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La campanella avvisò i ragazzi dell'inizio della pausa pranzo così, uno dopo l'altro, si avviarono verso la mensa scolastica. Baekhyun e Jongdae raggiunsero il tavolo dove si trovavano Chanyeol e Jongin solo dopo aver ritirato il loro vassoio, per poi aspettare l'arrivo di Kyungsoo, che era solito arrivare per ultimo data la distanza maggiore della sua classe dalla mensa. Passarono diversi minuti, ma non vedendo arrivare il corvino cominciarono a preoccuparsi, non era da lui tardare. Si guardarono intorno, per poi accorgersi dei suoi compagni di classe ai tavoli vicini, ciò voleva dire che la sua classe non era stata trattenuta. Jongdae afferrò il cellulare, e lo chiamò varie volte, senza però mai ricevere risposta.
<<Ma dov'è finito?>> sbottò alla fine il castano.
<<Non è da lui sparire così>> aggiunse Jongin.
<<Se fosse andato via da scuola ci avrebbe avvisati, sento che c'è qualcosa sotto>> seguì Chanyeol.
<<Spero non sia qualcosa di serio>> parlò Baekhyun.
Dopo ciò fra i ragazzo calò il silenzio. Ognuno di loro cominciò a pensare al motivo per il quale il corvino non fosse lì con loro, ma nessuno riuscì a trovare una risposta, fino a che qualcuno non si avvicinò timidamente al loro tavolo, attirando la loro attenzione.
<<Scusatemi se vi disturbo ragazzi, ma avrei qualcosa da dirvi>> disse la ragazza, con lo sguardo basso e le mani unite in grembo. Jongin e Chanyeol riconobbero subito la figura della ragazza in quella di Jiheun, una loro compagna di classe <<Non so ora dove sia Kyungsoo, ma credo di essere stata l'ultima persona a vederlo prima che rimanesse solo con quelle ragazze>>
<<Quale ragazze? Cos'è successo?>> domandò Jongin alzandosi dal suo posto e mettendosi davanti alla ragazza.
<<Toccava a noi conservare le attrezzature usate per l'ora di educazione fisica, ma poi sono arrivate delle ragazze e mi hanno minacciato di andar via perché volevano parlare con lui. Non avrei voluto lasciarlo solo, ma non ho potuto fare altro, ho già diversi problemi con quelle ragazze, sono stata un egoista mi dispiace. Volevo venire subito da voi per avvisarvi ma sono stata trattenuta dal vicepreside>> raccontò, mantenendo sempre lo sguardo basso, sentendosi in colpa per l'accaduto.
I ragazzi si scambiarono uno sguardo con il quale capirono di condividere la stessa idea, per poi alzarsi uno dopo l'altro.
<<Non ti preoccupare Jiheun, lo capisco. Chi erano queste ragazze?>> domandò Chanyeol posando una mano sulla sua spalla.
<<Il gruppo di Heyeon>> rispose, portando finalmente il suo sguardo su Jongin <<Credo volessero parlare con Kyungsoo per gelosia nei suoi confronti, sono sempre state innamorate di te Jongin>> spiegò.
<<Ti ringrazio per avermelo detto Jiheun, ora ci pensiamo noi, tu stai tranquilla, quelle ragazze non ti faranno più nulla te lo prometto>> la tranquillizzò, notando la preoccupazione nei suoi occhi.
I ragazzi cominciarono a correre per l'istituto, non curanti degli studenti che affollavano le varie arie e i professori che gli urlavano di non correre nei corridoi, cercando di raggiungere il più velocemente il magazzino che Jiheun aveva indicato loro. Arrivati in palestra si guardarono intorno, appurando di essere gli unici. Raggiunta la porta del magazzino cominciarono a picchiare sulla sua superfice, urlando varie volte il nome del corvino, provando nel frattempo ad aprirla.
<<Kyungsoo, sei lì dentro?>> urlò Jongin, colpendo varie volte la porta.
<<Sono qui, credo di essermi slogato la caviglia>> rispose il corvino, confermando la sua presenza.
<<Sono state quelle oche? Staccherò loro quelle finte extension>> urlò Baekhyun.
<<Credo che quelle ragazze l'abbiano portata con sé. Dovremmo chiamare il professor Choi? Lui dovrebbe avere le chiavi>> disse Jongdae.
