Capitolo 21
[Fabio]
Afferrai Jay per il colletto della giacca e lo sbattei contro il muro
- Ti rendi conto di quello che mi hai fatto dire? - chiesi furioso
- Io non ti ho costretto a dire nulla, hai fatto tutto da solo - ribatté lui
- Amelia già sta poco bene, ci manchi solo tu che le metti cose strane in testa - dissi lasciandolo andare e passandomi una mano nei capelli
Alla fine, però, non potevo biasimare Jay, io non avevo fatto di meglio dicendole quelle cose il giorno prima e, ricambiando il suo bacio, non avevo fatto altro che peggiorare la situazione.
Ero stato un'idiota, non dovevo farlo e adesso mia madre sapeva tutto, mi ero esposto troppo.
Ma non potevo fuggire di nuovo.
Amelia aveva bisogno di me più che mai, adesso.
- Io non gli metto niente di strano in testa, è solo la verità - mi disse il mio migliore amico
- Ma non posso permettermelo. Mia madre...lei... -
- Julia vorrebbe vederti felice e vorrebbe che la smettessi di pensare al suo bene e concentrati sul tuo, per una volta - mi rimproverò
Sospirai e scossi il capo.
Non era così semplice.
Jay aveva entrambi i genitori e loro due si amavano; mia madre aveva avuto un figlio senza matrimonio, i suoi genitori l'avevano rinnegata e mio padre se ne era andato dopo i primi cinque anni della mia vita...era abbastanza ovvio il motivo per cui agivo in quel determinato modo
Jay sbuffò e mi diede una spinta su una spalla, facendomi sbilanciare perché ero distratto
- Sei scemo! - esclamai riprendendo l'equilibrio
- Tua madre sarebbe felice se ti sistemassi con una ragazza - mi rispose
- Ma non con la mia sorellastra - ribattei sconvolto
- Ma se non avete nemmeno mezzo legame di sangue! -
- Che c'entra! -
- C'entra -
Un colpo di tosse ci fece voltare: mia madre era davanti a noi e teneva Amelia per un braccio.
Lei era pallida e si reggeva a stento, con la camicia dell'ospedale sembrava più magra di quanto era.
- Lia vorrebbe cambiare aria e io ho paura di non riuscire a sostenerla abbastanza. L'aiutate voi due? - ci chiese mamma
Annuii e mi tolsi la giacca, mi avvicinai ad Amelia e gliela feci indossare.
- Fa freddo e queste camice non scaldano nulla - dissi
Poi feci scostare mia madre e la presi in braccio a mo' di sposa
- Andiamo a fare questo giro -
Jay sorrise e sollevò i pollici in aria
Amelia mi mise un braccio intorno al collo e poggiò la testa sul mio petto.
- Hai deciso di farmi da babysitter? - mi chiese con un sorrisetto mal celato
- Più da infermiere - risposi
Lei alzò il volto per guardarmi, interrogativa
- Si dice che gli infermieri siano sexy - risposi vago
- Come se ti servisse una divisa da infermiere a te - ribatté lei
La guardai furbo...
...dopo questa, avevo intenzione di prenderla una bella divisa e solo per farla ridere.
Ne sarebbe sempre valsa la pena
***
[Amelia]
Fabio mi portò fino al cortile dell'ospedale e mi fece sedere su una panchina.
Lui si mise alla mia destra e Jay a sinistra, come le mie guardie del corpo.
- Pensavo di trasferirmi a casa vostra - disse Jay ad un tratto - Così quando non c'è Fabio, lo faccio l'infermiere -
- E l'università? - chiesi
Mi sarei sentita in colpa se avessero lasciato i loro impegni per badare a me.
Il giorno dopo mi avrebbero fatta uscire dall'ospedale e loro due...sembravano avere l'intenzione di starmi con il fiato sul collo.
Stavano già facendo un ottimo lavoro
- AMELIA STUART! - urlò una voce facendomi sussultare
Alisa mi si piazzò davanti, le mani sui fianchi e l'espressione minacciosa
- Mi ha chiamato tuo padre. Voglio dire, sei pazza! - esclamò esasperata fissandomi negli occhi
- Gliel'abbiamo già fatta noi la ramanzina - si intromise Fabio circondandomi le spalle con un braccio
- Henderson - lo salutò la mia migliore amica senza degnarlo di uno sguardo
- E questa furia mora chi è? - chiese Jay
Gli lanciai un'occhiata.
