Capitolo 26

[Amelia]

Alisa mi tirò su la cerniera del vestito e mi poggiò le mani sulle spalle.

- Stai benissimo! - esclamò guardando dallo specchio.

Alzai gli occhi al cielo.

- Al, si sposano mio padre e Julia non io - le feci notare.

Erano state due settimane da incubo, con i preparativi per il matrimonio fatti all'ultimo minuto.
E, finalmente, era arrivato il famoso giorno.

L'unica cosa che mi rilassava era Fabio: aveva deciso che non gli importava più un fico secco del fatto che eravamo fratellastri e l'aveva detto anche ai nostri genitori.
In sostanza?
Stavamo insieme.
E papà e Julia erano a dir poco felici, anche di più del pensiero del loro matrimonio.

- Sei pronta damigella? - chiese proprio il mio fratello/ragazzo sbucando dalla porta.

Ci stavamo preparando nel loro vecchio appartamento, come era giusto, anche perché non potevano prepararsi insieme, Julia e papà.

- Che ne dici? Non è uno schianto super sexy questa pupa? - chiese la mia migliore amica.

Fabio scosse il capo e mi si avvicinò. Mi mise una mano dietro la schiena e mi avvicinò al suo corpo, stampandomi un bacio sulle labbra.

- Bleah - esclamò la mia migliore amica - Vi preferivo quando facevate i fratellini casti -

Proprio per farlo apposta ad Alisa, Fabio mi mise la mano dietro al collo, facendomi piegare la testa all'indietro in modo da potersi facilitare l'accesso alla mia bocca, mi sfiorò con la lingua...

- Fabio, Amelia! - esclamò la voce di Julia nella stanza accanto.

Fabio si staccò di malavoglia.

- Ma perché va sempre nel panico? - chiese lui più a sé stesso che a qualcun'altro.

Scoppiai a ridere e lo presi per mano, portandolo nella camera in cui si stava preparando la madre.

Julia era bellissima mentre si guardava allo specchio e le mettevano il velo.

Ci lanciò un'occhiata.

- Che ore sono? - chiese.

Suo figlio guardò l'orologio da polso che aveva.

- È tardi, mamma - rispose - Tra un'ora inizia la cerimonia e se non ti muovi Paul si sposerà da solo -

- Non sei d'aiuto! - esclamò Julia fulminandolo - Tesoro come sto? - chiese poi rivolta a me.

- Sei bellissima - risposi sincera avvicinandomi a lei.

Mi sorrise e mi abbracciò di slancio.

- Tu lo sei di più - mi disse - Spero che quell'idiota di mio figlio te l'abbia detto -

Scoppiai a ridere e mi staccai da lei per non sgualcirle il vestito da sposa.

- Non a parole ma è stato piuttosto esplicito - risposi.

Julia alzò gli occhi al cielo ma si vedeva lontano un miglio che era radiosa per quel giorno.

- Bene! Andiamo che devo sposarmi! - esclamò prendendo per mano prima me e poi suo figlio.

                               ***

Ne ero piuttosto convinta: quel giorno qualcosa sarebbe andato storto.

Non ero pessimista ma visto che a noi, raramente, capitava qualcosa di bello senza pagarne lo scotto, ci credevo poco che tutto sarebbe andato bene il giorno del matrimonio di Julia e mio padre.

C'era da calcolare che Julia si era quasi buttata il caffè addosso durante il rinfresco prima di andare in chiesa e che la macchina aveva deciso di fermarsi a metà strada senza l'intenzione di ripartire.

Fabio era sceso dalla macchina per disperazione, dopo averci sentito sclerare per dieci minuti buoni.

Si era tolto la camicia per non sporcarla e si era messo a trafficare con il motore della macchina.

Per fortuna che i pantaloni erano neri!

Quindi non giudicatemi!

Ora si spera che il matrimonio vada per il verso giusto.

Entrammo in chiesa; Fabio accompagnava sua madre visto che Julia non aveva più il padre e non voleva entrare in chiesa da sola e io ero subito dietro, visto che ero la sua damigella.

