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Chen, Kyungsoo e Baekhyun percorsero il tragitto verso scuola insieme coma al solito, eppure, nonostante tutto sembrasse così normale, abitudinario, il rosso aveva una strana sensazione. I loro discorsi erano i soliti, come anche i loro comportamenti, ma c'era qualcosa di diverso che non riusciva ad identificare. Li guardò varie volte di sott'occhio, ma finì per considerare il tutto una sua impressione. Dopotutto, loro erano amici da anni, se fosse successo qualcosa glie ne avrebbero parlato subito. Almeno così credeva. Mancavano pochi isolati per raggiungere la loro meta quando, da lontano, notarono una folla proprio fuori dalla loro scuola. Dopo essersi scambiati degli sguardi confusi aumentarono il passo, raggiungendo gli studenti che si trovavano fuori dal cancello.
<<Ehy, che succede?>> domandò Baekhyun ad un suo compagno di classe.
<<In realtà non abbiamo ancora capito, ma quando siamo arrivati il cancello era chiuso>> rispose l'altro.
La situazione sembrava strana, a quell'ora i ragazzi dovrebbero già essere in classe, le lezioni sarebbero dovute cominciare solo pochi minuti dopo, e non era mai successo che il cancello fosse chiuso. In quel momento tutti gli studenti si zittirono, e dopo aver lanciato uno sguardo all'interno del cortile videro il vice preside avvicinarsi.
<<Ragazzi, abbiamo avuto dei problemi, pare che qualcuno questa notte sia entrato nella scuola e abbia compiuto atti vandalici, al momento la polizia sta facendo delle indagini quindi, sotto loro richiesta oggi e domani le lezioni saranno sospese, mi dispiace>> comunicò. Inizialmente i ragazzi si guardarono confusi, l'edificio, essendo una struttura privata, vantava dei sistemi di sicurezza avanzati, quindi si domandarono come avessero fatto ad introdursi all'interno. Ma superata la confusione iniziale, dai ragazzi, si alzarono esultazioni e urla di felicità per i due giorni di vacanza concessi. In quello stesso momento i ragazzi si guardarono complici e Baekhyun afferrò velocemente il cellulare e dopo aver composto un numero, che i suoi amici non avevano bisogno di indentificare perché ne conoscevano già il proprietario, fece partire la chiamata.
<<Chanyeol? Dove sei?>>
<<Facevo colazione con Kai che succede?>>
<<La scuola è chiusa, siamo liberi, vi aspettiamo al parco>> e detto questo riattaccò. I ragazzi presero il primo autobus disponibile e raggiunsero i pressi del parco, ma prima di entrarci, decisero di fare una piccola sosta per recuperare dei caffè da gustare nell'attesa.
Seduti sulla loro solita panchina, con il volto rivolto verso l'alto, si gustarono quella pace che solo la prima mattina poteva regalare. Quello spazio infatti era solitamente frequentato da ragazzi, che a quell'ora si trovavano a scuola, a differenza loro. Quella tranquillità fu però spezzata dal rombo di alcune moto in vicinanza, ma sapendo già chi fosse non si disturbarono a cambiare posizione. Si limitarono a ascoltare, le moto che venivano spente, i passi che risuonavano sulle stradine che percorrevano il parco, fino a fermarsi vicino a loro. I ragazzi abbandonarono la loro meditazione e rivolsero lo sguardo verso di loro, e con grande sorpresa di Jongdae anche Minseok era lì.
<<Non pensavo ti svegliassi così presto>> disse il castano, sorridendo.
<<In realtà qualcuno è venuto a buttarmi giù la porta di casa>> rispose, indicando i due che gli erano affianco fingendo innocenza.
<<Che cosa è successo?>> chiese Chanyeol.
<<Qualcuno è entrato a scuola questa notte e ha fatto il vandalo, la polizia sta indagando e questo porta due giorni di vacanza per noi>> rispose il rosso, guardandolo.
<<Seriamente?>> seguì Kai.
<<Mmh mmh>> confermò Kyungsoo annuendo.
<<Woah, ma la scuola non ha degli allarmi?>> domandò ancora il grigio, prendendo nel frattempo posto, facendo in modo che il corvino si trovasse fra le sue gambe, poggiando successivamente la testa sulla sua spalla.
<<I sistemi d'allarme si possono disattivare nel caso in cui se ne conosca il tipo>> replicò Minseok, emulando Kai, sistemandosi sulla spalliera della panchina, proprio dietro Jongdae, allacciando le sue braccia intorno a suo collo.
Quei comportamenti, e la mancata reazione esplosiva dei suoi amici, fecero scattare Baekhyun che sin dal primo movimento del grigio aveva cominciato a guardarsi intorno confuso. Guardò Chanyeol, ma ritrovando sul viso del minore il suo stesso sguardo confuso, capì che da lui non avrebbe ottenuto alcuna risposa.
