Capitolo 13
POV Quentin
-Niente, è del tutto inutile!- urlai alzandomi di scatto, frustrato.
Thea mi guardò preoccupata dal divano sul quale era sdraiata.
-Non hai trovato nulla?-.
-No, sembra scomparsa dalla faccia della Terra!- dissi e mi sedetti accanto a lei, la quale mi fece un po’ di spazio.
-Magari è tornata su Terra-2-.
-Me l’avrebbe detto, non se ne sarebbe andata così, senza far sapere nulla a nessuno-.
Annuì, sporgendosi per darmi un bacio che ricambiai prontamente.
Ora che Oliver sapeva di noi due era tutto molto più semplice.
-Non dovevi preparare qualcosa per cena? Sara arriverà tra un’ora- disse.
Accidenti.
Scattai in piedi e iniziai a cucinare, procurando delle risate da parte di Thea. Quella sera sarebbe venuta Sara a cena e le avremmo fatto una rivelazione incredibile; sarebbe stata la prima a saperlo, nessun altro ancora ne era a conoscenza.
Come minimo mi avrebbe ammazzato, ma ero abbastanza fiducioso sul fatto che se ne sarebbe fatta una ragione e avrebbe accettato.
Un’ora dopo, puntuale come sempre, arrivò.
La cena proseguì tranquilla e lei ci raccontò delle ultime missioni che avevano compiuto nelle varie epoche. Si era anche fidanzata con una ragazza, Ava, e di questo non potevo che essere felice, almeno aveva trovato qualcuno dopo Nyssa.
Dopo cena ci spostammo in salotto, dove avremmo rivelato a Sara il nostro segreto.
-Ecco cara… Dobbiamo dirti una cosa?-.
Se sapeva di noi? Certo. Non aveva fatto molte storie onestamente, aveva detto che meritavo di stare con qualcuno che mi rendesse felice.
-Sarebbe?- chiese sorridendo.
Thea fece un respiro profondo, poi parlò: -Sono incinta-.
Due semplici parole e il sorriso di mia figlia si spense e si trasformò in un’espressione indecifrabile.
Non si capiva se fosse felice, triste, furiosa, sorpresa.
-Amore dì qualcosa ti prego-.
-Fammi capire: lei aspetta un figlio e tu sei… il padre? Quindi il bambino sarebbe mio fratello/sorella?-.
Annuimmo.
-Beh non so che dire, è sicuramente una cosa scioccante! Ma so che ti renderebbe felice, quindi non vedo perché dovrei oppormi- disse e la abbracciai.
-Da quanto tempo lo sapete?-.
-Tre mesi. Ah e prima che tu lo chieda, sei la prima a saperlo. Ti prego, dobbiamo essere noi a dirlo agli altri- disse Thea.
-Sì certo, lo capisco. Oddio, sto ancora cercando di elaborare il tutto! Laurel sarebbe stata felicissima di questa notizia- disse con le lacrime agli occhi.
Annuii. -Sì, senza dubbio-.
Già, Laurel sarebbe stata felicissima, al settimo cielo. Ma la Laurel che c’era ora? Come l’avrebbe presa? E piuttosto, dov’era?
****
POV Laurel
Erano passate due settimane e l’Italia mi piaceva ogni giorno di più. Era un Paese molto accogliente, molto allegro. E devo ammettere che staccare la spina da tutto per un po’ era stato molto utile.
Ma come ogni cosa, prima o poi finisce e dovevamo tornare a Star City.
Appena tornati andai al covo, decisa a scusarmi per il mio comportamento. Dinah aveva esagerato, è vero, ma anche io l’avevo fatto.
-C’è qualcuno?- chiesi uscendo dall’ascensore.
Sentii dei passi e dal fondo della stanza arrivò Oliver.
-Laurel?- disse e mi abbracciò -Stai bene allora! Siamo diventati tutti matti, non sapevamo dove fossi e non rispondevi mai ai messaggi e alle chiamate!-.
-Lo so, avevo bisogno di staccare, mi capisci?-.
Annuì. -Sì, lo capisco. Dov’eri?-.
-In Italia- dissi e ci sedemmo sul divanetto.
-Italia? Con il tuo stipendio non puoi permetterti una vacanza in Italia di due settimane- disse.
Sospirai. -Non l’ho pagato io-.
-Oh… Certo, il tuo ragazzo…-.
-Non ricominciare ti prego. Ero venuta a scusarmi per il mio comportamento esagerato-.
-Non hai nulla di cui scusarti, ti capisco-.
Sorrisi e lo abbracciai nuovamente. Mi staccai e mi ritrovai il suo volto vicinissimo al mio; pochi secondi dopo mi baciò e al primo impatto ricambiai.
Poi, però, mi bloccai, rendendomi conto di quello che avevo fatto.
-Scusa, non posso- dissi imbarazzata e corsi via.
Brava Laurel, scappa dai problemi.
Ritornai a casa, dove trovai Ricardo intento a cucinare. Ormai viveva da me, se fosse tornato al suo attico i suoi uomini l’avrebbero trovato subito.
-Hai dei fornelli orribili sai?-.
-Beh con il mio stipendio non posso fare molto- dissi e lo baciai.
-Dobbiamo rimediare- disse -Domani andiamo a comprare qualcosa di pii decente, una princesa* come te merita molto di più-.
-Non voglio che spendi i tuoi soldi per me- dissi.
-Non importa, lo faccio volentieri-.
-Vado a farmi una doccia mentre finisci- e andai in bagno.
Mentre ero in camera a decidere cosa mettere mi arrivò un messaggio: Oliver.
Ehy scusa per oggi, spero che tu non ce l’abbia con me. È un brutto momento questo e ho perso un attimo il controllo.
Gli risposi di non preoccuparsi e mi cambiai, pronta per una tranquilla serata con il mio ragazzo. E futuro marito.
Note:
*princesa = principessa (spagnolo)
Ho voluto dedicare gran parte di questo capitolo a Thea e Quentin, meritano anche loro lo spazoo adeguato all'interno della fanfiction 😊💖
Fatemi sapere che ne pensate con un commentino se vi va 😊
Bye
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