22.

DAMON

Il mio sonno viene disturbato improvvisamente da della musica ad alto volume provenire dalla camera da letto di fronte alla mia. Mi alzo controvoglia sbadigliando e raggiungendo la stanza. Ed eccolo lì mio fratello. Con la musica al massimo mentre si allena. Spengo lo stereo e lui si volta sorridendomi alzandosi da terra visto che stava facendo delle flessioni.

<Buongiorno Damon, ti ho per caso svegliato?> mi domanda afferrando un asciugamano per pulirsi la fronte bagnata <No tranquillo, sono sveglio già da un po'> ironizzo io <Ti trovo di umore migliore rispetto a ieri sera> <Assolutamente si. Quando mi sono alzato avevo un po' di mal di testa, ma ho preso un'aspirina e ora va molto meglio!> mi rassicura Stefan <L'episodio di ieri sera è stato solo un caso? Non capiterà di nuovo?> chiedo appoggiandomi con la spalla alla porta <Si, è stato solo un momento di debolezza. Puoi stare tranquillo> risponde lui annuendo <Ora vado a farmi una doccia perché non voglio fare tardi a scuola>

ELENA

Questa mattina la sveglia ha deciso di non suonare e così sono in ritardo per le lezioni. Sembra che anche Jeremy sia nella mia stessa situazione perché sento che sta imprecando perché non trova i vestiti che voleva indossare oggi. Prendo lo zaino e scendo le scale. All'ingresso assieme a mia zia trovo l'ultima persona che avrei mai pensato di vedere: mio zio John, che da quando ho scoperto la verità, è in realtà il mio vero padre. Sotto consiglio di mia zia Jenna, faccio finta di non sapere niente.

<Ciao Elena, da quanto tempo!> dice lui quando mi vede <Pensavo che ci saremmo incontrati stasera per cena. Non devi andare a scuola?> <Si, infatti sto uscendo adesso> dico prendendo le chiavi dell'auto <Ciao zio, non sapevo che fossi tornato in città!> esclama Jeremy scendendo velocemente <Ho pensato di venire a trovare i miei due nipoti, per assicurarmi che Jenna stia facendo un buon lavoro> gli risponde guardando mia zia che gli lancia un'occhiataccia

Fortunatamente io e mio fratello arriviamo in tempo per l'inizio della prima ora. Al suono dell'inizio dell'intervallo, vado al mio armadietto per prendere i libri delle prossime ore, quando sento che qualcuno mi picchietta la spalla destra. Forse è Stefan, ma quando mi volto, noto che è Matt.

<Ehi, ciao! Come stai?> gli dico abbracciandolo <Ora meglio. Volevo innanzitutto ringraziare te, Jeremy e tua zia per la vicinanza durante questi giorni. Io e mia madre ve ne siamo grati> afferma lui <Lo abbiamo fatto con il cuore, puoi contare su di noi se hai bisogno di qualcosa.> gli comunico <Tu invece come stai? A casa tutto bene?> mi domanda lui cambiando argomento <Stamattina prima di venire a scuola, si è presentato mio zio John. Ha detto che gli siamo mancati e che starà qualche giorno qui in città. Fortunatamente non dorme da noi, ma in un hotel> racconto mentre chiudo il lucchetto del mio armadietto <Non mi è mai piaciuto quell'uomo. Faceva sempre battutine> ammette lui <Bene ora vado a cercare Caroline che è da stamattina che non la vedo>

Effettivamente non ho visto neppure io il mio ragazzo. Gli avevo scritto se ci incontravamo in corridoio, ma non mi ha risposto stranamente. Controllo le mie lezioni e mi rendo conto che oggi non abbiamo nessuna lezione in comune. Vorrei chiedergli perché ieri sera se n'è andato senza avvisare, non è da lui. Al termine delle lezioni di oggi, lo vedo mentre sta chiudendo il suo armadietto, così allungo il passo e lo raggiungo.

