7. Non mi puoi abbandonare proprio adesso

Non mi puoi abbandonare proprio adesso.

Non lo hai mai fatto.
A parte quella volta al college in cui mi addormentai nel letto delle due modelle arrapate dopo un festino in cui finirono in coma etilico almeno cinque studenti. O due anni fa, dopo il ritorno da The legendary, la maratona estrema dove ho corso più di 260 km nel deserto del Sahara (e sono quasi morto).
In quelle due circostanze, ti ho compreso, scusato e perdonato, ma stasera proprio no.

Hai fatto il coglione tutto il giorno, sostantivo improprio ma che ti meriti in tutto. Posso capire il tuo stato di questa stamattina, in fondo lei era curiosa e ti ha preso in pugno, ma cosa vuol dire scioperare in questo momento, quando potresti avere ciò che vuoi, dopo che mi hai infastidito per tutto il giorno?

Quando io e Adele siamo sbarcati a Vernazza, un paesino delle Cinque Terre che accoglie nel suo promontorio un antico castello, lei non mi stava nemmeno toccando, ma è bastato sentire il suo profumo, lo stesso che si era messa per il suo compleanno, che tu hai fatto sentire la tua presenza.

Cristo santo, mi sono messo a parlare di nuovo con te, cosa che non facevo dalle superiori. 

Anche tu, però, hai continuato a blaterare cose senza senso per tutto il giorno.

Prendila per mano.
Abbracciala e baciala.
Se non vuoi che mi immerga io, almeno tuffa le dita nella sua fica per profumarle di lei. Ci meriteremmo un bell'orgasmo, inoltre...

Appunto, amico, ci meriteremmo un bell'orgasmo. 

Hai visto Claudia: è di là, sul letto, più che disponibile a soddisfarci, avvolta da un completino nero di seta che le mette in risalto il seno sodo e il sedere alto. Vuoi reagire? Ti ha succhiato per almeno dieci minuti e tu sei rimasto lì, imbelle. Non puoi farmi questo.
Ti ho capito, sai: preferisci vedere Adele che gusta il gelato, che lecca la fredda crema, che avvolge le labbra sulla sommità fino a che scompare la punta e immaginare di essere tu il cono... Che idiota che sei, non puoi ringalluzzirti al ricordo di oggi e rimanere impassibile con tutta quella saggezza erotica.
Cosa dovrei dedurre da questo tuo comportamento del cazzo? Preferisci tacere ora, eh?

Quando siamo saliti al Castello Doria, che domina il Mar Ligure e permette di bearsi dell'alta costa delle Cinque Terre, lei ha sollevato gli occhiali da sole e, dalla cima della torre, il punto più alto su cui è consentito salire, la luce ha acceso il suo sguardo di una sfumatura dorata che pareva irreale e la faceva assomigliare a una dea incarnata. Ho sorpreso tanti sguardi, sia di donne che di uomini, incantati dalla sua bellezza inusuale e quando quel signore anziano si è avvicinato, l'istinto mi ha spinto ad allacciare le dita alle sue e a posare un bacio sulla sua tempia.
«È bello vedere due persone così innamorate» ha detto il vecchio italiano sorridendo e facendo un gesto con la mano nella mia direzione, un gesto che non sono riuscito a decifrare. «Non devi temere, non te la porto mica via... Forse, se avessi avuto cinquant'anni di meno...»

«Cos'ha detto?» ha chiesto Adele e, nel circondarla con le braccia per attirarla a me, tu hai voluto dire la tua e lei si è accorta di te perché si è strofinata e si è messa a ridacchiare imbarazzata per la tua ingombrante presenza.
L'unica cosa che desideravo era baciarla, anche se ero restio, ma lei si è alzata sulle punte per deporre piccoli baci sulla mandibola.

«Cosa ti sei messa in testa?»

«Nulla. Cos'ha detto quel signore?»

