21- Landon
Non ho mai mollato in vita mia e non è certo il momento di mollare con una ragazza che mi sta cambiando la vita. Katie ha fatto per me in poco tempo quello che i miei genitori non sono riusciti a fare in vent' anni. Non ho assolutamente intenzione di arrendermi. Non vuole più vedermi, l'ho delusa ancora una volta, ma non voglio che vada via dalla mia vita per sempre. E così dopo che sono stato a casa sua, ho combattuto per farmi perdonare, ma ci sono riuscito. Adesso basta fare il cazzone, lei mi ha proibito di finire dietro le sbarre per una cosa di cui non ne vale la pena. Mi ha dato un'altra possibilità, stavolta è quella decisiva.
Oggi pomeriggio andremo al parco. Flam è tutta eccitata, sta finendo di fare i compiti ed io mi diriggo nella sua stanza, nascondendo la coppa che ho vinto, dietro di me.
<< E' ora di andare? >> Dice impaziente, non appena mi vede.
<< No Flam, è ancora presto. >> Le rispondo sorridendo. << Volevo farti vedere una cosa. >> Continuo, sedendomi sul letto. Lei si alza dalla sedia della scrivania e saltellando si incammina verso di me. << Cooosa? Sono curiosa! >>
Prendo la coppa da dietro la schiena e gliela porgo davanti ai suoi occhi.
<< Ma... è... la coppa che mi avevi promesso? E' per me, davvero?! >> Esclama, incredula. Annuisco, continuando a sorridere.
<< Grazie, fratellone!! L'ho sempre detto che sei il migliore! >> Mi abbraccia e mi riempie di baci. Promessa mantenuta! Non so per quale motivo lei tenesse molto ad avere una coppa, ma credo che voleva solo mettermi alla prova se avessi mantenuto la mia parola.
<< Continuo i compiti e poi mi sistemo per andare al parco! >> Si stacca da me, posiziona la coppa sullo scaffale più basso e si rimette seduta, continuando a studiare.
Mi sono scordato persino della presenza di mia madre in casa. Sta sempre con il cellulare e la evito, prima che ricominciamo a litigare. Non fa altro che parlare al telefono, messaggiare con colleghe raccontando a tutto il mondo il suo disastro familiare. Che mamma eh...
Ma il pensiero di vedere Katie oggi pomeriggio mi fa mantenere calmo. Mancano solo poche ore e non sto più nella pelle. Vorrei stare solo con lei, continuare i nostri bei discorsi, ma... forse non è ancora il momento. Ho deciso di portare Flam.
Per quanto riguarda l'allenamento... oggi sono a riposo: dopo la vittoria di ieri, dopo aver vinto un sacco di soldi ed una bella coppa mi merito un giorno libero. Anche se... da domani si riprende e questa volta per le Nazionali da cui mi dividono solo due mesi.
<< Landoon! Io sono pronta! >> Sento urlare Flam dalla stanza. Piccolla impaziente quanto me. Io sono pronto dall'ora di pranzo, sorellina.
<< Sì, il tempo di lavarmi i denti e andiamo. >> Rispondo.
Chiudo la porta di casa e andiamo verso il parco. Flam mi tiene la mano e la vedo saltellare felice. Finalmente con lei si è risolto tutto: forse si è resa conto di quanto vale la serenità in casa senza la presenza di mio padre o forse, semplicemente, se n'è fatta una ragione e si è abituata all'assenza di entrambi i genitori.
<< C'è Katie con Leooo! >> Urla non appena varchiamo il cancello della villa. Mi lascia la mano e corre verso di loro. Che vista che ha! Io non me n'ero neanche accorto della presenza del piccolo Leo. Forse perché il mio sguardo si posò subito su di lei... Katie. Ogni giorno che passa si fa sempre più bella ed io non posso fare altro che frenare il mio desiderio di baciare quelle sue labbra carnose.
Ok... sono letteralmente impazzito!
<< Ciao! >> Katie si avvicina a me e mi dà un bacio sulla guancia. Oddio... divento un fuoco e balbetto dall'imbarazzo. << Ehy... c... ciao! >> Sorrido come un demente.
I due bambini corrono felici per tutto il parco e giocano con le bolle di sapone e altri oggetti. Devo rompere il ghiaccio in qualche modo.
<< Vedo che hai portato Leo... te l'hanno consentito? >> Chiedo, fingendomi curioso.
<< Ehm... a dire la verità è la seconda volta che lo porto qui di nascosto. >>
Cosa?? << Ma che dici...?! Ma se ti scoprono passerai guai! >> Dico, allarmato.
