Nota autrice: ciao a tutti, madames et monsieurs, oggi scriverò per voi questo componimento riguardante la tragedia greca "Medea" di Euripide. Spero che vi possa piacere

Un vello d'oro tessuto tra

Il fogliame vivo de' querce

Giasone, viril uomo,

Vinse e battè il mostro infigardo

Che difendeva il suo bottin.

Medea, maga sensuale,

Tentatrice dei cor e dei fuggevol

Pensier erotici diede aiuto all'eroe.

Dopo la battaglia, il guerriero

Abbandonò Medea, irata disse:

"Deh, io ti ho protetto, ti ho salvato

E tu, mi lasci nella melma

E nel fango della terra mia?!

Lasci che io resti senza dono?!

Ingrato! Che i numi possano

Recarti disgrazie e pene!"

La sposa misera di Giasone

Fanciulla innocente

Fu avvinghiata nelle vesti

Velenose della maga,

Che a stento fece tacere per sempre

I suoi figliuoli.

Lacrime di sangue secco,

Sogni bruciati,

Fiori di loto

Segnano la maga

Per sempre in un carro efebico

Di campi elisi eterni