Capitolo 5-Ultimo capitolo.
Giro la chiave nella toppa e apro la porta del mio appartamento, sono esausta e l'unica cosa che voglio fare è andare a dormire, la doccia la farò domani.
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Una raggio di sole infame ha deciso di puntarsi proprio sui miei occhi facendomi svegliare, perfetto, inizia bene questa giornata.
Mi alzo e dopo aver fatto la doccia e essermi vestita percorro il piccolo corridoio fino alla cucina.
"Forse avrai capito o forse non te ne sarai neanche accorta ma sono andato via.
Non voglio più darti fastidio, siamo due merde che si sono ritrovate pensando che insieme qualcosa di buono poteva nascere ma non è così.
Ho fatto soffrire molte ragazze perché me le portavo a letto e le lasciavo nude a casa loro, il mio cellulare stava esplodendo di chiamate e messaggi furiosi di almeno venti persone diverse, in più mettici anche la mia dipendenza, un perfetto mix.
Ho capito che c'è un'altra persona nella tua vita he ti fa sorridere e che ti tratti come devi essere trattata e voglio darti finalmente spazio, vivi il tuo amore Lauren.
Con molto affetto, ti voglio bene!
-Michael"
Leggo con velocità ciò che c'è scritto su questo foglio, questo mi fa riflettere su molte cose.
Una persona può diventare così insignificante da non accorgersi della sua assenza? A quanto pare sì, soprattutto se quella persona ci ha causato dolore e delusione.
Con il tempo si dimentica come sono fatte fisicamente, si dimenticano i lineamenti facciali ma le situazioni vissute con qualcuno no, saranno sempre impresse nel cervello per le emozioni che ci ha creato.
Non scorderò tutte le risate con il mio migliore amico come non scorderò ciò che è successo ieri, però mi scorderò di lui come figura.
Da una parte mi sento sollevata del suo addio, finalmente posso stare con Camila ogni volta che voglio, fregandomene di tornare a casa perché non c'è più nessuno ad aspettarmi, anzi, spero davvero che un giorno sia lei ad aspettarmi a casa accogliendomi con amore, come solo lei sa fare.
Senza neanche rendermene conto sto digitando il numero di mia sorella, mi sembra tutto così irreale.
<<Lauren, ma che piacere, come va?>> la sua voce tramite telefono cambia di poco.
<Ttutto bene sorella, anzi, forse non sono mai stata meglio, te lo dico subito senza giochi di parole: Michael se n'è andato!>> esclamo e la sento urlare perforandomi un orecchio, f9rse non dovrei essere così felice.
<<Oddio, quando mi farai conoscere la tua lei?>> chiede euforica, mi fa ridere.
<<Una di queste sere usciamo okay? Ora devo andare, volevo solo informarti>> dico e dopo i soliti saluti chiudiamo la conversazione.
Forse davvero non dovrei essere così felice ma è come se mi fossi (anche se è stato lui ad andarsene) tolta un peso che portavo da troppo tempo.
Mando un messaggio a Camila, voglio portarla nel miglior ristorante di Miami e chiederle se vuole essere la mia ragazza anche se so già la risposta.
Mi risponde subito che va bene e che ora deve entrare a lavoro, ho una serata da organizzare.
Scendo davanti al ristorante chiamato 'Viva l'Italia', ha il miglior cibo in circolazione e non si può prenotare su telefonata perché ti fanno scegliere anche dove vuoi il tavolo e altre cose tipo cosa vuoi sul tavolo.
Ho deciso di mettere una rosa rossa e due candele, non mi piace esagerare.
Ora tocca andare a prendere un anello, sento l'adrenalina consumarsi dentro di me, non voglio di certo chiederle di sposarmi ma semplicemente ufficializzare la nostra storia iniziata come una cosa quasi illegale.
La sera.
Pov Camila.
Lauren mi sta aspettando giù e sono pronta, mi ha detto di vestirmi bene e cosa c'è di meglio che un vestito nero elegante.
Mi guardo l'ultima volta allo specchio e esco di casa, chiudendo a chiave la porta alle mie spalle.
Intravedo la figura della ragazza in macchina che si sta specchiando usando il telefono, certe volte è così ansiosa di apparire bellissima ai miei occhi che mi verrebbe voglia di prenderla in giro, però mi trattengo.
