Serata al Pandemonium parte 1

Due giorni dopo il matrimonio ( non tiene conto della puntata 13, devo ancora vederla)

Magnus era nel suo appartamento con drink in mano e il cellulare nell'altra. Aveva deciso di fare una mega serata al suo locale, il pandemonium e adesso aveva un paio di persone da invitare tramite sms, in primis il suo Alexander.
Ancora ripensava con grande emozione e felicità nel cuore quando Alec nel giorno del matrimonio con Lydia, aveva accettato chi fosse e i sentimenti per lui.
Non poteva ancora credere che dopo il cuore spezzato per Camille, qualcuno sarebbe arrivato a rompere le sue barriere e sbloccato il suo cuore ma Alec ci era riuscito.
Da quel bacio era iniziata la loro storia, sapeva già che non sarebbe stato facile per la madre di Alec e per Camille ma tutte le cose importanti erano difficili. Ma insieme avrebbero affrontato tutto anche Valentine, Camille, Maryse o il Conclave stesso se era necessario.

Magnus: ciao, fiorellino. Stasera serata al mio locale

Alec: fiorellino? Sul serio, Magnus?

Magnus: era solo una prova

Alec: ritenta sarai più fortunato

Magnus: ci penserò al lungo. Allora ci vieni?

Alec: non lo so, Magnus.

Magnus: dai Alexander, non farti pregare.

Alec: e che non é il mio genere di cose e poi non so ballare

Magnus: mi piacerebbe tanto che ci fossi. Possiamo stare anche sul divanetto, se vuoi? Prendiamo un drink, ci rilassiamo e ascoltiamo buona musica

Alec: messa così, mi piace

Magnus: favoloso. Ti aspetto alle 22

Alec: OK. A più tardi. Ah, Magnus l'invito posso estenderlo anche a Izzy e gli altri?

Magnus; agli inviti sono una mia cosa, Alexander. Tu pensa solo a portare il tuo bel sedere da mordere e il tuo corpo da urlo qua.

Alec: Magnus!

Subito dopo digito il numero di Isabelle per il secondo invito.

Magnus: ciao, Isabelle. Stasera serata al mio locale alle 22

Isabelle: dove c'è una serata, ci sono sempre soprattutto se sono le tue, cognato preferito. A quando le nozze? Non vedo l'ora di organizzare un altro matrimonio ma questa volta vero e so che renderai molto felice mio fratello. Non ho mai visto Alec così. Ti ringrazio molto per quello che hai fatto per lui.

Magnus: ha fatto tutto Alec. Io ho solo cercato di guidarlo verso il suo vero io e per non condannare lui, me e Lydia all'infelicità. Io me lo sposerei subito, ma Alec ha bisogno di diversi questa storia con tutta la calma possibile e poi il conclave proibisce queste unioni tra lo stesso sesso e con nascosti.

Isabelle: già la legge é dura ma sono sicura che un giorno cambierà tutto Magnus e poi in oro saresti favoloso.

Magnus; io adoro l'oro e su tuo fratello sta divinamente.

Isabelle: si sarete perfetti. Cmq non ti preoccupare se Alec dovesse ripensarci per stasera o mia madre si mettesse in mezzo, lo trascineró al pandemonium

Magnus: spero che le cose migliorino tra Alec e Maryse

Isabelle: lo spero anch'io soprattutto per Alec, non é abituato questo comportamento di nostra madre verso lui. Io ci ho fatto ormai l'abitudine.

Magnus: sarà dura ma ha la fortuna di avere te, Jace, Clary e Lydia dalla sua e anche vostro padre.

Isabelle: e soprattutto ha te. A stasera Magnus

Quanto adora quella ragazza. Un giorno di questi doveva assolutamente portarla a Parigi per dello shopping selvaggio e per qualche sfilata di moda. Avevano tre cose in comune: la moda, Alec e Clary. Era tra i pochi shadowhunters che preferiva. C'erano altri tra cui proprio Clarissa Fairchild.

La prossima nella sua lista degli inviti.

Magnus: ciao, biscuit. Stasera faccio una serata al pandemonium alle 22, spero che ci sarai

Clary: non lo so, Magnus. Con tutto quello sta succedendo, la pagina mancante, mia madre in coma, il tradimento di Hodge, mio padre e poi Jace che é mio fratello.... Ecco... Io non so se riuscirei a divertirmi. Mi dispiace.

Magnus: appunto per questo, dear, devi uscire e sfogarti in un po altrimenti impazzirai. La mia serata é la migliore distrazione che potrai trovare

Clary: mi hai convinta, Magnus. Hai ragione, ho proprio bisogno di distrarmi e non pensare a niente sopratutto a Jace

Magnus: perfetto, mi manca solo una persona

Clary: ah Magnus, posso dirlo a Simon?

