❀23

Soomin

Era arrivato il mese degli ultimi esami universitari. Passavo la maggior parte del tempo in camera a studiare e a preparare tesine varie da ormai giorni e l'ansia iniziava a crescere sempre di più.

Nell'ultimo periodo inoltre, a parte lo stress dallo studio iniziavo anche a sentire la mancanza di Yeosang dato che lui aveva molto lavoro da fare. Da quello che mi aveva detto quando arrivava l'inizio dell'estate era sempre così, i più giovani non andavano più all'università mentre quelli più grandi prendevano le prime ferie iniziando anche a fare molti matrimoni e quindi frequenti addii al nubilato. Dato che il locale in cui lavorava era quello più popolare nella nostra città capitava infatti molto spesso che andassero da lui. E altrettanto spesso capitava che richiedessero uno spettacolo privato da Yeosang.

Non era un segreto infatti che fosse uno dei migliori nel ballare lì. Da quel che mi aveva raccontato gli era sempre piaciuto ballare ma non aveva mai avuto la possibilità di farlo dal momento che i suoi genitori non gli davano i soldi per permettersi di entrare in qualche palestra. Appena se ne era andato aveva sfruttato le sue capacità e aveva trovato sin da subito divertente il lavoro da stripper. Spogliarsi per lui non era mai stato un problema, non si era mai sentito a disagio col suo corpo.

Quella tarda notte chiusi il libro e feci per prendere il mio computer. In meno di una settimana sarebbe stato il compleanno di Yeosang e ancora non gli avevo preso un regalo. Il mio piano per quel giorno era andare a casa sua, dove ci sarebbero stati anche Hongjoong, Mingi e Seonghwa e avremmo festeggiato. E poi, beh, avremmo festeggiato anche a modo nostro durante la notte...

Mi era piaciuta la nostra prima volta, anche se dolorosa e non potevo di certo negare che non vedevo l'ora di rifarlo. Non a tutti capitava di avere un ragazzo come Yeosang, per me era davvero strano infatti avere avuto quell'opportunità, quella di poterlo avere per me.

Il discorso che avevo avuto pochi giorni prima con Wooyoung e San continuava a vagare nella mia testa tutto il tempo. Il fatto che lui si fosse allontanato subito dopo quel giorno non riuscivo a spiegarmelo e se una delle ipotesi di mio fratello e il suo ragazzo fosse stata vera non avrei saputo come reagire. Il volersi allontanare da me per motivi così futili mi avrebbe soltanto fare stare male perciò speravo davvero che non fosse così ma che fosse soltanto una mia impressione.

Accesi il computer e non persi tempo ad entrare sull'app di ricerca per iniziare ad informarmi su cosa regalare al mio ragazzo. Avevo anche provato a chiedere a Wooyoung e San ma mi avevano risposto con regali un po' troppo sconci oppure semplicemente...naturali. Nel senso che se dovevano farsi un regalo se lo facevano spezzo in natura. Ero ancora troppo ingenua anche per pensare certe cose, anche se ero cambiata molto da quando avevo incontrato Yeosang.

Cercai qualcosa e trovai cose che magari sarebbero potute piacergli, ovvero delle semplici felpe o delle tue, anche se non mi sembravano il regalo adatto dal momento che eravamo in pieno giugno.

Pensai anche di regalargli un viaggio. L'avremmo potuto fare a luglio, dato che ci sarebbe stato anche il mio compleanno e sarebbe stato carino andare insieme in qualche posto paradisiaco del mondo.

Mi informai sui prezzi in cui potevo imbattermi e notai che erano abbastanza alti per il mio budget ma, se avessi passato i miei esami col massimo dei voti sicuramente qualcuno dei miei parenti lontani mi avrebbero fatto qualche regalino che in quel caso mi avrebbe fatto abbastanza comodo.

Quando mi reputai soddisfatta uscii dalla pagina ma le mie mani furono fin troppo veloci, quasi più dei miei pensieri. Cercai il sito su cui ero finita mesi prima per sbaglio e grazie al quale avevo conosciuto quel ragazzo dai capelli rosa che era stato in grado di rapirmi il cuore. A stento ci credevo, come era potuto succedere che mi fossi innamorata di un ragazzo come lui?

Entrai subito all'interno di quel sito cosí sconosciuto ma al contrario anche conosciuto per poi scorrere in basso.

Ed eccolo lí. Il poster che aveva attirato la mia attenzione fin dall'inizio. Era in chiamata con qualcuno. Nonostante lo sapessi già, sapevo che lui tutte le notti lavorasse su quel sito infatti, sentii però qualcosa dentro di me spezzarsi, come se vedendolo avessi avuto la consapevolezza di quel che davvero accadeva ogni notte.

