23.

ELENA

<Mi sei mancata così tanto, Bonnie!> esclamo abbracciando la mia amica appena termina la lezione del professor Salzmann
<Anche tu, non sai quanto!> commenta lei ricambiando                         
<Tu e la tua famiglia come state? Va un po' meglio?> le domando io                      <Anche se è passata più di una settimana, fa ancora male, ma cerco di essere forte, so che lei vorrebbe questo> risponde sorridendomi timidamente 
<Ciao ragazze, finalmente vi ho trovato!> dice Caroline raggiungendoci dopo aver salutato Bonnie <Tra un'ora ci saranno le prove generali del ballo e sapete che cosa mi ha detto Matt? Che non può venire perché durante quell'ora deve fare una verifica di recupero! Come farà ad imparare la coreografia se lui non viene?>     
<Se vuoi lo sostituisco io> le propone Bonnie                                             
<Avevo organizzato tutto alla perfezione. Meno male che tu Elena puoi contare su Stefan!> esclama sospirando

Già, Stefan. Spero che si ricordi di venire. Quando gli scrivo ricordandogli l'impegno che abbiamo preso, mi risponde subito tranquillizzandomi che si sta già dirigendo verso l'aula, così faccio un respiro di sollievo e mi dirigo verso l'aula di musica dove ad aspettarci c'è Carol che sarà lei ad insegnarci i passi della coreografia che dovremo eseguire oggi pomeriggio. La moglie del sindaco è una donna molto precisa e per che sia tutto perfetto ci ha fatto provare il ballo per ben dieci volte nonostante eravamo tutti uguali. Un'ora dopo ci lascia andare senza prima averci dato le ultime raccomandazioni. Tornata a casa da scuola, mangio un tramezzino veloce e poi salgo in camera per preparare le cose da portare per il ballo. Quando scendo di sotto trovo il professor Salzmann sulla porta che ci aspetta per andare, ma subito dopo arriva anche mio padre John e sembra sorpreso di vedere il mio insegnante.

<E tu cosa ci fai qui?> domanda il mio padre biologico                                               <Sono venuto a prendere loro> dice il mio insegnante indicando me e mia zia Jenna
<Pensavo che vi avrei portato io> si lamenta mio papà guardando mia zia  <Alaric porterà me ed Elena, mentre tu ci andrai con Jeremy visto che deve ancora finire di prepararsi e noi abbiamo fretta> gli risponde Jenna afferrando la borsa e uscendo dalla porta seguita da me e poi dal mio prof di storia e lasciando mio padre da solo sul portico

Appena arriviamo a destinazione, io e mia zia Jenna saliamo al piano di sopra della villa per sistemarmi i capelli e il trucco. Mentre lei mi fa i boccoli raccogliendo alcuni ciuffi con un fermaglio dello stesso blu del vestito e lasciando una ciocca che mi scenda lungo il viso, io mi trucco mettendomi una leggera passata di fondotinta e di mascara, per poi applicare sulle labbra un gloss color rosa confetto e un ombretto per le palpebre color lilla. Dopo aver sistemato gli ultimi ritocchi saluto mia zia e raggiungo la stanza accanto dove sono appesi tutti i vestiti delle partecipanti. Afferro la gruccia con il mio vestito e vado nella stanza che hanno riservato a noi partecipanti per cambiarci. Chiudo la porta alle mie spalle e appoggio il vestito su un piccolo divanetto mentre tiro fuori dal borsone che avevo preparato prima a casa, un paio di scarpe con tacco 12 di colore nero. Mentre sto per togliermi la maglia a maniche corte, sento qualcuno bussare alla porta. Sicuramente sarà Carol per avvisarmi che tra pochi minuti toccherà a me oppure Caroline, invece davanti mi ritrovo Damon in giacca e cravatta che mi supera ed entra dentro.