Magnus: certamente, più siamo più ci divertiamo. Dì al tuo vampirello di estendere l'invito anche a Raphael

Clary: Raphael? Si glielo dirò ma sono sicura che non verrà e poi Simon non é il mio vampirello

Magnus: lo so, mi piace troppo stuzzicarti dear. Cmq Raphael verrà, non potrà resistere

Clary: Scommettiamo?

Magnus: mi piace. Scommettiamo che se Raphael viene, tu dovrei dare un bacio

Clary: a chi?

Magnus: si vedrà

Clary: bene, invece se Raphael non si presenta... Ecco tu non dovrai baciare o fare altro con Alec per tutta la sera e notte. Ti piace come sfida? Pensi di farcela in caso?

Magnus: amo le sfide. Ci sto, Clarissa

Clary: bene, a stasera.

Presto Clary sarebbe stata felice, aveva bisogno solo di una spinta. Clary e Jace non potevano stare insieme poiché erano sorella e fratello ma c'era un'altra persona vicina che sarebbe disposta a qualsiasi cosa per lei. Lui avrebbe fatto da cupido.

Da Clary passava all'altra shadowhunter che gli piace, Lydia Branwell. Le doveva molto, era una ragazza fantastica e meritava anche lei la felicità e il vero amore. Dopo la fuga di Hodge con la coppa, era rimasta a letto per un giorno e poi aveva deciso di restare all'Istituto. Voleva conoscere meglio sua cugina e Isabelle, sopratutto teneva ad Alec e si stava affezionando a...

Magnus: ciao, pasticcino. Sei invitata alla serata di stasera al mio magnifico club, il pandemonium

Lydia: grazie, Magnus. Avevo proprio bisogno di rilassarmi un po. Tu, Isabelle ed Alec mi avete insegnato a riascoltare il mio cuore, c'è altro oltre la legge e vi sarò grati sempre per questo

Magnus: noi siamo grati a te per aver capito al matrimonio

Lydia: non potevo ostacolare un amore. So che vuol dire perdere il proprio

Magnus: lo troverai, love. Sei fantastica e qualcuno se ne accorgerà

Lydia: Grazie, magnus. Avevo bisogno di sentire queste parole

Magnus: sono sempre qui se ne hai bisogno

Lydia: bene, ora vado a convincere Jace a venire alla serata così esce un po anche lui. Ne ha bisogno più di me. Poverino, é andato in depressione dopo la scoperta su Valentine e Clary

Magnus: Jace? C'é qualcosa tra voi?

Lydia; tra me e Jace? No, assolutamente no. Non mi sono sognerei mai di innamorarmi di lui, non ho intenzione di un'altra possibile delusione. Jace ha ancora in testa Clary e poi é mio cugino... Non posso innamorarmi o provarci con mio...

Magnus: non usare la scusa 'é mio cugino' perché non regge, Lydia. Siete cugini alla lontana. E prima o poi Jace guarderà Clary come una sorella e avrà bisogno di una donna accanto a sé.

Lydia: non voglio farmi illusioni, Magnus.

Magnus: spero che arriverà il giorno in cui riaprirai il tuo cuore all'amore proprio come hai fatto con l'amicizia.
A stasera. E se hai bisogno di consigli, non esitare a chiamami.

Gli inviti più importanti erano stati inviati, ora passava a spedire quelli per gli stregono, i seelie, i vampiri e i lupi mannari e locandine per i mondani.
Non vedeva l'ora di avere Alec tra le sue braccia, lo immaginava con le orecchie da coniglio. Un dolce coniglietto.
Era una serata a tema. Ora ricordava che si era scordato di dirlo ad Alec e il suo gruppo.
Subito aveva inviato loro un sms:

"Che sbadato! Il tema di questa sera é Alice in Wonderland. Non é da me dears, mi scuso per la mia dimenticanza!"

Clary: Alice in Wonderland?

La mente di Clary era andata al mondo inverso. A quella festa tecnologica in stile wonderland, con suo padre come cappellaio matto, il ballo tra lei e Jace, quei baci, Simon che chiedeva a Isabelle di andare a vivere insieme e Magnus e Alec che si incontravano per la prima volta.
Quel mondo in cui tutto era perfetto, una realtà in cui lei e Jace non erano fratelli.

Magnus: si, i costumi li troverete al locale

Con questa rivelazione, la faccenda per Alec si faceva imbarazzante. Un conto era una semplice serata ma questo. Si sarebbe sentito come un pesce fuori d'acqua in costume. Non era una cosa che faceva per lui.
Però voleva vedere Magnus e stare con lui.
Cosa doveva fare?

Isabelle: si fa sempre più interessante

Lydia: non ho mai partecipato a serate del genere. Sono curiosa.