<Ehi, è da tutto il giorno che non ti ho visto. Ti avevo mandato un messaggio per chiederti se ci incontravamo in corridoio, ma non mi hai fatto sapere niente> dico io <Si lo so, scusa. Il fatto è che ho terminato internet e quindi non mi arrivano le notifiche> mi risponde lui dandomi un bacio sulla guancia <Ora scappo a casa che ho un sacco di compiti per domani. Ci vediamo stasera>

Io rimango lì a guardarlo uscire dalla porta principale della scuola. Non mi ha dato neanche il tempo di rispondergli. Forse è colpa mia? Avrò detto o fatto qualcosa che lo ha infastidito? Con questi pensieri che mi rimbombano nella testa, vado a casa assieme a Jeremy.
Anche ora che sono nella mia camera da letto a fare i compiti continuo a ripensare al mio breve incontro con Stefan. Per ora non mi ha mai liquidato in quel modo, però ha detto che ci vedremo stasera in vista della festa organizzata dai Lockwood per il 150° anniversario della fondazione di Mystic Falls. Visto che non l'ho mai visto comportarsi così, chiamo Damon e gli chiedo di venire da me per parlare di suo fratello. Dopo circa dieci minuti arriva e saliamo in camera mia.

<Mi hai detto che è una cosa urgente, di cosa si tratta?> domanda lui distendendosi sul mio letto giocherellando con un mio pupazzo <Ho incrociato Stefan mentre stavo tornando a casa e l'ho trovato diverso. Sai se gli è successo qualcosa?> chiedo a mia volta <Diciamo che la morte improvvisa di Vicky lo ha un po' scombussolato> risponde Damon <Poi quando siamo andati a casa di Matt se n'è andato senza avvisare> proseguo io appoggiandomi alla scrivania <Probabilmente gli veniva da piangere e per non farsi vedere debole da voi, ha deciso di andare via> ipotizza Damon tirandosi su e rimettendo l'orsacchiotto dov'era prima <Ora scappo che devo prepararmi per la festa. Vuoi un passaggio?> <No, ti ringrazio. Ci andrò con mia zia e mio fratello> dico io rimanendo leggermente delusa da questa conversazione con lui, perché speravo che potesse dirmi qualcosa di più <D'accordo, allora a dopo> conclude lui uscendo dalla porta

A proposito di mio fratello, non ho ancora trovato il momento giusto per dirgli la verità sui miei veri genitori. Attraverso il corridoio e busso alla sua stanza. Quando mi fa entrare, lo trovo intento a mettere in ordine la sua camera da letto, visto che è sempre in disordine.

<Ciao. Hai un momento libero? Ti dovrei parlare di una cosa importante> domando chiudendo la porta alle mie spalle
<Si certo, vieni pure> mi invita lui a sedermi sul suo letto <Di cosa si tratta?>

Ed è così che inizio a raccontargli tutto, fin dal principio. Di come nostra zia Jenna mi ha rivelato che sono stata adottata, che la mia madre biologica è l'ex moglie del professor Salzmann e che mio padre è in realtà nostro zio John. Lui mi lascia parlare, senza mai interrompermi. Dal suo sguardo non riesco a capire quali emozioni lui stia provando ora. Si sentirà confuso? Arrabbiato perché non gliel'ho prima?

<Quindi io e te siamo cugini> dice quando finisco di parlare
<Esattamente> rispondo lottando con tutte le mie forze per non piangere davanti a lui <Cavolo, prima Vicky e ora questo> replica Jeremy mettendosi le mani nei capelli <Volevo aspettare che ti riprendessi da questo lutto per dirtelo, ma ogni volta che ti guardavo dentro di me sentivo una fitta al cuore perché stavi vivendo nella menzogna e quindi non ce l'ho fatta più a tenertelo nascosto. Mi dispiace.> ammetto io prendendogli una mano <Non hai nessuna colpa. Sono i miei genitori e lo zio John ad aver mentito in tutti questi anni, quindi stai tranquilla. Sono felice che di averlo saputo da te e non da altri> mi rassicura lui <Il nostro rapporto non cambierà, vero?> <Assolutamente no, saremo sempre fratelli> concludo io abbracciandolo forte

Verso le 19 io, Jeremy e mia zia Jenna andiamo a casa Lockwood, per l'inizio dei festeggiamenti per il 150° anno dalla fondazione di Mystic Falls. Veniamo accolte da Richard e Carol, i genitori di Tyler che ci invitano ad entrare per raggiungere gli altri concittadini. Vado al bancone dove versano da bere e lì trovo Stefan mentre conversa con il barman.