Non avevo mai visto mio padre così felice in vita sua e con lo sguardo così pieno d'amore per qualcuno.
Mi venne da sorridere.

Erano mesi che aspettavo quel momento.

Fabio consegnò sua madre a papà e si mise di lato, ad aspettarmi.
Quando i nostri genitori salirono sull'altare e io ebbi sistemato lo strascico del vestito, mi avvicinai al mio ragazzo e lo presi per mano.
Andammo a sederci al primo banco per assistere alla cerimonia.

La messa iniziò e per tutto il tempo i nostri genitori si tennero per mano.
Loro erano felici e anche io.
Lanciai un'occhiata a Fabio e lo vidi trattenere un sorriso.

Bisognava pregarlo per fargli uscire qualche emozione.

- Chi vuole opporsi parli ora o taccia per sempre - disse il prete.

Proprio in quel momento la porta della chiesa si spalancò.
Guardai da quella parte e notai due agenti di polizia che entravano.

- Scusate se interrompiamo il matrimonio ma abbiamo un mandato d'arresto per Fabio Henderson - disse uno degli agenti.

- Cosa? - chiesi io

- Che cosa? - chiese Julia

- Scherziamo? - chiese Fabio sgranando gli occhi.

Gli agenti di polizia si avvicinarono a lui e lo prese per le spalle facendolo alzare.

- La preghiamo di non opporre resistenza o sarà solo peggio per voi - disse l'agente mettendogli le mani dietro la schiena e ammanettandolo.

Fabio rimase scioccato e paralizzato.

- Lasciatelo stare, per cosa lo accusate? - chiese Julia scendendo dall'altare e raggiungendoci.

- Giù le mani da mio figlio! - esclamò mio padre - Non ne avete nessun diritto! -

- Ci dispiace signore - disse uno dei poliziotti - È accusato di violenza e abusi -

Fabio scosse il capo.

- Mi prendete per il culo? - chiese furioso - Dove sono le prove? -

Il poliziotto non rispose e fece per trascinarlo fuori.
Lui piantò i piedi per terra e si sbilanciò in avanti. Guardò sua madre con gli occhi lucidi.

- Non ho fatto nulla te lo giuro - disse.

Julia si portò le mani alla bocca e vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime.

Fu solo allora che mi resi conto di quello che stava realmente succedendo davanti ai miei occhi e decisi di reagire: mi alzai dal mio posto e lo raggiunsi mentre lo portavano via, spinsi il poliziotto che mi impediva di raggiungere il mio ragazzo e andai avanti. Presi Fabio per le spalle, per trattenerlo e lo guardai negli occhi.

- Amelia...prenditi cura di mia madre ok? Sei forte! Si risolverà tutto! - mi disse.

Il poliziotto lo strattonò e persi la presa, mentre l'altro agente mi tratteneva per tenermi lontana da lui.

- Fabio... - sussurrai - Fabio! - urlai.

- La lasci! - esclamò mio padre stringendomi a sé - Va tutto bene, amore mio. Risolveremo tutto -

- Che cosa è successo? - chiesi lasciandomi cullare dalle braccia di mio padre.

Julia mi raggiunse e mi abbracciò anche lei.

Non sapevo che cosa era successo ma ero convinta di due cose: il matrimonio era rovinato e il ragazzo che amavo era stato arrestato per qualcosa che, probabilmente, non aveva fatto.


Angolo me:
Ciao a tutti!
Oggi doppio aggiornamento ragazzi e penso che domani ne avremmo un altro!

Pensavate che le cose si erano risolte e sarebbe andato tutto per il meglio vero?
Ma no, non è affatto così.

Secondo voi, che cosa è successo? Perché Fabio è stato arrestato?

Fino ad ora abbiamo avuto modo di conoscere bene Amelia ma da adesso entreremo nella vita di Fabio e scopriremo il suo passato.

Siete curiosi?

Spero di sì!

Al prossimo capitolo!








Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top