Lydia non conosceva Alice in Wonderland come la maggior parte degli Shadowhunters. Era una cosa mondana. Però sembrava divertente, proprio ciò che serviva a Jace.
Non vedeva l'ora di dirglielo. Di sicuro si stava allenando ultimamente non faceva altro, era sicura che era per distogliere i pensieri. Era una cosa che faceva anche lei, era un grande sfogo tirare pugni e sopratutto quando si aveva qualcuno con cui combattere.
Infatti Jace era in sala a torso nudo al sacco a tirare pugni. Lei aveva uno straordinario autocontrollo, lei sembrava una regina di ghiaccio con i ragazzi perché si era imposta di non farsi coinvolgere da nessuno e per non rivivere un'altra possibile perdita. Adesso sentiva che la corazza per non soffrire in amore si stava sgretolando. Non poteva credere che proprio Jace Wayland o meglio Mongastern, il figlio di Valentine e leggenda tra gli Shadowhunters, fosse colui che avrebbe risvegliato il suo cuore addormentato. Ricordava molto il finale di una favola ma vita non era una favola, lei lo sapeva perfettamente.
-Lydia, non dovresti riposare? - disse Jace appoggiato al sacco, preoccupato.
Lydia si risvegliò a quelle parole, si impose di concentrarsi e smettere di ammirare quel corpo. Non era da lei tutto questo.
La preoccupazione di Jace per lei, le faceva provare delle emozioni che non le succedevano da tempo, precisamente quando era con il suo John.
- É stata solo una botta. Mi sono ripresa, Jace- rispose lei con un sorriso.- e sono qui per un invito-
- un invito? Di che genere? - chiese Jace curioso.
- So che adori le feste. Infatti stasera c'é una serata al Pandemonium a tema Alice in Wonderland- raccontò Lydia con entusiasmo. - io non ci sono mai andata, non so molto del mondo mondano ma sono curiosa e poi é organizzata da Magnus. Volevo proporti di andarci insieme -
Aveva il cuore a mille. Sperava tanto che diceva di sì.
- sono sicura che ci divertiremo-
Guardava Jace ma lui non diceva nulla, riprendendo a tirare pugni al sacco.
Non riusciva a capire a che stava pensando.
Da una parte non voleva forzarlo e dall'altra voleva sapere cosa gli frullava nella testa. Voleva che si aprisse a lei. Voleva conoscerlo ancora di più.
Tutto era iniziato da quel 'ci sarà sempre un posto per te'. Dava la sensazione di 'ci sarò sempre per te' o il preludio di qualcosa.
Forse si stava illudendo.
-Jace, parlami- disse Lydia preoccupata bloccando il sacco.
Jace smise e si voltò dall'altra parte, camminando per poi fermarsi.
-non ho la testa per una festa. Chiedi ad Izzy, sono sicuro che sarà di ottima compagnia a differenza di me. Non ti conviene starmi vicino, Lydia. Non voglio portati nel mio inferno... nella mia oscurità -
Nel dire quelle parole, Jace la guardò negli occhi. Quelle parole racchiudevano molta sofferenza ma allo stesso tempo bellissime, perché voleva proteggerla da se stesso.
-non ho paura, Jace - disse lei decisa, avvicinandosi a lui. -portarmi pure nel tuo inferno. Sono pronta -
Jace non poteva credere da quelle parole. Non poteva dire sul serio.
-non sai cosa mi stai chiedendo, Lydia - replicò Jace serio.
- Non mi importa se sarà pericoloso.
Voglio starti accanto, ombre comprese. Voglio conoscerti Jace - dichiarò lei dal profondo del suo cuore, prendendo la sua mano . - permettimi di starti vicino. L'oscurità ha bisogno dalla luce e viceversa. Potrei essere la tua luce se vuoi-
Lydia era molto decisa, non aveva mai conosciuto una ragazza così prima di Clary.
All'inizio l'aveva odiata ma con il suo gesto al matrimonio, aveva iniziato ad apprezzarla e ammirarla. Gli sembrava che in quel breve momento si fosse creato un qualcosa che buttava le basi di un rapporto futuro.
Poi in questi due giorni, aveva scoperto una Lydia diversa e quelle parole, facevano pensare alla splendida persona che era.
Non tutti avrebbero il coraggio di Lydia. Un coraggio che ammirava. Era anche una bellissima ragazza.
Quel momento, quella vicinanza e quelle parole creavano un'attrazione tra loro. Però era sua cugina. Non poteva pensare a una relazione con lei. Non dopo aver scoperto che la ragazza di cui era attratto era sua sorella. Sembrava che fosse attratto dalle ragazze della propria famiglia.
Era una maledizione? Non lo sapeva ma non voleva ferirla.
- non posso, Lydia - rispose Jace allontanando la mano e se stesso da lei, per evitare gesti impulsivi e situazioni complicate. - non voglio ferirti ma succederà se mi starai accanto -
Lydia cercò di dirgli qualcosa ma Jace scappò velocemente via da lei.