<Eccoti!> esclamo io raggiungendolo <Stavo venendo proprio a cercarti> mi risponde lui avvicinandosi e dandomi un bacio sulla guancia <Hai bevuto?> domando dopo aver sentito puzza di alcool quando mi è venuto vicino <Solo un bicchiere, non è niente> mi tranquillizza lui, non riuscendoci

Ad interromperci è la madre di Matt, che si lamenta del fatto che nessuno vuole ballare con lei e chiede al mio ragazzo se può accompagnarla. Dopo quello che è successo con Damon non fido molto a lasciarlo con lei, ma a Stefan sembra non creare problemi, quindi raggiungono la pista e si mettono a ballare con altre persone. Con il mio drink in mano appoggio la schiena la bordo del bancone e controllo la situazione si sa mai che possa degenerare, visto i precedenti.

<Quel ragazzo laggiù assomiglia a mio fratello. Lo conosci?> ironizza Damon indicando Stefan
<Di solito non arriva mai ubriaco agli eventi, mi devo preoccupare?> gli chiedo bevendo un sorso del mio drink
<Non serve, anzi devi approfittare di questo Stefan divertente, perché non durerà molto e ritornerà ad essere il cupo e tenebroso fratello> risponde prendendo in giro Stefan <Chi è quell'uomo che è accanto a tua zia Jenna?>
<Mio zio John, il mio padre biologico se vogliamo essere precisi> dico sospirando
<Cosa è venuto a fare?> chiedo Damon guardando la coppia mentre parla <Ha detto che sentiva la mia mancanza e quella di Jeremy e poi sarà lui stasera a suonare la campana dell'inizio dei festeggiamenti quest'anno> lo informo io <Sa che tu sai la verità?> domanda voltandosi nella mia direzione <Non ancora, ma presto glielo dirò>

Allungo lo sguardo dall'altra parte della pista da ballo e vedo Matt appoggiato al muro mentre guarda fuori. Lo raggiungo e sembra essere perso nei suoi pensieri perché non si accorge neanche della mia presenza, così gli appoggio una mano sulla spalla e al tocco lui sobbalza.

<Sei tu, scusami> dice lui mettendosi una mano sul petto <Tranquillo, non preoccuparti!> lo tranquillizzo io <A Caroline sarebbe piaciuta questa festa> <Già, non capisco perché proprio in questi giorni doveva andare da suo padre> si lamenta lui per la mancanza della sua ragazza <Mi pare che lui abbia preso ferie questa settimana, è quello che mi ha detto lo sceriffo>lo informo riferendogli quello che mi ha detto sua madre <Ti va di andare a fare una passeggiata fuori in giardino?> <Si dai!>

Usciamo nella veranda e scendiamo i scalini che portano al grande giardino che possiede la famiglia Lockwood. Mentre stiamo per raggiungere il piccolo laghetto situato poco distante dalla villa, notiamo due persone che si stanno baciando appoggiate al tronco di una grossa quercia. Cambiamo direzione per lasciarli un po' di privacy, ma Matt si ferma di colpo perché sembra riconoscere la voce di una delle due persone. Mi volto nella sua stessa direzione ed effettivamente devo dargli ragione: quando la donna si sposta lasciando che un raggio di luna le illumini il viso, ci accorgiamo che è la madre del mio amico e quando quest'ultimo si accorge della nostra presenza e si volta verso di noi, scopriamo che non è un ragazzo qualsiasi, ma bensì il nostro compagno di classe Tyler. Quello che succede dopo, accade tutto in fretta. Matt a passo svelto va verso di loro e tira un pugno in piena faccia al suo migliore amico facendogli uscire sangue dal naso, che non si lascia intimidire dando una spinta a Matt che finisce per terra. Kelly scioccata da quello che sta accadendo torna dentro alla villa a cercare aiuto, perché entrambe non riusciamo a farli smettere. Poco dopo arrivano correndo il professor Salzmann e il padre di Tyler che riescono a farli dividere. Rientriamo alla festa, mentre i miei due compagni di scuola vengono portati in bagno per ripulirsi dal sangue che cola dalle loro ferite.

STEFAN

Notando il trambusto provenire da uno dei corridoi della villa, raggiungo Elena che è insieme a Kelly Donovan, entrambe un po' turbate. Le chiedo cosa è successo e mi racconta l'accaduto a cui ha dovuto assistere. Per farla distrarre, la invito a ballare e mentre le faccio fare un giro su ste stessa, per sbaglio fa a sbattere addosso ad un uomo che è accanto a noi.