L'ho afferrata per le braccia per allontanarla e mi ha guardato con quei suoi strani occhi gialli in un modo che non capivo se ero fortunato o miserabile. Deve avermi ipnotizzato perché le ho tradotto le parole di quel signore, quando sarebbe stato meglio tenerle per me. Le sue labbra si sono piegate in una O a cui non ho resistito e l'ho baciata. Il profumo del mare, le grida dei gabbiani, il sole che le scaldava la pelle rendendo il suo odore più intenso... Non sentivo altro, la sua bocca mi sembrava sulla mia da sempre, le sue braccia strette al mio torace, timorose che quel momento fuggisse. Lì sei stato muto e il tuo mutismo è stato più eloquente di mille accuse.

Perché non ero io l'organo coinvolto, ma quello che ti batte nel petto.

Decidi di nuovo di rivolgermi la parola per uscirtene con questa assurdità? Basta ripensare a quest'oggi, non succederà mai più. Siamo stati chiari. Lei andrà al college, mentre io, dopo la fusione, sarò così impegnato col nuovo progetto che scoperò solo perché avrò una moglie.

Sempre che tu ti decida a fare il tuo dovere che comprende lo smettere immediatamente di sottintendere e di fare riferimento al "cuore"... Non siamo in uno di quei film melensi dove gli uomini sembrano eunuchi pronti a inginocchiarsi con un anello dopo due minuti.

Tu lo hai fatto dopo tre mesi. Con un contratto e un anello.

Non stiamo parlando di questo, ma di fare ognuno il proprio dovere.

Ho trentasei anni, la prostata sana, non fumo, bevo ogni tanto e non ho mai avuto bisogno di alcun aiuto farmacologico.
Cosa dovrei fare con te? Non puoi avere Adele, mettitelo bene in testa. Anche se le sue belle dita affusolate ti hanno solleticato e stimolato stamattina, devi dimenticare ciò che è accaduto.

Dobbiamo smettere anche di ricordare la morbidezza della sua intimità, le labbra gonfie e turgide che ne nascondono un timido paio, il sensibile diadema che sigilla e divide l'unione tra esse, ma soprattutto il nettare che ha profumato le tue dita di un aroma che ha imbrigliato ogni nostro pensiero?

Quando ho detto a Lorenzo che saremmo tornati in treno e di rimandare pure indietro la macchina con autista, avevo già pensato di rubare un intero giorno per mostrarle ognuno dei cinque paesini che caratterizza questo territorio.

La nostra California non ha un simile panorama. Non c'è che sabbia ad accogliere la risacca dell'oceano, ma qui l'onda del mare si infrange su strati di rocce agglomerate e di colori diversi che sono stati ripiegati a fisarmonica milioni di anni fa, forse da qualche gigante mitologico. L'aria pregna dell'incensante cicaleggio profuma di pino marittimo e limone mentre l'intrico degli arbusti crea un ordine e una simmetria che ricalca gli affreschi del rinascimento.

Quando siamo usciti dal castello, prima di prendere il treno per portarla a Manarola, le ho fatto assaggiare la focaccia tipica di questa parte d'Italia. Dio, com'era felice. Quando mi ha appoggiato un pezzo fragrante sulle labbra, nel cercare di mangiarlo, l'ho morsicata per errore, perché si è avvicinata così velocemente con la bocca da sorprendermi.

Non potevo non baciarla di nuovo e hai reagito anche tu nel momento in cui ho sentito le lieve pressione dei suoi denti sul labbro inferiore.

E ho continuato a baciarla nel marasma del treno pieno di turisti che parlavano le lingue del mondo mentre le nostre, di lingue, s'intrecciavano nel linguaggio universale.

Eri così immerso nella gioia di quel momento che hai dimenticato chi sei, la tua età, l'amicizia con Fred, Claudia, i tuoi innumerevoli doveri, la responsabilità di avere un migliaio di dipendenti. In quel bacio c'eri tu senza maschera e c'era Adele coi suoi occhi sognanti e quella genuinità che puoi avere solo in giovanissima età.

Gli ultimi due paesini delle Cinque Terre sono uniti da un breve sentiero scavato nella roccia che è stato costruito nel secolo scorso contemporaneamente alla ferrovia. Lo hanno ribattezzato La via dell'amore e, prima di oggi, pensavo fosse una trovata turistica, ma percorrerlo in compagnia di una persona speciale ha reso quel tragitto un viaggio dell'anima, qualcosa di unico a cui non riesco ancora a dare un nome.