.......

Intanto Clary era al telefono con Simon per l'invito.

Clary: stasera Magnus fa una serata a tema Alice in Wonderland in costume e al pandemonium alle 22. Ci vieni?

Simon: adoro questo tipo di eventi. Conoscendo Magnus sarà una cosa spettacolare! Me lo immagino come cappellaio matto o stregatto.

Clary: quello che pensavo anch'io. Sono curiosa di scoprire quale sarà il suo costume e vedere quali ci saranno per noi al locale

Simon: Ma i costumi li prendiamo là?

Clary: si, Magnus mi ha scritto che ci sarà una stanza dei costumi e sarà qualcosa di magico

Simon: con la sua magia può ricreare la qualunque cosa

Clary: ah Simon, Magnus mi ha detto di dirti che l'invito é anche per Raphael

Simon: Raphael? Ne sei sicura?

Clary: si, neanch'io non capisco molto. Lui é convinto che Raphael verrà.

Simon: dubito che Raphael venga ma glielo dirò

Clary: ok, io vado a cercare Isabelle a stasera

Simon: a stasera Clary

Una volta chiuso, Simon cercò Raphael per l'invito mentre pensava a qualche plausibile e possibile motivo per cui Magnus aveva invitato il capo dei vampiri. Cercava di scervellarsi ma nulla. Poi si chiedeva se ci sarebbero stati altri nascosti e mondani. Non conosceva le sue feste. All'improvviso sentiva odore di sangue. Sapeva già a chi apparteneva.
- perché sei inquieto? - chiese Raphael sentendo ogni sua emozione. - non avrai rovinato un'altra mia giacca? -
- no, nulla di simile - rispose Simon sempre agitato. - ma ho una cosa da dirti e non so come dirtela...-
-Ti é successo qualcosa?- chiese Raphael con voce preoccupata.
Prima però Simon aveva bisogno di sangue. Aveva una gran fame in questi giorni. Non sapeva a cosa era dovuto.
- a me nulla ma prima ho fame - disse Simon affamato.
Ultimamente aveva troppo fame anche per un neo vampiro. Era preoccupato anche se non lo dava a vedere.
Raphael aveva aperto la sua scorta ma non c'era niente. Dannazione, Simon aveva finito tutto il suo sangue nel giro di pochi giorni.
C'era solo una cosa da fare. Una cosa che non faceva mai con nessuno ma per lui avrebbe fatto un eccezione, non avrebbe lasciato Simon senza sangue.
Si avvicinò a lui e gli mise davanti il suo collo, dicendo la frase 'non farci l'abitudine. É solo un eccezione'
Simon rimase sconvolto da quel gesto. Gli stava donando il suo sangue.
Era senza parole. Mai nessuno ci era riuscito in vita sua.
Forse Raphael teneva a lui più di quanto era disposto ad ammettere. Da quando era morto si era preso cura di lui e protetto anche se faceva battute pungente. Ma ripensando a tutti i momenti con Raphael e quel gesto, non sapeva il perché ma la cosa lo rendeva stranamente felice.
Una sensazione di felicità che non aveva mai provato neanche in presenza di Clary o quando gli aveva chiesto di essere il suo appuntamento per il matrimonio.
- tu ci tieni a me. Ci tiene tanto - disse Simon felice. - sotto quell'aria distaccata e irritata, si nasconde un cuore tenero -
- ti preferivo quando eri senza parole - replicò Raphael freddamente.
Non avrebbe ammesso neanche sotto tortura che Simon era importante per lui.
- oh andiamo Raphael! Mi stai donando il tuo sangue. Non é un dettaglio insignificante - ribatté Simon su di giri. - sono importante per te. Non c'è nulla di male -
