We Don't Talk Anymore
Hola!
Questo capitolo in origine doveva contenere anche la parte di due anni prima, però ho deciso di non inserirla per poterlo pubblicare oggi: aspettativi quindi un aggiornamento a breve con la scena mancante.
Vi invito inoltre a commentare il capitolo precedente, cast pt5, dove deciderete i volti degli ultimi personaggi della storia!
Buona lettura, non vedo l'ora di leggere i vostri commenti ❤️
Oggi
Josh si allontana di scatto come scottato ed è probabilmente solo adesso che mi rendo conto di quanto sia stata stupida.
Mi fissa con un'espressione che non saprei decifrare, mentre io mi butto le mani contro la faccia desiderando ardentemente di poter sparire.
Ho baciato l'unico vero amico maschio che io abbia mai avuto.
Ho baciato l'unica persona da cui Derek mi aveva detto di stare lontana.
Ho baciato l'unico ragazzo a cui la mia migliore amica si sia mai interessata davvero.
<< Ma che ti prende? >>
Josh sembra sconvolto, quasi che non stesse per dichiararsi appena pochi secondi prima di quel mio slancio.
Insomma, non ho ascoltato una sola parola del suo discorso, ma quel da quando ti ho persa ho capito che non lasciava molto spazio ad interpretazioni.
Stava per rivelarmi i suoi sentimenti ed io l'ho soltanto illuso.
E Sam, che è stata lì a fissarci per tutto il tempo, adesso è improvvisamente scomparsa.
Mi sento un mostro, il peso dei miei errori che mi spezza in due: sono stata dannatamente egoista e ho pensato solo alla mia gelosia e a quanto volevo che Derek provasse lo stesso.
Ma è assurdo pensare che un gesto del genere possa farlo riavvicinare a me: lo conosco abbastanza bene da sapere che odia questi miei scatti d'impulsività almeno quanto detesta ciò che gli ho fatto.
<< Allegra cazzo, puoi dedicarmi cinque secondi quella tua attenzione?! >> sbotta il biondo davanti a me, ricordandomi ancora una volta quanto io continui perennemente a sbagliare.
<< Scusami Josh, davvero >> provo a dire << Non volevo illuderti e... >>
<< Ma illudermi di cosa? >> ribatte esasperato, quasi che anche la mia analisi dei suoi sentimenti sia errata, proprio come tutto il resto.
<< Se tu avessi ascoltato anche solo una parola del mio discorso >> continua poi, senza che i suoi occhi perdano quel fuoco di rabbia << allora avresti saputo che per me la nostra è soltanto amicizia >>
Lo guardo senza capire, completamente destabilizzata dal crollo di quest'ultima certezza.
Ho davvero interpretato male perfino i suoi segnali?
<< Quando ci siamo baciati ad obbligo o verità ho creduto di provare qualcosa per te, ma poi riflettendoci ho capito che è soltanto un gran bene >> mi spiega più calmo, forse reso tale dal mio atteggiamento completamente confuso.
<< E poi, parliamoci chiaro >> aggiunge << Sarebbe una lotta persa in partenza >>
<< Che intendi? >> riesco finalmente a chiedergli, scostandomi i capelli dal viso e tentando di ragionare a mente lucida.
Lui sorride amaramente.
<< Te l'ho detto anche prima: nessuno sarà mai al livello di Derek, non per te >>
Incasso quel colpo di verità, abbassando lo sguardo quasi imbarazzata.
<< Ho fatto un casino >> ammetto poi << L'ennesimo >>
E so che sto per scoppiare a piangere, il geyser dentro di me pronto ad esplodere, ma ecco che Josh mi prende la mano.
<< Ehi, non fa niente >> prova a rassicurarmi << Ti perdono se tu perdoni me >>
Mi sforzo di sorridergli anch'io, acconsentendo in silenzio a quella richiesta.
Ma non è abbastanza per rimediare.
<< Non si tratta solo di te >> comincio quindi a sfogarmi parlando a raffica, come con lui sono sempre stata solita fare << C'è Sam e...>>
<< Sam? >>
Cazzo.