<<Ok che sta succedendo qui?>> urlò, puntando un dito contro i quattro ragazzi. Jongdae e Kyungsoo arrossirono leggermente, nonostante fossero a loro volta sopresi dall'altro. Avrebbero voluto aggiornare gli altri delle proprie novità, ma il giorno precedente si rivelò così intenso e pieno che arrivati a casa si addormentarono appena posata la testa sul cuscino.
<<Cos'è che non sappiamo? Begli amici che siete?>> li rimproverò dal suo Chanyeol. Puntando principalmente Minseok e Kai. Solo due giorni prima erano riuniti nel salotto del primo a lamentarsi sui loro mancati amori ed ora si trovava davanti una scena simile senza che nessuno gli avesse detto nulla.
<<Non avevamo intenzione di tenerlo nascosto, ma volevamo dirvelo insieme>> parlò per primo Jongdae.
<<Lo avremmo fatto a scuola>> si accodò Kyungsoo.
<<La cosa è semplice, più o meno, io e Jongdae stiamo insieme>> esordì Minseok sorridendo e guardando il proprio ragazzo.
<<E da quando?>> chiese Baekhyun imbronciato.
<<Da ieri>>
<<Hyung, sono così felice>> piagnucolarono Chanyeol e Kai, fingendo di asciugarsi una lacrima.
<<Devo ringraziare voi>> sorrise il biondo <<Ero molto insicuro per via del mio passato. Ma ho deciso di lasciarmi andare e donarmi alla mia metà>> concluse, generando versi di apprezzamento e l'imbarazzo del castano.
<<E voi?>> domandò Chanyeol agli altri due.
<<Anche noi stiamo insieme>>disse Kai.
<<Ma...tu non sei ancora marchiato Kai>> disse Chen, guardando di sott'occhio il biondo, sperando che la situazione non rievocasse brutti ricordi. Vederlo distrutto il giorno prima mentre lo rendeva partecipe del suo passato fu abbastanza, non voleva più vedere il suo ragazzo così, ne approfittò quindi per stringere la sua mano.
<<Lo so. Ma io sono innamorato di Kyungsoo, e non ho la minima intenzione di lasciarmelo scappare. E poi, dopo aver visto il suo marchio sono ancora più sicuro, è il mio nome, e io porterò il suo>> spiegò.
<<Siete sicuri?>> domandò Baekhyun, con un tono leggermente preoccupato. Solitamente si cercavano di evitare relazioni con chi non risultasse essere la propria anima gemella, sperando di evitare di soffrire. Nonostante tutto c'erano però persone che cedevano ai sentimenti, altre che andavano in contro a delle storie consapevoli della possibilità di separarsi, o chi intraprendeva rapporti per sola compagnia. In tutti i casi però, c'era il rischio che qualcuno finisse per soffrire.
<<Si>> rispose deciso Kyungsoo <<Sono stanco di tenermi tutto dentro e sentirmi inadeguato, e ora che so che i miei sentimenti sono ricambiati ho intenzione di viverli>>
<<Sono sicuro che nonostante a Kai non sia marchiato, siete la rispettiva metà dell'altro. Sono felice per voi ragazzi>> disse Minseok, spiazzando gli altri che, fino a quel momento, persino Kai, erano in trepidante preoccupazione per una sua reazione. Tutti si voltarono di scatto a guardarlo, sorpresi ma al tempo stesso felici della sua approvazione.
<<Ehy, non è detto che se è andata male a me deve andare male a tutti. E sono veramente convinto che si appartengano>> rise, sentendosi osservato, riuscendo ad appianare le preoccupazioni degli altri.
<<Awww, sono così felice per voi>> urlò il rosso, lanciandosi al collo dei suoi amici, cosa che fece anche Chanyeol <<Aspettate, questo vuol dire niente serate fuori a divertirsi?>> chiese fingendosi imbronciato, in realtà però la sua intenzione era vedere le reazioni degli altri.
<<Senza di noi no>> dissero decisi e in coro Minseok e Jongin. Mentre Chanyeol, non potendo poi dire nulla, si limitò a lanciargli un'occhiataccia cercando di renderla meno esplicita possibile.
<<Dobbiamo festeggiare>> urlò Baek sorridendo.
<<Domani, festeggeremo tutto domani>> disse Minseok.
<<Perché domani?>> domando il rosso.
<<Aspettiamo che stanotte Chanyeol venga marchiato, ho l'impressione che avremo molto più da festeggiare>> rise. In quel preciso momento, Chanyeol e Baekhyun si guardarono, non avevano dimenticato che avrebbero dovuto passare quel momento insieme, però sentirlo dal maggiore fu come un'ulteriore conferma dell'arrivo del momento, facendo aumentare il battito del loro cuore.
