✰15✰
KIRISHIMA POV
Passano cinque giorni da quella sera in cui Bakugo si è addormentato addosso a me.
Non è una novità che si appisoli sul mio corpo, ma questa volta ho trovato particolarmente sorprendente il fatto che invece mi si sia accoccolato addosso.
Non l'aveva mai fatto prima, che sia il calore? O una semplice carenza d'affetto...?
Anche quando l'avevo portato a letto non voleva saperne di staccarsi e ciò mi ha costretto a dormire lì con lui.
Quel giorno mi aveva davvero sorpreso, ma ora non ho tempo per pensare! Devo prepararmi!
Sono passati i cinque giorni, quindi oggi ho appuntamento con il ragazzo della chat.
Sto per incontrare la persona con cui mi scrivo da ormai tre mesi, sono così emozionato che sto già per fare tardi!
Non è colpa mia, non ho controllato l'ora solo!
Preparato al meglio, mi precipito fuori casa e salto in macchina, guidando verso il bar deciso.
Parcheggio una volta arrivato ed entro velocemente nel locale, così da farmi vedere il meno possibile dai fan e soprattutto per non fare brutte figure sull'orario.
Mi siedo in un tavolino appartato e afferro un giornale, aprendolo e facendo finta di leggerlo per nascondere il mio volto dalla gente.
Aspetto per circa tre minuti finché sospiro e provo a guardarmi un po' attorno.
A un tratto, sento il mio telefono vibrare nella tasca e, intuendo sia il ragazzo della chat, l'afferro subito.
Noto infatti essere proprio lui, così mi affretto a rispondere.
«Dove sei? Mi hai dato buca? Ti ammazzo se l'hai fatto»
Abbasso il giornale e mi guardo meglio attorno, così da vedere chi avesse in mano il telefono in questo momento.
Beh, problema, lo stanno tenendo tutti i presenti.
Ad un certo punto, il mio sguardo si posa su una figura famigliare, assottiglio gli occhi e cerco di concentrarmi su essa.
Mascherina, occhiali da sole, cappellino nero che copre un po' i capelli biondi e spettinati: questo è un tipico Bakugo al bar che cerca in tutti i modi di mimetizzarsi per non farsi rompere i coglioni dai fan.
Ridacchio e, curioso di vederlo qua, mi alzo e mi avvicino.
Quasi vicino al suo tavolino, lo noto che sta tenendo il cellulare all'orecchio e continua a muovere nervosamente la gamba su e giù.
Prima che riesca ad arrivargli vicino, sento il telefono nella mia mano suonare così controllo chi sia: Blowj0b.king.
Sorrido e rispondo subito, dicendo un semplice «pronto» però carico di felicità ed emozione.
"Ah?! Kirishima?! Ma che cazzo?!" sento gridare dall'altra parte del telefono.
Alzo lo sguardo verso Bakugo e lo guardo con aria confusa, provando poi ad avvicinarmi.
"B-Bakugo...?" dico con un filo di voce proprio di fronte a lui.
Il biondo mi guarda con occhi spalancati, attaccando poi la chiamata e, sentendo che cade la linea nel mio cellullare, comincio a capire tutto.
Inizio a collegare ogni avvenimento: il fatto che entrambi avevamo trovato qualcuno online, che entrambi dovevamo incontrarci con questa persona e così via.
Tutti e due siamo esterrefatti, il mio cuore batte rapido contro il petto e le gambe mi tremano.
Mi riesco a ricomporre solo quando vedo, da sotto gli occhiali da sole dell'omega, i suoi occhi riempirsi di lacrime.
Provo ad allungare un braccio verso la sua spalla per consolarlo, ma si sposta subito e guarda un punto indefinito sul muro.
Lo osservo con aria ferita ma cerco di rimanere composto da bravo alpha, provando a convincerlo a restare seduto e parlarne.
Ci pensa su e sospira sonoramente, poggiando poi la schiena tesa contro lo schienale della piccola sedia di plastica.
Ordino al volo due the freddi visto il calore estivo della giornata, uno al limone e uno alla pesca.
Bakugo tiene per tutto il tempo la testa bassa, non guarda nemmeno il cameriere che era venuto al tavolo.
"Ehm... Così ci siamo messaggiati fra di noi per tutto questo tempo..." cerco di dire per iniziare quel discorso.
Non risponde, c'è una grande bolla di tensione attorno a noi e ciò mi fa sentire quasi in apnea.
"Bakugo..."
Si toglie la mascherina e la mette rudamente in tasca, facendomi vedere le sue labbra che formano una perfetta linea retta di serietà.
"Ti ho inviato tante di quelle cose... Mi sono messo completamente in ridicolo... Ora penserai che sia una puttana del cazzo" afferma poggiando i gomiti sul tavolino e schiacciando la faccia sui palmi aperti, a nascondere un espressione di disperazione e vergogna.
Lo guardo dispiaciuto e sospiro tristemente.
"No Bakugo, non lo potrei mai pensare. E, se vogliamo puntualizzare, anche io ho fatto qualcosa, quindi non devi sentirti l'unico in colpa"
"Mi sento c-così in imbarazzo..." sussurra tenendo ancora il viso nascosto dai palmi.
