12.

STEFAN

<Parto con dire che questa cosa te l'avrei voluta dire giorni fa, ma prima volevo capire alcune cose.> inizio io <Io e Damon siamo tornati qui a Mystic Falls non perché sentivamo nostalgia di casa, ma per un'altro motivo>
<Cioè?> mi chiede Elena
<Siamo tornati per scoprire chi ha ucciso nostro padre> dico tutto d'un fiato
<Cosa? Ma non mi avevi detto che era a New York?> mi domanda lei
<Ho mentito in modo che nessuno lo venisse a sapere> ammetto abbassando lo sguardo
<Com'è successo?>
<Lo hanno ucciso. La polizia di New York sta indagando, per ora non hanno trovato nessun colpevole. Crediamo che dietro ci sia qualcuno con cui lavorava mio padre> le racconto fissando il cibo rimasto nel piatto
<Mi dispiace tantissimo Stefan. > dice Elena con gli occhi lucidi
<Grazie> accenno un sorriso forzato
<Perché pensi che sia stato un suo collaboratore?> chiede lei riprendendosi dallo shock della notizia che le ho dato
<Ultimamente era molto stressato e parecchie volte lo abbiamo sentito litigare al telefono con qualche suo collega, quindi non vogliamo escludere questa ipotesi.> rispondo io
<Avete già iniziato ad indagare?> mi domanda Elena bevendo un sorso d'acqua
<Ancora no, però abbiamo trovato un biglietto in mezzo alla posta> la informo
<E cosa diceva?> sto per risponderle quando qualcun'altro mi precede
<"Per cercare l'assassino, dovrete andare dove tutto è incominciato"> pronuncia Damon entrando in cucina

(Il giorno successivo...)

<Ti ringrazio per avermelo detto> mi dice Elena mentre parcheggio l'auto fuori della scuola
<L'ho fatto perché mi fido di te. Ti chiedo di non dirlo a nessuno per ora> le chiedo spegnendo il motore
<Va bene. È una situazione delicata, quindi è meglio essere prudenti. Se vi serve una mano, potete contattare la mamma di Caroline visto che è lo sceriffo. Sarebbe meglio però chiederle di non dire niente alla mia amica, non sa manterrà i segreti> mi propone la mia ragazza aprendo la portiera
<Ho sentito parlarne molto bene, quindi direi che sarebbe un'ottima idea. Dopo ne parlo con Damon.> pronuncio annuendo
<Fammi sapere!> esclama lei
<Apprezzo molto il fatto che tu abbia capito perché ti ho mentito e per il fatto che mi stai vicino. Non è una situazione facile e a parte mio fratello, non ho nessun'altro> ammetto mettendoci davanti all'auto uno di fronte all'altro
<Tu hai fatto la stessa cosa per me, quindi è il minimo che io possa fare> mi tranquillizza inclinando la testa di lato

Ad interromperci è Caroline, che ci invita ad andare dall'altra parte del parcheggio della scuola, dove da poco è iniziato l'autolavaggio organizzato proprio da lei per raccogliere fondi che poi saranno destinati alla scuola. In sua compagnia io ed Elena raggiungiamo Bonnie, Matt e altri ragazzi impegnati a lavare le prime auto.

<Visto che questo evento si chiama "Schiuma Sexy", dovrete togliervi le felpe e stare in canottiera. Se vuoi tu Stefan puoi fare come Matt e gli altri della squadra e stare senza maglietta> propone la mia compagna di classe
<Preferisco stare in t-shirt> le rispondo togliendomi la felpa, seguito da Elena che rimane con una canottiera bianca
<Pensava che tu fossi come quei ragazzi che amano mostrare il loro fisico, gli è andata male> dice ridendo la mia ragazza quando Caroline si è allontanata
<Non è che mi vergogno, solo che è da poco che sono venuto qui e devo ancora abituarmi e quindi voglio mantenere un profilo basso> affermo mentre andiamo a prendere l'occorrente

Ci viene assegnata un'auto e dopo aver recuperato un secchio d'acqua, del sapone e delle spugne iniziamo a lavare un'auto che deve appartenere ad un'insegnante, perché sul sedile del passeggero ci sono molti fogli e cartelline. A circa metà del lavoro, Elena si avvicina per darmi il cambio, quando nota che l'anello di famiglia che porto sempre nel dito medio della mano destra, è pieno di schiuma.

<Oddio, ti si è bagnato l'anello. Vuoi darmelo che lo asciugo? Perché non vorrei che si ossidasse> pronuncia indicando la mia mano
<È di argento quindi non c'è pericolo> la rassicuro pulendolo con un asciugamano
<Ho notato ieri sera che ce l'ha anche Damon, mi sembra che siano uguali giusto?> mi domanda Elena come incuriosita
<Si esatto. È incisa la "S" di Salvatore. È una tradizione di famiglia, tutti gli uomini della nostra famiglia li portano> confermo io
<Non ti ho mai chiesto della tua famiglia. Quando si sono trasferiti dall'Italia?>
<Nel 1900. I miei nonni paterni non riuscivano a trovare lavoro e così sono venuti qui a Mystic Falls.> le racconto ripercorrendo la storia della mia famiglia paterna
<Hai altri parenti rimasti?> chiedo ad Elena
<Ho degli zii e una cugina che abitano in California e poi c'è la famiglia di mia madre a New York. Tu invece?>
<Ormai mi sono rimasti solamente Jeremy e mia zia Jenna. Tutti i miei nonni sono morti e mio padre era figlio unico, quindi non ho neanche cugini> dice la mia ragazza con un tono di tristezza

ELENA

(Il giorno seguente...)

Oggi è Halloween e mi sto preparando per andare alla festa che hanno organizzato nella palestra della nostra scuola. In questi giorni non ho avuto tempo per andare a comprare un vestito, quindi ho deciso di indossare lo stesso dell'anno scorso, tanto nessuno se ne accorgerà. Quando io e Jeremy arriviamo a scuola, rimaniamo sorpresi dalle bellissime decorazioni sparse in giro per tutta la scuola. Si vede che dietro c'è lo zampino di Caroline, perché tutto è curato nei minimi dettagli. Appena mettiamo piede in palestra, un ragazzo di quinta mi spruzza addosso del sangue finto, rendendo il mio costume da infermiera ancora più verosimile. Mio fratello scoppia a ridere, così ne tolgo un po' dalla mia gonna e gli sporco la guancia, almeno così ora siamo pari.

<Sono contento di non essere l'unico ad avere lo stesso costume!> esclama Matt avvicinandosi a noi
<Vedo che non hanno risparmiato neanche te con il sangue finto> gli dico indicando i suoi pantaloni color blu chiaro pieni di chiazze rosse scure
<Già, mi sa che il prossimo anno dovrò comprarne uno nuovo. Stefan non viene?> mi domanda Matt bevendo un sorso dal suo bicchiere di plastica
<Dovrebbe arrivare, mi ha detto che ci saremmo incontrati qui> affermo io guardandomi intorno per vedere se riesco a trovarlo nonostante la confusione
<Infatti eccomi qui!> pronuncia il mio ragazzo arrivando alle mie spalle
<Ci sono pure io> si aggiunge a noi Damon facendo un sorrisetto
<Cosa ci fai tu qui?>

SPAZIO AUTRICE
Stefan ha confessato che suo padre è stato ucciso, ma per ora non hanno trovato il colpevole ed è per questo che lui e Damon sono tornati a Mystic Falls.
Poi alla festa di Halloween, si è presentato pure quest'ultimo, nonostante non frequenti la scuola. Quale sarà il motivo?

Sara❤️

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