19.
STEFAN
Apro lentamente gli occhi ed la flebile luce del sole attraversa le persiane ed incomincia ad illuminare la mia camera da letto. Elena è accanto a me che dorme beatamente appoggiata sul mio petto, quindi faccio attenzione a non muovermi. Merita di riposare dopo quello che ha passato nel scoprire che è stata adottata. Mentre fisso un punto a caso del soffitto di colore bianco candido, sento una sua mano che mi accarezza dolcemente la guancia sinistra.
<Buongiorno> dice Elena quando i nostri sguardi si incontrano <Hai dormito bene?> le domanda mettendomi sul fianco in modo da poter stare di fronte a lei
<Si, mi ci voleva proprio. Per fortuna che oggi è sabato, così possiamo stare a letto fino a tardi> commenta sospirando <Buongiorno! Forza, è ora di alzarsi e di elaborare un piano per trovare Katherine!> esclama mio fratello entrando nella stanza e sedendosi sul bordo del letto <Non potevi aspettare che scendessimo per dircelo?> gli chiedo tirandomi su <Questa cosa è urgente, quindi non dobbiamo perdere nemmeno un secondo. Muovetevi, vi aspetto giù. Intanto vado a preparare il caffè> risponde Damon alzandosi ed uscendo lasciando la porta spalancata <Non posso credere che lo abbia fatto davvero> osserva Elena uscendo dal letto
<Damon è molto testardo e quando vuole una cosa, non pensa ad altro> commento io sistemando le lenzuola
Scendiamo le scale e appena varchiamo la porta della cucina, troviamo mio fratello intento a fare il caffè e a cucinare i pancake. Io ed Elena ci sediamo su delle sedie poste su di un lato dell'isola della cucina e poco dopo Damon ci passa i piatti con la nostra colazione.
Iniziamo a mangiare stando in silenzio dove l'unico rumore che si sente nella stanza sono le posate e qualche volta le tazze da caffè.
<Problemi in paradiso?> chiede Damon iniziando a mangiare i suoi pancake e indicando me ed Elena con un cenno del capo <Non mi va di parlarne e comunque non c'entra Stefan se vuoi saperlo> le risponde la mia ragazza tenendo la testa bassa <Va bene. Però ora sei della famiglia e puoi confidarti anche con me> la rassicura mio fratello
<Si tratta di una cosa delicata> gli fa notare lei
<Mi state facendo preoccupare, cosa succede?> ci domanda notando che sia io che Elena siamo seri <Quando sono tornata dalla festa mia zia mi ha confessato che sono stata adottata e che il mio vero padre è in realtà quello che credevo che fosse il mio zio paterno> gli racconta lei bevendo il suo caffè fumante <Cavolo. Beh, almeno una cosa positiva c'è!> esclama Damon <Quale?> <Almeno non dovrai cambiare cognome!> commenta mio fratello facendo spallucce
<Così non sei d'aiuto> lo rimprovero io lanciandogli un'occhiataccia
Terminata la colazione, ci trasferiamo in salotto per elaborare un nuovo piano per contattare Katherine, io ed Elena ci sediamo sul divano, mentre mio fratello sulla poltrona accanto. Io e Damon iniziamo a chiamare alcuni nostri amici di New York per sapere se ci sono novità sul caso di mio padre e purtroppo riceviamo brutte notizie. Neanche l'autopsia ha rilevato nuovi indizi sull'assassino, la polizia ci ha informato che è come se avesse cancellato ogni minima traccia del suo coinvolgimento. Stanno interrogando tutte le persone che erano a stretto contatto con mio padre, compresi tutti gli ultimi clienti, ma per il momento nessuno di loro sembra essere coinvolto. Presi dallo sconforto, decidiamo di fare una pausa, così io ed Elena andiamo in camera mia a finire i compiti che abbiamo da fare per lunedì, mentre Damon va in città per fare un po' di spesa. Verso le 14 terminiamo di pranzare e a Damon viene l'idea di chiamare l'amica di Katherine, Bree, per sapere se è riuscita a contattarla.
<Pronto?> <Ciao Bree. Sono Damon, l'ex di Katherine. Non so se ti ricordi di me, sono venuto la scorsa settimana nel tuo bar> dice il ragazzo presentandosi <Ah si, ora ricordo. A cosa devo questa chiamata?> domanda lei con voce squillante
<Volevo sapere se hai delle novità su di lei. Hai provato di nuovo a contattarla?> prosegue Damon <Si, l'ho chiamata ogni giorno, ma tutte le volte rispondeva a vuoto...> risponde Bree con un tono preoccupato <Ciao Bree sono Stefan, il fratello di Damon. Avevi detto che è andata via da New York, giusto?> intervengo io <Si esatto, però non avevo idea di dove si sarebbe diretta, così ho telefonato alla sua coinquilina e mi ha detto che ha lasciato tutte le sue cose lì tranne la borsa e il telefono. Ho paura che le sia capitato qualcosa> confessa Bree <Ma no dai, non dire così. Avrà voluto prendersi una pausa, conoscendola. Vedrai che tornerà> la rassicura Damon <Lo spero...> commenta lei <Se hai novità, facci sapere!> esclama mio fratello <Certamente. Stessa cosa voi>
Damon chiude la chiamata fatta in vivavoce in modo che tutti potevamo ascoltare. Questa era l'unica cosa che non volevo sentire da Bree. Katherine è l'unica persona che potrebbe darci degli indizi visto che conosce mezza New York, ma ora sembra sparita. Mi sembra alquanto strano che se ne sia andata lasciando tutte le sue cose nel suo appartamento e per di più senza dare una spiegazione alla sua coinquilina. E se l'avessero rapita? E se questa cosa sia collegata all'omicidio di mio padre? Alzo lo sguardo verso Damon e sembra che anche lui stia pensando alla stessa cosa, poi scuota la testa e si alza dalla poltrona con in mano un bicchiere di bourbon.