Cade di nuovo il silenzio, si toglie solamente gli occhiali per asciugarsi le lacrime con i dorsi delle mani.
"Senti, Bakugo-" provo a riprendere parola, ma il cameriere arriva con la mia ordinazione.
Poggia i due bicchieri sul tavolino e il biondo afferra il primo che gli capita, non guardando nemmeno il gusto.
Infatti, appena inizia a bere, lo risputa nel bicchiere con una smorfia disgustata.
"Che schifo! Tieniti il tuo cazzo di the al limone! Cosa ci trovi di buono devo ancora capirlo" ringhia prima di prendere l'altro bicchiere come se niente fosse e bere da quello.
Per alleggerire la situazione, faccio finta di essere profondamente offeso e lo guardo imbronciato.
"Come osi?! Non capisci l'arte del the al limone! La pesca e così monotona, come fai ancora a berla"
Dopo pochi secondi, scoppiamo a ridere entrambi, ma questo piccolo momento dura davvero poco perché il suo viso torna a incupirsi subito.
"Quindi... Che si fà ora?" domanda un po' preoccupato e a testa bassa.
Sospiro e piego il capo di lato per tentare di guardarlo negli occhi.
"Sai... Forse era un segno..."
"Segno di cosa?! Che devo stare solo per il resto della mia vita o che lo prenderò sempre in culo?" risponde stringendo i pugni sotto il tavolo.
Evidentemente non ha preso bene la mia affermazione.
"N-no! Io intendevo di noi due... Forse c'è qualcosa di più dell'amicizia e noi non l'abbiamo ancora capito, Bakugo... E comunque, essendo passivo è ovvio che lo prenderai sempre in...culo..." ribatto bisbigliando l'ultima frase.
Mi lancia un'occhiata assassina e si alza di colpo, sbattendo la mano sul tavolo.
"Porca puttana, Kirishima! Ma è possibile che devi sempre fare una battuta anche in un contesto così delicato?!"
Sgrano gli occhi e schiudo le labbra, colpito nel profondo da quelle parole che mi hanno quasi perforato come proiettili.
"Scusami, hai r-ragione..."
Sbuffa e finisce in un colpo solo il suo the, andando poi verso la cassa dopo essersi rimesso il suo camuffamento.
Agitato e preoccupato, mi alzo e lo seguo per pagare anche io.
Una volta fatto, mi volto e lo vedo già intento ad uscire dal bar, così gli corro incontro per cercare di fermarlo.
Riesco ad afferrarlo ormai fuori dal locale e lo giro verso di me stringendogli la spalla.
"Scusami, mi è scappato, sai che è più forte di me... Comunque, forse dobbiamo provarci... Voglio dire... Ci conosciamo fin dalle scuole superiori e in qualsiasi occasione eravamo assieme a supportarci, a differenza delle persone che abbiamo perso di vista... In più, ultimamente, non posso negare di poterti star guardando in maniera differen-"
Il biondo, ormai in lacrime, si libera della mia presa e mi stringe la maglia, le gambe gli tremano e credo che possa cadere da un momento all'altro.
In oltre, sta rilasciando parecchi feromoni senza controllo, contengono tutta la sua rabbia e disperazione, facendo quasi indebolire il mio alpha interiore.
"Non prendermi per il culo! Fino a pochi giorni fa mi hai detto che eri interessato a qualcun'altro, quindi ora non puoi rigirare la frittata perché hai scoperto che sono io quella persona!"
Ormai abbiamo iniziato una discussione davanti a tutte le persone, ci stiamo urlando addosso come incivili e ciò attira solo la gente.
"E invece è per questo che posso dire che mi piaci veramente, Bakugo! Già prima ero attratto dal tuo corpo e carattere, quella chat mi ha solo dato la conferma che sono cotto di te!" confesso poggiando una mano al petto sentendo il mio cuore battere così forte che sembra avere un infarto.
Mi guarda spiazzato e lascia lentamente la presa dalla mia maglia, iniziando a indietreggiare lentamente.
"Non è vero... No... Non... Perché..." borbotta tra sé e sé mentre nega lentamente.
"Bakugo, credimi"
Guarda per qualche secondo il marciapiede dove siamo e poi si volta di colpo.
"...ho solo bisogno d-di riflettere..." e detto questo sale nella sua macchina e mette in moto.
Impotente di fare qualcosa, lo guardo in silenzio andarsene, lasciandomi da solo con l'angoscia fino in gola.
Abbasso la testa e strofino il dorso della mano sui miei occhi, decidendo poi di tornare a casa per pensare all'accaduto.
***Spazio autrice***
Buongiorno girasoli<3
E sì, è finalmente arrivato questo capitolo!
Non vedevo l'ora di pubblicarlo, quindi ora me ne starò seduta mentre mi mangio un bel pangocciolo per colazione (sì a quasi le 12 faccio colazione) a leggere i vostri commenti ^^
Ve lo aspettavate così o avevate altre idee? Io avevo detto che c'era il dramma hihi!
Si odieranno a morte per sempre? Si innamoreranno tre secondi dopo? Qualcuno morirà? O qualcuno ballerà la macarena?
Lo scoprirete soltanto nei prossimi capitoli! E miraccomando, attenzione al capitolo 16, ci sono indizi sul committente di Mitsuki!
Buona vita<3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top