<< Lo so, ma... non più di tanto. Ne vale sempre la pena rischiare per vedere un sorriso come quello! >> Esclama e mi volto verso Leo. E' così felice che riesce a strappare un sorriso anche a me.
<< Come va il tuo labbro? >> Chiede, ridendo.
<< Devo dire che alcune mani magiche sono riusciute a guarirlo. >>
Troppo sdolcinato? Ma non è colpa mia... è lei che mi fa uscire queste parole di bocca!
Mi guarda intensamente, come se volesse dirmi qualcosa, ma non lo fa.
<< Tutto ok, Katie? >> Chiedo.
<< Io? Si si... è che mi sembra strano stare ancora una volta qui con te. >>
<< Se vuoi vado via eh. >> Scherzo.
<< Ma no, scemo. Che hai capito... >> Ride e mi prende il braccio evitandomi di alzarmi. << Se pensi a come ci siamo incontrati, a quanto siamo stati scontrosi e ora eccoci qua... >>
Lascia il discorso in sospeso. << Già, eccoci qua... >> Continuo, abbassando lo sguardo. Cosa ne sarà di noi, Katie?
<< Landon io... >>
<< Sì sì, lo so che non puoi fare a meno di me, che hai sempre voglia di vedermi bla bla... >> Continuo a scherzare perché l'imbarazzo si taglia col coltello.
Katie ride ed è questo che mi importa.
<< Un po' presuntuoso, non credi? >> Mi dice, dandomi una pacca sulla spalla.
<< No... è quello che provo io. >> Rispondo, adesso sul serio.
Lei tace all'improvviso e mi prende la mano.
<< Sei speciale, Landon... >>
<< Sei tu che mi fai diventare speciale! >> Le accarezzo una guancia. Vorrei baciarla, ma non è l'atmosfera giusta, non è il momento giusto anche perché veniamo interrotti dai due marmocchi e con il loro superliquidator.
<< Flam! >> La rimprovero, è tutta bagnata e fa freddo. << Ti prendi una bella influenza, guarda come sei conciata! >>
Katie guarda Leo che è altrettanto zuppato d'acqua. << Cavolo, Leo! Torniamo subito in ospedale, non puoi stare così nelle tue condizioni, se ti ammali siamo fregati! Porca miseria... >> Si leva la giacca e gliela mette addosso. Leo si sente in colpa e tremando dal freddo abbassa lo sguardo verso terra. << Passiamo da casa mia, vi asciugate un po'. >> Esclama, perdendo un po' la pazienza.
Mi incammino silenziosamente, i bambini sono veramente incoscienti! Mi tolgo il giubbotto e lo poggio sulle spalle di Katie. << Vedo che stai tremando un po', tieni. >>
<< Grazie, sei gentile. >>
Arrivati a casa di Katie, dopo aver camminato velocemente ed in silenzio i due bambini si asciugano i vestiti col fono.
<< Ehy... sei preoccupata? >> Accarezzo la spalla di Katie, mentre si precipita a sistemare Leo. <<Già... Se si ammala sono fregata! >> Risponde, preoccupata.
<< Potrai sempre dirgli che si è ammalato in terrazza mentre giocavate. >>
<< No, in questo periodo non stiamo fuori, fa troppo freddo. >> Gli mette la maglietta al piccolo << Forza, signorino, in marcia! >>
<< Vi accompagno! >> Flam si alza dal divano e insieme ci incamminiamo tutti verso l'ospedale. << Sei ansiosa? >> Domando. Non mi piace vederla preoccupata...
<< Più che altro conosco tutti gli orari dei medici e a breve monterà la dottoressa che hai conosciuto anche tu che è anche la stessa che segue... Leo. Quindi se non ci sbrighiamo sono fritta! >>
<< Tranquilla, arriveremo prima di lei. >>
Camminiamo più in fretta possibile, la soglia sembra essere vicina, ma non appena crediamo di avercela fatta una voce anticipa i nostri passi.
<< Buonasera a tutti! Sareste così gentili da spiegarmi da dove rientrate? >>
Ci blocchiamo e piano piano ci giriamo tutti verso di lei: la dottoressa è stata puntuale.
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Una semplice uscita tra loro, questa volta senza problemi... forse ahahaha
Ve ne siete accorti che Katie cerca di parlare, ma Landon la interrompe sempre? Non è destino che lui sappia la verità o che VOI la sappiate :D ahahahahaha
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