†6†
Mi sveglio un braccia che mi cinge alla vita, batto più volte le palpebre prima di capire chi é.
Damon.
Non mi dite che lo abbiamo fatto?
<<No non abbiamo fatto sesso>> dice lui aprendo gli occhi rivelandosi verdi.
<<Ah>> é tutto ciò che dico.
<<Anche se io avessi voluto >> dice ed i suoi occhi diventano rosa.
In tutta risposta sprofondo la testa tre il collo e la spalle, sapendo di essere arrossita.
<<Sei bellissima quando arrossisce>> mi sussurra all' orecchio regalandomi mille brividi.
Mi stancherò mai di questo ragazzo?
Alzo lo sguardo e lo ritrovo a fissarmi.
<<Posso farti una domanda?>> <<Quale?>> <<Tutti i vampiri leggono nel pensiero?>> <<No. Ognuno ha un proprio potere: chi prevede il futuro, chi é uno scudo, che lancia fuoco..>> <<Che figata>>
Tu non sei un mostro, ma un angelo.
<<Mi fa piacere che tu non pensi che sia un mostro>> <<Basta leggermi nel pensiero!>> dico lanciandogli un cuscino che lo colpisce il pieno viso.
<<Non avresti dovuto farlo>> dice buttandosi addosso a me.
Mi lecca e mordicchia il collo ed io gemo.
Accidenti al mio punto debole!
<<Comunque ho deciso di incontrare i miei veri genitori>> dico io ed i suoi occhi diventano blu <<Sei sicura?>> <<Sono i miei genitori>> dico io e lui annuisce.
Ci vestiamo decentemente per poi avviarci verso il mondo dei vampiri.
Ho paura.
Ma finchè ci sarà lui sono al sicuro.
Entriamo nel mondo ed é bellissimo.
Il cielo é oscurato creando un effetto molto romantico e poi ci sono tante case molto belle.
In lontananza intravedo un castello.
<<Chi sono i proprietari di quel castello?>> <<Sono i tuoi genitori>>
Wow.
Vivo in un castello.
<<Andiamo>> dice prendendomi in braccio e correndo veloce come un leone.
In un battibaleno arriviamo in quel castello <<Quando siamo davanti al re e alla regina inchinati>> mi sussurra lui ed io annuisco.
Entriamo nel palazzi che é il doppio di come ci si aspetta all' esterno, i colori sono dell' oro, del rosso e del nero.
Molto bello.
Arriviamo davanti a due persone, un uomo ed una donna seduti ognuno sul proprio trono e ci inchiniamo.
Sono loro.
<<Oh Damon caro, ci hai portato un altra preda?>> chiede la donna riferendosi a Damon <<No. Lei non é una preda, ma vostra figlia>> <<Impossibile>> s' intromette l' uomo <<Lei é un umana>> aggiunge la donna <<No é un mezzo-vampiro e adesso vi darò la prova che sia vostra figlia>> risponde lui spostando i capelli dal mio collo e facendo notare il marchio.
<<Sei tu? Helena?>> chiede la donna <<Si>> rispondo io e in un attimo mi trovo tra le braccia dei due.
Mi metto a piangere <<Mi siete mancati>> gli sussurro io <<Anche tu Helena>> rispondono loro ed io sorrido.
Finalmente i miei genitori.
<<Ti ringrazio Damon per averci riportato nostra figlia>> dice mia madre <<Te ne saremo debitori>> dice mio padre <<Questo e altro per Helena>> risponde lui facendomi l' occhiolino ed io arrossisco.
<<Helena vieni che ti mostro la tua camera>> dice mia madre ed io annuisco.
Passiamo per un corridoio per poi entrare in una stanza.
Le pareti sono color lampone e i mobili neri.
C'è un letto matrimoniale nero con sopra un velo nero che fa da tenda e poi sulla tastiera del letto c'è inciso lo stemma reale.
Questa é la mia camera.
<<Di solito io sono una tipa più semplice>> dico osservando la stanza <<Non ti piace?>> mi chiede mia madre preoccupata <<Si che mi piace, solo che non ho mai visto un lusso de genere>> rispondo io e lei mi sorride.
Ci sediamo sul letto iniziando a chiacchierare come due amiche d' infanzia che si ritrovano.
<<Ti piace quel Damon?>> mi chiede lei <<Si e anche molto >> ammetto <<Anche tu gli piaci. Lo so da come ti guarda e ti lancia certe occhiate>> dice lei <<Davvero?>> chiedo io <<Si e semmai un giorno voi vi sposerete io sarò lì con un sorriso stampato in faccia>> risponde lei sorridendomi ed io l' abbraccio <<Grazie mamma>> dico io <<Quanto mi é mancata sentire quella parola>> dice lei <<Non ti preoccupare la sentirai sempre uscire dalla mia bocca>> dico e lei mi lascia un bacio sulla guancia per poi alzarsi dal letto.
<<Quando hai finito di sistemarti nella tua stanza ritorna da noi, perchè ti dobbiamo parlare>> dice prima di uscire dalla stanza.
Di cosa vorranno parlarmi?
Ma non devo preoccuparmi sono i miei genitori, non sarà niente di grave.
Almeno spero.
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