Capitolo 7

È passata una settimana dall'ultima volta che ci siamo visti.

Dopo che il mio corpo ha deciso di lanciarsi sulle sue labbra come una povera verginella in calore, abbiamo parlato tanto della sua infanzia in Australia e del mio bisogno ossessivo di recarmi in India e vivere dentro ad un vero ashram - sembrava così incuriosito da tutto quello che dicevo, mi riempiva di domande e sorrideva di tanto in tanto.

Quel bacio ci aveva decisamente sbloccati e potevamo parlare per ore intere senza nemmeno rendercene conto.

Verso le otto mi ha riaccompagnato a casa, aveva smesso anche di piovere, abbiamo passato il tragitto in macchina in silenzio fino a che non ha ricevuto una telefonata. Credo sia stata quella a far scattare qualcosa in lui dal momento che dopo aver attaccato, ha cambiato completamente umore, mi ha lasciato al portone di casa con un semplice sorriso forzato ed un "ci vediamo" e se n'è andato.

Ho sperato vivamente di incontrarlo a lavoro qualche volta ma niente, sembra come essersi volatilizzato nell'aria. Non ha risposto neppure al mio messaggio di mercoledì sera e per quanto Jason insista che debba mandargliene un altro, ho accettato il fatto che lui è una cometa: così come viene, se ne va.

Va bene così, non credo di starci tanto male da andare in depressione, alla fine ci siamo visti solo una volta più due incontri casuali. Niente di che. Ho attraversato una miriade di volte questa fase, ovvero quella in cui mi scaricano ancor prima di conoscermi, mi buttano via come carta straccia, gettandomi dentro ai bidoni indifferenziati giusto per ricordarmi che io non faccio alcuna differenza.

Anche io l'ho fatto molte volte, mi sono dimenticata volontariamente di chiamare qualcuno che attendeva con ansia, sentendomi molto in colpa. Mi piace pensare che Chris abbia i suoi validi motivi per lasciarmi in disparte, d'altronde lui è un uomo adulto con dei bisogni specifici, in me avrà sicuramente percepito una ragazza giovane alla ricerca di attenzioni per sentirsi bella o desiderata da qualcuno. Va bene così, davvero. Nessun rimpianto.

«Alex! Ci sono gli altri!»

Mi guardo allo specchio ancora una volta cercando di trovare cosa non va con il trucco, in particolar modo con l'eyeliner, ho sempre questa sensazione che un occhio sia più alto dell'altro, ma se solo provassi ad aggiustarlo risulterei una tela di Pollock ben riuscita. Così, sbuffando sonoramente, lancio la matita dentro al lavandino ed esco dal bagno prendendo il mio ennesimo drink in mano.

Finalmente è arrivata la notte di Halloween e la babysitter di Allie ha deciso di darmi buca per stare ancora una volta col suo fidanzato. Non che avessi molti programmi in mente, ma volevo festeggiare con qualche amico, così, grazie ai suggerimenti di Jason, abbiamo deciso di spostare la "festa" a casa mia, con Allie.

Quindi una festa molto contenuta.

Non sono quel tipo di madre che beve come un pozzo di fronte alla figlia senza ritegno, ho sempre cercato di darle il giusto esempio sin dalla sua nascita, voglio che sia forte, ben educata e libera - non ho progetti prestabiliti per lei, come persona è giusto che faccia le proprie scelte e faccia i propri sbagli. Non sarò come mia madre che mi ha rinchiusa in una bolla di sapone per anni, finché non sono scoppiata e ho fatto troppe cose insieme, tornando la sera a casa per mettere al suo posto i pezzi di cuore sparsi ovunque. Allie deve sapere cosa c'è là fuori in modo da poterlo combattere con tutte le sue forze.

Ed io sono giovane, modestamente carina e ben piazzata, posso permettermi di bere con gli amici pur avendo una figlia di due anni, perché non dovrei?

«Mi spieghi perché tua figlia si è vestita da Hulk?» La squillante voce di Sarah rimbomba lungo le pareti del mio piccolo corridoio e, cercando di non inciampare sui miei stessi piedi, faccio il mio ingresso in salotto mostrando il mio costume da Jack Sparrow.

«Boom baby!»

Ovviamente l'unica persona che applaude è mia figlia, lei sì che è la mia fan numero uno e mi supporta in tutto e per tutto.

«Batti il cinque Hulk, io e te spacchiamo stasera!» Mi avvicino a lei piegandomi leggermente sulle ginocchia in modo da raggiungere la sua altezza, ricevendo in cambio un cioccolatino mangiucchiato.

Va bene così, apprezzo anche questo.

Notando i ragazzi riuniti nel mio piccolo salotto mi rendo conto, ancora una volta, di essere inadatta. Sono l'unica che ha deciso di sprecare il suo tempo per realizzare un costume di Halloween come si deve. Jason ha delle semplici corna in testa che si illuminano, Sarah una specie di cappello da strega simile a quello di Michael e Julia...beh Julia si è vestita di nero e basta. Niente di speciale. Solo io ed Allie ci siamo messe tutte in tiro, il suo costume da Hulk è strepitoso, con tanto di addominali e pantaloncini viola inclusi.

