Capitolo 8
Clarisse P.o.v.
Oggi è il compleanno di Lorenzo e sono un misto di felicità e tristezza perché sono sempre più convinta che non ci rivedremo più. Quanto vorrei passare del tempo con lui, anche due minuti mi bastano, il tempo di dirgli quanto io ci tenga a vederlo o a stargli vicino e quanto lui sia importante per me. Ultimamente mi sembra sempre più distante, non mi scrive da due giorni e non si fa sentire nemmeno su YouTube. Lo ammetto, mi sono preoccupata tantissimo, poi ho visto che ha postato una foto su Instagram e mi sono tranquillizzata, ma questo non cambia le cose visto che mi manca un casino. È strano dirlo, me ne pentirò di averlo anche solo pensato, ma mi manca anche più di
Emeline, e lei si che è sempre stata al mio fianco.
Ma con Lorenzo è diverso.
Con lui sono riuscita ad abbattere quel muro di insicurezze che mi tormenta dalle medie,
Nonostante non è stato sempre presente per via dei suoi impegni, con lui mi sono sentita e mi sento tutt'ora sicura di me stessa, cosa che con Emeline e con gli altri non è mai successo, Certo che Emeline è sempre stata presente, ma alcune volte sembrava che io stessa dovessi reggere prima lei e i suoi problemi di famiglia e bla bla bla e poi me. Non mi dispiace e non mi è dispiaciuto ascoltare i suoi problemi e le sue lamentele, ma quando io avevo qualcosa che non andava
continuava a ripetere "tutto passerà ed è solo per via dell'adolescenza, non ti devi fare paranoie, madonna e quanto sei problematica, ci sono io che ti voglio bene" e poi attaccava con uno dei suoi discorsi con il fidanzato che l'ha lasciata.
Anche se le voglio bene così com'è.
Avvolte non so spiegarmi se è lei così ingenua, o lo fa per togliere da mezzo il discorso "insicurezza".
Accendo il PC sul comodino e cerco di scrivere qualcosa a Lorenzo.
Okay, iniziamo.
"Hey Lory..." no, iniziamo malissimo.
"Carissimo Lorenzo.." che cazzo è? Una lettera all'avvocato?
"Premetto che non so come iniziare.." perfetto!
"..volevo solo augurarti Buon compleanno, che lo passi nel migliore dei modi con i tuoi cari, davvero.
Io voglio solo che tu sia felice, non solo oggi, ma sempre, perché lo meriti tantissimo.
Auguri a te che ci sei sempre stato e so che ci sarai sempre, ti voglio un casino di bene Lore, ricordalo.
Tua
Clarisse"
Spengo il computer e mi dirigo in cucina per preparare la colazione.
I miei sono fuori per una settimana.
Finalmente hanno deciso di prendersi una vacanza e lasciare me e mia sorella da sole per un po.
Apro il frigo e noto malavoglia, che è completamente vuoto. Bene.
Fortunatamente Luca, il barista, è un grande amico di famiglia
Mi basterà chiamarlo e con gentilezza potrà portarmi qualcosina dal bar che si trova in fondo alla strada.
Potrei andarci anche a piedi, ma la voglia di scendere per una colazione è ufficialmente morta.
Prendo il cellulare e compongo il numero, dopo due squilli finalmente risponde, anche se non è Luca a parlare dall'altro capo.
"Pronto bar Royal, come posso aiutarla?"
"Luca? Sono Clarisse"
"Ehm...ciao, non sono Luca, sono il figlio, mi chiamo Daniel"
Sembra innocuo e tranquillo dal tono di voce e a primo impatto anche un po timido.
"Hey, scusami del disturbo, volevo parlare con tuo padre e chiedergli se è possibile ordinare una colazione dal bar...ehm.."
"Oh si, certo, mio padre ora non c'è, ma posso venire io se per te non è un problema."
"Certo che puoi"
"Oh...okay, ehm...cosa vuoi ordinare?"