Feci un respiro profondo e subito dopo uscii da quel sito per poi chiudere il portatile con un tonfo. Mi portai le mani tra i capelli e strinsi le ginocchia al petto per poi nasconderci il viso.

E piansi.

Mi sentivo cosí stupida e al tempo stesso egoista. Per quanto sapevo che quei soldi gli servivano, che di certo non poteva non fare nulla e che quello ormai fosse il suo laboro, speravo tanto che smettesse di farlo. Di certo non poteva vivere di quello per tutta la vita ma ogni volta che mi diceva di dover lavorare (che ultimamente accadeva di rado dato che non parlavamo molto) sentivo quasi come perderlo. Sapevo che non sarebbe successo per il suo lavoro ma avevo sempre quel terrore.

E se avesse trovato qualcun'altra di più bella e...capace? Magari anche più simpatica e ricca, dopotutto me lo aveva anche detto che spesso si era ritrovato di fronte a ragazze che potevano fare invidia alle modelle più pagate del mondo. Non lo consideravo tradimento, certo, non potevo di certo dirgli di smetterla, però mi faceva sentire male.

Mi scappò un singhiozzo dalle labbra e poi un altro e un altro ancora fino a quando la mia stanza non si riempí dei soliti rumori da pianto. E, probabilmente a causa del baccano che stavo facendo, qualcuno nella casa si svegliò dato che era notte.

«Soomin, tutto ok?»la voce di Yunho fuori dalla mia porta mi fece riprendere momentaneamente. Lo sentii bussare e poi l'attimo dopo aprí per entrare e quando me lo ritrovai davanti lo guardai in viso notando il suo sguardo preoccupato per me.

«Che è successo?»mi chiese richiudendosi la porta alle spalle per poi appoggiarsi contro come a voler stare distante da me ma allo stesso tempo vicino.

«Non c-capiresti...»mormorai abbassandomi verso il cassetto del mio comodino per cercare un pacchetto di fazzoletti ma Yunho fu più veloce e ne prese uno dalla sua tasca del pigiama, probabilmente l'aveva preso prima di venire in camera mia.

«Aiutami a capirti, allora.»ribattè per poi venirmi accanto e sedersi sul materasso, continuando a guardarmi mentre io mi soffiavo il naso a causa del pianto.

«So che a te sembra una c-cazzata, ma mi manca Yeosang. Non ci s-sentiamo più come prima da...da quando è successo quel c-che è successo e non smetto di pensare ad una motivazione per -cui lo stia facendo.»spiegai il tutto in breve e buttai fuori tutto quello che mi stavo tenendo da più di un mese ormai. Inoltre l'idea che mi avesse soltanto trattato come un'idiota solo per entrarmi nelle mutande iniziava a farsi sempre di più concreta e non riuscivo a togliermela dalla testa.

«Non ce la faccio più...»sbottai ancora e, poco prima di scoppiare a piangere, lui mi tirò a se tra le sue braccia e mi strinse quando iniziai nuovamente a singhiozzare ancora più forte di prima. Mi sentii protetta in quel momento, come se i miei problemi fosse spariti anche se in realtà non era così.

«Hai provato a parlargliene?»mi chiese lui e sentii il suo respiro tra i capelli. A quel punto mi staccai dalla sua presa e mi passai la manica del pigiama sotto gli occhi per asciugarmi le lacrime.

«Che te ne importa? Tu eri il primo a non volerlo con me.»gli risposi a tono ma me ne pentii subito dopo: alla fine era mio fratello ed era anche normale che si preoccupasse per me.

«Non è vero Soomin, io voglio solo il meglio per te.»ribattè per l'ennesima volta e io alzai gli occhi al cielo per poi asciugarmi il naso con il fazzoletto che mi aveva dato poco prima.

«È che non lo conosco, non so chi sia o come si comporti nella vita reale. Penso che tu sappia che i lavori che fa non sono poi così...ordinari. Mi sono semplicemente preoccupato per te.»aggiunse poi e io lo guardai in viso e negli occhi: stava dicendo la veritá.

A quel punto mi buttai una seconda volta tra le sue braccia e lo strinsi a me mentre lui mi teneva dalla vita come a non volermi più lasciare andare.

«Mi sembri tanto innamorata, dovrò farci l'abitudine anche io.»commentò prima di darmi un bacio tra i capelli e staccarsi dall'abbraccio. Io semplicemente annuii a quelle parole anche se in realtà non sapevo ancora cosa fosse l'amore.

«Ti va di dormire con me?»gli chiesi per cambiare argomento e questa volta fu il suo turno di annuire per poi mettersi sul letto e stendersi accanto a me senza più dire una parola.

Finalmente hanno fatto pace questi due, almeno qualcosa va bene per ora...

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top