<Mi dispiace> sussurra Elena appoggiando la testa sulla mia spalla <Non voglio pensare al peggio. Katherine è una persona furba e credo che non le sia successo niente. Magari starà scappando da qualcuno che ha paura che lei possa raccontare qualcosa alla polizia> ipotizzo io
Veniamo interrotti dal telefono di Elena che inizia a squillare. Lei risponde e terminata la chiamata ci informa che sua zia ha invitato me e mio fratello a cena stasera a casa loro.
<Credo che sia una buona idea trascorrere una bella serata in famiglia invece di stare qui a deprimerci davanti al camino> replica mio fratello accettando la proposta <Va bene. Io adesso vado a casa. Ci vediamo dopo allora> conclude Elena uscendo dalla porta d'ingresso <Stai bene?> chiedo a mio fratello mentre lo vedo andare al piano di sopra
<Si, sto bene. Ora vado a farmi una doccia> risponde lui non convincendomi del tutto
ELENA
Proprio mentre io e mia zia Jenna iniziamo a preparare la cena, sentiamo suonare il campanello. Non mi aspettavo che i nostri ospiti arrivassero così in anticipo! Mi asciugo le mani con un canovaccio e mi dirigo verso l'ingresso e quando apro la porta, mi ritrovo davanti solo Damon, che tenendo in mano una bottiglia di vino, mi saluta ed entra quasi come fosse a casa sua, senza darmi il tempo di chiedergli come mai non c'è Stefan con lui.
<Buonasera!> esclama lui entrando in cucina <Lei deve essere Jenna, la zia di Elena. É un piacere conoscerla. Io mi chiamo Damon, sono il fratello maggiore di Stefan> <Il piacere è tutto mio! Sono davvero contenta che abbiate accettato il mio invito> risponde lei stringendogli la mano <Dov'è Stefan?> domando vedendo che il mio ragazzo non è arrivato <É andato un attimo in pasticceria a prendere il dolce, così gli ho detto che magari poteva portarmi qui così vi avrei aiutato a preparare la cena. Essendo la nostra famiglia di origine italiana, tutti noi siamo bravi a cucinare> si giustifica così della sua presenza facendo l'occhiolino a mia zia
<Mi farebbe comodo un altro aiuto, ti ringrazio! Visto che hai portato il vino, vado a prendere dei bicchieri adatti> ci informa Jenna sorridendo prima di andare nella stanza accanto <Tranquilla, ho promesso che farò il bravo!> mi rassicura Damon raggiungendomi vicino al lavandino <Si però smettila di flirtare con mia zia!> lo rimprovero io <É lei che ha iniziato ed io non mi tiro di certo indietro visto che è una bella donna> puntualizza lui sottovoce in modo che non ci possa sentire <Non ti da fastidio che stiamo cercando Katherine, vero? É pur sempre l'ex di Stefan> mi provoca lui cambiando discorso <Mi ha detto che ormai non prova più niente per lei, quindi sono tranquilla. Se è l'ultima speranza per capire cosa è successo a vostro padre, io non vi ostacolerò> dico facendogli capire che non sono gelosa e che non mi turba questa situazione <Meglio così, allora!> conclude Damon andando verso i fornelli e riprendendo a cucinare al posto di mia zia
Intanto che loro cucinano, io mi faccio aiutare da mio fratello a preparare la tavola. Decido di non commentare il fatto che appena Jeremy è sceso al piano di sotto, ha lanciato a Damon delle occhiatacce, spero davvero che la smetta perchè non vorrei che rovinasse questa serata. Mentre attendiamo che il pollo si cuocia, ci sediamo in salotto a chiacchierare e poco dopo arriva Stefan con in mano un vassoio di pasticcini.