<Damon cosa ci fai qui? Devo cambiarmi!> protesto io prendendo in mano il mio vestito blu                                         <Lo so, però prima di fare questa cosa devi sapere la verità e visto che mio fratello non te lo vuole dire, lo farò io> mi risponde lui mettendosi a braccia conserte                                                      <Cosa mi sta nascondendo?> chiedo io preoccupata                                 
<Lui sta continuando a bere, Elena. Ti avrà anche rassicurato che sta meglio, ma non è così> annuncia lui mentre io delusa dal comportamento di Stefan mi siedo su una sedia                                     <Cosa sta succedendo qui?> domanda Stefan entrando senza bussare guardando me e suo fratello confuso                        <Succede che ho raccontato ad Elena che stai continuando a bere e non riesci a gestire la situazione> dice Damon voltandosi verso di lui 
<Quando imparerai a farti gli affari tuoi?> ribatte il mio ragazzo avvicinandosi a suo fratello maggiore <Riguarda solo me ed Elena, tu non c'entri>                            <Hai ragione, ma lei meritava di sapere la verità. Ora tolgo il disturbo. Ci vediamo di sotto> conclude lui guardandomi    <Elena, non stare ad ascoltarlo, sta solo cercando di metterti contro di me> si giustifica lui avvicinandosi 
<Quindi è vero quello che ha detto. Cavolo Stefan, ieri sera mi avevi promesso che ti saresti controllato ma dal tuo alito capisco che non lo hai fatto> esclamo io <Quando finirà questa cosa ti porterò a farti vedere da qualcuno perché non possiamo continuare così>                       
<Ti prego non rovinare questa giornata importante, tua madre non lo vorrebbe> conclude lui

Ad interromperci è la madre di Tyler, Carol, che mi informa che tra poco si incomincia ed invita Stefan a scendere al piano di sotto assieme agli altri accompagnatori. Dopo che lei se n'è andata, si volta nella mia direzione con un'espressione di un misto tra la delusione e il senso di colpa e poi mi lascia da sola mentre vedo la porta chiudersi davanti ai miei occhi. In questo momento vorrei piangere, urlare, prendere le mie cose e andare via da qui, ma ormai è troppo tardi perché sento il sindaco che attraverso il microfono chiama la prima partecipante. Facendo attenzione a non rovinarmi l'acconciatura, indosso il vestito ed infilo le scarpe per poi raggiungere il corridoio che poi porta alla scalinata dove ai piedi di essi ci sono ad aspettarci i nostri accompagnatori. Mi avvicino a Caroline che indossa un bellissimo vestito senza spalline di colore verde smeraldo con uno spacco che parte dal ginocchio sinistro ed arriva fino a terra.

<Beata te che ballerai con il tuo ragazzo, io invece mi dovrò accontentare di uno sostituto parecchio noioso> protesta la mia amica appoggiando le mani alla ringhiera           
<Perché Matt non c'é?> domando mettendomi accanto a lei                 
<Era di turno al Gryll e non gli hanno accettato il permesso di finire prima> mi risponde lei sospirando <Tra poco tocca a me, ci vediamo giù>

Poco dopo infatti il signor Lockwood presenta la mia amica e la invita a scendere le scale per raggiungere il suo accompagnatore. Dopo è il mio turno. Mi affaccio dalla ringhiera guardando di sotto e dopo che Caroline è andata via, accanto alle scale non vedo Stefan. L'ansia incomincia ad impossessarsi di me. E ora con chi ballerò? Vedo un ragazzo intravisto qualche volta tra i corridoi della scuola mettersi al suo posto. Mi posiziono sopra al primo scalino e aspetto che mi diano il via per andare giù. 

<E ora è il turno dell'ultima partecipante in gara. La signorina Elena Gilbert accompagnata dal signor Stefan Salvatore> annuncia il padre di Tyler al microfono

Inizia l'applauso e facendo prima un respiro profondo per cercare di rilassarmi  cercando di far vedere che sono delusa dal fatto che Stefan se ne sia andato lasciandomi da sola. Dopo pochi scalini vedo alcune persone che sono venute a vedere l'evento e tra di esse scorgo Bonnie, Jeremy e Damon che mi applaudono sorridendomi. Quando arrivo a metà, guardo il mio accompagnatore e sembra essere un po' a disagio, perché si guarda attorno spaesato. Poi improvvisamente Damon fa un passo avanti e si posiziona ai piedi delle scale superando il ragazzo. Faccio l'ultimo scalino e lui mi porge la mano prendendomi sotto braccio.