"Se è possibile un cappuccino e un cornetto alla crema"
"Okay, via di casa?"
"Via Orsero Elisio"
"Arrivo tra un dieci-venti minuti se per te non è un problema"
Il suo secondo nome dev'essere sicuramente 'se per te non è un problema'
"Va bene, grazie mille."
Riposo il telefono e mi dirigo nella mia camera a prendere i soldi necessari per la colazione.
Spero vivamente che sto Daniel non aumenti il prezzo, anche se non mi sembra tanto intelligente da farlo.
Nell'attesa giocherello con il braccialetto che porto al polso, è un regalo di Lorenzo.
Me lo ha spedito due mesetti fa.
Da allora non lo tolgo più, fa parte di me.
È come essere legata a lui in qualche modo, in un modo analogo e bizzarro da questo punto di vista, ma allo stesso tempo dolce e confortevole.
Immersa nei miei pensieri vengo interrotta dal suono assillante del citofono.
Corro immediatamente ad aprire e cerco vivamente di non cadere nei miei stessi passi.
"Chi è?"
"Sei tu clarisse? Sono Daniel"
"Si, ora ti apro"
Apro velocemente la porta ed un ragazzo dagli occhi verdi mi si para davanti. Mi fissa sorridente e leggermente imbarazzato.
"Ehm...ciao clarisse, questo è ciò che hai ordinato, spero ti sia di piacere."
"Grazie mille, Daniel."
Arrossisce leggermente e questo mi porta a sorridere. Non è male.
Ha i capelli scuri e completamente in disordine, dubito che sia arrivato qui in auto.
Gli occhi a mandorla sono tra il verde e l'azzurro.
Le labbra leggermente sottili, e ha davvero un sorriso splendente.
È molto più alto di me ed ha un fisico da nuotatore.
È praticamente il ragazzo ideale, l'unica cosa che lo induce ad essere poco conversevole è la timidezza, anche se per quella c'è rimedio.
"Vuoi entrare?
Sono sicura che non sei un pazzo maniaco che vuole ammazzarmi, ehm..ok, ovviamente se non hai nulla da fare e ti fa piacere"
Sorride timidamente e cerca di evitare il mio sguardo
"In realtà, dovrei tenere d'occhio il bar insieme a mio fratello, ma può cavarsela anche da solo"
Mh...astuto il ragazzo, magari l'ho giudicato troppo presto.
Ricambio il sorriso e mi sposto leggermente Per farlo entrare.
Inizialmente esita un po, poi entra timidamente e si guarda attorno.
"Quindi...cosa fai nella vita?"
Mi guarda confuso per un secondo
"In che senso?" Ride leggermente.
Le guance rosse lo rendono ancora più carino di quello che già è.
"Scusami, mi sono espressa male, nel senso, lavori? Studi? Hai un hobby? Pratichi qualche sport?"
"Oddio, nemmeno agli esami mi hanno fatto così tante domande"
Scoppiamo a ridere insieme.
Devo ammettere che è bello stare con lui. Mi fa ridere e il fatto che sia così timido mi ricorda tanto Lorenzo...Oddio Lorenzo!
Prendo il cellulare per vedere se mi ha risposto
Ed ecco un messaggio non letto
Ed è il suo.
"Grazie clar,
Sei importantissima per me
Ricordalo."
Sorrido e sclero allo stesso tempo
E subito dopo metto a fuoco il fatto che sto urlando per casa con Daniel vicino.
Mi guarda confuso ma allo stesso tempo divertito
"Ehm...okay"
Scoppio a ridere dalla sua espressione buffa.
"Che c'è?" Sbuffa divertito
"Niente" sorrido di ricambio.
Lorenzo pov's
Arrivo a destinazione e finalmente scendo dal treno.
Non so precisamente dove si trovi Clarisse, anche se questo non è un problema visto che Sascha e Stefano sono a conoscenza della sua residenza.
Prima di dirigermi da lei
Avevo pensato di fare una piccola sosta qui a Napoli.