- sono il capo dei vampiri, é il mio compito occupi di te per quanto tu sia fastidioso- replicò lui chiudendo il quadro e sedendosi su divano. - non lascerei mai morire nessuno. Ora cibati prima che cambi idea -
Usava quella scusa ma si vedeva che ci teneva. Sorrideva come non mai Simon.
- mi stai facendo venire i nervi. Smettila di sorridere e placa la tua fame -
Simon si avvicinò al divano, mettendosi a cavalcioni su di lui e puntando a suo collo. Raphael cercava di mantenere il suo autocontrollo, non si aspettava un gesto simile e la vicinanza di quel corpo contro il proprio, svegliava in lui voglie mai provate. La voglia di averlo ma non era la tipica lussuria di vampiro da divertimenti o di sangue. C'era voglia di tenerezza, di accarezzarlo, coccolarlo, proteggerlo e tenerlo tra le sue braccia per sempre.
Si era sempre definito asessuale e aromantico, invece quel mondano super logorroico ora giovane vampiro aveva sconvolto ogni cosa.
Simon sentiva l'odore diverso in lui mentre leccava una porzione di pelle per affondare i canini nella sua carne. Questa é la prima volta che lo faceva da vampiro e consapevolmente. Con Camille, era sotto effetto 'encanto'.
E poi Raphael era mille volte migliore di Camille.
Quando iniziò a succhiare, le prime gocce gli inebriavano il palato e sensi. Il sangue di Raphael era qualcosa di sublime. Mai assaggiato un sangue simili, finora erano dalle sacche quindi era animale o umano. Quel sangue lo soddisfava come non mai e creava una certa dipendenza e felicità.
Per essere un neo vampiro, succhiava in modo fantastico. Immaginava quella bocca sulla propria o là sotto. Con il talento naturale che aveva, l'avrebbe fatto godere e lui non aveva mai avuto questi desideri.
- oh sì, Simon - esclamò lui in estasi. - succhia di più -
Il godimento che gli stava dando un succhiare il suo sangue, lo faceva andare su di giri. Mai provato una cosa del genere. Ci sapeva fare.
Le mani di Raphael scendevano verso il suo sedere per afferlarlo e spingerlo contro il suo sesso.
Simon sussulto a quel gesto, sentiva la sua erezione contro la sua e non lo spaventò anzi lo attraeva ancora di più.
Le erezioni pulsavano sempre di più, avrebbero potuto venire anche così.
- Rapheal, mordimi! - dichiarò Simon voglioso. - ti prego, ho bisogno di te. Solo di te, non voglio nessun altro o altra -
Si volevano entrambi. Nel profondo si erano già scelti come compagni ma Raphael era il capo, non poteva concentrarsi solo su Simon e dimenticare tutti gli altri.
Si era lasciato andare ma non sarebbe successo in futuro.
- No. Non lo farò - disse Raphael mutando. - ora lasciami solo - in un tono molto gelido.
Simon rimase deluso da quelle parole, quel momento era stato qualcosa di speciale. Il Raphael di prima si era lasciato andare per qualche secondo.
- ma... -
- mi stai irritando - disse Raphael arrabbiato. - vattene subito -
Simon si alzò da lui con faccia triste e si incamminò verso il fuori. Si fermò al ricordo dell'invito.
- comunque Magnus Bane ci ha invitati alla sua serata al pandemonium -
- Magnus é da un bel po che non lo vedo - disse Raphael più a se stesso che a Simon, perdendosi in qualche ricordo.
- come conosci Magnus? - chiese lui curioso.
Non avrebbe mai immaginato che Raphael e Magnus potessero essere amici.
- non sono affari tuoi, bambino- disse
Raphael freddo. - dì a Magnus che non verrò ma portagli i miei saluti -
Simon rassegnato uscì dalla stanza e dallo Hotel DuMort.

