"A caccia di emozioni" (One-shot Halloween🎃👻)
Titolo: A caccia di emozioni
Harry, Ron e Hermione si trovavano nella Sala Grande per partecipare alla festa di Halloween: il salone era illuminato da tante lanterne a forma di zucca e le lunghe tavolate erano imbandite a festa con piatti deliziosi decorati da ragni di liquirizia e meringhe fantasma.
Come da tradizione, prima dell'inizio del banchetto, gli studenti dovevano assistere allo spettacolo organizzato da Nick-Quasi-Senza-Testa e il Barone Sanguinario che avrebbero portato in scena, per l'ennesima volta, l'evento della decapitazione di Nick.
Ron era ansioso di addentare quella succulenta torta salata alla zucca che lo fissava attraverso gli occhi maliziosi disegnati sulla superficie.
Hermione invece, stranamente, si stava annoiando a morte e aveva cominciato a lamentarsi ancora prima che lo spettacolo iniziasse.
Finalmente, per la gioia di Ron, le luci si spensero e l'illuminazione si concentrò, grazie a delle candele fluttuanti, lungo una pedana collocata in mezzo alla sala.
Al centro del palcoscenico improvvisato si trovavano già il patibolo e il boia, interpretato dal Barone. Presto l'orchestra e il coro intonarono una canzone lugubre, la canzone dei condannati a morte, e tra le sue note apparve Nick con aria funerea.
Il fantasma, prima di adagiare la propria testa sul patibolo, esordì con il famoso discorso che, a suo dire, emozionò così tanto il boia che non ebbe abbastanza forza nelle braccia per staccargli la testa di netto.
"Il mio nome è Sir Nicholas de Mimsy-Porpington e oggi sono qui a ribadire la mia innocenza, ma a sottopormi comunque con dignità e con onore alla condanna che mi è stata rivolta. Sappiate però..."
"che non basterà uccidere il mio corpo per far scomparire la memoria nella mente dei puri e degli onesti che mi hanno apprezzato in questa vita!" concluse il discorso Hermione al posto suo, conoscendo ormai le parole di quel monologo a memoria, essendo la quarta volta che vi assisteva. Poi si rivolse agli amici: "Possibile che non ci sia modo di organizzare qualcosa di più emozionante che questa scena trita e ritrita?!"
Harry e Ron la guardarono stupiti: Hermione Granger annoiata, credevano che una cosa simile fosse possibile solo con le lezioni di Divinazione.
Hogwarts però parve captare le emozioni della giovane strega, infatti, ad un certo punto, accadde qualcosa di insolito: le luci si accesero proprio qualche attimo prima che la scure si abbattesse sulla testa di Nick e, al centro del palchetto, apparve Silente in persona.
"Nick, Barone, scusate se interrompo il vostro spettacolo, ma quest'anno abbiamo organizzato qualcosa di speciale, con l'aiuto di tutti i professori e di alcune creature magiche siamo riusciti a preparare un banchetto nella Foresta Proibita, forza andiamo!" disse Silente.
Tutti furono entusiasti, eccetto i più paurosi e gli affamati: Ron rientrava in entrambe le categorie, infatti guardò la torta salata di fronte a lui con aria affranta.
"Paura, Weasley?!" sentì scandire il rosso alle sue spalle, da un inconfondibile tono di voce.
"Sì, nell'oscurità della foresta potrei scambiare il tuo parrucchino biondo per un furetto fantasma!" rispose Ron a tono, provocando risolini sommessi da parte degli amici. Poi, una volta che il biondo si fu allontanato con la sua solita aria sprezzante, Hermione alzò gli occhi al cielo e aggiunse: "possibile che Malfoy abbia un repertorio così limitato?!"
"Oh no, no, ha anche mio padre lo verrà a sapere, come asso nella manica!" rispose Harry, riaccendendo nuovamente le risate nei propri compagni.
D'improvviso, però, a spegnere il sorriso sul volto del rosso ci pensò Silente, il quale batté le mani e tutte le vivande scomparvero: "Tranquillo, Weasley, la tua torta ti aspetta nella Foresta Proibita, insieme a tutte le altre leccornie!"
Ron avrebbe preferito di gran lunga mangiare con tranquillità nella calda e accogliente Sala Grande, ma visto che non aveva alternative, se non quella di rimanere a digiuno, si rassegnò a seguire Harry e una raggiante Hermione, i cui desideri sembravano essere stati accolti.