<Dov'è Stefan?> gli domando mentre attraversiamo la sala per raggiungere la pista da ballo situata all'esterno          <Non ne ho idea. L'ho cercato qui in giro ma non l'ho visto> mi risponde lui <Che cosa facciamo?> chiedo mentre scendiamo i quattro scalini che portano alla pedana                                              <La cosa migliore che possiamo fare è questo ballo e dopo la proclamazione della vincitrice, lo andiamo a cercare> mi rassicura Damon parlando sottovoce    <Ma tu non conosci i passi!> esclamo mentre ci posizioniamo uno di fronte all'altro                                                          <Quando sono arrivato ho visto una delle coppie che faceva le prove, sono uno che impara in fretta> mi rassicura lui facendomi l'occhiolino

Parte la musica e alziamo il braccio destro ad altezza del viso mettendo la mano molto vicina a quella della persona che sta di fronte a noi per poi girare. Facciamo la stessa cosa anche con la mano sinistra e poi ci avviciniamo per ballare un lento senza mai distogliere lo sguardo. Ora che siamo così vicini e il sole gli illumina il viso, noto solo ora di quanto siano azzurri gli occhi di Damon. Me ne ero accorta già la prima volta che lo avevo visto, ma ora ancora di più. In questo momento sono così puri e sinceri che mi dimentico di Stefan e della preoccupazione nei suoi confronti, godendomi questo momento. Quando la musica termina e il pubblico applaude, noi partecipanti facciamo un inchino ai nostri accompagnatori e poi raggiungiamo una sala all'interno della villa per scoprire chi è la vincitrice di quest'anno.

<Stefan non si arrabbierà che ho preso il suo posto, vero?> scherza lui mentre percorriamo il corridoio
<Visto che se n'è andato, non credo che gli interessi molto> rispondo io facendomi strada tra il pubblico

Mi allontano da Damon e insieme a Caroline salgo sulla piccola pedana mentre aspettiamo di sapere il risultato dei giudici. Sinceramente non spero di vincere, perché partecipare è sempre stato il sogno di mia mamma, ma da quando è morta, non ho più avuto nessuna motivazione, ma ormai era troppo tardi per tirarsi indietro.

<Signore e signori, è arrivato il risultato della nostra giuria. Innanzitutto vorrei ringraziare tutte queste cinque splendide fanciulle che hanno deciso di gareggiare. Ma ora è arrivato il momento che tutti noi aspettavamo> il sindaco fa una pausa per creare un po' di suspance <La vincitrice di Miss Mystic Falls di quest'anno è la signorina...Caroline Forbes!>

Mi volto verso la mia amica e lei è rimasta a bocca aperta perché non se l'aspettava di vincere. L'abbraccio facendole le congratulazioni per poi lasciarla andare per la premiazione. Da lontano vedo il fratello di Stefan che con un cenno del capo mi invita a seguirlo.

<Ora puoi allontanarti oppure devi stare anche qui?> mi chiede quando lo raggiungo
<L'evento è terminato, quindi posso andarmene> confermo io mentre in sottofondo ci sono ancora gli applausi per la vittoria di Caroline
<Bene, allora andiamo a cercare Stefan> senza farci vedere dagli altri usciamo dalla stanza

Visto che sia all'interno che nel giardino della villa non c'era, ci dirigiamo verso il parcheggio per vedere se la sua macchina è ancora qui. Spero di sì, perché se fosse andato via sarebbe un problema cercarlo.
Per nostra fortuna troviamo la sua auto di colore rosso fiammeggiante poco distante dal cancello della villa. Damon apre lo sportello e Stefan è seduto lì con le braccia appoggiate al volante con gli occhi arrossati mentre fissa un punto nel vuoto.

<Stefan, per fortuna sei qui! Credevo che te ne fossi andato> esclamo sollevata
<Volevo farlo, ma poi mi sono fermato, non volevo peggiorare la situazione> ammette lui  <Se voi siete qui vuol dire che l'evento è finito?>
<Si, tra poco> gli comunico io
<Mi dispiace di aver rovinato tutto, Elena. Aspetta se io non c'ero hai ballato lo stesso?> dice Stefan spalancando gli occhi e guardandomi
<Ho preso il tuo posto, così non le ho fatto fare una brutta figura> puntualizza suo fratello                                           <Damon, non peggiorare la situazione> lo rimprovero io guardandolo in malo modo <Forza, ora ti portiamo a casa. Andate con la tua macchina, io vado un attimo a cambiarmi e poi vi raggiungo con questa> propongo io indicando l'auto di Stefan             
<Va bene>

Dopo essermi cambiata, torno a mettere le mie cose in un borsone e appendendo il vestito nella gruccia, salgo nell'auto di Stefan e raggiungo casa loro, dove li trovo seduti sul divano. Metto un braccio attorno alle spalle del mio ragazzo per portarlo in camera sua, quando Damon si mette davanti a noi bloccandoci la strada. 