<<Jongdae corri dal professore e tornate il più in fretta possibile>> ordinò Chayeol continuando nel frattempo a smuovere la porta.
Jongdae si diresse velocemente verso la sala professori, entrandoci come un uragano.
<<Kim Jongdae, ti sembra il modo?>> lo riprese il professore, comodamente seduto alla sua postazione.
<<Professore mi spiace, ma è un'urgenza, Do Kyungsoo è chiuso nel magazzino della palestra, deve aprire la porta per favore>> disse tutto ad un fiato, combattendo con il fiatone per la corsa. Fortunatamente il professore non gli fece alcuna domanda sul momento, limitandosi a seguirlo. Arrivati davanti al magazzino raccolse un mazzo di chiavi dalla tasca e, dopo aver trovata quella giusta, aprì la porta che li separava dal ragazzo. Lo trovarono accovacciato sul pavimento, provarono a farlo alzare ma una fitta lancinante gli colpì la caviglia rischiando di farlo cadere.
<<Portiamolo in infermeria per prima cosa, poi voglio che qualcuno mi dica cosa è successo>> sentenziò il professore. L'infermiera della scuola si occupò di fasciare la caviglia del corvino, in modo che fosse ben salda e che ogni movimento risultasse minimo e non peggiorasse.
<<Fortunatamente non è nulla di grave, ma non deve sforzarla troppo>> disse la donna, con un sorriso rassicurante.
<<Bene, ora qualcuno mi spieghi cosa è successo, perché Kyungsoo era rinchiuso lì dentro e dov'è finita Jiheun, doveva essere con te>> ordinò l'uomo, osservandoli attentamente. I ragazzi si guardarono fra loro, decidendo se dare la vera versione della storia, ma non potevano rischiare di creare dei problemi anche alla ragazza con quelle arpie.
<<Ho detto a Jiheun di andare avanti, avevamo finito, per sbaglio ho colpito il carrello dei palloni che mi è caduto addosso e uno dei palloni deve aver colpito il fermaporta che ha fatto si che la porta si chiudesse>> li spiazzò Kyungsoo, che probabilmente aveva capito la situazione. Il professore non sembrò molto convinto della versione, ma decise di credere a quei ragazzi che non avevano mai dato problemi concedendogli fiducia.
All'uscita da scuola
Minseok era appoggiato alla sua moto, guardando attentamente la foto sul suo cellulare, per poi portare il suo sguardo sugli studenti che uscivano dall'istituto. Aveva saputo tutto ciò che era accaduto grazie a Jongdae, il quale gli aveva anche raccontato che non erano riusciti a trovare quelle ragazze poiché stavano lavorando ad un progetto con uno dei professori ed erano quindi uscite da scuola, ma sapeva per certo che sarebbero dovute tornare. Così, Minseok, che aveva già intenzione di andare a prendere il suo ragazzo all'uscita, decise di farsi mandare una foto delle ragazze per riuscire a fermarle nel caso le avesse viste. Proprio in quel momento vide quattro ragazze dirigersi verso di lui, nelle quali riconobbe le stesse figure che il castano gli aveva mandato. Il biondo, sorrise soddisfatto e, dopo aver mandato un veloce messaggio a Jongdae per poi conservare il cellulare, le avvicinò.
<<Vi siete divertite ragazze?>> disse, bloccando loro la strada. Queste si persero in quella figura così elegante dagli occhi felini che le guardava attentamente con il sorriso di un predatore.
<<Come scusa?>> chiese Heyeon, riprendendosi.
<<Avete fatto male ad una persona. L'avete chiusa in un magazzino sporco con una caviglia slogata, eppure siete qui a ridere e scherzare fra voi>> spiegò.
<<Questi non sono affari che ti riguardano>> disse sprezzante una di loro.
<<Oh si che mi riguarda se la persone in questione è un mio amico>> rispose avvicinandosi lentamente <<Credete davvero che Jongin possa mai interessarsi a delle streghe come voi?>>
<<Siamo certamente più belle di quel ragazzo>> seguì schizzinosamente una di loro.