<Oddio, mi perdoni sono stata maldestra> si scusa Elena con l'uomo <Beh se non sai ballare ti conviene lasciare la pista se non vuoi far male a qualcuno> risponde lui con un tono serio <Non ha sentito che le ha chiesto scusa?> intervengo io mettendomi tra l'uomo e la mia ragazza <Si, però sarebbe meglio se portasse via da qui la sua ragazza> dice l'uomo sulla cinquantina guardandomi con aria di sfida <Ah si? Altrimenti che cosa fa? Mi tira un pugno?> rispondo io serrando i pugni <Fratellino, è meglio se lasci perdere. Sarebbe scortese rovinare la festa a tutti!> esclama Damon prendendomi il braccio e portando me ed Elena lontano dalla pista

Poco dopo l'inizio dei festeggiamenti con il suono della campana dei padri fondatori, accompagno Elena a casa e durante il tragitto in auto commentiamo quello che è accaduto alla festa.

<Che cosa ti è preso con quell'uomo? Temevo che lo avresti colpito!> interrompe Elena il silenzio che si era creato da quando siamo partiti <Se non ci fossero state tutte quelle persone lo avrei fatto volentieri, se lo meritava> rispondo io guardando per un attimo fuori dal finestrino <Mi spieghi cosa ti sta succedendo? Da quando è morta Vicky ti comporti in modo diverso, arrivi alle feste che sei già brillo e mi racconti bugie> mi rimprovera lei mettendosi a braccia conserte <La sua morte mi ha fatto ricordare certe cose del passato che mi hanno fatto star male e l'alcool mi ha sempre aiutato a superarle. Stessa cosa vale per adesso, ma ora ho paura di ricadere in questo vizio e non voglio che tu veda questa versione di me stesso> confesso mentre parcheggio l'auto davanti a casa sua <Se hai bisogno di aiuto ci sono io e se vuoi possiamo andare da uno psicologo così ti aiuta a superare il dolore> mi propone lei <Ci ho già provato quando ero a New York, ma non ha funzionato> puntualizzo io <Vedrai che tra qualche giorno starò meglio, te lo prometto> <Okay, allora ci vediamo domani> conclude Elena dandomi un bacio sulla guancia prima di scendere dall'auto

Quando faccio di ritorno a casa, trovo Damon in salotto con il suo solito bicchiere di bourbon. Mi siedo accanto a lui guardando il camino acceso e mi confessa di aver smesso di pensare a Katherine e che ora vuole migliorare come persona, partendo dal rimediare agli errori che ha fatto in passato e che inizierà con Caroline. Mentre lui parla fisso un punto nel vuoto davanti a me e improvvisamente mi ritorna in mente stasera quando ho incontrato la madre di Matt e mi ha ringraziato per essere stato vicino a suo figlio. I miei pensieri vengono interrotti dalla voce di Damon che propone di fare un brindisi per il suo nuovo cambiamento e all'inizio rifiuto, ma poi mi lascio convincere fregandomene se questo farà peggiorare la mia situazione.

(Il giorno seguente...)

Parcheggio l'auto accanto a quella di Elena ed entro a scuola, dove la trovo che mi aspetta fuori dalla classe di storia. Entriamo dentro insieme tendendoci per mano e prendiamo posto in terza fila in attesa dell'arrivo del professor Salzmann, con cui oggi abbiamo le prime due ore di lezione. Al suono dell'inizio della campanella delle otto, l'insegnante entra seguito dalla nostra compagna di classe: Bonnie.

SPAZIO AUTRICE

In città è tornato John Gilbert, il padre di biologico di Elena e porta quest'ultima a raccontare a Jeremy la verità della sua adozione. Stefan dopo la scoperta della morte di Vicky sta reagendo male oppresso dai ricordi della morte dei genitori e dal vizio dell'alcool che aveva a New York. In vista della nuova edizione di Miss Mystic Falls, Bonnie dopo il periodo di lutto ritorna dai suoi amici. Chi verrà eletta? Stefan si riprenderà?
Fatemi sapere se vi è piaciuto😉

Sara❤️

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