<< Cosa c'entra Sam? >>
Maledico me e la mia bocca larga, ma ormai è troppo tardi per tornare indietro.
E sono una persona troppo trasparente per poter provare a mentirgli.
<< Beh oddio, io non dovrei dirtelo... >> mormoro << però, insomma, a Sam piaci molto...>>
Non riesco a decifrare il suo sguardo, ma non è sicuramente quello di una persona indifferente.
<< Sam? >> ridacchia << Impossibile, non è il tipo >>
Non ha tutti i torti in effetti: la mia amica non ha mai avuto una relazione seria, non certo per mancanza d'interesse da parte dell'altro sesso, quanto piuttosto per una sua natura inclinazione alla libertà e alla leggerezza.
<< Lo so >> rispondo quindi << Ma credo che con te sia diverso...ed io ho rovinato tutto, tutto! >>
Mi nascondo nuovamente il viso tra le mani, troppo delusa da me stessa per pensare ad altro.
Josh resta in silenzio per un po', sconvolto da quella notizia ma non saprei dire se in positivo o meno.
<< Devo andare a parlarle >> esclamo poi d'improvviso, decisa almeno a cercare di rimediare a quell'errore.
<< No >>
Sollevo il sopracciglio in una muta domanda.
<< Ci vado io >>
E non dice altro, scappando via anche lui dal casino che sono per dirigersi verso l'ennesimo guaio che ho combinato.
*
Sono passati dieci minuti e non vedo neppure l'ombra di Josh o Sam.
Lea è insieme a Matt, così affiatati che non hanno bisogno di alcun vischio per avvinghiarsi l'uno all'altro, mentre Seth e Chloe sono completamente spariti già da un po'.
Mi sento dannatamente sola e non ho alcun motivo per restare qui, così decido chiamare mio padre per chiedergli di venirmi a prendere, lui che sarà sicuramente contento del mio ritorno a casa prima del coprifuoco.
Ma proprio quando sto per afferrare il telefono ecco che una figura perfettamente minuta mi si pone davanti, l'espressione più gentile che io abbia mai visto.
<< Ehi scusami, sto cercando il mio ragazz... >> s'interrompe d'improvviso, come se qualcosa l'avesse bloccata.
Che sappia chi sono?
<< Oh beh, in effetti non so se sia il mio ragazzo o meno >> pensa poi ad alta voce, un flusso di coscienza così spontaneo da farmi quasi sorridere << Comunque resta il fatto che lo sto cercando >> ridacchia, per niente intimorita dalla mia espressione sicuramente ostile << Si chiama Derek Atwood, non è che...? >>
Ma non gli do neppure il tempo di terminare la domanda che, apaticamente, le rispondo.
<< Si, lo conosco >> affermo << E no, non l'ho visto >>
La ragazza mi guarda vagamente stranita dal mio atteggiamento e non mi occorre altro per capire che non sa assolutamente niente di me o del passato di Derek.
Mi chiedo quindi cosa sappia, cosa abbiano condiviso, se abbia conosciuto di lui tutte le sfumature che io ho imparato a memoria.
<< Okay... >> mormora e fa per andarsene, ma io non sono ancora pronta a lasciarla andare.
<< Comunque mi chiamo Allegra >> le allungo la mano, più per curiosità di scoprire il suo nome che per reale cortesia.
Lei sorride, ritrovando improvvisamente l'allegria di poco prima.
<< Meghan? >>
Ma non è lei a presentarsi, bensì una voce che conosco fin troppo bene la quale appartiene al ragazzo che adesso si sta dirigendo verso di noi con aria stranita e spaventata.
<< Derek >> sussurra lei, leggermente imbarazzata << Non ti ho più visto e allora ho pensato di chiedere a qualcuno se sapesse dov'eri e...>>
Ma parla sempre così tanto?
<< Mi dispiace >> si affretta a rispondere lui << Non volevo lasciarti da sola >>
E Meghan non lo sa, ma i suoi occhi non mentono: gli dispiace davvero.