Ci saremo fermati a ogni metro per scambiarci un bacio e il numero di essi è diventato così elevato da non riuscire a tenerne conto. Credo di non aver mai baciato nessuna donna così tanto e così a lungo.

Mai baciato nessuna così tanto senza scopartela. Non è un peccato capitale non farlo?

Non possiamo farlo. Ti ho già elencato almeno dieci motivi.
Li ho elencati anche a lei mentre tornavamo in treno.
Quando mi ha confessato che pensava che avrei mandato a monte il matrimonio mi sarei dovuto incazzare, invece la sua dolcezza mi ha toccato nel profondo e mi ha fatto sentire meschino.

«Nicholas, tu non sei uno che tradisce. Non lo sei, vero?»

Prima di oggi avrei risposto di no: sono sempre stato chiaro con le mie donne. Ma ora?

Mentre camminavo su quel dannato sentiero, per un attimo, ho pensato di tornare qui in albergo e di dire a Claudia che non sono pronto a sposarmi, che sono giovane, che non voglio fare nessuna fusione, che voglio vivere il domani con leggerezza e, soprattutto, che voglio passare tutto il resto della settimana tra le gambe di Adele.

«Non sono uno che tradisce, hai ragione. Te l'ho già detto che non deve più succedere.»

«Hai iniziato tu a baciarmi, oggi...»

E volevo farlo anche in quel momento per cancellare la piega amara delle sue labbra.

«Ho sbagliato.»
Ho sbagliato tanto nella vita, ma l'unico errore che vorrei commettere di nuovo è quello di baciarla e toccarla ancora e ancora.

«Sbagliato?»

«Non avrei dovuto. Io non ho diciotto anni, ne ho il doppio, cosa che comporta avere delle responsabilità.»
E, appena l'ho detto, ho pensato ancora una volta di mandare all'aria tutto.

Anche adesso, con Claudia forse addormentata, vorrei scappare da Adele, supplicarla di perdonarmi e chiederle di accogliermi nel suo letto.

E so che anche tu non desideri altro che penetrare la sua dolcezza e regalarle l'orgasmo che si merita. Quello che oggi non le abbiamo fatto raggiungere perché ci hanno interrotti.

Ma come mi sto comportando? Sei tu che mi fai pensare così?

Io ti faccio pensare cose belle mentre le cose del cazzo le pensi da solo.

Spiritoso. Ci sono di mezzo affari di milioni e, anche se rompessi il fidanzamento, cosa direi a Fred?
«Amico, ho mandato a monte milioni di dollari perché voglio tua figlia.»

Non faresti nemmeno in tempo a pronunciare la parola figlia che ti seppellirebbe almeno tre metri sotto terra.

«Nikki! Sei ancora in bagno?»

Cristo santo, non si è ancora addormentata?
Non mi abbandonare, ti prego. Non sono lucido stasera per poter prendere qualsiasi decisione. Per rompere un fidanzamento o per illudere una ragazza che ha fiducia in me.

Rispondimi: vuoi fare l'amore con lei?

Devo!

Intendevo con Adele... Non hai mai detto «fare l'amore» quando ti riferivi a Claudia.

Non mi fare incazzare: vedi di rizzarti e di fare il tuo dovere. Se tu fossi un polmone sarei già schiattato da un paio di giorni vista la tua decisione di ammutinarti!

Allora cambio domanda...

Taci, Cristo santo. Ho delle responsabilità, delle promesse da mantenere e degli obblighi a cui sottostare.

Cazzate.

Per te, forse. Ma la vita vera non è fare ciò che piace.

La mia sì... Quindi, se vuoi scopare Claudia, dovrai inventarti altro. Io non ne voglio sapere.


«Claudia, dovremmo parlare di noi due.»

Grazie mille ❤️

Se desideri rimanere aggiornatə, metti il libro in un tuo elenco o in biblioteca: mi hanno assicurato che l'annuncio ti arriverà...almeno una volta su diecimila🧟‍♀️. 



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