Una volta giunti presso la Foresta, trovarono un sentiero di sassolini bianchi che conduceva fin dentro alla vegetazione, i professori fecero strada, i ragazzi prepararono le bacchette per eseguire l'incantesimo Lumos, ma non ce ne fu bisogno in quanto centinaia di fate dalle ali luminose li guidarono.
Tra gli alberi si potevano scorgere ragnatele fluorescenti, fantocci argentati che fluttuavano tra i rami grazie a chissà quale incantesimo e ogni tanto qualche studente, ingaggiato da Silente, sbucava dalle fronde travestito da mummia, vampiro, scheletro e quant'altro.
Ad un certo punto, per la gioia di Ron, videro in lontananza una splendida radura circondata da lanterne a forma di zucca e, al centro, dei lunghi tavoli imbanditi a festa, pieni di prelibatezze.
Sia i ragazzi che i professori affrettarono il passo, erano tutti parecchio affamati, qualche metro prima della meta, però, un insieme di ululati si propagò nella foresta.
I ragazzi iniziarono a ridere, quel burlone di Silente si era dato proprio un gran da fare quell'anno per provare a spaventarli. Così fecero per proseguire, ma Piton, La McGonagall e Silente si voltarono verso di loro con delle gran brutte cere, facendo segno di fermarsi e fare silenzio.
L'ululato si ripeté e sembrò sempre più vicino, a quel punto tutti i professori si armarono di bacchetta ed esortarono gli studenti a fare lo stesso; Hagrid si schierò subito, con fare protettivo, a fianco del trio con il suo fidato Thor, che stava tremando a sua volta di paura.
L'atmosfera iniziava a farsi cupa, se quello era uno scherzo i professori avrebbero dovuto essere ingaggiati come migliori attori del mondo magico e non.
D'un tratto, i timori dei ragazzi si concretizzarono: dalle fronde sbucarono una dozzina di lupi mannari, ancora non del tutto trasformati, capitanati da Greyback. Silente osservò il cielo: mancava giusto un minuto prima che la luna fosse completamente piena.
La soluzione giusta, più che combattere, sarebbe stata quella di smaterializzarsi tutti insieme, ma nel perimetro di Hogwarts non era possibile e ci sarebbero stati comunque troppi studenti minorenni non ancora in grado di farlo, per riuscire a portarli tutti in salvo. Così Silente tentò di lanciare velocemente un incantesimo di protezione intorno a lui e i ragazzi, ma Greyback iniziò a ridere.
"Stolto di un vecchio, ti pare che se siamo riusciti ad arrivare fino a qui, nonostante tutte le protezioni apposte su Hogwarts, non abbiamo pensato ad isolare questa zona dalla magia? Qui non potrete eseguire neanche un Reparo."
Ma non temere non vogliamo fare del male ai tuoi studenti, vogliamo solamente che entrino a far parte del nostro branco...di te e dei tuoi amici professori poi decideremo che fare!"
"Non lo permetterò mai, Greyback, dovrai passare sul mio cadavere!" urlò Silente furioso, e tutti i professori si schierarono al suo fianco.
"Beh, allora sarà proprio quello che farò. Non hai alternative, non vedi che siete circondati?!"
Proprio in quell'attimo, la luna piena fece sfoggio di sé in mezzo alla radura e i licantropi si trasformarono. Con gli occhi iniettati di sangue iniziarono ad avvicinarsi agli studenti; la maggior parte dei quali non riusciva nemmeno a muovere un passo per il terrore, mentre altri si preparavano a combattere a mani nude piuttosto che soccombere senza colpo ferire. Tra questi ultimi c'erano anche i fratelli Weasley al completo, Harry, Hermione, Luna e Neville che si abbracciarono prima di andare in contro al loro destino; proprio un attimo prima che i licantropi si scagliassero sulle loro prede, però, dal fitto della foresta sbucò un branco di centauri, capitanati da Firenze in persona e dietro di loro altre creature che doveva aver ingaggiato lungo il percorso tra cui Abraxan, Unicorni, Fate e così via.
" Vattene da qui, Firenze, non siamo venuti per voi!" gridò Greyback furioso.
"Te lo puoi scordare, Greyback, preparati ad assaggiare i miei zoccoli sul tuo muso pulcioso!"
A quel punto, il lupo mannaro esplose di rabbia e aizzò tutto il suo branco contro i centauri e le altre creature che si erano piazzate tra loro e i ragazzi.
Firenze gridò a Silente di scappare e portar via con sé tutti gli studenti, ci avrebbero pensato loro a temporeggiare.
