Hogwarts: i fondatori (Cap.9)

Capitolo 9: Il medaglione e il diadema

Godric rimase tutto il tempo al fianco di Helga, la quale pian piano iniziava a riprendere colore; poi, finalmente, Salazar tornò da loro con due tazze fumanti tra le mani.

Porse i due bicchieri, colmi di qualche strano infuso dall'odore pungente, ai propri ospiti e attese che la ragazza si riprendesse, prima di accomiatarsi dai due giovani.

Helga però, essendo ancora molto debole, non prestò la dovuta attenzione e finì per gettarsi la bevanda bollente sulle braccia.

La ragazza istintivamente si tolse i guanti impregnati del liquido rovente e li gettò a terra. Salazar, in modo altrettanto naturale, le prese una mano per valutare le scottature, ma nel momento stesso in cui toccò la pelle della giovane, accadde qualcosa all'interno della sua mente.

Senza volerlo, infatti, Helga aveva superato le resistenze di Salazar ed era entrata in diretto contatto con tutti i pensieri del misterioso uomo e l'immagine che le si parò davanti fu il volto di una donna che Helga riconobbe subito essere Rowena, solo un poco più giovane.

Helga tentò subito di uscire da quello stato di trance, quell'uomo l'aveva avvertita poco prima che non voleva assolutamente che tentasse di violare i propri pensieri.

La Hufflepuff con molta fatica riuscì ad uscire da quel tunnel di ricordi e pensieri che le lasciarono addosso anche uno strano senso di angoscia.

Appena tornò in sé, provò immediatamente a scusarsi e a rabbonire Salazar, che aveva ancora gli occhi sbarrati per quello che era appena accaduto.

Ma l'uomo stavolta si mostrò molto comprensivo e le disse che aveva intuito quello che era successo e che non era colpa sua.

Helga fece per cambiare argomento, ma a quel punto fu Salazar ad intuire qualcosa: "Hai visto Rowena vero? Ho avuto un flash per pochi secondi..." disse il moro con voce smorzata.

La Hufflepuff avrebbe voluto negare, ma non era nella sua indole, così fece un cenno affermativo con la testa.

"Ho visto il frammento di un ricordo, dove vi scambiavate dei doni, un diadema con delle pietre blu e un medaglione dorato, molto simile a quello consegnato da Rowena a Godric. Voi...voi siete innamorati?!" domandò la ragazza titubante.

"Molto bene, rimani comunque una ragazza invadente, ma ti preferisco quando domandi e vai dritta al punto come hai fatto adesso, rispetto a quando tenti di sbirciare nella mente altrui. Visto che per certi aspetti mi ricordi molto Rowena, ti racconterò la nostra storia, ma dovrà rimanere tra noi, intesi?!" disse Salazar fissandola con i suoi profondi occhi antracite.

Helga promise che non avrebbe spifferato niente e così fece anche Godric.

Al che Salazar iniziò a raccontare:" Io e Rowena ci siamo conosciuti quando avevamo più o meno la vostra stessa età. Abitavamo entrambi in un villaggio vicino al bosco che adesso chiamano "Bosco della Strega Bianca", che nome assurdo, ma andiamo avanti...

Rowena e io eravamo due ragazzi molto particolari, entrambi estremamente taciturni e con pochi amici. Lei passava la notte a contemplare le stelle e dava consigli a tutti riguardanti le condizioni atmosferiche del giorno seguente e novantanove su cento aveva sempre ragione, per questa ragione i contadini la apprezzavano tanto, perché era molto utile.

I problemi, però, iniziarono quando cominciò ad avere degli scoppi involontari di magia e iniziò a predire anche altri tipi di eventi che le persone non volevano assolutamente sentirsi dire.

Lei viene da una famiglia di streghe, quindi la madre e la nonna le insegnarono a controllarsi e a non mettere più a disposizione certi tipi d'informazione, onde evitare che i vicini si insospettissero. Un conto, infatti, era guardare il cielo e prevedere che tempo avrebbe fatto il giorno seguente, in tanti sono convinti di saperlo fare, anche se spesso non è così; un altro paio di maniche invece è essere a conoscenza di fatti assolutamente imprevedibili per una persona cosiddetta comune.

Inutile che vi dica che comunque, a mano a mano, i vicini iniziarono a tacciarla come "la stramba" e a volerci avere poco a che fare.