***
<<Hyung>> lo chiamò il minore.
<<Mhh?>>
<<Farà male?>> chiese.
<<Quasi non ti accorgerai di nulla Chan, sentirai solo pizzicare leggermente>> sorrise.
Il suo intento era quello di tranquillizzare il minore, ma anche lui aveva bisogno di essere tranquillizzato. Il tempo quel giorno sembrò scorrere troppo velocemente, così tanto che le ore dalla separazione dai suoi amici verso pranzo e l'incontro programmato con Chanyeol per la sera sembrarono non esistere affatto. I due si erano dati appuntamento al parco, ormai loro rifugio. Il minore non voleva restare a casa, tutti i suoi familiari erano in subbuglio per quel momento. I suoi genitori avevano percorso innumerevoli volte l'intero perimetro di quelle mura, le sue sorelle avevano riempito il soggiorno di fogli contenenti lettere che secondo loro avrebbero potuto marchiarlo, persino il suo cane stava dando di matto in quella situazione di caos, cercando invano un posto in cui riposare tranquillo. Così per salvare la sua sanità mentale, e quella del ragazzo che avrebbe dovuto passare quel momento con lui optò per un posto all'aria aperta, dove nessuno avrebbe potuto disturbarli.
<<Perché sembri più nervoso di me?>> disse guardandolo serio.
<<Beh...io...ehm...uno dei miei cari amici sta vivendo il momento più importante della sua vita, come potrei non essere nervoso>> si giustifico ridacchiando, ma quella risata suonò proprio come una risata isterica.
Dopo quello i due tornarono a guadare silenziosamente il cielo, stesi sull'erba fresca. Chanyeol prese la mano del maggiore, stringendola nella sua. Un gesto per far capire all'altro la sua importanza, fargli capire quanto apprezzasse la sua presenza, ma soprattutto un gesto per incoraggiare se stesso a non mollare fino alla fine.
00:00
La sveglia del cellulare del moro suonò, riportandoli entrambi alla realtà. Chiusero istintivamente gli occhi entrambi, stringendo le loro mani.
<<Sta arrivando>> disse Chanyeol.
Baekyun di riflesso strinse forte la sua mano. Non chiese qual era la parte del corpo interessata. Se l'avesse saputo avrebbe potuto cominciare a piangere, per un motivo o per l'altro. Decise così di aspettare la fine di quel momento, beandosi del calore del minore che da un momento all'altro avrebbe potuto perdere così velocemente.
<<Hyung, è finita>> disse, aprendo lentamente gli occhi <<Guardiamolo insieme>>
<<Aspetta>> scattò Baekhyun, prendendo il pacchetto nascosto nella sua giacca << Apri prima questo per favore. Sento che dopo aver visto il tuo marchio non sarò capace di dartelo>> disse tendendolo verso l'altro, che l'afferrò e lo aprì velocemente senza complimenti, felice di aver ricevuto un regalo da parte sua.
<<Hyung, è...è...veramente fantastico>> esultò, stringendo l'oggetto al petto. Si trattava di un plettro personalizzato. Da una parte erano incise le iniziali del nome del minore, mentre dall'altra una fiamma. Quella fiamma rappresentava non sole la vivacità e la forza del minore, ma anche l'ardente sentimento nel cuore del rosso che sorrise alla felice reazione dell'altro.
<<Ci siamo. Vediamo qual è il tuo destino>> disse, dopo aver tirato un forte respiro. Dopo tutto si trovavano lì per quel motivo, non potevano rimandare all'infinito. Via il dente via il dolore, questo pensò. Era stato forse il sorriso del minore ad infondergli coraggio. Chanyeol mosse lentamente la sua mano, seguita dagli occhi del maggiore, sfiorò la sua gamba afferrando i jeans per poi scoprire la caviglia. In quel momento, nel preciso momento in cui il marchio del moro fu chiaramente visibile Baekhyun non poté più trattenersi, scoppiando in un pianto.
<<Lo sapevo>> disse il minore, lasciando che un sospiro scappasse dalle sue labbra.
<<Chan... io...io>> Baek balbettò fra le lacrime, non riuscendo a creare una frase di senso compiuto. Le lacrime cominciarono a solcare anche sulle guance del minore che, sfruttando le loro mani ancora intrecciate, tirò l'altro verso di sé per baciarlo. Un bacio dolce, desiderato, ma al tempo stesso doloroso per tutto quello che, nascosto nel profondo dei loro cuori, cercava disperatamente di uscire fuori. Non servirono parole, quel gesto, quel contatto, quelle lacrime, le loro caviglie l'una accanto all'altra, quelle lettere "PC" e "BB" bastavano a confermare la loro appartenenza all'altro.
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