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I ragazzi quella mattina si svegliarono con speranza ma anche con un pizzico di preoccupazione. Nessuno di loro aveva ricevuto notizie di Chanyeol o Baekhyun, avrebbero potuto contattarli per avere novità, ma si limitarono a dei messaggi in cui dicevano che li avrebbero aspettati nel bar di Suho, con il quale si erano accordati precedentemente per festeggiare tutti insieme.

<<Novità?>> chiese Minseok, mentre tendeva il casco verso il minore, ma questo scosse la testa in negazione, facendo sospirare l'altro.

<Spero sia andato tutto bene>> rispose, lasciando trasparire la sua preoccupazione. Aspettò che il minore prendesse posto sulla moto e si ancorasse saldamente a lui prima di partire. Sentire le braccia del castano intorno a lui, o qualsiasi contatto fra loro gli provocava ogni volta un brivido piacere lungo la schiena e un tenue calore che gli avvolgeva il corpo. Seppur i due stessero insieme da pochi giorni le affusioni, entro certi limiti, non mancavano, eppure una carezza, un abbraccio, un bacio, sembravano dati per la primissima volta. Minseok ci stava provando, stava provando a fidarsi dell'amore, del legame che il destino gli avesse presentato davanti, stava provando a fidarsi di Jongdae, e tutte quelle sensazioni gli davano modo di credere di aver fatto la scelta giusta, ma continuava a tener sotto controllo la sua razionalità, prima di lasciarsi andare totalmente fra le braccia del ragazzo. Non avrebbe potuto sopportare che qualcuno pugnalasse il suo cuore ancora una volta.

Arrivati a destinazione parcheggiò la sua moto, constatando che Kai e sicuramente anche Kyungsoo fossero già lì. Dopo aver sfilato il suo casco rimase a guardare il minore fare lo stesso, per poi sistemare i capelli con la mano con molta naturalezza. Nonostante tutti i freni che tentava di imporsi non poteva fare a meno di cedere all'attrazione e quei sentimenti che lo spingevano verso l'altro. Così, lo afferrò per la giacca e lo attirò a sé, rubandogli un bacio bagnato e caldo, lasciandosi trasportare invitato dalle mani del minore fra i suoi capelli e le sensazioni che quel ragazzino tutto sorriso e versi adorabili gli provocavano nel profondo. Si staccarono dopo un po', con le labbra rosse e il sapore dell'altro ancora su esse.

<<Ora possiamo andare>> esordì il biondo, prendendo la sua mano e entrando nel locale, dove furono accolti da Jongin e Kyungsoo e gli sguardi confusi di Junmyeon e Yixing, ricordandosi così di non aver aggiornato i due su quella novità.

<<Ma si può sapere perché sono sempre l'ultimo a sapere le cose? Prima loro due>> piagnucolò indicando i due ragazzi seduti <<Ora anche voi>> continuò.

<<Scusa Hyung, è successo tutto così velocemente, non volevamo certo nascondertelo>> disse Jongdae.

<<Va tutto bene?>> chiese Yixing al biondo, essendo al corrente del suo passato.

<<Certo, ci ho messo un po', ma ho deciso di seguire il destino e vedere come va>> rispose sorridendo.

<<Vorresti dire che, i vostri marchi...>> parlò Junmyeon.

<<Sì, sono complementari>>

<<Ma quante cose abbiamo da festeggiare oggi?>> urlò felice.

<<Speriamo che ce ne sia una in più oltre a noi e al compleanno di Chan>> s'intromise Jongin speranzoso.

<<Non li avete sentiti nemmeno voi?>> chiese Jongdae ai due, che negarono.

<<Pensate che qualcosa possa essere andato storto?>> proferì con preoccupazione Yixing, una volta che tutti avessero preso posto intorno al tavolo.

<<Spero di no, se così fosse non saprei proprio come tirare su il morale a Baekhyun, conoscendolo potrebbe chiudersi in camera e gettare via la chiave>> disse Jongdae guardando Kyungsoo che annuì alle sue parole.

<<Io non voglio avere un Chanyeol depresso spalmato sul divano occupato a strafogarsi di patatine e cibo spazzatura h24, non riuscirei a vederlo in quelle condizioni senza poter fare nulla>> si unì Minseok, appoggiato da Jongin.

<<Cerchiamo di essere positivi ragazzi, vedrete che sarà andato tutto per il meglio, dobbiamo credere in loro>> s'intromise Junmyeon battendo le mani, cercando di scacciare via tutti i pensieri negativi che rendevano l'aria, che doveva essere ricca di festa e armonia, cupa e pesante.

Proprio in quel momento il campanello sulla porta attirò l'attenzione dei ragazzi su di essa, dal quale fece capolino la testa di Chanyeol.