.......

In Istituto, Clary seduta sul bordo del letto con Alec sdraiato dietro in attesa di Isabelle. Era uscita un attimo per comprare dei vestiti nuovi.
- non capisco l'esigenza di Izzy di comprare altri vestiti o mettersi in festa, tanto là ci mettiamo i costumi - disse Alec perplesso.
- hai proprio ragione, Alec. Io ci avrei in maglietta e jeans - concordo Clary girandosi verso di lui.
- finalmente qualcuno che parla lamia stessa lingua - disse Alec con un sorriso a Clary. - io metterei solo cose nere. Izzy cerca sempre di farmi mettere cose più colorate e di sicuro adesso avrà la complicità di Magnus-
- sono contenta per te, Alec. Meriti tutta la felicità e anche lui - disse Clary felice per lui e continuo - Vivi intensamente questo sentimento e non permettere a nessuno di distruggerlo, tu che puoi -
Le ultime parole l'aveva dette con tristezza. Lei aveva dovuto rinunciare al suo amore per Jace, era una cosa proibita.
- ehy, lo troverai anche tu - ribatté Alec in un abbraccio consolatore. - ci sono riuscito anch'io che ero un caso disperato -
Cercava di tirarla su, come si faceva con una sorella minore.
La storia di lei e Jace sorella e fratello era devastante per entrambi. Se Jace lo dava a vedere, Clary lo teneva dentro e faceva la forte per entrambi.
Aveva sbagliato a giudicarla, era una fantastica ragazza e voleva aiutarla.
Il loro rapporto era migliorato, non c'erano più tensioni tra loro e poteva diventare una bella amicizia in futuro.
- come so che troveremo la pagina mancante del Libro Bianco, salveremo vostra madre -
Isabelle era fuori per tutto il tempo di quel prezioso momento, non volevo interromperlo.
Era contenta di quest'evoluzione. Era sicuro che accettare i sentimenti veri di Magnus, aveva fatto capire ad Alec che Clary non era una sua rivale per quello che pensava di provare per Jace. Non era innamorato di Jace e mai lo sarebbe stato, era solo la sicurezza per non mettersi in gioco e la confusione di scambiare una cosa per un'altra.
Le dispiaceva per Clary e Jace, era così crudele ma l'amore era dietro all'angolo per Clary ne era sicura.
- prima ci ringraziamo e adesso ci abbracciamo e parliamo tranquillamente. É così strano ma bello - disse Clary sciogliendo l'abbraccio.
- le cose cambiano in meglio per fortuna -
- si hai ragione -
Era così strano darsi ragione a vicenda. Nessuno dei due avrebbe mai pensato a una cosa simile.
Isabelle entrò nella sua camera con un grande pacco bianco.
- siete così teneri - disse Isabelle con un sorriso - peccato per la vostra mancanza di stile - inorridita dalle parole di prima. - ma tranquilli io e Magnus vi salveremo -
Alec e Clary si lanciavano sguardi come per 'cosa facciamo?' 'non lo so'.
-ecco questo é per te, Clary- disse Isabelle su di giri, mettendo il pacco sul lettto - quando l'ho visto non ho potuto far almeno di comprarlo. Ho subito immaginato tu con questo addosso. Ti starà d'incanto -
Clary aprì il pacco e lo uscì, rimanendone incantata.
-wow! É magnifico, Isabelle!-
Abito con un corpetto bianco decorato d'argento e piccole pietre e un gonna in tulle.
- grazie, Isabelle! - esclamò Clary con un abbraccio di slancio. - già lo adoro. Non vedi l'ora di provarlo -
Era stato un gesto dolce da parte sua. -di nulla, farei la qualunque cosa per vederti felice- disse Isabelle felice stringendola a sé.
Era così bello per Isabelle vederla sorridere. L'unica volta in questi ultimi giorni era stato per bacio di Alec e Magnus.
Alec vedeva il modo in cui sua sorella guardava Clary. Era lo stesso sguardo con il quale Magnus lo guardava.
Forse Izzy non lo sapeva ancora di provare qualcosa per Clary.
D'altronde lei si era subito affezionata a Clary, la adorava e sarebbe stata disposta a qualunque cosa per lei come lei stessa aveva affermato.
Forse sua sorella era la persona giusta per far dimenticare Jace a Clary.
Entrambe meritavano di essere felice.
- io vado a cercare Jace - disse lui più naturale possibile, alzandosi dal letto.
Le due non si erano accorte della sua uscita, troppo prese da quel l'abbraccio.
Mandò un SMS a Magnus.

"Sei occupato con qualche cliente?"

Subito gli arrivò una chiamata da lui e rispose con emozione.

Magnus: sono sempre libero per te, tortina di miele.

Quei soprannomi diventavano sempre più imbarazzanti.

Alec: prima fiorellino e adesso tortina di miele. É imbarazzante

Magnus: no dai. Non fare così, pasticcino

Alec: poveri nostri figli. Saresti capace di chiamarli 'piccolo mirtillo' o 'piccola caramellina'

Magnus: mi piacciono come soprannomi. Mi piace che tu pensi a noi in futuro come una famiglia anche se un po presto, non siamo neanche andati ancora al nostro primo appuntamento. Una cosa per volta.

Alec: era un... modo di dire... Io... Non stavo pensando... Cioè... Mi confondi sempre

Magnus: che dolce! Sei arrossito, Alexander

Alec: non sto arrossendo

Magnus: invece si

Alec: pensochemiasorellaproviqualcosaperclary

Magnus: può ripetere? Non ho capito nulla

Alec: ho detto 'penso che mia sorella provi qualcosa per Clary'

Magnus: lo so, Alexander. Infatti farò da cupido per le nostre Clizzy

Alec: Clizzy???

Magnus: sarebbe l'unione dei loro nomi. E' una cosa molto comune tra i mondani sia per le coppie famose sia quelle dei telefilm o libri. Tutto nasce dai fan o dai fandom.

Alec: non ci sto capendo nulla

Magnus: e perché non conosci molto del mondo mondano ma tranquillo, io ti farò conoscere ogni cosa.

Alec: altra volta mi parlavi di quel locale etiope. C'eri già stato?

Magnus: si, in altre occasione ma niente di importante

Era vero, nulla aveva importanza da quando aveva conosciuto Alec. Non aveva mai sentito quello che provava adesso con un'altra persona e ne aveva avute di storie.
Magnus sentì la voce di Jace dall'altra parte dire al suo Alexander che aveva bisogno di lui. Era un po geloso di Jace, il loro rapporto era così intimo. Poi sentì la risposta di Alec: 'Jace, sto arrivando. Saluto un attimo Magnus'