Lei però gli crede e gli sorride, l'angolo destro della bocca leggermente asimmetrico rispetto all'altro.
<< Per questa volta ti perdono >> ridacchia, allungandosi verso di lui per lasciargli un veloce bacio sul collo.
Derek non lascia trapelare alcuna emozione, fissando invece il suo sguardo nel mio come in imbarazzo, eppure so benissimo che è solo una forma di vago rispetto nei miei confronti, non certo indifferenza verso la ragazza che gli sta accanto.
Si allontana leggermente da lei, poggiandole le mani sui fianchi.
<< Meg, perché non vai a prendere i cappotti? >>
Lei sembra stranita da quell'improvvisa decisione.
<< Vuoi già andare via? >>
<< Si, non mi va molto di restare >> e, come se il motivo non fosse già abbastanza chiaro, fissa nuovamente il suo sguardo nel mio.
Ma Meghan sembra non accorgersene e acconsente, allontanandosi da noi per raggiungere il guardaroba.
E allora lo sguardo di Derek, da fuori luogo ed imbarazzato qual era, si tinge improvvisamente di rabbia.
<< Che cosa pensavi di fare? >> sbotta.
Ma per una volta non sento di essere io quella nel torto.
<< Ehi, calmati! È venuta lei a chiedermi di te e...>>
<< Non sto parlando di Meghan! >> si passa una mano tra i capelli esasperato, quasi fossi ancora io colei che determina il suo umore.
Ma non capisco davvero a cosa si riferisca.
<< Hai baciato Josh, Allegra >> dice come se fosse una condanna, con lo sguardo serio e la voce grave.
Ed io, in tutta risposta, scoppio a ridergli in faccia.
<< Ma sei serio, Derek? >> quasi urlo, a metà tra la rabbia ed un leggero divertimento << Tu ti presenti qui con la tua nuova ragazza ed io devo darti spiegazioni per un bacio?! >>
Sbuffa.
<< Sono due cose diverse >>
<< Certo, sono sempre cose diverse quando si parla di te! >>
E mi tornano a mente le parole di Sam e il modo in cui lui ha giudicato Josh quando, anni prima, il suo modus operandi non era poi stato così diverso.
<< E dimmi, tu che sai sempre tutto, cosa avrei dovuto fare? >> sbotta ancora: ormai non facciamo altro che questo.
<< Avresti dovuto lottare! >> urlo, ringraziando il cielo che la musica sia così alta da distrarre tutte le persone attorno a noi.
Derek mi guarda senza riuscire più a nascondere tutta la rabbia che ha dentro.
Mi guarda e mi odia così tanto che, se ne avesse la possibilità, mi ucciderebbe senza rimpiangerlo.
<< Lottare per cosa, Allegra?
Per un segreto che non vuoi rivelarmi?
Per una relazione che non so neppure perché è finita? Per... >>
<< Per me >> non stacco lo sguardo dal suo, i nostri sentimenti che si prendono a pugni << Avresti dovuto lottare per me. >>
Non dice più nulla, tacendo nel modo più silenzioso che conosca, come se neppure stesse più respirando.
E continua a guardarmi ma so che in realtà ciò che sta guardando sono le mie parole, le immagini di quello che avremmo potuto essere.
Perché la verità è che io ci sto provando davvero, ci ho provato da quando sono tornata, commettendo errori su errori ma non smettendo mai di farlo per lui.
Derek invece è sempre stato una porta chiusa in partenza.
Si è aperto con me in rari momenti ma soltanto in maniera fisica, non ha mai davvero fatto alcun passo verso ciò che provo.
E mi ha urlato in faccia quanto mi odia ed io non l'ho biasimato, eppure ho risposto allo stesso modo.
Perché la verità è che noi non parliamo più, non com'eravamo soliti fare.
E forse la verità è che neppure amiamo più come facevamo un tempo.
Non lui almeno, non il ragazzo che appena due minuti dopo lascia questa festa tenendo la mano stretta a quella di una ragazza che non sono io.
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