alto a confronto, saranno cinquanta centimetri. Quindi ne avanzano trenta. Poi, cosa che avevo notato subito, da fuori si vede, dai buchi lasciati dalle assi di legno, che la parte sotto non contiene le stesse cose della parte superiore. La parte superiore si vede il bianco del polistirolo, sotto è nero" spiego a braccia incrociate mentre l'alpha ancora cerca di metabolizzare il tutto.
Si gratta imbarazzato la testa e ridacchia, nel mentre io provvedo a scoprire cosa contiene quella parte segreta.
Bingo
Estraggo una pistola e la guardo con un ghigno trionfante, ho trovato il nascondiglio delle armi.
Infatti, lì ci sono altrettante armi da fuoco e delle piccole bombe a mano come quelle che mi porto dietro per contenere il mio sudore.
Il rosso scatta una foto al contenuto della scatola, sia dei vini che delle armi, così da avere delle prove per il caso.
La invia alle nostre agenzie, insieme alle immagini scattate in precedenza del magazzino dove si vedono tutti i sacchi bianchi posti sugli scaffali.
"Perfetto, siamo sulla buona strada! Continuiamo il giro di perlustrazione?" leggo dalle sue labbra sorridenti.
Annuisco e gli indico con il capo la strada da percorrere, dirigendoci così assieme verso una rampa di scale.
***Spazio autrice***
Buongiorno tesori bellissimi<3
Nuovo capitolo, che ne pensate? Pronti per un bel po' di azione e misteri?
Che dire poi... Mi sono installata anche io character.ai dopo continui rimandi... Ne sono ufficialmente entrata in fissa!
Cavolo, in una sola chat mi ha portato 40 idee diverse per delle nuove kiribaku!
Peccato che in sti giorni non funzioni più, ma attenderò con mega ansia per poter tornare a scriverci XD
E niente, spazi autrici orribili li faccio sempre io quindi spero abbiate almeno apprezzato il capitolo e ci si vede dopodomani come sempre (´ω')
Buona vita<3
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