3.

Pov. Stefan

Pago il tassista ed eccomi davanti al "Mystic Grill". Nonostante siano passati un po' di anni, l'esterno non è cambiato di una virgola. Entro dentro e subito vengo travolto dalla musica che sovrasta il chiacchiericcio delle numerose persone presenti dentro il locale. Mi avvicino al bancone e vedo Matt che è intento a servire dei clienti.

<Stefan! Sono contento che tu sia venuto> mi saluta il mio compagno di classe accorgendosi di me
<Ciao! Non sapevo che lavorassi qui!> esclamo io sorpreso
<Devo farlo, perché solo con lo stipendio di mia mamma non riusciamo ad arrivare a fine mese> mi spiega Matt leggermente a disagio per questa cosa
<Questo ti fa molto onore> gli faccio i complimenti
<Ti ringrazio. Tra poco finisco il mio turno e poi ti raggiungo> mi informa il ragazzo
<Va bene> annuisco mentre mi guardò attorno riconoscendo qualche studente visto stamattina nei corridoi della scuola
<Se vuoi intanto puoi andarti a sedere nel tavolo che ho riservato per noi. C'è già mia sorella. Gli altri arrivano tra poco> mi propone lui, prima che altri clienti attirino la sua attenzione

Faccio come mi ha detto lui e dopo essere riuscito a trovare il tavolo, raggiungo una ragazza mora che deve essere probabilmente la sorella di Matt, visto che hanno gli stessi lineamenti del viso.

<Tu devi essere Stefan, giusto?> domanda lei porgendomi la mano
<Si esatto!> affermo io
<Io mi chiamo Vicki, è un piacere conoscerti> si presenta la ragazza seduta accanto a me
<Anche per me> dico ricambiando il saluto

Sposto il mio sguardo verso il bancone del bar quando vedo Matt che guarda verso l'ingresso e saluta qualcuno. Poco dopo infatti ci raggiungono un ragazzo dai capelli neri e gli occhi marroni scuri che si presenta chiamandosi Tyler, seguito da una ragazza bionda con gli occhi verdi di nome Caroline. Entrambi salutano Vicky e poi si siedono quando ci raggiunge pure Matt.

<Siamo solo noi?> chiedo a Tyler mentre lui controlla il telefono
<No, mancano ancora il ragazzo di Vicky, la sorella di lui e poi un'altra nostra amica> dice lui continuando a fissare lo schermo
<Ah okay!> rispondo mentre mi accorgo che Caroline mi continua a fissare

Sentendomi un po' in imbarazzo per questa situazione, guardo fuori attraverso le grandi vetrate poste vicino al tavolo dove sono seduto. A quest'ora c'è molto movimento di gente, infatti molte auto percorrono la strada principale di Mystic Falls. A distrarmi, sono tre figure che si avvicinano al locale, ma non la scarsa luce, non riesco a capire chi siano. Quando la porta del bar si apre, li riconosco subito: sono Elena con suo fratello, con cui ho avuto quel piccolo litigo nel bagno oggi a scuola, e un'altra mia compagna di classe, Bonnie. Quando si siedono, Elena e Bonnie sembrano felici di vedermi, mentre non posso dire la stessa cosa di suo fratello, che sembra infastidito della mia presenza.

<Bene ragazzi, prima di ordinare da bere, direi di dare un benvenuto al nuovo componente del nostro gruppo, cioè Stefan!> dice Matt alzandosi in piedi
<Ti ringrazio, mi fa piacere essere qui e avervi conosciuto> rispondo guardando tutti i ragazzi seduti con me
<Direi di non perdere altro tempo e festeggiare, cosa ne dite?> propone Tyler alzando una mano per poi attirare l'attenzione di un cameriere

Pov. Elena

Dopo averci servito da bere, iniziamo a chiacchierare tra di noi e Bonnie, spinta da Caroline, inizia a fare delle domande a Stefan, che lui gentilmente risponde.

