Questo libro risale a quando andavo ancora a scuola, e postarlo qui a distanza di anni mi fa un effetto strano. È come tornare indietro nel tempo.

Rivedo quella ragazzina coi capelli neri che leggeva King, Poe e Blatty tra i banchi, e una volta a casa buttava giù appunti per scrivere storie come quelle che amava leggere.

Era il periodo in cui mi approcciavo al genere horror a livello di scrittura; inventavo storie torbide, riscrivevo scenari che vedevo nei libri o nei film, usavo la scrittura per rielaborare delusioni personali. Ho scritto tantissimo, senza sosta. Era una sorta di esercizio mentale, ma anche (soprattutto) un modo per buttare su carta la rabbia che covavo e intrappolare i miei mostri personali tra le parole.

Sono un po' emozionata, ma voglio dare una possibilità a questa mia prima produzione horror.

Per cui, se l'avete aperta, vi ringrazio e mi auguro che vi provochi un brivido lungo la schiena.

Con affetto,

Sara

Di seguito alcune grafiche che catturano l'essenza della storia. 

Benvenuti a Hollow Fell.