<La sua stanza direi che non è il luogo adatto per fagli passare la sbornia e il senso di colpa. C'è un posto qui in casa dove nostro padre ci lasciava dopo aver fatto i capricci oppure quando prendevamo un brutto voto a scuola> propone lui <Che ne dici fratello, pensi che possa funzionare di nuovo?>         <Di cosa si tratta?> domando un po' confusa, ma Stefan sembra aver capito a cosa si stia riferendo suo fratello        <Mi sembra la scelta giusta> concorda lui <Non potete mica togliere le bottiglie che abbiamo in casa>

Damon mi fa strada ed invece di prendere le scale che portano al piano superiore della casa, scendiamo al piano di sotto dove da quello che mi ricordo c'è solamente una cantina ed un ripostiglio, ma invece mi sbagliavo. Alla fine del corridoio si trova una porta fatta di ferro leggermente arrugginita con alcune sbarre che fanno intravedere quello che c'è all'interno.

<Ma è una cella> dico entrando dentro portando anche Stefan         
<Secoli fa qui c'era una piccola prigione e questa è l'unica cella rimasta integra> mi racconta Damon <Nostro nonno portava mio padre qui quando combinava qualcosa e stessa cosa ha fatto lui con noi. Io ovviamente ci sono venuto più volte di Stefan e ogni volta che tornavamo di sopra, capivamo sempre la lezione>                 
<Stefan, ma sei sicuro?> replico pensando che sia una cosa un po' esagerata             <Si tranquilla, ora voglio solo dormire> annuncia allontanandosi da me

Il mio ragazzo si distende su uno dei due letti e si addormenta poco dopo. Mi fa male vederlo chiudo lì dentro, infatti quando suo fratello maggiore chiude a chiave la porta, io rimango lì a guardarlo attraverso le sbarre. Mi invita a tornare al piano di sopra, ma non mi sento di lasciarlo da solo, così mi siedo per terra di fronte alla porta con la schiena appoggiata al muro.

<Vedrai che domani quando non avrà più la sbornia, starà molto meglio> mi rassicura Damon sedendosi anche lui accanto alla porta   
<Lo spero> dico io sospirando                  <E io che pensavo di farti vincere con la mia presenza!> esclama lui cambiando discorso                                                        <Non l'ho mai voluto, quindi Caroline se l'è meritato, sono felice per lei> dico io                   
<Comunque era davvero difficile scegliere, eravate tutte bellissime>          <Grazie per aver ballato con me>  gli confesso <L'ho apprezzato>                      <Lo avrebbe fatto chiunque> ammette lui alzando le spalle                                        <Vedi che guardo serve sai essere gentile?>gli faccio notare io                             <Capita raramente e quindi non ti ci abituare> conclude lui puntandomi il dito

(Il giorno seguente...)

Prima di andare a scuola preparo il borsone con le cose da portare a casa di Damon e Stefan, visto che stasera dormirò lì per stare vicino al mio ragazzo. Chiudo la cerniera e mando un messaggio a Damon per sapere come ha passato la notte suo fratello quando entra in camera mia senza bussare mio padre John. Proprio ora doveva venire?

<Buongiorno, Elena. Vai da qualche parte?> mi domanda guardando il borsone posto sul letto
<Stasera dormo da Stefan perché non sta molto bene. Ora devo andare a scuola o farò tardi> rispondo in modo secco <Quando torni dovremo parlare di una cosa importante> dice mettendosi davanti alla porta.                         
<Se intendi dirmi che tu sei il mio padre biologico risparmiati il disturbo perché lo so già> affermo io mentre lui rimane sorpreso dalla mia risposta <E non ti permettere di arrabbiarti con Jenna perché lei è stata l'unica della famiglia a dirmelo>

Prendo lo zaino ed esco sbattendo la porta mentre Jeremy è sull'ingresso che mi aspetta per andare. Terminate le lezioni nel pomeriggio porto mio fratello a casa e poi vado a casa Salvatore. Entro e quando chiamo Damon nessuno mi risponde, così salgo al piano superiore verso la stanza di Stefan e metto il mio borsone sul suo letto. Scendo di nuovo di sotto quando entra il fratello del mio ragazzo.