Alec: Magnus, devo andare. Jace ha bisogno. Ci vediamo stasera al Pandemonium

Magnus: certamente, a stasera

......
Clary era in reggiseno e mutandine di fronte a lei mentre si infilava l'abito che le stava a pennello. Isabelle non si perdeva un solo movimento della sua Clary, così bella quanto forte ma anche sensibile e innocente.
Non aveva mai conosciuto una persona come Clary nella sua vita, forse per questa l'aveva colpita quando l'aveva conosciuta.
Pronta a tutto per salvare sua madre, senza mai arrendersi in un mondo da prima sconosciuto. Non era da tutti.
Molto si sarebbero arresi o lasciato fare agli shadowhunters.
Lei no, aveva affrontato molti ostacoli e pericoli per arrivare a sua madre, era riuscita anche a far si che vampiri e lupi mannari collaborassero per aiutare loro a salvare Merlion e fermare Valentine.
Ricordava il suo discorso 'siamo una nuova generazione di shadowhunters, crediamo che tutti possiamo essere uguali ma dobbiamo collaborare per fermare Valentine e per evitare che il Conclave possa commettere gli errori del passato'
Per liberarla contro il conclave che voleva toglierle i marchi, aveva consegnato loro la coppa.
Per le persone che amava, Clary era disposta a tutto proprio come lei.
-Isabelle, mi aiuti con i lacci - disse Clary in difficoltà.
Wow era la parola giusta per descrivere Clary con quel vestito.
Il colore bianco metteva in risalto la sua purezza. Una purezza della quale era attratta.
Poteva essere una fantastica Regina Bianca.
Lei si alzò dalla poltroncina e si avvicinò per stringere i lacci del corpetto, il suo sguardo fini il suo collo e la sua schiena. La voglia di mettere la sua bocca lì e di baciare quella pelle era tanta.
Avrebbe baciato la sua schiena, immaginando il respiro di Clary per poi spostare i suoi capelli e baciare prima la spalla e poi con piccoli baci arrivare al suo collo mentre la teneva tra le sue braccia da dietro e il tutto davanti allo specchio. Immaginava i gemiti di Clary ai suoi caldi baci e alla voglia di farla godere per fargli scordare di tutti i problemi che la affliggevano e soprattutto quello che riguardava Jace.
Ma non lo fece, non voleva spaventare o allontanarla da sé.
Ora erano davanti allo specchio come nella sua fantasia.
- sembri una vera principessa, Clary - disse lei incantata, mettendole una collana di pelle girata due volte.
Lei poteva essere il suo cavaliere personale.
- Grazie, Isabelle. Mi ci voleva - disse Clary con gratitudine, girandosi verso di lei. - mi hai fatto scordare per un attimo i miei problemi. Tu hai questo potere di calmarmi anche con un solo gesto o parola. Sei come una medicina, Isabelle Lightwood-
Quelle parole erano musica per le sue orecchie. Non pensava di avere un simile potere sulla sua Clary ma la frase 'sei come una medicina' aveva colpito il suo cuore.
- é la cosa più dolce che qualcuno mi abbia mai detto - confessò lei commossa.
Lei Isabelle Lightwood, promiscua e disinibita con la tendenza a rubare e infrangere i cuori. Mai nessuno aveva rubato il suo cuore letteralmente, neanche Merlion per quanto fosse importante per lei.
Solo Clary Fray era riuscita in quella dura impresa.
- neanche Jace ci riesce -
Quella confessione le diede la spinta per osare con lei.
Voleva renderla felice. Voleva essere veramente la sua medicina contro ogni cosa brutta e dolorosa.
- allora lascia che faccia qualcosa in più, Clary - disse Isabelle con voce avvolgente tenendole la mano. - voglio solo la tua felicità -
Clary conosceva quello sguardo, non era la sua prima esperienza con una ragazza. I baci con Jace non erano certo i primi della sua vita ma con una ragazza a cui teneva ma che per sfortuna si era dovuta trasferire a Beacon Hills.
Chissà come stava? Era da tantissimo che non la sentiva. Sperava che non era successo nulla alla sua amica.
- mi fido di te, Isabelle - rispose Clary con un sorriso, prendendo la mano.
Si lasciò guidare verso il letto con estrema fiducia in Isabelle, si mise seduta sul morbido copriletto nero con le gambe un po piegate. Sembrava una dolce bambolina, messa sul letto da una bambina.
Isabelle avanzò verso di lei come una gatta, diede un piccolo bacio sulla guancia e portò le labbra al suo orecchio.
- adesso chiudi gli occhi e gustati il momento, hermosa - sussurrò lei con voce calda.
Clary chiuse gli occhi e senti Isabelle deporre un bacio sulla sua spalla e passare al collo. Provocò in lei brividi lungo la schiena nel sentire le sue labbra sulla proprio pelle. Quei sui baci sul collo erano una cosa incredibile.
Izzy le diede dei morsetti e delle leccatine sul collo e dietro l'orecchio e si ritrovò subito eccitata. Sentì le sue dita sfiorare sapientemente la sua gamba.
Stava impazzendo a quelle dolci e calde premure, non aveva mai sentito qualcosa del genere neanche i baci con Jace o con la sua amica.
Piccoli gemiti uscirono dalla bocca di Clary.
-oh Isabelle-
Dare piacere alla sua Clary, provocava in lei una sensazione incredibile. Due squilli dei loro cellulari ruppero quell'intimo momento.
Clary si riapri gli occhi con le guance rosse e guardava Isabelle molto complice e intenso, intrecciando le dite.
- é stato... - disse Clary su di giri. -io non mi sono... Ancora non ci posso credere... -
Non riusciva a parlare. Era stato molto intenso e fantastico.
Isabelle stava per dirle che poteva essere sempre così ma i cellulari non la smettevano di interromperle.
Le due shadowhunters scioglievano l'intreccio delle loro dite per prendere i cellulari. Per Isabelle era Simon mentre Clary restò senza parole nel vedere 'K💚' sul suo display.
Prima stava pensando proprio a lei e adesso la stava contestando.
Forse era a lì New York. Era così contenta al solo pensiero di rivederla ma allo stesso tempo aveva paura di metterla in pericolo. Suo padre e i membri del circolo erano là fuori.
No, era meglio di no. Non avrebbe risposto alla chiamata per la sua sicurezza anche se le stringeva il cuore al pensiero che lei potesse pensare che l'aveva dimenticata.
Meglio una delusione che la sua morte.