Giusto per visitare meglio la città e magari gustare qualche delizia.
Saluto calorosamente Rita, la ragazza che ho conosciuto alla stazione, e le prometto che le scriverò presto.
Ed ecco che mi trovo girovagare per le strade di Napoli.
L'aria qui è favolosa e il panorama di Posillipo è da mozzare il fiato.
Mi accomodo in un bar abbastanza carino sia dall'interno che dall'esterno. Ordino un cornetto alla Nutella e un succo alla pera.
Pago e ringrazio il barista che è stato abbastanza gentile da offrirmi anche un caffè, offerto da casa.
Per strada qualche fan mi riconosce e quando mi arrivano incontro e mi abbracciano non posso che essere più felice.
Finalmente arrivo all'hotel che avevo prenotato, prendo le chiavi alla reception e salgo sin sopra alla mia camera. Devo dire che è abbastanza spaziosa e confortevole.
Prendo la telecamera e...
"Bella a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo video io sono favij e siamo in NEIPOLSSSSS UOUO
"Non chiedetemi perché il giorno del mio compleanno io sia proprio qui
MA OKAY, BENE, SI.
Ora faremo un po il tour della stanza e andremo un po in giro per Napoli..."
Finisco di registrare e spengo la telecamera.
Metto apposto le valige e prendo qualcosa da mangiare.
Dopo aver editato il video vlog di sabato noto con stupore che sono già le 19 di sera.
Non sono ancora mentalmente pronto per la sorpresa a Clarisse.
Cioè come mi presento lì?
E se è con qualcuno?
Se non è in casa?
Che le dico quando sono lì?
Oddio che casino!
Clarisse pov's
Sono le 19 di sera e sono così fottutamente annoiata.
E affamata.
Oggi mi sono divertita con Daniel anche se è andato via presto per mezzo del fratello, e penso si sia subito anche una bella ramanzina quando è tornato al bar!
Mia sorella è a dormire dal fidanzato ed io sto praticamente sola.
Perfetto.
Nel frattempo mi chiama Stefano al cellulare, rispondo immediatamente anche perché Stefano se ha da dirmi qualcosa mi contatta semplicemente e il fatto che abbia ricevuto una sua chiamata, mi sa di strano.
"Clarisse!
È urgente, vieni fuori alla pizzeria di Vito's in via Alberto 2.
È successa una cosa a Sascha.
Ti prego vieni subito"
"Sisi Stefano, sto arrivando, aspettami"
"Come sei vestita?
Così ti riconosco subito"
"In realtà sono in pigiama, vedo di mettermi qualcosa al volo e arrivo"
"Okay, fai presto".
Prendo i soliti jeans e non trovando nessuna felpa che si abbini, prendo una maglia con scollo a Barca, nera abbastanza fuori dal "casual".
Ma sono preoccupata per Sascha e il look adesso non è uno dei miei primi pensieri. Pettino i capelli e fortunatamente non mi ero ancora struccata.
Prendo le chiavi e spengo le luci delle stanze.
Esco e chiudo la porta a chiave.
I vicini guardano sospetti dal balcone ma poco importa, sono così distratta e soprapensieri che per sbaglio vado incontro ad un povero anziano che passava di lì.
"Mi scusi" affermo imbarazzata e mi dirigo, quasi correndo, alla pizzeria.
Mi guardo attorno ma non c'è nessuno.
Compongo il numero di Stefano ma vengo distratta da una figura incappucciata che si avvicina.
Cerco di essere più indifferente possibile, ma è diretta proprio verso di me.
Ancor prima che possa muovermi
Mi prende per i polsi.
Cerco di staccarmi dalla sua presa e sono completamente terrorizzata.
"LASCIAMI
AIUTO
QUALCUNO MI AIUTI"
Ma come che con tutte ste persone nel mondo
Non c'è un cazzo di nessuno quando ne ho bisogno?