<Oggi in classe hai detto che ti sei trasferito a New York, perché proprio lì?> prende la parola Bonnie seduta accanto a lui
<Perché mia mamma era originaria di lì. Prima di morire, ha lasciato una lettera a me e a mio fratello chiedendoci che sarebbe stata contenta se fossimo andati lì per conoscere la sua famiglia. Così quando ho terminato le elementari, siamo partiti visto che mio papà aveva degli impegni lavorativi da quelle parti. Dopo due mesi, io volevo tornare qui, ma mio padre e mio fratello si trovavano bene a New York e quindi ci siamo trasferiti definitivamente.> ci spiega Stefan con un velo di tristezza
<Mi dispiace per tua mamma, non deve essere facile> pronuncia Caroline diventata seria improvvisamente
<Ormai sono passati 7 anni, ho imparato a conviverci> dice il nuovo arrivato bevendo un sorso di birra
<Ragazzi, non so se vi ricordate, ma domani sera ci sarà la festa di inizio anno alle cascate. Ci andate vero?> spiega Tyler attirando la nostra attenzione
<Certo!> esclama Matt seguito da tutti gli altri

Io non rispondo perché non so se ne ho voglia. Stasera sono qui perché è ormai una tradizione, ma preferirei andare a dormire presto.

<Tu ci vai?> mi domanda Stefan notando che non sono molto convinta
<Ovvio che ci verrà, vero Elena?> dice al mio posto Bonnie
<Boh, non lo so. Forse mia zia non ci lascia il permesso> rispondo io inventando una scusa
<Io ci vado lo stesso> la risposta di Jeremy non mi sorprende affatto
<Se mi vuoi bene, devi venire.> mi ricatta Bonnie sorridendo
<Okay, mi arrendo. Chiederò a mia zia domani mattina, così poi a scuola di faccio sapere> la rassicuro
<Se ti dovesse dire di no, vengo a casa tua e le faccio cambiare idea!>
<Non è il caso> dico facendole capire di lasciar stare

La serata procede tranquilla fra chiacchiere e risate e più di una volta il mio sguardo ha incrociato quello di Stefan, che però subito dopo ho distolto. Verso mezzanotte, decidiamo di tornare a casa, visto che domani abbiamo scuola.

<Qualcuno di voi è a piedi? Volete un passaggio? Vi avviso che però ho soltanto due posti liberi, perché con me vengono già Elena e Jeremy> domanda a tutti noi Bonnie abbottonandosi la giacca di jeans
<Io e Vicky portiamo Caroline e Tyler> le risponde Matt tirando fuori dalla tasca dei pantaloni le chiavi della sua macchina
<Va bene, tu Stefan sei venuto a piedi?> si rivolge a me la mora
<No, avevo preso un taxi> dice lui
<Vuoi venire con noi?> gli propone la mia amica
<Magari, sempre se non è un problema>
<Tranquillo! Non farti nessun problema! Allora, andiamo!> esclama sorridendo Bonnie

La prima casa che raggiungiamo è quella di Stefan e appena la vediamo io, Bonnie e mio fratello rimaniamo sorpresi dalla sua grandezza.

<Mi avevano detto che era grande, ma non pensavo così tanto> ammetto guardando dal finestrino
<Ma utilizzate tutte le stanze?> chiede Jeremy
<No, infatti alcune le abbiamo chiuse> dice Stefan mentre entriamo nel vialetto <Grazie mille per il passaggio, Bonnie. Buonanotte, ci vediamo domani>

•SPAZIO AUTRICE•
Stefan ha iniziato a conoscere alcuni suoi coetanei e alle domande sul suo passato, ha dovuto raccontare alcune bugie per mantenere il suo segreto, che per ora non può rivelare a nessuno.
Riuscirà a fidarsi di qualcuno per togliersi questo peso, oppure dovrà contare solamente sull'aiuto di suo fratello Damon?

Sara❤️

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