<Si è comportato bene Damon?> mi chiede Il mio ragazzo togliendosi la giacca e appoggiandola sull'attaccapanni <A parte flirtare con mia zia, si> sottolineo io sentendo da lontano delle risate provenire dal salotto <Non sono sorpreso> ammetto lui mettendomi un braccio intorno alle spalle e raggiungendo insieme gli altri
Ci sediamo sul divano e subito mia zia va ad abbracciare Stefan e lo ringrazia di nuovo per averla salvata da Logan Fell durante qual giorno a scuola. Ci racconta poi che ha saputo dallo sceriffo che i suoi datori di lavoro sono venuti a conoscenza dell'accaduto e che gli abbiano intimato di darsi una regolata perchè rovina il nome della loro testata giornalistica. Lui non contento del rimprovero ricevuto, ha deciso di licenziarsi e si è trasferito in un'altra città.
Ora mi sento più sollevata e tranquilla sapere che Logan non potrà più importunare mia zia. L'ho sempre ritenuto una persona arrogante e quel giorno lo ha dimostrato a tutti noi presenti. Quando sentiamo il forno indicare che la cena è pronta, ci alziamo e ci trasferiamo in sala da pranzo: io deciso di mettermi capotavola, alla mia sinistra si siede Stefan con accanto Damon ed invece alla mia destra si mette Jeremy seguito da mia zia Jenna. Iniziamo a mangiare e per far introdurre Jeremy nella conversazione, Stefan gli domanda se ha notizie di Vicky, la sorella di Matt, visto che si è trasferita a Houston dove viene seguita da alcuni specialisti per i suoi problemi di droga.
<Mi ha mandato un messaggio l'altro giorno e ha detto che si sente un po' meglio. Sarà un percorso lungo e difficile, ma è fiduciosa> racconta Jeremy con nostalgia <Tante volte mi sembra ancora di vederla entrare in classe> dico io sorridendo
La cena prosegue bene fortunatamente senza frecciatine da parte di mio fratello. Mia zia rivolge sia a Stefan che a Damon diverse domande riguardanti la scuola e le loro vite di quando erano a New York e più di una volta entrambi hanno dovuto inventare delle bugie sul loro padre.
Poi quando è il momento del dolce, ci racconta di un evento, saputo dalla moglie del sindaco e madre di Tyler, che si terrà a breve in città.
<Tra qualche giorno al Mystic Grill si terrà una lotteria di beneficenza e come premio si potrà ottenere un appuntamento con uno scapolo d'oro della città. Oggi hanno aperto le iscrizioni. Volete partecipare voi due?> chiede ad entrambi i Salvatore <Non sarebbe una brutta idea. Dici che sono abbastanza carino per partecipare?> domanda Damon facendo l'occhiolino a mia zia <Assolutamente si!> conferma lei annuendo <E tu Stefan? Vieni a farmi compagnia?> prosegue lui guardando il suo fratello minore
<Come puoi vedere sono già impegnato> dice afferrando la mia mano <Quindi non mi interessa. Ma anche se fossi single non parteciperei, non vado matto per cose del genere> <Lui sa di essere un bel ragazzo, ma non lo vuole ammettere. Fin da piccolo è sempre stato molto modesto> commenta Damon dando una gomitata a Stefan prendendolo in giro
Quando ormai il sole è calato da un pezzo, Stefan e Damon decidono di andare via.
<Spero che la cena sia stata di vostro gradimento!> dice mia zia mentre accompagniamo i due fratelli verso la porta <Certamente! E a questo punto mi sento in dovere di ricambiare la vostra ospitalità e di invitare voi tre a cena a casa nostra, non è vero Stefan?> propone Damon indossando la sua solita giacca di pelle nera <Assolutamente si!> concorda il mio ragazzo annuendo <Va bene, accettiamo volentieri!> risponde Jenna sorridendo ad entrambi
Esco assieme a loro fuori sulla veranda e ci diamo appuntamento a domani sera per andare ad una festa che ha organizzato un ex studente che si è diplomato qualche anno fa nel nostro liceo. Ne fa una ogni volta che torna a casa per le vacanze ed è ormai diventata una sorta di tradizione per tutti gli studenti.
<Di solito la fa nel prato vicino alle cascate, sapete se ha cambiato posto?> chiedo ai due ragazzi <Prima di venire qui, mi ha avvisato Matt che si terrà accanto al vecchio cimitero> mi informa Stefan facendomi rimanere per un momento scioccata <Cosa? Non mi sembra un luogo molto adatto per una festa> commento io mettendomi a braccia conserte <Non devi avere paura, ci saremo io e il tuo ragazzo a proteggerti in caso se sbucasse dal nulla uno zombie> mi prende in giro Damon dirigendosi verso l'auto <Ora vado. Ringrazia ancora tua zia per la bella serata, ne avevo bisogno vista la situazione> ammette Stefan <Mi fa piacere> concludo io dandogli un bacio sulla guancia
•SPAZIO AUTRICE•
I fratelli Salvatore ed Elena hanno contattato Bree per saperne di più su Katherine, però la ragazza è sparita senza dare nessuna traccia. Sarà scappata di sua spontanea volontà oppure le è successo qualcosa? Nel prossimo capitolo, Elena avrà delle informazioni riguardo la sua madre biologica.
Fatemi sapere se vi è piaciuto😉
Sara❤️
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