"Ti prego lasciami
Ti do tutti i soldi che vuoi, ma lasciami"
Il tipo continua a tenermi per i polsi e mi trascina con lui dietro ad un vicolo cieco non molto lontano dalla pizzeria.
"Ti ho detto di lasciarmi, porca puttana" inizio a tirare calci e pugni al tipo che continua a ride sotto il "casco".
"Cosa ridi" sbuffo infastidita
"Sono venuto qui per passare il compleanno con te
E per regalo ricevo una miriade di pugni e anche uno sputo in faccia?
Eppure sei carina anche quando ti incazzi, non c'è niente da fare."
Ci metto un po per schiarire le idee.
Non ci posso credere.
Non è possibile.
Sto sognando, vi prego svegliatemi. Non è lui, non può esserlo.
Si toglie lentamente il casco e un Lorenzo con i capelli in disordine, come sempre, mi sorride a trentadue denti.
"Non puoi essere tu.
No.
Ti prego dimmi che...non sto sognando"
"No, in realtà sono un'ologramma di Lorenzo" scoppia a ridere poi aggiunge sorridendo comprensivamente:"mi sei mancata così tanto, Clarisse."
"Porca troia, Lorenzo.
Dio mio, tu...tu sei pazzo."
E in quel momento che sento il cuore battermi così velocemente che quasi penso che Lorenzo sia in grado di sentirlo. Tra un singhiozzo e un altro
Quasi incredula della situazione
Salto completamente su Lorenzo, mancava poco che perdesse anche l'equilibrio e cadessimo a terra, e quella sensazione di conforto
Mi fa capire che è lui, per me, la sola ragione di felicità.
Perché la felicità si fa attendere, nelle sue piccole cose. Piccole ma grandi cose.
Mi stacco da Lorenzo ancora intenta a piangere dalla gioia e aggiungo tra un singhiozzo e l'altro:
"Auguri Lore, ti voglio un casino di bene, anche se sei un cretino bastardo che non si fa sentire per mesi e poi se ne esce con un 'ero impegnato', anche se mi visualizzi e non rispondi, anche se mi consideri una semplice Fan o che sono meno importante per te, anche se non...non mi vuoi bene, mi odi, anche se...hai capito.
Ci tengo a te più del cornetto alla crema di prima mattina dopo una nottata passata a studiare matematica per il compito della stessa mattina. Cioè io non..."
Lorenzo in tutto questo
Era completamente arrossito e mi guardava sorridendo
"Sei incredibile Clarisse,
Ecco perché sei una delle persone più importanti per me"
"Davvero? Sono importante?"
"Pensi che se non eri importante, venissi qui per passare il compleanno con te?
Tu sei importantissima per me Clar.
Quando mi hai scritto che dovevo passare il compleanno Con la persona più importante per me, ho pensato subito a te, perché stare con te è come incontrare Martin Garrix alla parata del kebab sotto casa mia (?).
Cioè io farei di tutto per fare in modo che tu non ti senta mai sola, perché ti voglio un umpalumpa al cubo (?) di bene, si okay"
Scoppiamo a ridere.
Mi calmo un po e smetto finalmente di piangere, ancora accoccolata tra le braccia di Lorenzo.
"Sei indescrivibile al chiaro di luna, Clar." Avvicina la mano leggermente e mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio. E c'è questo scambio intenso di sguard tra noi.
In questo momento non so chi sia più rosso in viso, ma deduco io, anche se
A questo ultimo schiarir di luna
La cosa che più mi importa
È veder lui sorridere.
CIAO GENTE .
SCUSATE L'ASSENZA
LO SO
LO SO
MA IL CAPITOLO SI DOVEVA FAR ATTENDERE WHIDHEIFEJ
IO LO ADORO
POI FATE VOI.
SCUSATE GLI EVENTUALI ERRORI, CERCHERÒ DI CORREGGERLI VIA VIA.
ARRIVEDERCI E ALLA PROSSIMA ❤🙈
un umpalumpa al cubo? Ma siamo seri?
-Princess_Slytherin
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