<<La bellezza è soggettiva ragazze, io personalmente di bello in voi non vedo proprio nulla. Non potete minimamente paragonarvi a Kyungsoo>>
<<Quel ragazzo ce lo ha rubato. Jongin-oppa non è ancora marchiato, e potrebbe essere una di noi la sua metà. Lui non ha il diritto di averlo>> urlò una.
<<Diritto?>> la schernì <<Stare con una persona non è un diritto, ma un piacere. Jongin ama quel Kyungsoo e Kyungsoo ama Jongin, per me questo basta per considerarli l'uno la metà dell'altro. Troverete la vostra metà ragazze, e in quel momento sarete felici, ma non è Jongin>> spiegò tranquillamente.
Lo sguardo di una delle ragazze cadde sul polso di Minseok dove, ormai libero dal bracciale in pelle, era chiaramente visibile il suo marchio, poi sorrise e gli si avvicinò accarezzando quel lembo di pelle sotto lo sguardo confuso e irritato del ragazzo.
<< Kang Jesung, è il mio nome, proprio come le il tuo marchio. Lo sai? Potrei essere io la tua metà>>
Minseok inarcò il sopracciglio a quel cambiamento. Si chiese come fosse possibile per delle ragazze essere così accondiscendenti alla minima possibilità di un legame. Capì così che il loro interesse per Jongin fosse una semplice cotta adolescenziale, ma che in realtà la loro unica volontà fosse avere qualcuno al loro fianco che potesse accontentare ogni loro capriccio, e si dispiacque per chi fosse veramente stato la metà di quelle ragazzine.
<<Lo sai che potrei farti del male se non metti giù le mani dal mio ragazzo?>> la voce arrivò minacciosa alla loro spalle dove Jongdae, già arrabbiato per ciò che avevano fatto al suo amico, in quel momento avrebbe potuto tranquillamente perdere il controllo di se stesso a quella visione.
<<Non ci credo, davvero lui è il tuo ragazzo?>> domandò la ragazza, ignorando il castano.
<<Si lo è>> confermò tranquillamente il biondo.
<<Ma potresti avere di meglio>> canzonò la ragazza.
<<Basta così>> s'intromise Jongin, mentre Minseok e Chanyeol si spostarono per trattenere i loro ragazzi che avrebbero voluto far passare la voglia di sentirsi così superiore a quelle quattro <<Avete già fatto abbastanza per oggi. Ve lo dirò solo una volta, e che vi sia ben chiaro. Kyungsoo è il mio ragazzo. Jongdae è il ragazzo di Minseok e Baekhyun è quello di Chanyeol. Questo gruppo è al completo. Se siete così disperate da aver bisogno di un povero ragazzo da avere fra le vostre grinfie spostate lo sguardo lontano da noi. E se vi avvicinerete ancora una volta a Kyungsoo o a solo uno di noi ne pagherete le conseguenze. Chiaro?>>
<<Ma Jongin-opp...>> provò a parlare una di loro, ma fu subito interrotta.
<<Sono stato chiaro?>> disse serio, marcando le sue parole.
<<Si oppa>> risposero in coro, per poi andar via, lasciando sfuggire un pesante sospiro al grigio.
<<Non ci posso credere>> sbottò Baekhyun <<Prima chiudono Soo in un magazzino, poi ci provano con Minseok, ma cos'hanno che non va?>> urlò gesticolando teatralmente.
<<Credo abbiano solo bisogno di attenzioni>> disse Minseok.
<<Che le cerchino lontano dal mio ragazzo>> sentenziò Jongdae, facendolo ridacchiare <<E lontano dai ragazzi degli altri>> concluse.
<<Kyungsoo>> una voce dolce e delicata lo richiamò, facendoli voltare.
<<Jiheun>> le sorrise <<Ho saputo che sei stata tu ad avvisarli, grazie>>
<<Mi dispiace averti lasciato da solo con loro>> si scusò.
<<Non preoccuparti, è tutto apposto>>
Minseok la osservò attentamente, richiamato dai ricordi del passato, per poi riconoscere il viso, una volta da bambina, ora di una bella ragazza.
<<Jiheun? Kim Jiheun?>> domandò incerto.
<<Minseok-oppa?>> lo richiamò lei sorpresa, saltandogli al collo, sotto gli sguardi confusi degli altri.
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