Con grande apprensione Albus fece ciò che gli aveva ordinato il centauro e ordinò ai ragazzi di fuggire.
Sulle prime alcuni studenti, tra cui il trio, si rifiutarono di lasciare i centauri e le altre creature da sole, ma Silente urlò loro con tutto il fiato che aveva in gola che non era il momento di fare gli eroi e che se i centauri avessero dovuto pensare anche alla loro incolumità sarebbero morti tutti.
A quel punto, anche se con l'angoscia nel cuore, Harry, Ron ed Hermione iniziarono a fuggire insieme agli altri ragazzi, ma durante la fuga alcuni licantropi cercarono di catturare gli studenti, e i centauri fecero loro scudo con i propri corpi nel tentativo di salvarli.
Gli occhi di Ron erano fissi sui fratelli e i suoi amici; Harry e Hermione invece continuavano a guardarsi indietro, preoccupati per i professori e per gli studenti più lenti. Ad un certo punto, Harry si accorse che Draco era rimasto indietro per tenere il passo di Tiger e Goyle, molto più lenti di lui, e un lupo mannaro stava correndo tra le fronde pronto a scaraventarsi proprio sul biondo. Così Harry, senza pensarci due volte, urlò a Draco di allontanarsi dagli alberi, salvandolo così dall'attacco del lupo mannaro che cadde a terra e venne travolto da un centauro che, al contrario dei tre Serpeverde, aveva visto tutto. Malfoy rivolse un'eloquente occhiata di gratitudine al Grifondoro che gli aveva appena salvato la vita, poi continuò a correre, pallido in volto come non mai.
Dopo una mezzora, che parve infinita, i lupi mannari vennero sconfitti e i pochi rimasti fuggirono nel bosco, ma Hermione vide intorno a sé una scena desolante.
Decine di centauri erano feriti e così anche diversi studenti erano stati graffiati o morsi, ma la cosa che lasciò tutti ancora più sgomenti fu la figura di Firenze a terra esanime.
Hermione iniziò a gridare e si gettò in lacrime su di lui.
"Firenze, Firenze, no per favore, rispondimi..."
Ron provò a sollevarla dalle spalle, ma non ci fu modo, lei si ribellò alla presa e continuò a gridare in lacrime il nome del centauro.
"Hermione, dai alzati!" continuava a sentire riecheggiare la ragazza nella sua testa, mentre due mani calde le scuotevano con delicatezza le spalle.
A quel punto la strega aprì gli occhi e vide quelli di Ron fissi nei suoi, ma non erano quegli occhi vispi da ragazzo che aveva fissato pochi attimi prima nella Foresta Proibita, erano gli occhi dolci e adulti di suo marito che la cingeva per le spalle e tentava di aiutarla a mettersi seduta sul divanetto della Tana.
Anche Harry e Ginny la stavano osservando preoccupati, Hermione si guardò intorno e vide i bambini: Rose, Albus, Hugo, James e Lily che la guardavano perplessi con ancora le mani impiastrate di zucca.
A quel punto si rese conto: si era addormentata mentre stavano intagliando le zucche e Harry stava raccontando ai bambini delle feste di Halloween che si tenevano ad Hogwarts.
Così la sua mente era vagata prima allo spettacolo di Nick, per poi finire, non si sa come, alla Foresta Proibita.
"Hai avuto un incubo, tesoro, va tutto bene!" la tranquillizzò Ron con un sorriso, "continuavi a urlare Firenze, Firenze!" mimò il rosso e poi aggiunse "non serve arrabbiarsi così tanto, quest'estate ci andiamo agli Uffizi!"
Al che Hermione dette un colpetto affettuoso alla spalla del marito e scoppiò a ridere e così anche Harry, Ginny e i bambini. Hermione a quel punto si promise che non avrebbe mai più nemmeno osato immaginare di volere un Halloween "più emozionante" e fu grata, addirittura, per aver potuto assistere a tutti gli spettacoli di Nick-Quasi-Senza-Testa durante la sua permanenza ad Hogwarts.
Nota autrice: Ciao a tutti, e buon Halloween! Questa è la versione estesa di una fanfiction con cui ho partecipato ad un concorso su Facebook, spero vi sia piaciuta, nel caso lasciate un commento o una stellina per farmelo sapere. P.S Sul mio profilo trovate anche una raccolta intitolata "Gilbert O'Lantern &The Nightmare Cordelia" con due fanfiction di Halloween a tema "Chiamatemi Anna". Un magico abbraccio a tutti voi!😊🧡🎃🏰👻
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