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norman è vestito molto nel suo stile come al solito (scene), solo che ha i pantaloncini a vita bassa e quindi gli si vedono tutti i tagli, le calze lunghe non bastano a coprirli perché sono proprio sulla coscia
N = norman
P = padre
I = insegnante
C = compagno
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N: *esce da camera sua*
P: *lo vede* Norman ho una domanda
N: dimmi
P: sei posseduto da qualche demone?
N: guarda per dubbi e perplessità di questo genere rivolgiti direttamente a stocazzo
P: secondo me sei posseduto, ma non da un demone qualsiasi, direttamente da Satana
N: eeeehhhh camma fa
P: sembri un assatanato
N: ok
P: vai a cambiarti
N: no *tono scocciato* non c'ho voglia
P: Norman sei indecente così, vai a cambiarti.
N: no, mi piace fare l'assatanato
P: non era una domanda, era un ordine
N: ah
P: vai a cambiarti
N: no
P: sei ridicolo così, non siamo ancora a carnevale
N: A CARNEVALE AIUTO *ride*
P: cazzo ridi a fare
N: una volta tanto mi fai ridere
P: e allora?
N: di solito mi fai piangere
P: eh se te le cerchi
N: dai basta fammi uscire
P: vai a cambiarti, dove vorresti andare così?
N: a scuola? Non so dove vuoi che vada alle 7:30 del mattino-
P: se non ti vai a cambiare non esci
N: la madonn *si mette un pugno in bocca*
P: OOO MODERA I TERMINI
N: eh, non siamo sicuri neanche che esista
P: ....adesso tu a scuola non ci vai: vai in chiesa e chiedi perdono per come ti vesti e per quello che dici.
N: *con sarcasmo* CERTO PADRE ETERNO SIGNORE SANTO LUCE DELLA MIA VITA
P: abbassa la voce. E non fare lo stupido. Sono serio
N: ah, e quando non sei serio?
P: Norman-
N: adesso mi dici un motivo valido per il quale dovrei cambiarmi.
P: guardati bene allo specchio e lo capisci da solo
N: .....eh-
P: guardati le cosce e dimmi tu
N: aaaahhhh vabbe, lo sai che quello è tutta colpa tua
P: ah colpa mia? e che ho fatto di così male per farti fare questo? ma ti prego smettila di sparare cazzate e va a cambiarti
N: eeeh 1) dio non esiste 2) pensaci bene e vedi che è colpa tua
P: Ecco ora a maggior ragione devi andare a chiedere perdono
N: no *apre la porta di casa*
P: *lo prende per un braccio e lo tira dentro casa, poi chiude la porta* non mi hai sentito? Vai a cambiarti.
N: non mi hai sentito? No.
P: *si appoggia alla porta* e niente non esci di qui
N: neanche per andare in chiesa? Ok
P: vai a cambiarti e non farmi arrabbiare
N: no
P: Norman-
N: no
P: mi sto incazzando
N: no
P: vai a cambiarti
N: no
P: *gli tira un ceffone abbastanza forte* vai a cambiarti.
N: *piangendo e scazzato va a cambiarsi e si mette i pantaloni lunghi e la camicia bianca* ora va bene?
P: si.
N: ora posso andare a scuola?
P: ti ho detto che devi andare da un'altra parte prima
N: Ma non voglio andarci in chiesa
P: invece ci andrai
N: no *prende lo zaino e apre la porta di casa* io vado a scuola come farebbe una qualsiasi persona normale, ciao
P: *lo prende per lo zaino e lo butta in casa*
N: OO MA SEI MATTO-
P: ho detto che andremo in chiesa.
N: *sbuffa e butta per terra lo zaino* e andiamo in chiesa
*timeskip in chiesa*
N: *si trova davanti all'entrata della chiesa, non ha intenzione di entrare, ha realmente troppa paura*
P: Norman entra.
N: non ce la faccio
P: entra.
N: *sbuffa, entra e si fa il segno della croce*
P: *fa la stessa cosa e si va a sedere*
N: *nella chiesa non c'è assolutamente nessuno a quest'ora del giorno, comincia a guardarsi intorno, spaventato dall'ambiente, comincia a sentire voci e vedere cose che in realtà non ci sono, ha troppa ansia, non riesce a mettersi a pregare, quindi si mette a piangere e inizia a tremare*
P: fai silenzio. Mettiti a pregare.
N: non mi piace...
P: smettila e prega
N: *si gira e corre fuori*
P: *sospira, finisce con calma la preghiera che stava facendo ed esce anche lui*
N: *è fuori dalla chiesa e tira un sospiro di sollievo e fa per andarsene*
P: *lo prende per un braccio e gli tira un ceffone* che cazzo ti è saltato in mente?
N: NON VOGLIO STARCI LASCIAMI
P: *gli tira un altro ceffone* vedi di abbassare la voce.
N: papà ho paura, ho paura di entrare li dentro
P: ma che paura? ma smettila non hai mica 2 anni, ne hai 16. cresci.
N: ti prego andiamocene
P: cresci al posto di fare il bambino
N: lasciami
P: *stringe la presa*
N: AAAA-
P: rientra in chiesa.
N: NO
P: abbassa la voce
N: LASCIAMI
P: ho detto ABBASSA LA VOCE
N: NO
P: *adesso lo sta menando* zitto
N: AA
C: *stava casualmente passando di lì, tutto d'un tratto sente delle urla ormai soffocate (il padre ha tappato la bocca a Norman per farlo stare zitto, in che modo non so ma shh) riuscendo a malapena a vedere qualcosa decide di seguire le urla al meglio che può. appena capisce chi era a urlare si blocca. poco dopo ciò che pensava era confermato, era Norman a urlare. per paura decise di non fare nulla*
P: *ad un certo punto la smette* andiamo via.
N: *ha il naso che sanguina, si aggiusta gli occhiali e si gira, riesce a intravedere il suo compagno di classe*
C: *spaventato se ne va*
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