<Ah eccoti! Finalmente sei arrivata, mio fratello avrà chiesto di te almeno cinque volte da stamattina> si lamenta lui togliendosi la giacca di pelle nera             
<Come sta, meglio?> chiedo preoccupata
<La sbornia gli è passata. Gli ho dato qualche pastiglia per il mal di testa, ma meglio di ieri sicuramente> afferma lui prima di salire al piano di sopra

Io invece vado di sotto per andare a vedere con i miei occhi come sta Stefan. Attraverso il corridoio superando la porta della cantina e del ripostiglio per poi arrivare davanti a questa specie di cella, che mi fa male chiamarla in questo modo. Guardo attraverso le sbarre e vedo il mio ragazzo disteso a pancia in su, su uno dei due letti a fissare il soffitto. 

<Stefan> dico aprendo la porta con cautela perché un po' cigola                   
<Elena, sei venuta!> esclama alzandosi di scatto                                                        <Certo, non potevo lasciarti solo con Damon> dico sorridendo andandogli incontro e abbracciandolo forte                 <Mi sei mancata così tanto anche se è solo da ieri sera che non ci vediamo> ammette stringendomi a lui                                <Anche tu, sono felice di sapere che stai meglio> confesso allontanandomi per poterlo guardare negli occhi                      <Si, però ora mi sono reso conto di quanto ti abbia fatto stare in pensiero e anche per averti rovinato la giornata di ieri. So che mi ha sostituito Damon, però avevamo fatto le prove insieme e mi immaginavo già quando avremo ballato insieme agli altri> prosegue lui mentre ci sediamo sul bordo del letto      <Non preoccuparti, l'importante è che tu stia bene e non ti sia fatto male perché sarebbe stato un rischio se tu avessi preso l'auto visto che non eri lucido> cerco di calmarlo io accarezzandogli la spalla                                      <Quando è morta mia madre non ho avuto molto supporto dalla mia famiglia, solamente da Damon, perché ritenevano che piangere era simbolo di debolezza. Così quando ero da solo in camera mia, mi sfogavo ma se mio padre passava davanti alla porta e mi sentiva, urlava di smetterla> si sfoga lui trattenendo a stento le lacrime     .                    <Ma è orribile, come fa un genitore a comportarsi così?> dico rimanendo sconvolta da quello che ho appena sentito                                                          <Ora che è morto lui, non dovrei soffrire per come ci ha trattato durante questi anni, ma era pur sempre mio padre ed è per questo che stiamo cercando di capire chi l'abbia ucciso. Con il pessimo carattere che aveva potrebbe essere chiunque> continua lui                                             
<Devi stare tranquillo, è normale quello che provi, è comunque sangue del tuo sangue> lo rassicuro <Anche io sono arrabbiata con i miei ormai zii per avermi tenuto nascosto il fatto che non sono loro figlia, ma gli vorrò sempre bene perché sono stati fantastici>        <Ora vorrei stare un po' da solo, ti dispiace?> mi domanda Stefan                <Assolutamente no, anzi dovrei andare a fare i compiti per domani> mi abbraccia di nuovo e poi esco dalla cella

Torno al piano di sopra e vado a sedermi sul divano dove trovo Damon mentre guarda la televisione con poco interesse. Gli racconto quello che è successo con Stefan e lui non sembra sorpreso dalle mie parole perché mi racconta che è tipico di lui sentirsi in colpa per poi essere arrabbiato con se stesso. Ho cercato in tutti i modi per fargli capire supererà tutto, spero che le mie parole lo aiutino. All'improvviso sentiamo dei rumori provenire dalla cantina. Ci alziamo di corsa ed io vado di sotto, mentre Damon corre fuori visto che ha sentito sbattere la porta d'ingresso per poi lasciarla aperta. Scendo le scale di corsa e vado subito da Stefan e trovo la cella aperta e all'interno non c'è nessuna traccia del mio ragazzo. Torno di sopra e mi raggiunge Damon con il fiatone.

<Ho controllato tutto il giardino, ma non c'è nessuno. Stefan sta bene?> mi chiede lui                   
<No, lui è scappato>

SPAZIO AUTRICE

Con il ritorno di Bonnie, il gruppo di amiche è di nuovo riunito giusto in tempo per l'elezione della nuova "Miss Mystic Falls". Al momento del ballo, Stefan non si trova e Damon salva la situazione prendendo il suo posto ballando con Elena e questa vicinanza con il fratello maggiore dei Salvatore fa scattare in lei qualcosa. I sensi di colpa di Stefan per come si è comportato iniziano ad aumentare e raggiunto al culmine, scappa dalla cella in cui si è fatto rinchiudere. Damon ed Elena lo troveranno?
Fatemi sapere se vi è piaciuto😉

Sara❤️

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