«Tua figlia vuole un drink! Latte e menta?» Urla Michael sovrastando la musica mentre traffica nella mia piccola cucina tirando fuori una serie di bicchieri rossi di plastica.

«Latte e menta sia!»

Sono tuti indaffarati a sistemare le cose che ha portato Sarah. Doveva essere una piccola festa intima con poche cose, ma la quantità esorbitante di cibo che stracolma sul mio tavolo in legno potrebbe sfamare un intero esercito. Sarah non ha mezze misure: o si presenta a mani vuote o porta il mondo.

«Tieni piccola.» Michael porge lentamente il biberon ad Allie che se ne va correndo sul divano dove ha allestito un vero e proprio party privato con tutti i suoi pupazzi preferiti.

Mi mancava stare con i ragazzi fuori dall'orario di lavoro. Siamo tutti più rilassati e a nostro agio, senza pressioni né clienti che possano disturbare i nostri battibecchi.

«Alex perché io non sapevo niente di questo tizio?» Julia mi fa cenno di avvicinarmi a loro e, fulminando Jason con lo sguardo, cammino sedendomi sul lavello della cucina.

«Quale tizio?»

«Oh avanti, smettila di fare la finta tonta!» Mi rimprovera Sarah appoggiandosi alle mie gambe.

Tutti sanno di Chris, ci hanno visto uscire insieme dal bar sabato scorso, tranne Julia che si era presa una settimana di ferie per andare a trovare i suoi genitori e, ovviamente, Jason non ha esitato nemmeno un secondo ad aggiornarla sulla mia vita.

«Sì...siamo usciti insieme una volta, niente di che...» Rimango sul vago bevendo un sorso del mio drink.

Non mi va di pensare a lui, potrebbe rovinare la mia serata in qualche modo. Per quanto cerco di ripetermi che va tutto bene, una parte di me spera ancora in un suo messaggio. Ci conosciamo da così poco tempo che non riesco a dare una spiegazione al mio stato d'animo in questo momento, potrei dare la colpa all'alcol stasera per i miei pensieri confusi, ma sono sicura che anche domani, dopo colazione, mi sentirò esattamente così.

«Deve essere veramente bello per farti stare così.»

Non sai quanto.

Sospiro silenziosamente cercando di buttare fuori il mio improvviso malumore, portandomi il bicchiere sulle labbra ancora una volta.
Non devo permettergli di farmi stare così, specialmente se tra di noi non c'è stato assolutamente niente.

Dannazione è stato solo un bacio! Che mi prende?

«Mangiamo qualcosa?» Jason si infila tra le mie gambe prendendomi il viso tra le mani. Riesco a vedere un velo di preoccupazione nei suoi occhi, anche se lo nasconde dietro a milioni di insulti e battutine accattivanti.

«Dimmi una bugia.» Borbotto sottovoce tirando fuori il labbro inferiore.

«Lui ti chiamerà ed io non ti voglio bene.» Stringe le mani ancora di più schiacciandomi le guance prima di lasciarmi un bacio sulla fronte. «Mangiamo qualcosa troietta. Hai bisogno di energie se vuoi battermi a Just Dance.»

Sorrido ringraziandolo con lo sguardo e mi precipito al tavolo dove gli altri hanno già allestito vari vassoi pieni di schifezze e pizza a volontà.
Così ci riuniamo tutti insieme, Allie inclusa, e mangiamo parlando animatamente del più e del meno, aiutandomi a dimenticare almeno per stasera, lo strano tipo che ha invaso senza permesso i miei pensieri.

//spazio autrice//

Capitolo un po' più corto del solito, scusate. Vi anticipo però che il prossimo sarà tutto dal punto di vista di Chris, scoprirete cose in più sul suo personaggio, visto che alcune di voi mi hanno detto appunto che sono incuriosite dal suo "fascino".
Dato che ci sono volevo dirvi anche alcune cose. Per prima cosa nei vari capitoli ci sono alcuni errori che sto già provvedendo a correggere, appena finisco gli scambi lettura in corso revisionerò i primi capitoli e continuerò a pubblicare quelli nuovi con questo ritmo.
Questa storia, come già ho detto, è stata scritta da me 3 anni fa solo per quanto riguarda i primi tre/quattro capitoli. La sto portando avanti perché mi sta molto a cuore, ma non mi aspetto di certo un best seller😅 

È una storia fatta per divertire, che tratta tematiche importanti come l'amore, l'essere madre e i vari sacrifici in maniera del tutto naturale. Alex è così sopraffatta da diverse emozioni perché è un esplosione di vita, diciamo che va a 3000 in tutto e forse per questo i suoi cambi di umore possono confondervi. Mi ritrovo molto nel suo personaggio e per questo lo descrivo con tanta naturalezza. Chris beh...lui è Chris e scoprirete presto altro su di lui.

Concludendo, a breve insisterò a lavorare sul riassunto che mi sembra un po' "troppo" per il tipo di libro e alla copertina (tutto questo, anche grazie a vostri preziosi consigli!)

Adesso evaporo!
Dietemi ancora una volta cosa ne pensate e ci vediamo MOLTO presto!

HULK SPACCA!

Marian ❤️

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