Incredibilmente lei sembrava non soffrire nemmeno più di tanto questa cosa, infatti Rowena sembrava stare bene per conto suo, con la sua famiglia e i suoi animali, tra cui un piccolo corvo caduto dal nido che lei prese con sé per curarlo e che da quel giorno divenne il suo inseparabile amico, infatti adesso il corvo abita tra gli alberi nei pressi della sua casa nel bosco, ma le fa comunque visita ogni giorno, anche se a detta sua lei non è mai riuscita a parlarci con linguaggio umano, a differenza mia...che invece sono in grado di parlare con i serpenti fin da piccolo.

Mio padre, quando mi scoprì a parlare con loro, inizialmente mi prese per pazzo, poi per debosciato e infine mi cacciò via di casa. Io iniziai a vagare per il bosco, non avevo idea di dove andare quando, improvvisamente, tra le fronde vidi quella bellissima fanciulla che non avevo mai avuto il coraggio di avvicinare al villaggio, per paura di essere rifiutato.

Mi asciugai le lacrime, per non farmi vedere in quello stato, ma lei, nonostante fosse così lontana se ne accorse subito.

Tu sei il ragazzo dei serpenti vero?!  chiese lei cristallina.

Io feci finta di non capire a cosa si riferisse, ma lei continuò. Dai, è da ieri che al villaggio si è sparsa la voce sul fatto che tuo padre ti abbia cacciato di casa per questa pratica, pensa che tu abbia qualcosa di malvagio in te. Ma non è vero, non sei malvagio, io lo vedo perché sono come te, anche se non riesco a parlare con gli animali.

Questa fu la nostra prima conversazione, la prima di una lunga serie. Rowena mi aiutò a costruire la capanna nel bosco, quella dove adesso risiede lei, e venne ogni giorno a trovarmi e ad insegnarmi diverse tecniche magiche apprese dalla propria madre e la propria nonna che le avevano imparate, a loro volta, dalla bisnonna di lei.

La cosa andò avanti per un po' di tempo, finché non mi resi conto di essere completamente innamorato di Rowena e mi dichiarai, chiedendole di sposarmi.

Lei accettò e ci accordammo per celebrare il matrimonio la notte seguente nel bosco, al riparo da occhi indiscreti, il rito sarebbe stato tenuto dalla nonna di Rowena che aveva il dono di unire le persone per tutta la vita attraverso un vincolo magico.

Rowena desiderava tanto che fosse presente anche la madre quella sera, ma quest'ultima aveva avuto una visione la notte precedente, la quale le intimava di rimanere al villaggio per monitorare la situazione e così fece.

Quella sera, io, Rowena e sua nonna ci incontrammo al centro di una radura, la quale si vocifera sia stata, e forse sia ancora, dimora delle fate. Io e Rowena ci mettemmo al centro e ci scambiammo questi doni, un diadema realizzato da me con materiali non troppo costosi e con incastonate delle pietre azzurre che ho trovato lungo il corso di un fiume, e un medaglione dorato acquistato da Rowena con i propri risparmi e sul quale ha fatto incidere una S decorata da piccole pietre verdi.

A quel punto il rito avrebbe dovuto iniziare; ma, improvvisamente, la madre di Rowena sbucò tra gli arbusti, grazie ad una magia chiamata "smaterializzazione", una pratica che permette di trasportarsi in pochi attimi da un luogo a un altro, una magia molto difficile però, in cui anche Rowena aveva iniziato da poco ad esercitarsi.

La madre ci avvertì che il fabbro presso cui Rowena aveva fatto incidere il medaglione si era insospettito di quel cimelio con all'interno la lettera S e le pietre verdi, simbolo che aveva visto una volta sull'anello nuziale di mia madre, come se quello fosse un simbolo della mia famiglia e Rowena avesse voluto riprodurlo.

Il fabbro lo raccontò a mio padre e gli fece vedere il medaglione, quest'ultimo appena notò il simbolo lo riconobbe immediatamente e così, sapendo che Rowena si recava spesso nei pressi del bosco adiacente, quella notte decisero di andare in perlustrazione.

Nota autrice: Ciao ragazzi, il nono capitolo è venuto un po' lungo, quindi ho deciso di spezzarlo, il prossimo capitolo (ovvero il decimo) riprenderà dal racconto di Salazar, in modo da poter scoprire tutta la storia di lui e Rowena. Che vi sembra fino a qui, riuscite ad immaginare loro due insieme? Fatemi sapere e se il capitolo vi è piaciuto, se vi va, lasciate una stellina o un commento. A presto, un abbraccio⭐💙

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