Apro la portiera e quasi non sbatte la testa contro il finetrino: "Oh, ciao Camz" esclama sorridendo: "Sei mozzafiato" commenta e si avvicina a me, lasciando un bacio a stampo sulle mie labbra.
"Buonasera mia principessa, anche lei è bellissima in questo vestito nero, dove mi porterà questa sera?" scherzo mentre mette in moto l'automobile.
"Grazie mille, sarà una dolce sorpresa" risponde e accendo la radio, quando usciamo a cenare insieme c'è sempre un'atmosfera diversa, romantica.
Arriviamo davanti al ristorante e rimango a bocca aperta, non abbiamo mai mangiato in un ristorante così costoso perché non le sono mai piaciute le cose in grande, che ci sarà una sorpresa per tutto questo lusso? Lo scoprirò più tardi.
"È un posto incantevole" commento guardandomi intorno, alle pareti ci sono vari dipinti di artisti italiani, tutti accompagnati da una cornice che dev'essere molto costosa.
"Come te d'altronde, per questa sera ho deciso di cenare in questo ristorante perchè è stupendo e credo che una donna come te si meriti anche di meglio" risponde e non so che dire, mi riempie sempre il cuore di gioia.
"Sei così dolce Lauren, grazie" sussurro sentendo calore sulle mie guance, arriva un cameriere e ordiniamo un piatto di pasta come primo e bistecche come secondo.
Il cibo vale tutti i dollari spesi, delizioso è dir poco.
Pov Lauren.
Fermo la macchina sulla collina dell'altra volta, ormai questo posto non è più mio ma nostro.
Mi siedo sul cofano e l'aiuto a salire, stando attenta al suo bianco vestito lungo, questo colore le è sempre donato.
"Sai Camz, mi sento così fortunata ad averti conosciuta e adesso devo dirti molte cose, ho sempre voluto sbandierare il nostro amore a tutti ma non ci sono mai riuscita perché qualcosa, o meglio qualcuno, mi frenata da farlo" dico stringendola fra le mie braccia, mi sta guardando negli occhi, in attesa di un continuo che arriverà adesso: "Ma ora non c'è più nessun freno, io posso amarti come devi essere amata, non dobbiamo più giocare a nascondino perché Michael se n'è andato ed ecco, bhe, mi chiedevo se vuoi essere la mia ragazza" sono troppo agitata, forse ho parlato troppo veloce che non ha capito vista la sua scena muta.
"Mh, fammi pensare ad una risposta degna di questo piccolo discorso" scherza e ridiamo, adoro come riesce a farmi calmare l'ansia e l'agitazione solo con una frase.
"È un sì? Se è un no mi vergogno un sacco" ridacchio e sento le sue labbra posarsi leggermente sul mio collo.
"È un grandissimo sì, ti amo alla follia, mi fai ubriacare d'amore ogni giorno di più e finalmente possiamo stare insieme davvero" sorrido alle sue parole, facendo scontrare le nostre labbra in un bacio dolce, i brividi ormai sono i miei migliori amici quando sono con lei.
Prendo gli anelli che ho messo in tasca dopo che è scesa e la guardo mentre le sue mani coprono la sua bocca, forse era meglio prendere la scatolina ma ormai non posso farci niente.
"Non so dirti, non riesco a dirti quanto sono felice in questo momento, sento il cuore scoppiare, sei la mia ragazza ora, oh cazzo" rido alla sua esclamazione e mi abbraccia forte.
"Sì Camila, sono la tua fidanzata ora e sono nella tua stessa situazione, credo che non cambierà molto però, visto che ho passato più tempo a casa tua che nel mio appartamento" ed è la verità, ero sempre da lei.
"Bhe, ora non te ne andrai più da lì, vieni a vivere con me?" chiede mettendosi a cavalcioni su di me.
"Mh, prova a chiedermelo meglio" la stuzzico, portandola più vicina a me grazie alla stretta sul suo fondoschiena.
Ridacchia e ci baciamo con più intensità questa volta.
Quando il bacio si sta facendo una provocazione si allontana da me, facendomi uscire un gemito soffocato.
"Allora è un sì?" chiede tra un respiro e l'altro, leccandosi poi le labbra.
"È un cazzo di sì, ora vieni qui" sorridiamo e invece di baciarci ci abbracciamo, una nelle braccia nell'altra, ora ci sarà un altro capitolo del nostro amore da scrivere.
Spazio autrice.
Piccola fanfiction, ditemi cosa ne pensate!
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