<<Posso entrare o avete organizzato qualche scherzo idiota?>> domandò guardandosi attentamente intorno.

<<Qui l'unico idiota sei tu Park Chanyeol, muoviti>> lo incalzò Kyungsoo, sperando di vedere il suo migliore amico dietro a quel gigante che rimaneva fermo sulla porta controllando i paraggi attentamente. Tutti loro si trovarono a condividere le stessa emozione di ansia in attesa delle risposte che tanto speravano.

<<Muoviti Chanyeol, sto congelando>> quella voce bastò a calmare tutti i quanti e a farli sorridere nel vedere il maggiore spingere di forza il più alto per farlo entrare, ma il movimento di quest'ultimo che si mosse velocemente per via della spinta non fece altro che spingere lui stesso, facendo comparire i due mano nella mano davanti agli altri.

<<Ve lo dicevo io fosse andato tutto bene>> disse Junmyeon sicuro di sé. I ragazzi lo ignorarono per poi correre ad abbracciare i due, invadendoli di congratulazioni per i vari motivi che non avevano bisogno di spiegare, poiché i loro sorrisi imbarazzati ma felici lasciavano intendere l'aver capito a cosa si riferissero.

Il bar quel giorno rimase chiuso, così poterono averlo tutto per loro festeggiando in tutti i modi. Mangiarono le pietanze cucinate da Yixing e Kyungsoo che si era offerto di aiutare, cantarono a squarciagola al karaoke che Suho decise di impiantare proprio per quell'occasione, sapendo che il divertimento sarebbe così aumentato, infatti saranno state le canzoni sbagliate o la troppo euforia, ma più che canzoni ciò che uscì furono urla e cori paragonabili a quelli da stadio. Tirato dall'eccitazione generale, Suho, decise di unirsi ai balli, lasciandosi trasportare un po' troppo dalla musica, ottenendo solo movimenti sconnessi e riprese da parte di alcuni di loro intenzionati a ricordargli quel momento fino alla sua morte e anche per distruggere l'immagine fintamente seria che il ragazzo cercava di imporre a se stesso. Nel mezzo della festa però, le luci e la musica vennero spente, e l'unica fonte di luce fu data dalle candeline della torta portata da Baekhyun, mentre tutti gli altri cominciarono a cantare "Tanti auguri".

<<Esprimi un desiderio>> gli sorrise il maggiore.

Chanyeol lo guardò, poi si guardò intorno passando sul viso di tutti i presenti per tornare in fine sul viso del suo ragazzi in piedi davanti a lui.

<<Ho tutti voi>> disse indicandoli <<Ho te. Ho tutto quello di cui ho bisogno e che mi rende felice, cosa potrei volere di più?>> disse, prima di soffiare sulle candeline fra i suoi amici che sorridevano e battevano le mani felici. Baekhyun posò la torta sul tavolo, ma prima di cominciare a tagliarla rubò una fragola che riuscì a mettere in bocca solo per metà poiché il suo ragazzo lo richiamò per poi morderla a sorpresa.

<<Buona>> ridacchiò felice.

<<Chanyeol>> lo riprese imbarazzato il maggiore, con il viso totalmente dolce.

<<Uhh l'amour>> canzonò Jongdae.

<<Piantala>> gli urlò il rosso.

<<Suvvia Hyung, non è nulla di strano>> lo prese in giro Jongin.

<<E poi...quello è solo l'inizio>> seguì Minseok malizioso, facendo ridere tutti i presenti, tranne Baekhyun frustrato per essere finito così al centro di quell'argomento.

<<È ancora imbarazzante>> piagnucolò.

<<Beh, ti ci dovrai abituare>>

<<Non vedo l'ora di vederlo sclerare nei corridoi>> disse Kyungsoo.

<<Sei sicuro di poter parlare proprio tu?>> rise Jongdae.

<<Tu sei salvo solo perché il tuo ragazzo non frequenta la vostra scuola>> rispose prontamente Suho.

<<Ma sarò sempre lì ad aspettarlo all'uscita>> s'intromise Minseok.

<<Oh ti prego, un'altra onda di ochette urlanti no>> piagnucolò Jongin.

<<Vorrà dire che dovrò marchiare il mio territorio>> disse per poi baciare il suo ragazzo.

<<Sei un cane?>> lo prese in giro Yixing, scatenando le risate degli altri.

I ragazzi rimasero al bar fino a sera quando, consapevoli di aver scuola il giorno dopo, dovettero rientrare a casa. Così, dopo aver dato una mano a ripulire tutto il disastro combinato, salirono ognuno sul proprio mezzo per raggiungere le loro abitazioni e lasciarsi andare ad un meritato riposo. La loro vita, da quel giorno, sarebbe stata piena e ricca di avvenimenti. 

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