Temevo per la sua incolumità!
Quando Alisa era arrabbiata non era il caso di peggiorare il suo umore.
Infatti la mia amica gli mandò un'occhiata di puro gelo.
Jay ricambiò con un sorriso furbo e uno scintillio divertito negli occhi.
- La preoccupazione per la tua amica ti rende maledettamente affascinante, sai? - chiese Jay
Volevo sprofondare!
Se la stava facendo nemica e non era una buona cosa visto che tutti e due sarebbero voluti restare con me.
Il migliore amico di Fabio si mise a ridere e scosse il capo, mi afferrò per la nuca e mi lasciò un bacio sulla tempia, lasciando Alisa interdetta.
- Ma guarda tu questo...- borbottò
Non potei non farmi avanti per difenderlo
- Lui è Jay il migliore amico di Fabio, Jay lei è Alisa la mia migliore amica - li presentai
- Ami, non gli dici che sono anche io il tuo fratellone? - mi chiese facendomi una faccia da cane bastonato
- Ami? - chiesi
Da quanto in qua mi aveva ribattezzato?
- Si - mi disse
Scossi il capo, disperata
- Ti consideri mio fratello, ma ci provi con me - lo rimproverai
- Fabio è tuo fratello e ci prova spudoratamente con te - mi disse
Non trovai la forza di ribattere e sentii le mie guance andare a fuoco.
Jay si divertiva a prendere in giro Fabio per questa storia e metteva in imbarazzo me.
Se solo avesse saputo quello che era successo nella mia camera d'ospedale!
Ci avrebbe tartassato a vita.
Lanciai un'occhiata a Fabio e notai che si stava trattenendo dal mandare all'altro mondo il suo migliore amico.
Incrociò i miei occhi e arrossì, probabilmente aveva capito a cosa stavo pensando. Ma al contrario mio si riprese subito.
- Piantala Jay - disse - La stressi -
- La colpa è tua - ribatté lui
- Non ricominciate! - esclamai alzandomi in piedi per la disperazione
Ma mi girò la testa e barcollai.
Sentii le mani di Fabio sui fianchi e mi abbandonai contro il suo petto, lui mi sollevò e cominciò a camminare verso l'entrata dell'ospedale
- Sei troppo debole e stanca. Andiamo in camera - disse
- Si andate pure in camera - ridacchiò Jay - Ahia -
Mi voltai e notai che si teneva una mano dietro al collo e che Alisa lo guardava male, con la mano alzata
Sorrisi e mi lasciai portare in camera senza opporre resistenza.
Non avevo molte speranze già quando stavo bene, figurarsi ora.
- Io dico che finiranno insieme - disse Fabio
- E tu ne approfitterei per prenderlo in giro - dissi divertita
- Assolutamente -
Mi riportò in camera, dove pensavo di trovare Julia e invece non c'era nessuno.
Mi fece stendere e fece per rimboccarmi le coperte.
Lo fermai per togliermi la giacca
- Qui fa caldo - dissi
Lui annuì e la prese per poggiarla sulla sedia vicino al mio letto
Si avvicinò al mio volto per mettere bene i cuscini dietro la mia testa e ne approfittai per lasciargli un bacio sulla guancia, ma Fabio si voltò e il bacio finì sulle sue labbra
Mi staccai subito per paura che succedesse quello che era successo quella mattina e arrossii
Lui mi guardò e poi guardò le mie labbra, insistentemente
Si avvicinò di nuovo e io sgranai gli occhi per lo stupore
- Non prendiamola come abitudine - sussurrò ad un nulla dalle mie labbra, dandomi i brividi per il suo fiato caldo
Annuii e lui si allontanò, non prima di avermi lasciato un bacio ad un angolo della bocca.
- T...tu non tentarmi - dissi
- E tu non guardarmi con quegli occhi da cerbiatta, oppure non riuscirò a resisterti ancora a lungo - ribatté
Le mie guance già rosse, andarono completamente a fuoco...
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