Spazio

Le Case e lo spazio...

I Tassorosso sono gli immensi spazi d'oscurità dove nulla sembra esistere.
Silenziosi. Non è possibile captare alcun suono, regna un silenzio infinito. Vasti. Vuoti.
È una cosa terrificante; tranquillizzante al tempo stesso.
Quella vastità rappresenta l'opportunità; è promettente, esprime speranza. Gentilezza, perfino.
È un posto per contemplare, per porsi delle domande... per aver paura, forse.
Un posto in cui si fa una pausa, e si pensa, e si viaggia.
Un posto nel bel mezzo del nulla; dove tutto può sembrar insignificante, e subito dopo si trasforma in qualcosa di mozzafiato.
Così esteso, così potente, così indefinito.
Ed è quasi ironico, pensare che quando riflettiamo sullo spazio, questo sia il posto che consideriamo meno.

I Serpeverde sono gli altri pianeti, completamente diversi dal nostro. Possono esser rotondi, con lune, con satelliti o con atmosfere, ma non sono la Terra. No. Non sono la Terra.
Alcuni sono rossi, altri privi d'acqua.
Con anelli, freddi, ardenti, gassosi, enormi, minuscoli. Ma non sono la Terra.
Abbiamo dato loro dei nomi, perché è questo quello che facciamo: facciamo finta di conoscerli. Eppure, non sono la Terra, non lo saranno mai.
Ma, nonostante questo, li amiamo. Amiamo la possibilità, la sfida, il rischio. Amiamo batterci per qualcosa che non è possibile, non ancora.
Magari un giorno lasceremo la Terra, e vivremo su un pianeta giallo, con altre creature ed un clima che non avremmo mai immaginato. Chi può dirlo?
Le possibilità sono infinite, ce ne rendiamo conto pienamente quando cerchiamo altri pianeti.
Ed è proprio la possibilità, la sfida, che ci induce a batterci ancora affinché un giorno riusciamo a mettere piede sulla superficie di un altro pianeta.

I Corvonero sono milioni e milioni di stelle, ognuna delle quali ha la propria storia. Ognuna delle quali è stata identificata da noi, quando guardiamo il cielo e le indichiamo.
Le costellazioni mutano a seconda della prospettiva con cui le si guarda, proprio come tutto il resto nella vita.
Ad un certo punto, alcune stelle non sono più familiari a noi. Senza nome. Nuove. Trabbocanti di potenziale. Magari impareremo da loro, un giorno. Magari ci racconteranno delle storie.
Le stelle muoiono, per questo le teniamo strette a noi, quasi possessivamente: per la loro bellezza, per le loro storie. Le guardiamo, e desideriamo, desideriamo, desideriamo.
Ed è così facile dimenticare che noi siamo qui, e loro sono ad anni luce di distanza da noi.

I Grifondoro sono le galassie e il potenziale dell'esplorazione che iradiano. Alcune di loro, hanno nomi presi dalle cose che abbiamo già visto e altre da quelle che speriamo di scoprire.
Sogniamo navicelle spaziale ed altre vite. Di guerre galattiche, e nuovi luoghi, nuove comunicazioni.
Sono pericoleso, talvolta, come la prospettiva dello spazio in sé. Morte. Fallimento. Solitudine. Ma continuamo a costruire, a sognare, ed insegnamo a quelli che verrano ciò che abbiamo imparato.
I libri, le teorie, i film, sono fatti in modo che abbiamo la percezione di sapere già tutto riguardo le galassie, di averle già viste.
Ma la verità è che è tutto sconosciuto, e continuamo a chiederci: «Cosa c'è lì?».
Ed è così facile domandarci se lo sapremo mai, e a continuare a sognare.






























Fatto il misfatto

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