......

Finalmente era quasi l'ora della serata, il gruppo si incamminò verso il Pandemonium e al loro arrivo l'entrata era diversa. C'era una parete mai vista prima, bianca e al centro un cuore come passaggio per il mondo di Wonderland.
Ai lati del cuore c'erano due ragazzi vestiti da due carte con asce in mano a bloccare il passaggio al momento di entrate.
-aveva l'invito per il party a tema del magnifico Magnus Bane?- chiese uno delle due carte un po sospettoso.
Alec avanzò verso di loro e disse in tono sicuro:- si, io sono Alec Lightwood e con me ci sono Isabelle Lightwood, Jace Wayland, Clary Fray e Lydia Branwell-
Le carte tolsero subito le asce a quei nomi e farli passare.
In quel momento arrivò una ragazza dai capelli bianchi corti e la pelle azzurra con un vestito bianco.
- oh sì! Sei lo shadowhunter che ha baciato Magnus nell'Istituto. Hai avuto un bel coraggio, non tutti i shadowhunters avrebbero seguito il proprio cuore. Mi piaci ma se spezzi ancora il cuore del mio amico, ti farò passare le peggiori torture -
Sapeva che con la frase '
'Se spezzi ancora il cuore del mio amico' intendeva quando gli aveva comunicato che si sposava con Lydia e respingendo quello che c'era tra loro.
-non ne ho intenzione - dichiarò Alec deciso.
- perfetto, io sono Catarina Loss - si presentò lei con un sorriso, prendendolo a braccetto. - sono la migliore amica di Magnus insieme a Ragnor. Io e lui lo conosciamo da secoli, ne abbiamo passate tante insieme-
Alec era felice di ascoltare Catarina per conoscere più cose di Magnus.
- mi dispiace per la perdita del tuo amico- disse Alec sinceramente dispiaciuto.
Catarina rimase sorpresa da ciò. Uno shadowhunter che si dispiaceva per una nascosta sulla morte di un altro nascosto.
- capisco perché Magnus si sia innamorato di te. Sei diverso dagli altri Lightwood o dagli altri shadowhunters. Sei speciale, Alec Lightwood- disse Catarina con ammirazione.
Alec era un po arrosito a quei complimenti, non era abituato a tutto ciò però era una bella sensazione.
Tutti attraversarono l'entrata a cuore. Non era una vera parete ma era come attraversare acqua, dava la stessa impressione di Alice in 'attraverso lo specchio'.
- é una magia di Magnus - esclamò Clary incantata come sempre.
- come disse Alec la prima volta, Magnus é molto magico - disse Lydia con una risata.
- solo Alec poteva dire una cosa del genere - disse Jace contagiato dall'allegria di Lydia.
- dovevi vederlo, balbettava mentre parlava di lui. Era così adorabile - disse Lydia dolce. - si vedeva già che c'era qualcosa -
- penso che solo Magnus o l'argomento stesso sia in grado di far balbettare il nostro Alec - continuò Jace.
Clary si accorse della sintonia tra i due, le faceva un po male e invidiava Lydia in quel momento. Isabelle le prese la mano per farle forza e Clary si calmò al suo tocco.
Alec si giro verso i due biondi e con imbarazzo, esclamò: - ehy! Io sarei qua. Potete smetterla!-
In quel momento un tenero coniglietto bianco con cappellino nero toccò la scarpa di Alec e tutti lo guardavano, lui prese a camminare nel pavimento a rompi bianchi e neri per arrivare alla 'Costume Room".





































































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